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Autore: Urheber des Bosen    29/10/2013    2 recensioni
Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, solo o innamorato, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente.
Il problema è realizzare il proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto, fino in fondo dentro di sé.
Il problema è quando quello stesso fato t'impedisce di compiere il tuo destino.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Didimo deriva dal greco didimos, precisamente significa testicolo, ma per non essere volgari e per far capire meglio le mie intenzioni useremo il suo secondo significato: gemello.
La nostra storia non tratterà di legami familiari, quelli per fortuna o purtroppo non si scelgono, forse sono l'unico esempio di amore incondizionato, dettato solo dal fato, per alcuni una volontà superiore, ma per adesso questo non è importante, ci tengo a chiarire che vi è una certezza: il resto dei rapporti viene scelto ed è sempre e comunque condizionato.
Non staremo qui ad elencare le caratteristiche che deve avere un determinato individuo per essere amato, siamo abbastanza ferrati su questa materia, tuttavia non posso fare a meno di pensare che sia un enorme ingiustizia divina, aver la sensibilità per provare ardori, ma l'impotenza causata dall'esteriorità.
 Tuttavia questo è un dato di fatto, non dev'essere scambiato per un fattore negativo, infatti l'affetto è il risultato di un determinato pensiero dettato dalla ragione e per tanto è elevato.
A questo punto la mia stessa ragione mi fa domandare se i suoi figli siano sempre umani, cioè che rispettino le leggi minime della moralità.
 Comunque, per non perdere altro tempo in futili chiacchiere, affermerei che purtroppo nei secoli abbiamo imparato a diffidare della regola, del numero, noi uomini vorremmo essere matematici, logici ma il nostro lato romantico ci porta verso l'infinito.
Abbiamo provato a donarci alla scienza, alla concretezza, ci facevamo chiamare illuministi ma abbiamo fallito ed ora siamo qui a crogiolarci nella filosofia.
Siamo uomini, siamo innamorati della letteratura, cerchiamo la metafisica.
E quindi tutte le regole, i postulati, anni di studio e confronti qui saranno detti e negati.
Perchè per quanto la cosa faccia indignare, la mia parola al momento ha lo stesso valore dei grandi illuministi, anzi direi che io ho un vantaggio: respiro e respirando potrò continuare a negare anche la mia ragione, alla ricerca di un eccezione che possa avvalere la mia teoria.
A questo proposito è ora che vi presenti la mia eccezione, qui affermata e qui negata, quest'ultima renderà le mie parole vane, infatti le mie anime sono gemelle, ma non di famiglia e non per scelta.
Forse solo per il fato, forse solo per una volontà superiore, ma forse è meglio credere, in quanto colui che non è scettico ha una qualità in più: la fede.
Non sottovalutate mai questo aspetto della vita, fidatevi un giorno vi salverà,tuttavia non si arriva alla fede che per una sola via, per quella del dolore.
Come non cercare di credere in una logica, almeno divina?
 
Comunque, mi sono allungato abbastanza per il momento, che si apri lo scenario, che le mie marionette prendano forma, che sia dedicato loro uno scenario grottesco.
 Vi chiederete il motivo della mia scelta, è facile, signori miei per quanto drammatico, l'arte non nascerà mai dal benessere, l'arte è il grido del disgraziato, che disgustandoci ci colpisce.
Ma la vera conoscenza si cela nel riso amaro, è ora che il riso tocchi le vostre bocche disilluse.
La nostra storia si apre con una parola che deve echeggiare nella vostra mente: banalità.
Non prendete questo termine come un qualcosa di negativo, non dispregiatelo, quest'ultimo è la cosa più vicina alla matematica che esista, certo quest'ultima non è una legge certa come la logica, ma non si affida neanche alla malvagità del caso.
Un uomo saggio una volta mi disse:"Fede. Credere senza prove a ciò che ci viene detto da uno che parla senza cognizione di causa di cose senza paragone".
 Tuttavia, dopo queste prove uno spudorato una volta mi disse:"Preferisco una stravagante cattiveria ad una banale bonarietà".
Che stolto, è stupido l'istinto che ti dice di amare qualcuno con amore incondizionato?
Forse, ma non per quest'anima romantica che preferisce guardare il cielo con occhio rivolto verso una luce e non verso il buio.
Beh, povero Nietzsche sarà morto nel suo manicomio con la convinzione di un futuro super uomo e sono giunto io.
Tuttavia non temere, puoi ben vedere quanto le tue teorie abbiano influito, ma questo non è importante, so che ora in un luogo lontano stai ridendo della nostra stupidità.
 Di un semplice nostalgico che preferisce regalare una speranza dettata da un eccezione chiamata: Sasuke e Naruto.
 
  
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