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Autore: Mi_Killjoy    02/11/2013    2 recensioni
Cosa può nascere dall' "incontro" tra due fangirl e Gerard, Frank, Mikey e Ray?
Di sicuro niente di normale.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Panic Room


-Issa sbrigati. Se Jamia torna siamo fregate!-
-Ma non era andata ad accompagnare i piccoli a scuola?-
-Si, ma sbrighiamoci lo stesso non si sa mai.-
Miri sospirò scambiandosi uno sguardo d’intesa con Issa che già sporgeva una mano per schiacciare il campanello di casa Iero.
3, 2, 1… il campanello suono ed entrambe le ragazze erano tese come una corda di violino.
Frank aprì la porta e le ragazze rimasero incantate ad osservare le figura snella e piena di tatuaggi. Insomma, trovarsi davanti Frank non era cosa da tutti i giorni.
-Buon giorno signor Iero- Issa fu la prima a svegliarsi dall’incanto –abbiamo un pacco per lei, dovrebbe seguirci accanto il camioncino.- esclamò seriosa la ragazza indicando la vettura alle sue spalle.
Lo sguardo di Frank era confuso.
-Sa, per quanto ne abbiamo capito, le hanno spedito una chitarra e non so, il pacco ci sembra fragile, perciò, per non correre rischi è meglio che sia lei a prenderlo.- continuò Miri sorridendo.
-Ma io non ho ordinato niente.- continuò Frank quasi imbarazzato.
-Oh, è un regalo da parte di qualche fan.- sta volta sorrise anche Issa e il volto di Frank si illuminò di un sorriso sincero. Dovevano proprio piacergli i fan.
Frank si chiuse la porta alle spalle –Andiamo?- esclamò iniziando già a camminare per il vialetto che portava alla sua porta di ingresso, seguito dalle due ragazze che si scambiavano occhiate furbe.
-Dove…?-
Una pressione sul volto, uno strano odore, cloroformio forse?, la risata lontana di due ragazze e poi il buio.
***
-E’ stato facile, no?- disse Issa mentre sorseggiava la sua cioccolata calda.
-Già, speriamo solo che anche con il prossimo fili tutto liscio.- Miri sorrise ricordandosi del loro scopo.
-Sai, questa cosa di Frank legato e imbavagliato nel retro mi ricorda quel servizio dei Leathermouth.- Entrambe sorrisero.
-Los Angeles, stiamo arrivando!-
***
-Il signor Way, Gerard. Giusto?- domando Miri con estrema disinvoltura. Certo, come se non sapesse che il figo che le stava davanti fosse QUEL Gerard Way.
-Si, mi dica- il moro sfoggiò uno di quei sorrisi che solo a vederli in foto di toglievano il fiato.
-Mi scusi per il disturbo, ma ci hanno chiamato perché qualcuno si è lamentato di una perdita nel suo bagno.-
-Oh, non credo ci sia qualche problema, ma prego, entrate pure.- Gerard le  invitò ad entrare in casa con fare teatrale.
Sempre il solito.
-Sa, ci dispiace molto disturbarla, ma pur troppo è nostro dovere.- continuò Issa.
-Si figuri, capisco perfettamente e…-
-E’ lei l’autore di questi magnifici quadri? Mio dio, sono…-
La missione era iniziata.
 Miri stava distraendo magnificamente Gerard, mentre Issa iniziava a prendere il suo armamentario.
Qualche goccia basta, ma meglio abbondare.
-Signor Way, cosa mi dice di…- neanche il tempo di girarsi e il fazzoletto imbevuto era già sulla sua faccia.
-Cosa caz…?-
E poi il buio.
***
-Guarda quanto sono belli.- esclamò Miri in preda ad un attacco da fan girl.
-E dai, chiudi, sei inquietante.- Issa rise. –Dai, muoviamoci, dobbiamo prendere gli altri due. Quando arriveremo avrai tutto il tempo di guardarli.-
***
-Mikey? Mikey Way? Oddio, sei proprio tu?- Issa esclamò emozionata. Che brava attrice.
-Mikey ti prego, un autografo. Solo uno!- continuò Miri.
-Okay, certo.- Mikey sorrise. –Come vi chiamate?-
-Oh, i nostri nomi non sono importanti. Basta anche solo un segno o qualsiasi cosa tu voglia- Miri si scoprì un avambraccio per permettere all’ormai biondo di scrivere qualsiasi cosa gli passasse per la testa.
-Va bene se scrivo…?- 
Vista distorta, voci lontane.
Poi il buio.
-Si, va benissimo Mikey- entrambe risero di gusto cercando di trasportare l’uomo nel furgoncino.
***

