Gocce colorate, di diversi liquidi informi, si fanno strada nel riflesso delle iridi smeraldineee della scienziata.
Attenta e scrupolosa, come se della sua vita quelle gocce fossero la ragione, le scruta e le esamina, ogni secondo scandito dall' orologio a muro, unico ornamento della stanza asettica, sotterraneo di un palazzo ottocentesco da tempo abbandonato, è occupato dalla ramata per lavorare su quei liquidi.
Liquidi, che avranno il compito di spazzare via vite, così come da quando è nata, hanno spazzato via quella della donna.
Goccia dopo goccia, secondo dopo secondo.
Una cade veloce e non curante sul piano traslucido sul quale la donna lavorava, si fa largo ad occupare un piccolo spazio, inglobando nel suo specchio il volto dell' alcolica ragazza, si vede dentro quella goccia scarlatta tutta la vita, se così può esser definita, quella di una donna, "concepita" e addestrata al solo scopo di creare gocce dopo gocce.
Si vede inglobare a portar via da un colpo di mano, sperando inconsciamente, di venir portata via anche lei.





Angolino per me ^^
Piccolissima fic su un momento di vita di Sherry quando ancora era una scienziata dell' organizzazione.
Spero che vi piaccia e di aver reso l' idea che avevo in mente.
Fatemi sapere.
Un bacio, a presto
Aika



PS: vorrei tanto scrivere qualcosa di più lungo e articolato, le ideee non mi mancano, anzi, l' unico problema è "Signor Tempo" che tra scuola e impegni vari vola via veloce come il vento. Spero comunque che questi "pensieri" in pillole vi piacciano comunque.