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Autore: Leena    16/04/2008    4 recensioni
Harry si era buttato a letto nella vana speranza di prendere sonno, quando venne svegliato dal suo lievissimo dormiveglia, dalla porta di entrata che sbatteva e da voci concitate al piano di sotto. ATTENZIONE" STORIA MOMENTANEAMENTE CHIUSA E IN FASE DI RIFACIMENTO!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Unexpected

The Unexpected

 

 

Colpo di fortuna

 

 

Draco si aggirava per l’appartamento solo con i pantaloni del pigiama addosso, aveva caldo e quella mattina le cicatrici lasciate dai suoi “amici” Mangiamorte, facevano particolarmente male.

 

In cucina si imbatté in Tonks che stava facendo colazione.

 

“Buon giorno” bofonchiò lei con la bocca mezza piena.

 

Lui rispose con un cenno della mano.

 

Si sedette di fronte a lei e si versò il latte che si trovava sul tavolo.

 

“Come va stamattina?” chiese lei , senza smettere di leggere il giornale.

 

“Annoiato come sempre” rispose prima di bersi metà del bicchiere di latte.

 

Lei scoccò un’occhiata indagatrice al viso del giovane.

 

“A Grimmauld Place ti annoiavi meno?”

 

“Beh almeno c’erano persone della mia età”

 

Tonks si alzò da tavolo, spedendo con un colpo di bacchetta la tazza nel lavello.

 

“Io devo andare”

 

Draco alzò di scatto la testa verso l’Auror.

 

“Cosa vuol dire che devi andare?E mi lasciate solo?”

 

“Al ministero hanno bisogno di tutti gli Auror disponibili, non posso rimanere qua, e comunque hai dimostrato di essere degno di un minimo di fiducia,spero, se no te la vedrai con me” terminò prima di avviarsi verso il camino  e sparire in una fiammata verde.

 

Draco era ancora stupito per la notizia che aveva ricevuto.

 

Chissà se anche Harry ne era stato messo al corrente?

 

 

 

Il trio stava facendo colazione in cucina, quando la notizia dell’intervento massiccio di Auror al ministero li aveva raggiunti.

 

Harry aveva rizzato le orecchie a mo di gatto e aveva atteso con il fiato sospeso di sentire maggiori notizie.

 

Sentiva i signori Weasley parlare tra loro nel corridoio.

 

“Ma allora, il posto è sguarnito?” domandò preoccupata

 

“Si” mormorò il signor Weasley.

 

“Non sarebbe meglio mandare qualcuno?Non so se sia un bene che sia da solo in quel posto”

 

“Tutti gli auror, e dico tutti sono impegnati al ministero, sai benissimo che Tu sai chi ha dato il via ad un attacco massiccio, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile.”

 

“E’ solo un’idea, ma potrei andare io” azzardò Molly.

 

“No!Te lo proibisco Molly, voglio che tu rimanga qua, voglio che la mia famiglia rimanga unita”

 

“Ma non possiamo lasciare quel ragazzo da solo in un posto che non conosce”

 

Harry quasi affogò nel suo latte sentendo la preoccupazione, infondata, della signora Weasley.

 

“Quindi Draco è solo nell’appartamento” disse a  voce bassa Hermione guardando prima Harry e poi Ron.

 

Harry non riusciva più a nascondere la sua impazienza.

 

In un certo senso, per una volta, Voldemort si era rivelato utile.

 

Con il suo attacco al ministero e con tutti gli Auror impegnati al suo seguito, lui poteva senza troppi problemi introdursi nell’appartamento.

 

Avrebbe approfittato di questa situazione servita su un piatto d’argento per raggiungere Draco.

 

Il signor Weasley fece capolino nella cucina, per un saluto veloce,mentre la signora Weasley se dirigeva verso la stanza di Ginny per aiutarla a riordinarla.

 

Bastò uno scambio di occhiate tra i tre per decidere di intervenire.

 

Si assicurarono che tutti gli adulti fossero usciti o comunque impegnati, per dirigersi a passo di gatto verso il salone principale.