-Dici che si risveglieranno presto?- chiese Issa mentre osservava il suo riflesso nello specchietto della macchina.
-Con tutta quella roba che hai usato non credo proprio.- osservò Miri mentre sterzava a destra.
-Spero solo che funzioni.- disse la ragazza sospirando.
-Non preoccuparti. Tutto tornerà come prima.- o almeno, entrambe lo speravano.
***
-Ora- sussurró Issa all'altra ragazza mentre entrambe camminavano su un marciapiede.
Miri lasció cadere il plettro per terra sperando solo che la reazione dell'uomo dietro di loro fosse quella sperata.
-Ehy, mi scusi?- la sua voce provocó l'entare in circolo l'adrenalina che era comparsa ogni volta che le due avevano fatto una cosa simile.
Entrambe le ragazze si fermarono.
-Si?- Issa si voltó sorridendo.
-Mi scusi, ho visto cadere questo e pensavo fosse vostro.-
-Oh, grazie, sarebbe stato un casino se lo avessimo perso. Ma lei è Ray Toro?- Miri esclamó con fin troppo entusiasmo.
-Si, sono io.- l'afro esclamó imbarazzato.
-La prego, si faccia ringraziare. Venga a prendere un caffè con noi.- propose Issa.
-Mh, okay.- l'uomo sorrise.
***
-Ecco il caffè per il signore e la cioccolata per le due ragazze- la cameriera sorrise a tutti e tre.
Le ragazze fremevano e quando il chitarrista cominció a sorseggiare il caffè precedentemente... ehm... Modificato, un ghigno comparì sul volto di entrambe.
L'uomo incominció a sudare mentre la vista si sfocava.
-Che diamine...-
E poi buio.
-Ad un nuovo inizio.- esclamó Miri sorridente alzando la tazza a mó brindisi.
-Ad un nuovo inizio.- concordó Issa facendo scontrare il suo bicchiere con quello della rossa.
***
Gerard aprì gli occhi lentamente abituandosi alla luce che filtrava nella stanza cercando di ignorare il mal di testa che lo intontiva.
-Ma che cazzo ci faccio qui?!- urlò non appena focalizzò meglio la scena.

Si trovava in una stanza abbastanza ampia dai colori chiari con poco mobilio.
 Su una parete vi era appeso un ampio specchio, sotto il quale vi era una scrivania in legno. Di fronte a questa c'era un ampio armadio e una sedia.

-Che cazzo ti urli?!- esclamò Frank al più grande. Anche per lui il mal di testa si faceva sentire.
-Urlo perchè dove non so dove mi trovo e cosa ci faccio quì e soprattutto con te!- Gerard urlò stizzito.
-Smettetela di urlare come due checche isteriche!- disse Ray mentre si portava una mano alla testa.

-Ray?- Frank e Gerard esclamarono meravigliati.
-Si, e c'è anche Mikey.- l'afro indicò il ragazzo oramai biondiccio che apriva e chiudeva gli occhi per abituarsi alla luce.

Frank si alzò e camminò lentamente verso la porta, quella che sembrava l'unica via di uscita.

Abbassò di scatto la maniglia, inutilmente.

-Ragazzi,- esclamò con voce tremante -la porta è chiusa a chiave.- si volto verso i suoi compagni di avventura che avevano una faccia peggiore della sua.

-A-a chiave?- domandò timidamente Mikey, ricevendo come unica risposta un cenno del capo da parte di Frank.

Gerard si alzò come una furia e provò invano ad aprire la porta.

-Che ti avevo detto io? Non si apre.- disse Frank.
-Sei tu che non ci metti abbastanza forza.- Gerard soccò un occhiata di fuoco a Frank.
-Si, ma a quanto pare neanche il grande macho ci riesce.- esclamò stizzito Frank incrociando le braccia.
-Gay.- Gerard pronunciò con ironia continuando ad armeggiare con la maniglia della porta.
-Tu lo sei di più.- oramai anche Frank era incazzato.

-Ehy, ragazzi? Non incominciate!- urlò Ray, ovviamente non venendo degnato da nessuno dei due.

