Fumetti/Cartoni americani > Kim possible
Segui la storia  |       
Autore: lord Martiya    17/04/2008    0 recensioni
Side stories di La Leggenda del Grande Blu, che puntano a spiegare particolari nascosti della trama della fanfic principale.
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In questo capitolo parla Engo, riguardo agli inizi del rapporto con la sorella.
by lord Martiya
P.S.: Visto il tono del capitolo, ho seguito le scelte stilistiche di Christa Wolf nel romanzo Medea: Voci, scrivendo il capitolo come un filo di pensieri del narratore espressi a voce. Non credo lo farò di nuovo: scrivere in questo stile è tremendo, oltre che difficile da leggere.



SIDE 01: FRATELLI





Quando avvenne che Francesca ed io fummo veramente fratelli? Non ricordo esattamente, nè mi interessa ricordare quando. Quello lo puoi chiedere a quel pignolo del mio quasi omonimo, a me basta il come. In ogni caso non mi ero ancora abituato a non avere l'occhio destro. Almeno, il mio corpo non si era ancora abituato, e mi muovevo ancora male, e sentivo ancora il dolore dove al posto dell'occhio c'è un'altra cosa.
Il dolore fisico era però nulla in confronto a quello che mi era piombato addosso. Mi avevano cresciuto nell'odio dei draghi e dicendomi di essere privo della famiglia, eppure se ero ancora vivo nonostante quella pallottola lo dovevo ad una dragonessa che proprio poco prima avevo quasi ammazzato, ed avevo scoperto di avere non solo un padre ma anche un fratello ed una sorella naturali ed un fratello adottivo. Anche se la sorella avrebbe voluto strangolarmi, glielo leggevo in faccia.
Quella mattina eravamo a colazione. Jack, il mio fratello adottivo, non c'era, poiché stava mettendo in piedi il primo nucleo di coloro che oggi sono noti come gli Huntshunters, quindi a casa eravamo soltanto nostro padre, Junior, Francesca, e naturalmente io. Nostro padre aveva già l'abitudine di parlare molto a tavola ma non ricordo cosa dicesse. Non ascoltavo perché all'epoca ero tremendamente apatico, non mi importava più di niente. Può succedere, quando scopri all'improvviso che hai basato la tua vita su una menzogna e per questo ci rimetti pure ciò cui maggiormente tieni. E nostro padre mi dimostrò immediatamente di essere molto più intelligente ed intuitivo di quanto si pensi nella comunità dei supercattivi. Oh, non è sottovalutato come Drakken(1), ma nessuno lo prende veramente sul serio perché non l'hanno mai visto fare il malvagio sul serio. Credo l'abbia fatto una sola volta, e lì è quasi riuscito a vincere nonostante la scarsità di mezzi(2)... Ma sto divagando.
Tornando al vecchio, poco dopo la colazione mi prese da parte e mi chiese cosa non andasse. Questo era facile. L'incredibile è che non mi conosceva da più di una settimana e già aveva capito il mio carattere normale ed i miei interessi, come mi ha dimostrato immediatamente dopo. Per poi chiedermi a bruciapelo se ero così ridotto perché non avevo più una ragione per vivere. Alle volte con Junior non dimostra tanto intuito(3), eppure è il suo figlio primogenito. Viene il dubbio che in realtà voglia educarlo e lo faccia apposta(4). Comunque con me ci aveva quasi azzeccato. E' anche quello, risposi, ma mi manca...
La tua ragazza? mi chiese. Io negai, e lui si divertì a tormentarmi sulla mia presunta timidezza. Figlio mio, mi disse poi, credo tu sia assurdamente simile a me quand'ero giovane: idealistico, un po' romantico, incapace di tradire le persone amate... Ed ora sei incapace di decidere cosa fare della tua vita. Penso proprio di poterti dare un aiuto. Leggilo, se vuoi.
