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Autore: Pawa    31/10/2013    35 recensioni
ATTENZIONE: I PRIMI TRE CAPITOLI VERRANNO COMPLETAMENTE RIVISITATI.
E se per il nuovo furto di Kid, Conan volesse prendere il nuovo prototipo per l'APTX 4869? E se il dottor Agasa costruisse delle manette speciali che nemmeno Kid può togliere, sicuro che il giovane detective lo catturerà? E se, per un caso sfortunato, Shinichi e Kid finissero ammanettati insieme? Le manette sono praticamente indistruttibili, construite con un materiale speciale e non hanno una chiave, poiché il dottore si è dimenticato di crearla. Non possono mettere in prigione anche Shinichi per arrestare Kaito che poi, seppur con le mani legate è riuscito a scappare portandosi dietro il rivale. Nakamori ha quindi deciso di lascirali convivere insieme finché il Doc. non avrà trovato un metodo per aprire quelle dannate manette senza buco per la chiave, ma come se la caveranno tra scuola, fans di Kid e tutta la città di Tokyo che li vedrà legati insieme?
Genere: Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo quattrooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
(hihihi 55 "O" xD )

"Mi dica ispettore... ha intenzione di lasciarli andare da soli a scuola domani? Oppure intende seguirli a debita distanza?" domandò Agasa, alla guida del suo maggiolino giallo, ormai prossimi al quartiere dove risiedeva.
"Le confesso di averci riflettuto molto. Non voglio dare troppo fastidio a Kudo, quindi, se adesso -una volta arrivati a casa sua- constatiamo che va tutto bene, sono disposto a lasciarli andar..." un allarme antifurto risuonò a tutto volume nelle orecchie dei due uomini spaccondo loro i timpani.
Erano appena giunti d'innanzi a quella che, dieci minuti prima, era considerata Villa Kudo.

La sirena fu subito seguita da urla incavolate da parte di Shinichi.

Si preciptarono nell'abitazione, tralasciando il giardino ornato di due buche enormi (manco fossero atterrati i Sayan sulla terra) sorpassando allibiti un fiumiciattolo d'acqua che scendeva dalle scale principali e scorreva fino alla porta d'ingresso, tentando di non dar peso ad una colonna di legno che separava due corridoi che era stata tragicamente incisa in tutta la sua altezza e concentrandosi sul luogo da dove si originavano le urla del detective.

Aprendo quella che il dottore identificò essere la porta della camera da letto dei genitori di Shinichi, si ritrovarono ladro e detective appesi al ventilatore che era fissato al centro del soffitto della stanza, girando piano.

Il mago aveva una tazza di tè tra le mani che sorseggiava indifferente e, per quanto la situazione fosse assurda, elegantemente, come se essere appesi ad un ventilatore per la cinta dei pantaloni fosse del tutto normale.
L'altro, povero tesoro, sbraitava quasi con le lacrime agli occhi e pregava da Bubba a Zeus, da Iside a Gesù di poter scendere di lì.

Dopo il soccorso in stile Sem il pompiere del dottor Agasa armato di scala, i due furono di nuovo a terra e Shinichi si sedette traumatizzato, forse più di Agasa e Nakamori, sul letto dei suoi genitori, mentre Kid gli posava sulle spalle la coperta della consolazione che solitamente viene data dai soccorritori alle vittime di incidenti e brutte esperienze e gli porse la tazza di tè, per poi sedersi accanto a lui completamente sereno.

Nakamori si passò una mano sul viso disperato. Ma davvero dava la caccia da circa venti anni a quel cretino? Era mai possibile, inoltre, che aveva sempre la faccia felice e innocente in ogni situazione?

In quel momento prese una grande decisione: se arrivato alla pensione non avesse catturato Kid, non l'avrebbe archiviato come caso chiuso, ma come caso PERSO.