-Non è vero!- Gerard smise di giocherellare con la porta per guardare negli occhi Frank.
-Sai anche tu che è vero! Chi è quello tra i due che si mette a fare urletti non proprio virili mentre canta?- lo stuzzicò Frank.
-Io... io...non- Gerard non poteva resistergli, era così. Se Frank provocava, lui rispondeva. Se Frank voleva essere baciato, lui lo faceva.
le loro labbra si sfiorarono ed entrambi le dischiusero per permettere alle loro lingue di approfondire il contatto.

-Ehm, ragazzi?- Mikey sospirò. -Io lo sapevo che andava a finire così. Avremmo dovuto scommettere.- disse a Ray.
-Scommettiamo ora. 10 dollari che finiscono in terza base.- esclamò l'afro iniziando a prendere i soldi.
-Ma così non vale!- si lamentò Mikey -Sappiamo tutti come andrà a finire.-
-Quindi vuoi privare il tuo amico di 10 dollari in più?-
-Come se non ne avessi. Scommettiamo su chi finisce incinto.-
-Mikey, sono maschi, come fanno a...-
-Magia!- urlò il biondiccio attirando l'attenzione di Gerard e Frank.

-Frank, ho una cosa nei pantaloni. Vuoi controllare cos'è?- esclamò malizioso Gerard all'orecchio del più piccolo.
-Mhh, vediamo un po' cosa c'è lì dentro.- disse Frank arrossato.

-Cazzo, no. Ray, fallo per il bene del tuo amico, tappami le orecchie e tienimi gli occhi chiusi!- Mikey implorò l'afro che nel frattempo se la rideva di tutto gusto.

-Ma guarda che bel tatuaggio.- Gerard sbattette Frank vicino al muro iniziando a leccargli lo scorpione che si ritrovava tatuato sul collo.
-Gee,- con voce seducente, Frankie chiamò il più grande -ti va di scoprire quanto è profondo quell'armadio?- entrambi ridacchiarono avviandosi verso quello che sarebbe stato il loro nido per un po' di tempo.
Quando i due si chiusero le ante alle spalle Mikey e Ray tirarono un sospiro di sollievo.

-Sembra proprio che quell'armadio sia stato messo lì apposta.- sentenziò Ray.
-Spero solo che tutto questo non sia il gioco di uno psicopatico, perchè tutta questa cosa  mi ricorda tanto Saw. Sai, vorrei tornare a casa senza nessuno pezzo mancante.- il biondo iniziò a giocherellare con la cerniera della sua felpa.
-Pensa. Come ci siamo ritrovati qui? Qual è l'ultima cosa che hai fatto?- domandò Ray cercando di ricordare cosa aveva fatto prima di ritrovarsi in quella situazione assurda.
-Ho, incontrato due ragazze. Si, proprio due ragazze che- Mikey si sentiva molto confuso -che mi hanno chiesto un autografo e poi non ricordo niente più.- il biondò si grattò la testa, quasi come se servisse a ricordare.
-Mikey! Due ragazze!- esclamò Ray come se avesse auto un lampo di genio. Per risposta si trovò solo uno sguardo confuso da parte di Mikey così iniziò a spiegare. -L'ultima cosa che ricordo è che ho raccolto un plettro da terra e l'ho ridato a due ragazze che l'avevano perso. Loro, per ringraziarmi mi hanno offerto un caffè, e poi non ricordo niente.-Ray sospirò. -Pensa Mikey, cosa abbiamo in comune?-
-Siamo uomini adulti?- Rispose Mikey.
-No, genio! I My Chemical Romance!- strillo Ray.
-Quindi tu dici che  ci hanno chiusi insieme qui dentro, per... farci riunire il gruppo?- domandò il biondiccio.
-Esatto.-

I due rimasero in silenzio e non poterono fare a meno di ascoltare gli indefinibili rumori che giungevano dall'armadio.

Mikey si alzò e bussò sull'armadio che cazzo, pensò, era davvero profondo.
-Gerard!- strillo Mikey. -Quanto vi ci vuole ancora?!-
-Abbiamo quasi f-ah...ah...ah, fiiniitoo.- la voce del moro giungeva quasi ovattata alle orecchie di Mikey che aveva subito capito quello che era appena successo.
Il minore dei Way si sedette di nuovo accanto a Ray.