Con quelle parole mi consegnò una busta chiusa, e se ne andò. La aprii. C'era dentro una lettera, scritta a mano con una penna stilografica su pergamena. Se chi aveva scritto lì sopra sperava di impressionare il lettore, si era sbagliato grossolanamente. Ma iniziava con "Figlio mio, posso immaginare che la pergamena e la stilografica non ti lasceranno impressionato". E questo sì che mi impressionò.
Il resto di ciò che è scritto su quella pergamena è un segreto fra me e pochi altri, quindi non chiedetemelo. Ma mi mostrò quanto mia madre mi volesse bene, per quanto le fossi indirettamente costato la vita. Ora avevo anche un obiettivo nella vita. Anzi, due. Uno era impedire che ad altri accadesse ciò che le era successo, l'altro era proteggere la mia ritrovata sorella.
Volevo parlarle, urgentemente. Sapevo dov'era, e la trovai. Sentii che una voce maschile molto giovane (in seguito seppi che il suo proprietario aveva solo tredici anni e ne avrebbe compiuti quattordici di lì a qualche mese) stava dicendole che avrebbe dovuto imparare a battersi. Lei replicò che non voleva diventare come, cito parola per parola, "quegli stronzi puttanieri stupratori figli di puttanate dell'Huntsclan". Non lo diventeresti, le dissi, e potresti invece difenderti da loro.
Francesca e quel ragazzo si girarono. E ringrazio Lowar di non aver avuto con me la pistola, perché altrimenti gli avrei sparato: quel suo sguardo mi spaventò, in quel momento era troppo simile a quello di Roarer, l'ultimo Huntsman. Lui, il mio quasi omonimo Enrico dei Lowara (come si fa chiamare oggigiorno), in effetti era ed è abbastanza simile a lui nella decisione e nella spietatezza, per quanto diverso nei valori e nei motivi per cui avrebbe ucciso chiunque e meno fanatico. Ma all'epoca non lo sapevo, ed era la prima volta che incontravo uno della Totius Orbis Terrarum Perfida Conspiratio, Illa Germana (cavolo, se erano cinici), quindi la mia reazione istintiva fu di cercare la Inverse che ero abituato a portare con me.
Ad impedirmi di attaccarlo comunque furono il mio accorgermi che un famiglio canino alle mie spalle mi aveva puntato addosso una lupara (vabbè che in Italia la lupara è un'arma da fuoco molto diffusa, ma un cane armato con un fucile per ammazzare i lupi è ridicolo lo stesso) e l'assalto verbale di mia sorella. Come ti permetti di origliare le mie conversazioni, urlò.
Ho sentito solo l'ultima parte, ribattei. Comunque dovresti imparare a batterti, se proprio vuoi metterti in caccia dell'Huntsclan.
La replica mi fece più male di quanto voglia ammettere: dopo avermi puntato un grosso coltello alla gola mi urlò, cito di nuovo parola per parola, "Devi stare zitto! Tu non dovresti neanche esistere, e col tuo solo essere vivo hai ucciso nostra madre! Tu sei anche peggio di quello stronzo che...".
A quel punto la interruppi piantandole una mano sopra la bocca e prendendole il coltello, che spezzai con tre dita della mano sinistra. Poi le dissi che sarei stato d'accordo sul mio non dover esistere se la mamma non si fosse rovinata la salute per farmi vivere. Io sono vivo e sono tuo fratello, dissi, che ti piaccia o no, e voglio aiutarti al meglio delle mie possibilità. E, per la cronaca, quell'odio fanatico mi ricorda le tirate di Roarer verso i Dragoni. E Roarer è uno degli Huntsmaa, i Maestri Cacciatori, più importanti.
Credo che in quel momento toccai un nervo scoperto, visto che mi mollò un ceffone prima di andarsene piangendo di rabbia.
Capo, questo è più insensibile di te coi regali di compleanno, commentò il cane.