"Ragazzi..." iniziò, guardando prima Kudo ciondolare in posizione fetale avanti e indietro e poi Kid che, invece, faceva ciondolare le gambe allegramente come un bambino.
"Posso sapere... come è successo?" chiese titubante.
"COM'È SUCCESSO?! Siamo atterrati nel mio giardino con grazia, tanto che mi pareva di essere un ippopotamo..."
"Il mio deltaplano può portare una persona e una ragazza o al massimo un ragazzino, non un ciccioso detective lagnante!" si giustificò Kid, anche se sapeva benissimo che era atterrato come un aereo senza ali sulle montagne per indispettire Kudo.
"Zitto tu! Abbiamo sì e no lo stesso fisico, quindi evita insulti.
Entrati in casa siamo subito corsi al bagno per ripulirci del terriccio e cosa succede? Mentre ci sciacquavamo, la catena delle manetta si è attorcigliata intorno al rubinetto.
Non sarebbe stato un problema se qualcuno non avesse la vescica debole e non dovesse correre al gabinetto in tutta foga, incurante che qualcosa, ovvero il rubinetto, lo blocca.
Così, il rubinetto è volato e ha iniziato a fuoriuscire acqua come un idrante che ha allagato in pochi attimi il bagno e poi i corridoi. Ma che importa? Tanto lui si era svuotato!"
I due uomini più anziani fissarono Kudo al massimo della perplessità. Poi Kid si alzò di scatto.
"Innazitutto anche tu stavi correndo via perché -tue parole- dovevi assolutamente avvertire Ran della faccenda, quindi non incolpare solo me. Secondo: la mia vescica e tutti i miei organi viscerali sono in perfetta salute, al contrario del tuo encefalo, in particolare vorrei prendere in considerazione la Memoria a breve termine, che mi sembra assai danneggiata. Infine... NON MI GUARDARE PIU' MENTRE URINO!" Se i primi due punti del discorso erano sembrati seri e quasi giusti, all'udire il terzo tutti erano caduti per terra.
"Ma che cavolo dici?! Non ti ho affatto guardato, sai che me ne importa?!" con un lieve rossore quasi impercettibile Shinichi aveva ribattuto, alzandosi.
"Scusate l'interruzione, ma se fate tante scene per questo, mi dite come farete ad andare in bagno domani mattina?" chiese il Doc perplesso e, mai l'avrebbe ammesso, un po' divertito.
"C'INVENTEREMO QUALCOSA, CHIARO?!" al coretto dei due, il Dottore si ammutolì e invitò Shinichi a proseguire.
"Usciti dal lago... dal bagno, siamo arrivati all'incrocio dei due corridoi che portano uno alla mia camera e l'altro qui, nella stanza dei miei. Ma secondo voi abbiamo preso la stessa strada? Io mi stavo dirigendo qui, poiché il letto è più grande e avremmo potuto dormire meglio, ma lui, curioso come Padora, voleva assolutamente vedere camera mia per rubarmi i vestiti."
"Prendere in prestito un cambio poiché non volevo sporcare le lenzuola dei tuoi con i vestiti che indosso, bagnati e neri di terra e dei tuoi germi." Ci tenne a precisare l'altro.
"Fatto sta che più tiravo io, più tirava lui, abbiamo finito per segare la colonna di legno di cieliegio sempre con la catena delle manette."
"Ma insomma ragazzi, questa potevate proprio evitarla!" commentò Nakamori guardando i due.
"Certo, ma deve sapere ispettore che quando siamo atterrati Shinichi è caduto sopra di me e mi ha schiacciato rompendo e scomponendo tutto ciò che tengo in tasca e lei sa che posso tirare fuori qualunque dal mio costume. Mentre percorrevamo il corridoio di ritorno dal bagno tutti i miei oggetti o forse le mie colombe
che si sono rianimate, hanno iniziato a scatenarsi e tra beccate da parte delle mie piccoline, scottature dagli accendini impazziti e i fazzoletti (quelli tutti colorati legati assieme) che mi stritolavano la gamba, dovevo assolutamente svestirmi! Ma non di certo davanti a lui." spiegò Kid sentendosi incompreso, essendo l'unico in quella stanza, o forse nel mondo che andava in giro con animali nei pantaloni e nella giacca, asce nelle tasche, fiammiferi e petardi nel cappello, bombe di fumo nelle tasche e molto altro ancora.