-Non ti mancano i My Chemical Romance? Non ti manca l'idea per la quale abbiamo tanto combattuto?-sorrise tristemente Mikey, aspettando la risposta del suo amico che non tardò ad arrivare.
-Non sai quanto. Ogni sera ci rivedo su quel palco a fare la cosa  che più ci piace. Eravamo straordinari. Sai- continuò Ray -ogni giorno che ho passato senza di voi mi sono sentito vuoto. Siete stati i miei compagni di vita, e 12 anni non si possono dimenticare così.-

Il discorso venne interrotto da Gerard e Frank che uscirono dall'armadio sudati e felici, mano nella mano.
-Non vi manca tutto questo?- chiese Gerard soffermandosi qualche secondo di troppo sulla faccia di Frank.
-Si, e cazzo, quanto mi manca.- esclamò Frank -in tutto questo tempo ho sperato che nessuno di noi o le persona a cui manchiamo facessero una cazzata. Ho capito quanto manchiamo a quei ragazzi, ma soprattutto ho capito quanto mancate a me.-terminò Frank con emozione.
-Perchè non ci riproviamo?- chiese Gerard -Magari non ora, tra qualche anno. Se le cose continuano ad andare male smettiamo di nuovo. Forse questa pausa ci è servita per riflettere e capire ciò che avevamo e quanto siamo fortunati.-

Gerard tese le braccia e Frank incominciò a stringerlo, seguito da Mikey e Ray.

-We are My Chemical Romance.- sussurrò Frank.

Improvvisamente la porta scattò e due ragazze fecero caplineo nella stanza.
I loro sorrisi erano imbarazzati ma felici allo stesso tempo.

-Vi dobbiamo una spiegazione.- cominciò Issa. -Tutto questo tempo passato senza di voi è stato come vivere in un incubo.-
-Eravate l'unica cosa che continuava a darmi speranza, ma dopo che ve ne siete andati è come se il mondo fosse crollato addosso. Così abbiamo deciso di "riunirvi" per vedere cosa succedeva.- terminò Miri.

-Quindi voi siete le pazze che ci hanno rapito?- chiese Frank.
-Già,- rispose Miri con evidente imbarazzo nella voce.
-Grazie ragazze!- Frank corse ad abbracciarle entrambe.

-Quindi i My Chemical Romance sono tornati?- chiese Issa.
-No, ma i My Chemical Romance torneranno.- sorrise Frank.
-E quando lo faranno spaccheranno talmente tanti culi che...-
-Non ti basta quello di Frank, Gerard?- ammiccò Ray.
-E chi ti dice che sia io a prenderlo?- esclamò Frank con troppo entusiasmo.
-Ci sono delle ragazze, se non lo avreste notato.- intervenne Mikey.
-Oh, non preoccupatevi, niente che non abbiamo già immaginato.- ridacchio Issa, seguita da Miri.
-Voi mi fate paura.- esclamò Gerard.
-Sai, quando non hai nuove canzoni da ascoltare e ti soffermi su Destroya...- disse Miri.
-In effetti.- Gerard si scambiò un occhiata d'intesa con Frank.
-Comunque dobbiamo farci perdonare, che ne dite di andare a prendere un caffè o qualcosa del genere?- propose Issa.
-Un caffè? Direi che ne ho abbastanza di caffè oggi.- disse Ray e tutti scoppiarono a ridere.
***
Issa si svegliò e capì a malincuore che quello che aveva visto era stato solo un sogno.
I My Chemical Romance non erano più insieme e Miri non l'aveva mai conosciuta.
La ragazza si alzò dal letto e prese dalla mensola della sua scrivania i CD dei My Chemical Romance. 
Li guardò e una lacrima le bagnò il volto.
-Io so che voi tornerete.-



-
Ehy! Da quanto tempo!
Questa OS è dedicata alla mia amica Issa (Ciao Babe <3 ).
Ieri era il suo compleanno e volevo regalarle qualcosa, ma vista la lontananza questa è stata l'unica cosa quasi decente che ho potuto fare.
Premetto che tutto questo è nato da una conversazione su Whatsapp da cui ho preso delle frasi.
So che non è un granchè, mi aspettavo di scrivere qualcosa di meglio e per questo mi scuso.

Anyway, grazie Issa, perchè ci sei sempre e mi sopporti nonostante tutti i miei casini. Ancora auguri.

Killjoys make some noise!


 
  
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