Ejò, ejò..., rispose annoiato l'altro. Non chiedetemi che vuol dire, perché non lo so(5).
Tu chi cavolo saresti?, chiesi io.
Un amico di famiglia, mi chiamo Enrico. Mi risulta tu sia uno psicologo, giusto?
Sul momento non capii perché me lo chiedeva, solo poi seppi che era (ed è tuttora) un sociopatico estremamente violento e voleva un aiuto a controllarsi (infatti ora ci riesce benissimo). Nonostante fosse piuttosto prevenuto (con ottimi motivi) nelle relazioni sociali, riuscimmo a fare amicizia, più o meno, quando arrivò l'assistente di laboratorio di mia sorella, tale Drew Lipsky. Esatto, il futuro dottor Drakken era all'epoca un dipendente della famiglia Señor, prima come insegnante privato di mia sorella (troppo intelligente per la scuola) nella robotica e nel campo della manipolazione dell'energia, poi, dopo essere stato superato (Francesca dice che è solo perché Drakken è dispersivo come pochi(6)), come suo assistente di laboratorio. La prima cosa che Drakken fece fu chiedermi chi diavolo ero, la seconda dire al mio quasi omonimo che Francesca era uscita col battlebot e la battlesuit, provocandogli una scarica di imprecazioni. Cosa estremamente rara: lui impreca solo in condizioni disastrose, tipo avere in dispensa o nella sua biblioteca privata un'intera Huntscla armata per la Caccia Grossa.
Mi mise in mano una Inverse (la mia!!! Non voglio sapere come l'ha avuta, ma gli sono grato per avermela restituita) e mi trascinò via spiegandomi la situazione: come era arrivato, le aveva detto la posizione di un paio di Huntsgirla che stavano a Roma (solo il giorno dopo questo fatto la famiglia Señor si è trasferita nella celeberrima isola privata al largo delle Baleari: la villa era appena stata completata), ed avrebbe scommesso il manoscritto originale dell'Eneide (non chiedetemi come faccia, ma ce l'ha!!!) contro una VHS piratata di Beautiful che aveva preso la tuta ed il robot da combattimento che aveva creato per ucciderli. E lui già odiava Beautiful.
Non ci volle molto per raggiungerla, grazie anche alla guida spericolata di Rinti (il famiglio armato di lupara), dove, tenendoci nascosti, scoprimmo che si stava facendo valere, grazie agli amplificatori di forza ed allo scudo energetico integrati nella tuta ed alla potenza del robot. C'era solo un problema: i due Huntsgirla, i gemelli Night e Wing, non stavano neanche usando le armi ed erano in abiti civili. Nel preciso istante in cui tirarono fuori le loro sciabole potenziate, il robot fu fatto a pezzi assieme allo scudo della tuta. Mai sottovalutare gli Huntsclaia...
Wing (lo riconobbi dal naso rottosi durante un'esercizio di corpo a corpo per il calcio della mia pistola) ipotizzò che Francesca fosse un'Huntsi e propose di portarla al Monte Titano per farne quella che noi chiamiamo rabotev. Non so come io sia riuscito a non saltar loro addosso come Agostino Barbarigo ed i suoi rematori sugli Ottomani(7), ma riuscii a trattenermi, ed aprii il fuoco sul porco, cogliendolo di sorpresa ed uccidendolo al primo colpo, dimostrando anche che a breve distanza riuscivo ad individuare la gente senza usare gli occhi (perché con un occhio solo non si ha la percezione della profondità. Provateci voi a beccare qualcosa senza percepire la profondità spaziale...).
Subito dopo dovetti affrontare Night, e scaricai la pistola senza colpirlo: quell'acrobata scansò tutti i proiettili saltando come una rana ubriaca. Non per niente fra lui ed il suo defunto fratello i loro nomi di battaglia formavano il nome che il primo acrobatico Robin(8) prese quando divenne indipendente da Batman. Sì, gli hanno dato dei nomi da un fumetto, e non è neanche l'unico caso: Batman è dannatamente popolare nell'Huntsclan, così abbiamo Scarecrow(8) che mette paura a tutti, uno psicopatico chiamato Joker(8), una psicologa che si fa chiamare Harley Quinn(8) (ed esce pure con il nostro Joker!), la maniaca dei computer chiamata Oracle(8)...
