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Autore: ShanKomori    02/11/2013    1 recensioni
Un giallo fantascientifico che vi catapulterà nelle storia di un padre alla ricerca di una verità a più dimensioni .
Chi o cosa ha spinto Sam al suicidio ? e questa cosa o essere è di questo mondo?
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il cielo piangeva , e con lui anch’io .

Il leggero ticchettio della pioggia sulla finestra mi rendeva ancora più nervoso , mi ricordava le lancette di un orologio che battono incessantemente il tempo, quel tempo che io stavo perdendo,  mentre guardavo eternamente  il monitor del pc, alla ricerca di una risposta che forse non sarebbe mai arrivata.

Erano passati mesi ormai dal giorno in cui Clare mi aveva detto che non mi sarei dovuto preoccupare , che lui mi avrebbe cercato.

Non le avevo creduto , ed ero tormentato.

Nel frattempo anche lei era tornata senza però colmare la mia solitudine .

Nessuna Email, solo un grande vuoto bianco senza fine , lo spazio infinito che mi nauseava senza riserva alcuna.

Ero stanco , stanco di aspettare ,stanco di soffrire e di non capire.

Poi, ci sono momenti in cui tutto si blocca, ed io nel mio studio ampio,  ma allo stesso tempo così vuoto, mi abbandono sulla poltrona di lucido nero e guardo, con sguardo rivolto al pallido soffitto, la luce fioca del lampadario.

 Mi fermo a pensare , e tutto sembra rimescolarsi nella mia testa, senza sosta , senza forma .

Finché mi rendo conto che per me ogni giorno che passa è una fitta intercostale,  segno che, prima o poi, in quella sensazione di squarcio interiore , vomiterò tutto ciò che ho dentro :

Lo stomaco che digerisce  menzogne ;

I polmoni che inspirano  l’aria degli spazi angusti in cui ci consoliamo alleviando i nostri peccati;

Il cuore che sanguina putrido odio lavorato da lacerante dolore ;

Le ossa scarne, scudo infimo  della vergogna  più autentica;

 

Infine io lo so. Lo sento ,sto diventando cieco, perché non c’è sofferenza più grande di vedersi spogliati di tutto ciò che si è.

Carne annullata sotto l’occhio inquisitore di un Dio immaginario, vinta da uomini che, come serpenti striscianti, si fanno strada tra gli organi caldi, e si nutrono delle nostre grida strazianti.

Sia nel bene che nel male, alla fine siamo solo noi l’ultima cosa che ci rimane .

Percepivo  questo  in quel giorno grigio come la cenere che osservavo attraverso i miei occhi violenti, mentre altrettanto violentemente mi arresi difronte a quello schermo bianco che aggrediva il mio essere.

Infine il buio.

 

***

-Victor , Victor sei li dentro!? –

Mi svegliai improvvisamente.

Il pc spento di fronte a me ed io sulla mia triste poltrona in preda ad un martellante mal di testa.

Clare mi stava chiamando , doveva essere  tarda notte a giudicare dal colore del cielo che riempiva la finestra .

Mi alzai e mi diressi alla porta con fare assonnato .

-Arrivo . Arrivo, un paio di secondi- le dissi lasciandomi sfuggire uno sbadiglio.

Aprì  la porta e lei era li che mi fissava preoccupata.

-E’ tardissimo , è da questo pomeriggio che sei qui dentro. Che stai facendo, dovresti andare a dormire .

La sua voce era lieve quasi come se percepisse il disagio che si aggrappava in noi .

Poi abbassai lo sguardo:

 -Era quello che stavo facendo fino a poco fa Clare.

Lei non mi diede per nulla retta, entrò nella stanza e vide il mio pc aperto:

 –Sono stanca di questa storia Victor.

Stavo per ribattere per dirle che non era come sembrava e che il computer era solo scarico, ma era arrabbiata , molto :

- Non puoi continuare così. Finirai per ammazzarti prima che tutto si aggiusti e segua il suo corso! Dio ti avevo detto di aspettare , di avere pazienza!.

Mi stava urlando contro ma era qualcosa che le faceva male , piangeva.

Lacrime sottili ,taglienti alla vista.

Non riuscivo a reggere il suo sguardo , mi sentivo compreso e allo stesso tempo incompreso.

Conosceva e capiva quello che stavo passando ma non mi appoggiava più nelle ricerche da tempo, non sapevo se sentirmi tradito, solo o solamente non capito , so solo che riuscii a dirle che mi dispiaceva mentre lei continuava a piangere cercando di soffocare i singhiozzi, mordendosi le labbra arrossate.

-Così non arriverai mai a niente e lei non avrà mai pace .

 La sua voce divenne un sibilo e i suoi occhi mi ferirono come schegge, prese il pc , se lo mise sotto il braccio e si diresse in camera da letto.

Quelle parole furono pesanti come cemento.

Rimasi per un po’ in piedi ,fermo sul ciglio della stanza del mio studio  mentre la vedevo scomparire dietro una porta, lasciandomi solo nell’oscurità in compagnia dei miei demoni.

 

 

Angolino scrittrice (=^-ω-^=)

 

Salve a tutti , questa volta la faccenda si complica un po’ più del solito e so già che molti di voi penseranno che sto allungando il brodo ma la verità è che mi piace incasinare la vita di Victor (‘ ‘ ) yeeee.

Comunque ringrazio tutti coloro che hanno ancora la pazienza di leggere i capitoli e che (forse) ne avranno ancora e mi scuso per il ritardo nel pubblicare questo capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate, ogni critica è accetta, se mi volete prendere a parole fatelo.

Grazie  ancora, siete tutti fantastici  :3

 

 

  
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