"Appena mi sono accorto dell'accaduto, ho strattonato Kid facendolo avvicinare a me per tirargli un cazzotto e..."
"Taci Kudo! Questa parte la racconto meglio io, tu non ci sai fare con la dinamicità." lo interruppe il compagno, tirando il detective dietro di se, come per farlo uscire di scena.
"Ovviamente ho schivato il pugno con prontezza, ma questo ha causato uno sbilanciamento del suo corpo e, essendo legati, sono caduto anche io su di lui e abbiamo iniziato a rotolare tentando di colpirci con pugni e calci e talvolta morsi, arrivando davanti alla porta della camera con me contro la pareta e lui che mi tratteneva." Giunti a questo punto, i due ascoltatori arrossirono al pensiero.
"Logicamente ho reagito e stavamo, rotolando ancora una volta, ripercorrendo il corridoio a ritroso. Peccato che il mio elastico da bunging jumping e le sue bretelle si siano impigliate alla maniglia e, raggiunto il massimo punto di estensione (contate che ci eravamo praticamente avvolti nelle corde) si sono ritirate e ci hanno scaraventato contro la porta, sfondandola e stavamo per volare fuori dalla finestra se non fosse stato che le corde, ancora attorno alla maniglia, ci abbiano deviato la direzione dello slancio e siamo finiti sul ventilatore che ha iniziato a girare vorticosamente (ecco perché Kudo era traumatizzato).
FINE!"

Con la classica goccia di sudore sul retro del capo, Nakamori e Agasa fissavano i due ragazzi terrorizzati. Sì, terrorizzati, perché se contate che avevano lasciato il museo solo da quaranta minuti ed erano riusciti a provocare due crateri in giardino, avevano allagato una casa, inciso una colonna come se fosse un totem, sfondato una porta e fatto il giro della morte su un ventilatore appesi per i pantaloni, c'era da traumatizzarsi.

"La tazza di té come me la spieghi?" domandò Nakamori dopo essersi quasi ripreso.
"Ah, quella l'ho sempre con me. Il té lo scaldo in una teiera con i fiori che tengo nel cilindro e ogni tanto mi scotto con l'acqua..."
"Ragazzo mio, hai mai provato a rivolgerti ad uno psicologo?" tentò ancora l'ispettore.
"I miei genitori mi portarono da uno strizza cervelli già a quattro anni. Purtroppo il primo scappò di casa e cambiò nome, il secondo tentò di uccidermi, il terzo si uccise e il quarto disse di aver commesso un crimine che non è mai accaduto per essere incarcerato e poter stare lontano da me."

Adesso anche Shinichi lo guardava con occhi sbarrati, perplessi e scioccati. Non che non gli credesse. Se in poco più di mezz'ora avevano distrutto una villa, dargli fiducia su ciò che diceva non era difficile, ma ciò che si chiedeva era: sarebbe accaduto anche a lui tutto ciò?

Quasi come se gli leggesse nel pensiero, Kid si voltò verso il compagno fondendo il blu metallico e brillante dei suoi occhi con quello oceanico del rivale e, sorprendentemente, aveva un'aria un po' triste.
"Sta tranquillo... mi comporterò bene, te lo prometto. Quando ci libereranno dalle manette prima di andare in prigione chiederò all'ispettore di passare a casa mia a prelevare tutti i soldi che ti occorrono per restaurare la casa." Terminò con un lieve sorriso che quasi commosse gli spettatori e addolcì Shinichi.
Era la prima volta che vedevano quell'espressione... umana, si può dire, sul volto del ragazzo.
A quanto pareva non aveva passato una grande infanzia se l'avevano portato da psichiatri e adesso era perfettamente consapevole di essere destinato alla progione, eppure, continuava a sorridere.