In ogni caso ero nei guai: in condizioni normali avrei potuto batterlo senza problemi afferrandolo al volo e sbattendolo sul cemento fino a rompere le sue ossa ed il manto stradale, ma non ero ancora abituato all'essere guercio e le ferite della granata a frammentazione di Argo non solo mi facevano ancora un male cane ma sotto sforzo avrebbero potuto riaprirsi (ma suppongo di non potermi lamentare, visto che lui e suo fratello all'epoca erano in ospedale con la schiena spaccata...). OK, dovevo solo prendere tempo, visto che Enrico stava portando lì quella che aveva definito un'arma da Marziani, e se avevo ben capito il tipo (e l'avevo ben capito) sarebbe stato qualcosa di assurdo ma letale, ma era complicato lo stesso. Fui fortunato, però: l'avevo stupito, e mi riconobbe. Che diavolo fai?!, chiese. Sono Night, non mi riconosci?! Ti riconosco, risposi, hai il naso integro. Lui replicò: Che razza di lavaggio del cervello ti hanno fatto?! Dai, vieni con me, alla base possono curarti, e... A questo punto lo interruppi con una bel discorsone ad effetto: Quella ragazza è incosciente ed estremamente piena di se, ma è mia sorella, la mia vera sorella. Ora che ho abbandonato l'Huntsclan lei è tutto ciò che mi resta al mondo, quindi la difenderò a qualsiasi costo, e punirò chi oserà anche solo pensare di farle male. A te la scelta, vecchio mio: puoi suicidarti davanti ad una minaccia superiore a te, e sarebbe onorevole, puoi morire gloriosamente ma futilmente combattendo contro di me, o puoi tentare di scappare e morire da codardo durante la fuga, perché ho tutta l'intenzione di ammazzarti, visto ciò che tu e l'altro porco avevate intenzione di farle. Decidi alla svelta, che non ho tutto il giorno.
Lo stupii ancora: ero noto per parlare pochissimo. Poi capì che volevo prendere tempo, e mi attaccò in volo, ben cosciente, come ogni Huntsi (almeno in teoria, visto che tempo fa ho incontrato due deficienti che non lo sapevano. OK, erano due Huntsboya, ma erano abbastanza grandi da fare missioni sul campo ed erano sotto la tutela di Roarer, per Loward!), che la mancanza di un occhio impedisce la percezione della profondità, mettendo in difficoltà nell'affrontare simili attacchi e nell'afferrare le cose, specie al volo. E, per l'ennesima volta, lo stupii. Eppure anche gli Huntsboya più piccoli sanno che il Burninator percepisce qualsiasi presenza in un raggio di venti metri da lui, avrebbe dovuto immaginarlo che l'avrei afferraro lo stesso per i piedi (non aveva usato la spada, credo volesse catturarmi e 'curarmi') e sbattuto sul cemento con tutta la forza che avevo. E lo sbattei sul cemento, di schiena. Il dolore alle braccia per lo sforzo ed il contraccolpo mi costrinse a mollarlo, ma il dolore per la botta alla schiena impedì a Night di saltare ancora.
