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Autore: Miss Yuri    01/11/2013    1 recensioni
Estratto: " (...)« Perché non sei a gingillare amabilmente con le tue amichette? » (...)
Il Saiyan strinse un pugno, ingoiando la rabbia per il mancato rispetto con cui gli aveva rivolto la parola - quando mai Irine gli portava rispetto? -. (...)
Fanfiction ambientata sul pianeta Vegeta, il quale non è stato distrutto da Freezer.
[ Nuovo personaggio/Vegeta - OOC lieve ]
Vincitrice dei premi " Miglior Aria Invernale e Miglior Nuovo Personaggio Invernale Creato " al "Winter Contest" di Nede.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Vegeta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Miss Yuri ( $Noe$ su forum )
Titolo: Snowflakes, flakes of love
Pacchetto: Tazza di cioccolato
Coppia: Nuovo personaggio/Vegeta
Prompt: Fedeltà
Genere: Fluff, Romantico
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? - OOC ( lieve )*
Note: Questa storia partecipa al "Winter Contest " di Nede
Link di riferimento: 
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10720956
                            


Snowflakes, flakes of love
 
 
Vegeta roteò gli occhi, leggermente snervato. Scansò il trio di femmine che lo aveva circondato non appena si era allontanato dal tavolo riservato al buffet. Dopo la discussione con suo padre, riguardante l'ultimo pianeta appena conquistato, quelle insopportabili ragazzine si erano subito date da fare per infastidirlo. Sin da quando era poco più che un bambino, Re Vegeta lo aveva sempre reso partecipe delle decisioni che prendeva in merito al regno, così che il piccolo principe potesse divenire un buon sovrano.
Incrociò le braccia al petto, fermandosi al centro del salone addobbato a festa. Il pavimento lucido color caramello rifletteva la sua figura e quella dei numerosi invitati. I pesanti stendardi in tessuto rosso, con lo stemma della sua famiglia, pendevano eleganti dai muri spartani. I tendaggi purpurei lasciavano intravedere solo i contorni della balconata esterna, esposta alle intemperie. Il clima del pianeta Vegeta era stato molto più rigido del solito quell’anno, al punto che le temperature nel periodo invernale erano arrivate molto vicine allo zero.
Attraversò il salone senza fretta, fermandosi poi davanti alla finestra coperta dalle tende. Scostò leggermente un drappo del tessuto, sbirciando fuori attraverso il vetro appannato. Il cielo terso di nuvole, di un insolito colore biancastro, fungeva da sfondo al paesaggio futuristico del pianeta. A pochi chilometri dalla reggia, si elevava la torre più alta del punto di attracco delle astronavi, in continua partenza verso mondi sconosciuti e non. Ma, ad attirare la sua attenzione, fu la figura femminile e slanciata seduta comodamente sul davanzale, le braccia ai lati del corpo, le gambe a penzoloni nel vuoto. Irine.
Vegeta aprì la serratura, una ventata di aria gelida lo investì, ma non se ne curò più di tanto. Inspirò profondamente, uscendo poi nel terrazzo a braccia conserte.
La ragazza non si degnò nemmeno di voltarsi, cosa che fece suscitare una lieve irritazione nel principe.
« Perché non sei a gingillare amabilmente con le tue amichette? » La voce di Irine era intrisa di disprezzo e ripudio.
Il Saiyan strinse un pugno, ingoiando la rabbia per il mancato rispetto con cui gli aveva rivolto la parola - quando mai Irine gli portava rispetto? -. Ma ci aveva fatto l’abitudine al suo carattere così ribelle. Troppi anni avevano passato insieme, sin dal giorno in cui si erano conosciuti. Lei aveva cinque anni e lui sei. I primi tempi erano stati abbastanza duri da sopportare. Sviluppare un autocontrollo che gli garantisse di non prenderla a pugni ogni volta che apriva bocca era stata la parte più difficile. Undici anni dopo, la situazione era ancora la stessa. Litigavano fin troppo spesso.
« Potrei chiederti la stessa cosa. » Disse Vegeta, mimando il suo stesse tono di voce. Si avvicinò al davanzale, poggiandovi le mani guantate e spolverando via la brina.
« Lo sai che io non mi lascio corteggiare. » Rispose, alzando il mento quasi per voler accentuare una qualche superiorità - in fondo, era pur sempre la principessa e la sua futura sposa -  « L’ultimo che ci ha provato, sai bene che ha fatto una brutta fine. »
« Se dovessi buttare giù dal balcone ogni ragazza spasimante che incrocio, come fai tu, non rimarrebbe più nessuna donna Saiyan. » Il principe alzò gli occhi al cielo, già abbastanza spazientito « Sei gelosa, per caso? »
