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Autore: _Black Soul_    01/11/2013    2 recensioni
[Benny Goodman]
Una notte. Una città. Una persona.
Balli. Musica. Danze.
La città di notte si trasforma.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SING, SING, SING


 

Per la lettura vi invito ad ascoltare “Sing, sing, sing (with a Swing) di Benny Goodman.
http://www.youtube.com/watch?v=62ZSQUyU00s
Aspettate che finisca la pubblicità, alzate i bassi (se potete), lasciatela partire e buona lettura.




 

La musica può

nominare l'innominabile

e comunicare l'inconoscibile

[Leonard Bernstain]

 

Insegne luminose. L'atmosfera satura di vita.

L'aria è scossa da basse vibrazioni.

Quanto chaos. Quanto folla.

New Orleans.

Cammino lungo la strada. Cammino. Si fa per dire. Procedo facendo attenzione a non scontrarmi contro nessuno, e prestando attenzione che nessuno mi venga addosso. Non si sa mai.

Mi appoggio al palo di un lampione davanti ad un locale. Dalla porta esce della musica. La conosco: “Sing, sing, sing (with a swing)” di Benny Goodman.
Sbircio dentro attraverso una finestra. Le lampadine diffondono una luce seppiata che fa sembrare il tutto come una vecchia foto. In un angolo, su un piccolo palco rialzato, una big band sta suonando dal vivo. Lungo la parete di fondo vi è il bancone, un lungo piano di legno scuro con degli alti sgabelli di legno, che si abbinano ai tavoli e alle panche che tappezzano le pareti del locale. Sulle panche, persone con boccali di birra conversano, ridono, si battono pacche sulle spalle.
Un saxofonista si alza in piedi. Ecco che inizia un assolo.

Sorrido, e ripenso al passato.

Scuoto la testa.

Riprendo a camminare.

Le vibrazioni nell'aria si fanno più forti.

Ad un tratto la folla davanti a me si blocca improvvisamente.

Ecco il motivo delle vibrazioni.

Metà strada è occupata da dei ragazzi. Stanno ballando, sul ritmo selvaggio di una decina di tamburi. Piroettano, volteggiano, si lanciano in aria, saltano uno sopra l'altro, roteano. Formano un cerchio, battendo le mani. Un altro ritmo che si aggiunge a quello dei tamburi. Un ragazzo e una ragazza si trovano al centro, schiena contro schiena. Girano, piroettano scambiandosi di posto, scivolano uno sotto le gambe dell'altra, ancora, ancora e ancora. Finché non si aggiunge un altra coppia.
E poi un altra. Fino a quando tutti sono tornati a ballare.

Li osservo.
Guardo le loro facce.
Lo fanno solo per divertirsi, si capisce dal loro sguardo.

Proseguo per la mia strada.

New Orleans.

 









ANGOLINO DELL'AUTORE

Era da un po' di tempo che volevo scrivere qualcosa che avesse come sottofondo questa musica, che io trovo stupenda. Non perché ha qualcosa un più nella musicalità, ma perché è divertente. Se dovessi descrivere questa musica direi che è divertimento puro. I botta e risposta degli strumenti che ridono, scherzano, si prendono in giro... è un dialogo tra amici.
E alla fine, è guardando questo video, che mi è stata la scintilla che a causato l'incendio, anzi, il La che ha “accordato” le mie idee, dando vita a ciò a cui avete appena assistito.
http://www.youtube.com/watch?v=6GmJdwo7qfU http://www.youtube.com/watch?v=6GmJdwo7qfU
Una domanda: quando avete letto “Un saxofonista si alza in piedi. Ecco che parte un assolo.” corrispondeva all'assolo di sax nel brano? Se sì, evviva sono riuscito nel mio intento, se no... RILEGGETE E FATE IN MODO CHE SIA COSÌ!!!
Ok, a parte gli scherzi...

a voi la parola.

  
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