Ci battemmo a mani nude, con tutta la ferocia degli Huntsclaia. Non voglio scendere nei particolari, che tra l'altro non ricordo, ma sappiate che con quelle tecniche, anche usate da un essere umano non potenziato, anche uno Yokozuna(9) coi suoi 200 o 300 chili di allenatissimi muscoli NORMALI sarebbe caduto a pezzi nello spazio di pochi secondi. OK, forse uno Yokozuna avrebbe potuto morire senza perdere troppi pezzi o addirittura sopravvivere, ma senza i muscoli rinforzati di un metaumano o quelli magicamente potenziati di un dragone o di uno huntsi resistere e controbattere è impossibile. Nonostante il mio pessimo stato, Night stava perdendo, mercè la sua inferiore forza bruta e la sua poca abitudine ai combattimenti senza salti, e l'avrei ammazzato se il mio corpo, indebolito dal sangue perso attraverso le ferite riaperte dallo sforzo enorme e dai suoi colpi, non avesse ceduto all'improvviso. Caddi semisvenuto. Prima di perdere completamente i sensi feci però in tempo a vedere Francesca cercare di colpire Night con la spada del fratello e Night sparire in un lampo accecante. Come mi venne spiegato in seguito, la cosiddetta arma da Marziani di Enrico dei Lowara era una camera di conduttività assoluta che generava un invisibile raggio di calore concentrato, e, esattamente come avrebbe fatto l'arma IDENTICA presente nel vecchio romanzo The War of the Worlds(10), aveva distrutto Night all'istante, lasciando soltanto delle ceneri a terra e dell'asfalto fuso dove la vittima aveva i piedi. Poovero Night... A spiegarmi dell'arma e darmi il libro fu Francesca, un attimo dopo che ebbi ripreso i sensi: era rimasta lì ad accudirmi, e, come seppi in seguito, mi aveva salvato la pelle con una trasfusione di sangue diretta non appena tornammo a casa.
Poi sarei io l'incosciente, mi disse. Almeno io non ero ridotta ad un colabrodo...
Che hai fatto alla faccia? chiesi io, notando che aveva un livido su una guancia.
Niente, solo un ricordino della mia uscita.
Ti rendi conto del pericolo che hai corso?
En parla la lingua dei Cacciatori, me l'ha spiegato, rispose massaggiandosi il livido. Davvero esistono pratiche come quella?
Ero in rotta con Huntsman Scarecrow anche perché ha riesumato le rabotev, ribattei. Per questo ed un'altra decina di motivi.
Come quello che ha fatto alla mamma: secondo En te l'ha detto il tuo maestro, Huntsma Ansaldo Modello 41. Chissà perché si è scelto un simile Huntral...
Huntsre, la corressi. E c'è un motivo: è...
Bè, non ricordo esattamente cosa ci dicemmo poi (a parte quella storia su di un giovane e deriso Huntsgirl che divenne Huntsma Ansaldo Modello 41 abbattendo una decina di dragoni in un colpo solo), ma continuammo per un bel po'. Come fratelli, così, senza accorgercene. Iniziai a capirla, e lei iniziò a capire me. Credo di averle fatto perdere vari preconcetti su di me e sugli Huntsclaia in generale, così come io persi un bel po' dei miei su di lei e sulla sua vita, credo più dura della mia: nonostante Scarecrow, la cui assenza come figura paterna era stata ampiamente compensata da Huntsma Ansaldo, io avevo avuto Monique ed altri amici sinceri fin da piccolo, ed avevo poi trovato qualcuno, un'intera Huntsclù, con cui condividere i miei interessi; Francesca, invece, aveva perso la madre cui era affezionatissima proprio quando iniziò a ricordare le cose (è il suo ricordo più vecchio), mancanza che con tutta la loro buona volontà ed il loro affetto il nostro stravagante padre ed il nostro fratellone sensibile ma completamente fuori di testa non avevano saputo compensare, e prima di conoscere Enrico ed Argo (un sociopatico rimasto solo troppo a lungo ed un dragone sadico e mezzo matto) i suoi unici amici erano stati due o tre stronzetti (cui poi aveva cambiato i connotati) o figli di stronzoni (i cui genitori sono stati malmenati da un misterioso uomo con tre cinque tatuati sul collo. Certo che poteva farsele tatuare meglio, le sue iniziali!) che puntavano ai soldi dei Señor ed era stata costantemente tormentata da poppanti (più che altro mentalmente) invidiosi della sua intelligenza e della sua ricchezza. E per quanto sinceri come amici ed a lei legati (credo che quel ceffone sia stato l'unica occasione in cui Enrico dei Lowara sia stato così sconvolto in vita sua) non potevano essere con lei molto spesso.
