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Autore: Artie    02/11/2013    1 recensioni
[Anime/manga Inventati]
Terra 25 anno 2062 gli esseri umani sono riusciti a creare un sistema di colonie spaziali con aspetto uguale alla Terra e abitabili dal genere umano.
Ormai non si sa più qual'è la Terra originale e alcune colonie sono in guerra fra di loro per capire quale sia la Terra originale che amministri le colonie.
In questi anni cominciano a svilupparsi le più potenti biotecnologie genetiche e le più avanzate organizzazioni stanno elaborando delle vere macchine da combattimento e di distruzione.
I cyborg.
Su Terra 25 nacquero in questi anni le prime organizzazioni e sperimentarono i loro esperimenti su esseri umani...
Genere: Azione, Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Terra 25 anno 2062 gli esseri umani sono riusciti a creare un sistema di colonie spaziali con aspetto uguale alla terra abitabili dal genere umano.

Ormai non si sa più qual'è la Terra originale e alcune colonie sono in guerra fra di loro per capire quale sia la Terra originale che amministri le colonie.

In questi anni cominciano a svilupparsi le più potenti biotecnologie genetiche e le più avanzate organizzazioni stanno elaborando delle vere macchine da combattimento e di distruzione.

I cyborg.

Su Terra 25 nacquero in questi anni le prime organizzazioni e sperimentarono i loro esperimenti su esseri umani...

 

Il mio nome è... non mi ricordo... c'è una profonda confusione in me... perché mi sento così strano... non lo so la mia testa è confusa... chi sono? Dove sono? Perché sono qui in questo luogo?

No, qui riguardava la mia vita, o meglio la mia passata vita oppure la mia futura vita.

Mi sforzo a ricordare e mi viene in mente una giornata di pioggia. Non pioveva quasi mai sul pianeta Terra 25, ma che cosa era Terra 25? Non lo sapevo.

I miei ricordi cominciano a prendere una consistenza e mi viene in mente mi fratello, morto in un incidente stradale e io ero a piangere sulla sua tomba.

Ma chi ero? Questo non mi ricordavo.

C'era un vuoto nella mia mente, ma forse adesso la mia memoria stava prendendo consistenza, cominciavo a ricordare.

Sentivo il rumore dell'acqua piovana e dei miei piedi che passavano per le pozzanghere, correvo, ma dove correvo?

La casa mi ricordo che non ce l'avevo, mia madre e mio padre erano morti quando io ero piccolo, mi dissero che erano morti anch'essi in un incidente sul lavoro , non ci avevo mai creduto , non volevo crederci.

Da quando mio fratello era anch'esso morto mi sembrava di ricordare di vivere in un orfanotrofio , i ragazzi li dentro venivano trattati malissimo quasi incatenati.

Era li che aveva passato i suoi ultimi 5 anni di vita ( così mi sembrava di ricordare ).

Ma c'era ancora una cosa che non sapevo e che non ricordavo. Chi ero?

Apro gli occhi , vedo una stanza con le pareti grigie , sembra una prigione.

Dove ero?

Nel mio corpo avevo una sensazione strana, mi sentivo leggero, ma una sottile rabbia covava in me.

Non era una rabbia passeggera era come se quella rabbia stesse covando in me da tanto tempo, ma che giorno era?

Avevo perso la cognizione del tempo e mi sentivo strano, diverso, ma da chi ero diverso?

Non riuscivo a trovare risposta al quesito più importante.

 

-Buongiorno 021-disse una voce

-Chi sei?- gli risposi con tono dubitativo

-Distruggi!-mi disse la voce

Azionato come un robot vidi uscire una luce dalla mia mano e mi si aprì un varco nel muro grigio.

Non ci credevo. Ero io che avevo azionato quel raggio, da dove era partito??

Sentii il mio istinto che mi diceva di distruggere e di ribellarmi e così feci.

Senza nemmeno volerlo scappai correndo in maniera velocissima e, dieci minuti dopo, ero riuscito a fuggire da quell'inferno.

Mi inseguirono e mi spararono, tentai di evitare i proiettili ma mi colpirono, era la fine , ma il mio corpo stranamente respinse i proiettili.

Chi ero diventato??!

Preso da una profonda cattiveria lanciai un raggio e dopo poco tempo la base militare (o meglio mi sembrava) da dove ero fuggito era già esplosa e tutta la gente fuggiva e gridava disperatamente alcuni piangevano sui morti, ma che senso aveva?

I morti sono morti i vivi sono vivi.

Io in quel momento non sapevo ne se ero morto ne se ero vivo.

Chi ero?

Sentivo l'amaro odore del sangue dei morti e mi compiacevo di ciò che avevo appena fatto.

  
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