È morta. Un'altra vita, un'altra vittima. Eppure non sembri straziato, Jane.
Una donna ti è spirata tra le braccia e nei tuoi occhi non c'è il dolore di una persona che ha visto spegnersi una giovane ragazza.
Anzi, sorridi. Dimmi che è solo un gioco di luci e di ombre, dimmi che non è un sorriso quello che vedo!
Per l'amor del Cielo, Jane! Patrick! Stai sorridendo! Non ci posso credere, a volte stento davvero a riconoscerti.
"Cosa ti ha detto?" Forse c'è una spiegazione al tuo comportamento agghiacciante. Spero che sia così.
"Mi ha detto che Red John ha un tatuaggio sulla spalla sinistra." Ah, fantastico, proprio divertente, eh?
"È in mio potere." Oddio, no. Jane, no! Lo sai che non è mai così, che quando dici cose del genere non è mai lui quello che ne esce sconfitto.
"Ce l'ho." Patrick Jane, io ti ordino di smettere di essere così ingenuo! Sai che non è vero, che un tatuaggio è solo un indizio che ci porta più vicino.
Non ti ha rivelato il suo nome. E tu sai perfettamente che non posso andare a controllare le spalle di tutti i nostri sospettati.
Dio! Jane...ci sei cascato ancora, ancora pensi di essere avanti a lui.
Ti avevo creduto, un tempo, ma ho imparato a calibrare le tue parole, soprattutto quando dette in momento di foga, come questo.
Ti prego, fermati, riflettici. Non agire d'impulso, cadrai. Cadremo.
Mi pizzicano gli occhi, Jane. Vorrei piangere. Lo vedi quel sorriso che ho stampato sul volto? Ecco, se tu non fossi annebbiato dall' euforia capiresti bene la sua falsità.
Perché mi sento esplodere, capisci? Vorrei gridarti in faccia che devi smettere di cercare vendetta. Eppure...non ci riesco, non più.
Non so per quanto tempo riuscirò a trattenere le lacrime.
Ho paura. Ho tanta paura che possa succederti qualcosa di terribile.
Perché, in fondo, io ti voglio bene.