 

“Dove è la polvere?” domandò Harry guardandosi intorno senza vederla.

 

“So io dove la tiene mamma” rispose Ron, dirigendosi fuori dal salone, per ritornare dopo meno di un minuto con un sacchettino in mano.

 

Hermione tese ad Harry una monetina.

 

“E’ una delle monetine superstiti delle E.S, la useremo per  dirti quando tornare indietro ok?”

 

Harry sorrise con gratitudine ai suoi due amici, poi prese una manciata di polvere, entrò nel camino e disse “Craven Road,7”

 

Sentì la solita sensazione di risucchio e pochi secondi dopo passava per i vari camini, riuscendo a scorgere solo brevi frammenti delle abitazioni.

 

Quando atterrò nel camino di Craven Road era stordito.

 

Si guardò un momento intorno,chiedendosi se il posto fosse giusto.

 

Quella casa aveva ben poco di magico,aveva un’ aria molto più babbana.

 

Accolse con gioia il sole che entrava nella casa attraverso le enormi finestre aperte.

 

Nell’attimo di smarrimento non notò la figura pallida che si avvicinava alla sala.

 

Draco era entrato nel salotto con un libro aperto in mano, non aveva nemmeno distolto lo sguardo.

 

“Tonks, come mai sei già qui?Cosa è non ti fidavi di …..” lasciò la frase a metà.

 

Aveva alzato gli occhi grigi dal libro, per incontrare due occhi verdi e ben diversi da quelli di Tonks.

 

“Harry?” domandò quasi fosse incerto dell’immagine che i suoi occhi gli stavano mostrando.

 

“Ciao Draco” salutò il bruno, sorridendo incerto.

 

“Ma cosa diavolo ci fai qua?” chiese Draco in evidente stato confusionale.

 

“Tu mi hai chiamato e io sono venuto” rispose semplicemente il bruno.

 

Harry aveva iniziato ad avvicinarsi lentamente, quasi avesse paura che Draco scappasse al minimo movimento avventato.

 

“Harry ma… potrebbe arrivare qualcuno da un momento all’altro” mormorò il biondo sulla difensiva.

 

Ecco il solito effetto che gli faceva Harry,lo intimidiva.

 

“Non oggi, Tu sai chi ha attaccato in forze il ministero, tutti gli Auror sono la,mi sa che rimarrai da solo per un bel po’” sorrise malizioso in direzione di Draco.

 

“E comunque in caso di ritorno improvviso ho questa” disse mostrando la monetina.

 

Si avvicinò per guardarla meglio.

 

“Cosa diavolo dovrebbe essere?” chiese incuriosito

 

“Le monete che usavamo noi dell’ ES” sorrise, guardando  i biondi capelli che si muovevano seguendo i movimenti.

 

Quando Draco allungò la mano per afferrare la moneta, Harry ne approfittò per prenderla tra le sue.

 

“Harry che diavolo fai?”

 

“Faccio quello per cui sono stato male per più di un mese”

 

Con un movimento improvvisò tirò Draco per un braccio, ritrovandoselo a pochi centimetri dal viso.

 

“Ammettilo Draco, se non ti fossi mancato,non ti saresti messo in contatto con me” sussurrò sfiorando con la bocca le labbra dell’altro.

 

Per una volta Malfoy sembrava senza parole.

 

Si limitava a guardare gli occhi verdi, avevano calamitato la sua attenzione, quei enormi occhi verdi pieni di aspettativa.

 

Si lasciò andare alla tentazione e baciò quella bocca gentile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA. Sono stupita di me stessa, ma alla fine ce l’ho fatta!Mi dispiace veramente tantissimo per l’attesa,ma tra scuola e poca ispirazione,non ho scritto praticamente nulla negli ultimi tempi, o comunque nulla che mi piacesse tanto da pubblicarlo. Ringrazio come sempre tutte le persone che hanno messo questa storia tra le loro preferite (ben 83!) ringrazio tutti coloro che leggeranno e che commenteranno e soprattutto vi ringrazio  per la vostra immensa pazienza!

 

 

Baciozzoli bavosi.

 

Leena   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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