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Autore: L_Lizzy    29/10/2013    1 recensioni
Perchè non vuoi che loro capiscano quanto tu ti senta diversa.
Sbagliata.
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti serri le mani sulla bocca, una sopra l'altra. 
Ci sei dentro un'altra volta.
La rabbia è scemata cedendo il posto al magone. Quell' ingrato si è presentato di nuovo troppo presto. Corri a chiudere la porta della tua stanza assicurandoti di non farti sentire. Apri la finestra che dà sulla strada sotto casa tua sperando che le macchine coprano la tua ennesima debolezza. 
Vorresti solo rannicchiarti su un angolo del letto e dormire per non svegliarti più. Sei stanca, di tutto. Vorresti acciambellarticisi sopra come quando eri bambina ma non puoi. Dovresti passare davanti a quello. 
Il nemico di sempre.
Non puoi evitarlo. Avanzi poco stabile, inciampando nei tuoi stessi piedi, ma quando stai per sorpassarlo alzi lo sguardo preoccupata di aver sentito mamma venire a bussare. 
I tuoi occhi si rifettono nello specchio incatenandoveli. 
Ti osservi e non ti riconosci. La matita intorno agli occhi ormai arriva agli zigomi trasportata da quelle perle salate, la labbra ancora serrate diventano bianche per lo sforzo. La gola inghiottisce a vuoto quegli amari singhiozzi che non fanno altro che reclamare aria. Il naso tappato non ti permette di inspirare ed è qui che sei costretta a prendere fiato lasciandoti andare ad un lamento. Fai scendere il tuo sguardo sulle braccia tozze, sulla pancia che al mare ti vergogni di mostrare. Scendi ancora incontrando i fianchi larghi e le cosce grosse. Passi le dita tremanti sulla macchia rossa che si trova su una di esse, che ricordi di avere fin dalla tua nascita. Sono fredde come il ghiaccio e a stento il tuo corpo le riconosce come proprie. Scendi ancora, i polpacci. Gli stessi polpacci che quando vai a fare compere interrompono l'ascesa dei jeans. Ti ripeti di nuovo che è una tortura avere quello specchio in camera, che dovresti sbarazzartene, che non ti fa affatto bene... anzi.
Ma non ci riesci.
E' quello stesso specchio la mattina a darti la sicurezza per uscire. E' quello specchio ad assicurarti che i vestiti che indossi sono abbastanza larghi da nasconderti. Che i tuoi occhi sono abbastanza cerchiati di nero da far passare in seconda linea quelle venuzze rosse di pianto. Che il correttore che neghi e neghi ancora di usare copra meticolosamente quelle occhiaie blu scalfite dalle tue lacrime.
Cerchi nuovamente aria ma senti che non è mai abbastanza. Ti riempi i polmoni fin quando puoi cercando di ignorare le lacrime che si rincorrono sulle tue guance paffute. Le stesse che anche oggi le tue amiche ti hanno strizzato giocosamente prendendo in giro la tua aria da bambina. Loro non sanno quanto tu ti senta a disagio in loro compagnia, quando vedere come ognuna di loro sia meglio di te; quando siate così diverse.
Quando uscite sei quella diversa, quella che stona nel gruppo, quella che attira la pena di tutti. L'unica che viene fissata male quando mangia perchè sembra che non faccia altro tutto il giorno mentre le altre passano totalmente inosservate.
Riesci finalmente a raggiungere il letto ma ormai sei per terra e finisci solo per appoggiarci la schiena. I singhiozzi si ripetono continui nonostante tu cerchi di placarli mordendoti le braccia raccolte sotto al petto. Nascondi la testa fra le gambe desiderando solo di poter svegliarti da un brutto sogno e vederti bella. 
Per una volta.
Sai che non succederà.
E' da quando la psicologa delle elementari ti ha detto che eri sovrappeso che il mondo ti è crollato addosso. Ogni notte speri di svegliarti da quest'incubo e ogni mattina sgusciando fuori dalle coperte comprendi che è la vita. Che devi sbrigarti a indossare la tua maschera perchè fingere di star bene è meno difficile che scoppiare davanti agli altri.
Perchè non vuoi la loro pietà.
Perchè non vuoi che ti leggano dentro e capiscano quanto tu ti senta fuori posto.

Sbagliata.











Angolino Autrice:

Rifletteteci, solo questo.
Neanche oggi riesco a uscire dall'atmosfera depressiva-suicida in cui sono piombate le mie storie ma non trovo sia una cosa così tragica, anzi. Penso che qualcuno che descriva certe situazioni debba esserci perchè per quanto un sorriso possa sembrare veritiero c'è sempre il retro della medaglia da considerare.
Lasciate una recensione se vi va; sono sempre ben accette.
Lizzy.
  
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