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Autore: Cara Catastrofe    01/11/2013    0 recensioni
Pensavo a cosa volesse dire essere genitori, ascoltavo "c'eravamo abbastanza amati" e questa è la mia piccola conclusione.
Fa tanto tema di quarta elementare, ma ormai sono fermamente convinta che, tra le tante cose, essere genitori, nel caso della storia essere padre, significhi mettersi in secondo piano.
Arriva un punto nella tua vita di un genitore in cui non t'importa più di cosa ti accadrà, non t'importa di star bene, ma speri solo che i tuoi figli siano felici.
Sì, sa decisamente di tema di quarta elementare e quest'introduzione non è neanche strettamente collegata alla storia che ho scritto, ma boh, volevo scriverla.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ma non ci ho mai capito un cazzo dei tuoi discorsi

“mi hai detto solo così solo con queste esplosioni possiamo creare quei soli 
che si vedono di notte in nord Europa 
ma non c'ho mai capito un cazzo dei tuoi discorsi”

["C'eravamo abbastanza amati", Le luci della centrale elettrica]


Era cosi bello, ascoltarti mentre mi raccontavi dei tuoi sogni, dei tuoi progetti.
A volte neanche capivo cosa dicevi e tu non te ne accorgevi, presa com’eri. Però ti si illuminavano gli occhi, ogni volta.
Mi facevi venire in mente tutti i miei sogni andati, tutte le cose belle che non ho mai fatto.
Non ricordavo più tutti i progetti fatti quando ero ragazzo, cosi vivevo dei tuoi racconti, dell’America, dell’astrofisica, dei buchi neri e tutte quelle cose che non potevo davvero capire.
Da quando sei partita, mi manchi molto e spesso mi chiedo se stai completando la tua lista di cose da fare, se ti va tutto bene e soprattutto se ti brillano ancora gli occhi quando racconti a qualcuno dei tuoi sogni.
Non ci ho capito mai un cazzo dei tuoi discorsi, è vero, ma hai insegnato al tuo vecchio cosa significa sperare,credere in qualcosa, anche solo sognare, di nuovo.
In modo diverso però.
Non spero più di diventare una rock star e di girare il mondo con un camper malmesso, troppo ridicolo, troppo assurdo.
Non ne ho più l'età, però spero che tu possa essere felice, che possa sentirti realizzata e a volte, egoisticamente, spero che ogni tanto mi verrai a trovare. 
  
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