Avevamo bisogno l'uno dell'altra, un po' come te e la tua adorata. E ci siamo trovati. E non dire in giro quello che ti ho detto o giuro che ti faccio un tale revival della tua scimmiofobia che non ti avvicinerai mai più neanche agli esseri umani. Sì, siamo scimmie anche n... Ehi, ma voi da quanto siete qui?!



Note
(1)Come già detto in altra sede, Drakken tende ad essere dannatamente sottovalutato: nella seconda e terza stagione due personaggi fra loro indipendenti affermano che Shego è quella veramente pericolosa (Rufus 3000 in A Sitch in Time dice che fra tutti i nemici di Kim è l'unica ad avere una concreta possibilità di conquistare il mondo, e Joss Possible in Showdown at the Crooked D dichiara Shego la vera mente dell'organizzazione di Drakken), ed anche se in So the Drama Drakken riesce a catturare Kim e fallisce nella conquista del mondo solo per un'improbabile serie di colpi di sfortuna nella quarta stagione i colleghi (fra cui suo cugino) fanno evadere ripetutamente Shego e non lui. Persino gli alieni tendono a sottovalutarlo, come dimostrato da Warmonga e Warhok in Graduation quando sghignazzano al suo attacco giusto un attimo prima di rimetterci l'intero esercito di robottoni. In pratica l'unica a prendere sul serio Drakken è Kim (in A Sitch in Time crede che il futuro conquistatore del mondo sia Drakken fino a quando Rufus 3000 non mostra che è Shego).
(2)In Triple S la pigra superficialità di Junior ha condotto i Señor a perdere completamente il loro patrimonio, ma prima dell'intervento di Kim Señor Senior Senior lo stava ricuperando da solo un furto dopo l'altro. Per la cronaca, tecnicamente i Señor hanno vinto, visto che hanno ripreso tutto il loro patrimonio per vie legali (Junior ha consegnato il padre alla polizia ed ha usato la taglia di 2 miliardi messa su di lui dal tizio che l'aveva fregato per liberare il padre e riprendere tutti i soldi e le proprietà tramite avvocato).
(3)In Oh Boyz! Senior si offre di esaudire il più grande desiderio del figlio come regalo di compleanno, ma canna completamente ed al posto della fama come popstar voleva regalargli un congegno superdistruttore.
(4)Dubbio rinforzato dallo scherzo pesante che gli fa a questo scopo in Two to Tutor, cioè assumere quella furia di Shego come insegnante di malvagità. Oh, Shego è stata un'ottima insegnante, ma agli inizi ha dovuto trattenersi dal colpirlo perché stava per ammazzarlo in un momento di rabbia.
(5)La traduzione, ignota ad Engo, è 'Sì, sì...'.
