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Autore: LadyVic    01/11/2013    1 recensioni
1850 circa. Germania. Guendalina ha 14 anni. E' innamorata di Leonard un ragazzo di circa un anno più grande. Ma qualcosa li divide. Non possono parlarsi per la diversità delle loro classi sociali. Lei duchessa, lui scudiere. La loro vita gira attorno ad un linguaggio muto, fatto da sguardi. Tra lettere segrete, delusioni, odio, dolore, vendetta riusciranno a scambiarsi una parola?
Ps. Personaggi lievemente ispirati al manga/anime di Lady Oscar
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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SGUARDI

 PROLOGO:


 
Sguardi. Nulla più che sguardi. Occhi negli occhi, nessuna parola. Mi sono innamorata, innamorata del tuo sguardo, dei tuoi capelli biondi come grano, dei tuoi occhi blu come il cielo. E te, sei innamorato di me? Dei miei occhi verdi e dei miei capelli neri come la pece? Dei miei sguardi, intensi, che riservo solo a te? La tua voce sa di silenzio. Sarà grave o acuta? La immagino,  non la sentirò mai. Non ci è permesso parlare e così l’unica cosa che possiamo dirci in silenzio è il linguaggio degli sguardi. Il più sincero, ne sono convinta. Ma questo fa tristezza. Parlare con lo sguardo. Come ascoltare il rumore del vuoto. Bianco, nero, impalpabile, inesistente … nulla. E’ da due anni che ci parliamo con gli sguardi nel silenzio più totale. Tu hai 15 anni, io ne ho 13 quasi 14. Mi chiamo Guendalina e sono la figlia di un ricco duca. Ho tutto e sono invidiata. Abiti, gioielli, scarpe, animali, trucchi ma manca qualcosa in me: La felicità. Sono in gabbia, imprigionata nel mio castello, segregata nella mia stessa casa. Esco raramente dal cancello del castello, solo per ricevimenti e feste da amici. Quando non ho lezione scappo in giardino senza farmi vedere, siedo sulla collina di fronte alla scuderia. Faccio scivolare il mio sguardo avido su di te. Leggo libri, o meglio, fingo di leggere libri per stare accanto a te. Sono arrivata alla conclusione che il mondo è una delusione. E’ bugiardo, pazzo, triste. Non posso parlarti perché non hai un “titolo”. Che cosa è un titolo? No, non quello di un libro che ti cattura e fa nascere in te curiosità. No, non quello di un’opera teatrale, non quello di un quadro o di un brano musicale. No. Titolo, titolo. Una cosa che divide dove si vorrebbe unire. Titolo sociale, classe sociale. “ Differenze, diversità” dice mio padre e io non lo capisco. Ha due occhi, i più bei occhi che io abbia mai visto, due mani, due braccia, due gambe, un naso, una bocca, due orecchie, capelli color dell’oro. E’ uguale, allora perché è diverso?! Qualcosa ci divide, come un muro di una fortezza impenetrabile. Lo avrò solo nei sogni. Immaginerò fino alla morte la sua voce nella mente. Gli riserverò solo sguardi, i più dolci. Non posso fare altro.

Note:
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfic! L'ho scritta parecchio tempo fa quando avevevo 12, 13 anni... recensite numerosi, spero che vi piaccia !! 
Baci, LadyVic 
 

 
  
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