Le guance di Irine si imporporarono di rosso per tale insinuazione.
« Io non sono gelosa, per me puoi anche farti corteggiare da tutte le femmine della galassia e non mi importerebbe un accidente. » Ribatté lei, sbattendo i palmi delle mani contro la balaustra. Qualche crepa si espanse tutta intorno.
« Non ho intenzione di farmi corteggiare da tutte le femmine della galassia. » Precisò Vegeta, incrociando le braccia al petto « Già avere un’altra donna identica a te sarebbe uno strazio, figuriamoci qualche altro milione. »
« Quindi mi trovi insopportabile, eh?! L’antipatia è reciproca, principino caro. » Lo apostrofò la Saiyan, sorridendo furba.
« Ne sono felice, principessa lamentosa. » Ricambiò lui freddo, guardandola con la coda dell’occhio.
Rimasero così in silenzio per qualche minuto, a scrutarsi di sottecchi l’un l’altro.
Irine sospirò, uno sbuffo bianco si elevò nell’aria gelida, dissolvendosi in pochi attimi. Alzò lo sguardo verso la coltre di nubi biancastre, lasciando ricadere all’indietro le ciocche di capelli corvini. Gli occhi scuri le lacrimarono, accecati da qualcosa di freddo e piccolo. La ragazza alzò una mano verso il cielo, ritraendola poi verso di sé. Sulla punta delle sue dita, giaceva un minuto cristallo di ghiaccio, così gelido e fragile eppure bellissimo.
« Neve? »
« Mhm? » Il principe alzò un sopracciglio, notando una moltitudine di fiocchi candidi posarsi lentamente e con delicatezza sul marmo della terrazza e sugli edifici circostanti il palazzo. Svolazzavano miti, sospinti dalle frequenti folate di vento, come le ninfe pacifiche dei boschi. Silenziosi e liberi, le pure ed eleganti farfalle dell’inverno.
« Su Vegeta non aveva mai nevicato, prima d’ora. » Constatò la ragazza, osservando tutto ciò con meraviglia e una punta di sospetto.
Vegeta la ignorò, quasi per ripicca nei suoi confronti. Lei sbuffò, spazzando via i batuffoli bianchi aggrovigliati fra i capelli color dell’ebano.
Si avvicinò di qualche centimetro e il Saiyan alzò gli occhi al cielo per quelle movenze quasi infantili.
« Mi trovi così insopportabile? » Chiese con un fil di voce, cercando di incontrare il suo guardo.
« Abbastanza. » Sillabò lui.
Irine si finse offesa, mettendo il broncio e piantando le mani sui fianchi.
« C’è di peggio ma anche di meglio. » Aggiunse lui, una leggera smorfia sulle labbra.
« Non vuoi mai farmi un complimento, nevvero? »
Il principe ignorò la domanda sarcastica, voltandosi a guardare il punto di attracco delle navi spaziali, il cui tetto a cupola cominciava a tinteggiarsi di bianco.
La ragazza ridusse nuovamente la distanza e avvicinò la mano alla sua, facendola scivolare lentamente contro la superficie marmorea, fredda e cosparsa di fiocchi di neve.
« Allora, perché, dopo tutto questo tempo, sono ancora al tuo fianco? Non sono niente di speciale, l’hai detto tu. » Proseguì, un velo di incertezza le adombrò lo sguardo.
« Perché hai un elevato livello di combattimento e la mia discendenza deve essere in grado di governare il popolo con il rispetto di tutti i sudditi. » Rispose Vegeta, guardandola finalmente negli occhi color dell’ossidiana. Nero contro nero.
Irine si lisciò le ciocche scure del ciuffo, soffiando in faccia al Saiyan la neve turbinante.
Lui arricciò leggermente il naso, mentre i cristalli immacolati gli si impigliavano nei capelli, svettanti nel cielo come una fiamma.
« Hai appena ammesso che per te sono speciale. E scommetto che c’è anche qualcos’altro... » Gli fece notare la ragazza, un sorrisetto di vittoria sulle labbra sottili « Comunque, ho vinto io. »
Gli stampò un breve bacio sullo zigomo, intrecciando le dita della mano con le sue. Si fissarono a lungo, rimanendo fermi sotto quella bianca cascata incantata.
« Mi prometti che rimarrò sempre la tua principessa lamentosa? »
« Ho alternative? »
Irine poggiò la testa contro il suo petto caldo, un’espressione serena in volto. Si aspettava una risposta del genere.
« Te lo assicuro, sarai sempre il mio principino caro. »
Vegeta le circondò la vita con un braccio, l’ombra di un sorriso si fece strada sulle sue labbra. Il Saiyan non disse nulla, ma per lei era più che sufficiente.


-

* Ho inserito l'avvertimento per sicurezza, ma penso si intuisca che Vegeta sia diventato più " tollerante " con Irine col passare degli anni.  
  
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