(6)Non mi stancherò mai di sostenere che Drakken è molto più pericoloso degli altri cattivi di Kim Possible, e come scienziato è estremamente abile: per quanto tenda a rubare apparecchiature altrui ad ogni occasione (dopotutto, come dice lui, se una cosa già esiste perché reinventarla?), nel corso della serie ha messo insieme decine di raggi della morte, le potentissime Killer Bebes, i Sintocloni producibili in pochi minuti, una versione migliorata degli stessi, una macchina varia-dimensioni, vari veicoli antigravitazionali, la terribile Doomvee, un macchinario capace di assorbire magma e disperderlo sulla superficie del Colorado, un superesplosivo, un dispositivo di scudo energetico (per tenere a bada Shego, pare che poi se sia dimenticato, visto che è usato solo quando la personalità malvagia di Ron ha preso il suo posto come cattivo), una macchina scambiacervelli ed un liquido mutageno in grado di creare piante assassine controllabili da chi è stato bagnato dal liquido, tanto per citare alcune sue invenzioni, mostrando una grande abilità rispettivamente nella manipolazione energetica (specializzazione: raggi distruttivi), robotica, ingegneria genetica, manipolazione energetica (specializzazione: onde gravitazionali), design di veicoli (per quanto non sia capace di montarli), manipolazione tettonica, chimica, manipolazione energetica (specializzazione: campi elettromagnetici), chirurgia cerebrale (in questo ha battuto la rinomata specialista Ann Possible) e giardinaggio e mostrando difetti solo nel campo della programmazione (le Killer Bebes si sono ribellate alla prima apparizione, ed i più recenti Destructo-Bot avevano la tendenza a spararsi fra loro prima di essere riparati dal dottor Freeman, e che io ricordi solo i suoi robot di So the Drama, basati su una tecnologia rubata, hanno funzionato). Non voglio neanche immaginare cos'avrebbe potuto fare se si fosse specializzato in un solo campo... (7)Riferimento storico ad un episodio nella battaglia di Lepanto, combattuta con navi a remi: mentre la sua squadra e quella Ottomana di Mehmet Shoraq (noto anche come Scirocco) si affrontavano all'abbordaggio, Barbarigo liberò i rematori (perlopiù condannati) delle sue navi e li impiegò come soldati, guidandoli personalmente nonostante numerose ferite, fra cui una freccia nell'occhio destro. Sia Barbarigo che Scirocco morirono, il primo per le decine di ferite ricevute, il secondo giustiziato sul posto dai suoi catturatori Veneziani, ma Barbarigo ed i suoi vinsero quella particolare parte della battaglia (conclusasi con la vittoria della flotta Cristiana sugli Ottomani e la distruzione della potenza navale Ottomana).
(8)Per chi non è un esperto su Batman: di Robin ce ne sono stati tre, il primo, il più celebre dei quali è ovviamente il primo, Dick Grayson, acrobata figlio di acrobati che ad un certo punto si trovò in rotta con Batman (rimanendoci per anni) e si mise in proprio come Nightwing (per la cronaca anche il secondo, Jason Todd, è un agile acrobata); Scarecrow è, fra i nemici di Batman, il più spaventoso, ex-psichiatra di Arkham specializzato in paura noto per il terrorizzante gas allucinogeno Fearormone e che di recente si è messo a spaventare a morte la gente semplicemente a parole (letteralmente: due tizi ad Arkham hanno detto che senza il gas non era nulla, e così Scarecrow li ha spinti al suicidio A PAROLE); Joker penso sappiate tutti che è il più grande psicopatico dei nemici di Batman, con una personalità che cambia ogni volta e come uniche costanti la fissazione su Batman e l'amore per Harley Quinn; Harley Quinn un tempo era una psicologa di Arkham che si mise in testa di guarire il Joker, in quindici minuti erano già amanti e lei era pazza; Oracle, infine, altri non è che Barbara Gordon, costretta ad abbandonare l'identità di Batgirl e mettersi dietro ad un computer come coordinatrice da quando il Joker, per far impazzire suo zio (il commissario) e dimostrare che una pessima giornata può far ammattire chiunque, le ha sparato nella schiena rendendola paraplegica prima di rapirla ed usarla per una tremenda tortura psicologica ai danni dello zio.
(9)Il campione assoluto del Sumo detiene questo titolo.
(10)Ho scelto la versione del romanzo originale di H.G. Wells su quella del famoso film di Spielberg (che ho visto ed apprezzato) perché la ritengo più realistica, per quanto datata 1898. Insomma, il film di Spielberg fa venire il dubbio che se gli inverti la polarità il raggio ti fa sparire i vestiti e lascia intatto te, come in Scary Movie 4...
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Kim possible / Vai alla pagina dell'autore: lord Martiya