"Figurati, ho fatto anche io la mia parte. Bè signori, noi domani dobbiamo andare a scuola, quindi se non vi spiace, vorremmo dormire adesso!"
"D'accordo, allora ce ne andiamo." Concluse Nakamori, ma, in procinto di uscire dalla stanza aggiunse: "Posso sapere come farete a cambiarvi gli abiti?"
"Ehm... ecco, io non ci avevo pensato. Per i pantaloni non è un problema, ma le maglie... non possiamo certo tenerci queste che abbiamo addosso per... quanto Doc? Una settimana? Kid, tu che prima volevi andare a cambiarti, come avevi in mente di fare?"
Senza aggiungere nulla, il mago chiuse gli occhi. Alzò il braccio sinistro che portò vicino al fianco destro di Shinichi e lo ritrasse così velocemente che nessuno, nemmeno il Detective dell'est riuscì a capire cosa fosse successo. Solo pochi secondi dopo si resero conto dell'accaduto: Shinichi e Kid erano in pigiama, sia con la maglietta, sia con i pantaloni.
Uno aveva un pigiama verde chiaro con la maglia a mo' di camicia. Il mago invece indossava dei semplici pantaloni blu, lunghi e una casacca bianca. Il monocolo ancora sull'occhio e in testa un berretto da notte intonato ai pantaloni con tanto di ponpon e il simbolo del Phantom Thief addormentato.

"Buona notte!" disse solo, spingendo i due uomini fuori dalla porta, accompagnandoli giù dalle scale leggermente scivolose e chiudendo finalmente la porta d'ingresso alle spalle.

"Mi dici come hai fatto?" s'incuriosì Shinichi mentre salivano le scale. Forse era la stanchezza, ma stranamente non aveva capito il trucco.
"Eh no Shin, un mago non svela mai i suoi trucchi! Elemantare, dai!"
Dopo questa piccola ammonizione giocosa, arrivarono in camera dei coniugi Kudo.

Con un po' di imbarazzo da parte di entrambi gattonarono sul letto (non avendo altro modo per salirvi contemporaneamente), Shinichi a sinistra e Kaito a destra.
Scostarono le coperte setose grige chiare e vi si misero sotto con le mani legate che continuavano a scontrarsi e toccare l'una la pelle morbida dell'altra.
L'investigatore constatò che era la prima volta che toccava le mani di Kid senza che esse fossero avvolte dai guanti bianchi. Non che si fossero mai avvicinati così tanto da potersi toccare le mani così tante volte, ma nell'arco di quell'ora il compagno era sempre stato nelle vesti di Kaito Kid.

Dopo un silenzio paralizzante che sembrò durare ore il padrone di casa parlò: "Hoy, Kid..."
"Sì?" rispose l'interpellato incuriosito.
"Volevo dirti... figo il cappello da notte!"
Kaito ridacchiò.
"Arigatou... Tantei-kun...!"

Eccomiiii *^*
Contenti? Solo due mesi di ritardo, yeah!! Codesto capitolo è più corto degli altri, credo, ma spero vivamente che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto ridere, perché io da qualche settimana sono tristissima e non so se incosciamente ho trasmesso le mie emozioni nello scrivere.
Ditemi cosa ho combinato con questo capitolo e se vi soddisfa!
Rammentate che vò avanti solo con 3-4 recensioni (se poi ne fate di più, mi spingete a scrivere più in fretta e aggiornare più spesso xD)
Tell me about, guys!

Domande che anticipano 3 il ritorno O_O
Come si risveglieranno i nostri eroi? Raggiungeranno la scuola tranquillamente o saranno soffocati da mandrie di giornalisti? Come cavolo ha fatto quel maghetto da strapazzo a cambiare i vestiti? E Sinichi... davvero Non ha sbirciato mentre Kid urinava?
Ricordate che al risveglio scopriremo finalmente come faranno ad andare al bagno, poiché nella confusione dell'allagamento Kid ha fatto tutto (Forse) indisturbato, ma al nuovo giorno i due dovranno farsi una doccia!!

Aspetto pareri <3
Baci
Pawa
P.S Nel weekand aggiornerò anche "Così come Lupin anche Kid ha la sua bella" e forse pubblicherò una nuova storia che sto scrivendo su Kid, Shinichi e la perversità di Goro ;)  

 
   
 
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