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Autore: Feel Good Inc    18/04/2008    10 recensioni
"You don't have to sail the oceans, no, no, no / Happiness is no mystery, it's here and now, it's you and me..."
[Spoiler: questa one-shot tiene conto soprattutto del film "Lizzie McGuire - Da liceale a popstar"; la mia storia infatti rivive le ultimissime scene del film, con qualche modifica per esigenze di stesura. La canzone "What dreams are made of" è la colonna sonora del film stesso - cantata da Hilary Duff.]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David 'Gordo' Gordon, Elizabeth 'Lizzie' McGuire
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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What dreams are made of

What dreams are made of

Ciò di cui sono fatti i sogni

 

 

 

Have you ever seen such a beautiful night?

I could almost kiss the stars for shining so bright

 

 

Roma è meravigliosa. È quasi difficile credere che questo cielo stellato sia lo stesso che vedo di solito nella mia piccola lontanissima America. Sarà l’atmosfera, sarà l’adrenalina che ancora sento dopo aver cantato su quel palco davanti a migliaia di persone, sarà l’emozione di sapere che sono qui con il mio migliore amico… Non lo so, non so cosa sia, ma so che è speciale. Mi sento incredibilmente bene. Non c’è altro che potrei desiderare. In questo momento, sono davvero felice.

Io e Gordo ci appoggiamo al parapetto del tetto dell’albergo, affacciandoci sulla vista magica di questa notte e di questa città. Sento l’aria fredda sfiorarmi le guance e mi rendo improvvisamente conto che il mio viso è accaldato. Non me n’ero accorta… La mia attenzione si concentra sul braccio di Gordo, a contatto col mio. È così vicino. Così rassicurante. Di colpo mi sento girare la testa. E so che non sono vertigini.

 

 

When I see you smiling, I go

Oh, oh, oh

 

 

Mi volto a guardarlo. Lui mi sorride tranquillo, ma anche nella debole luce delle stelle posso vedere che è a disagio. Distoglie quasi subito lo sguardo, portandolo lontano, verso l’orizzonte romano.

Quel sorriso mi riporta alla mente tutto ciò che ha fatto per me in questi giorni.

Fin da quando siamo arrivati a Roma con la nostra classe lui mi è stato sempre accanto. In tutti i sensi. Quando io mi sono gettata nella storia assurda di prendere il posto di una famosa cantante italiana identica a me, e ho iniziato a fidarmi di un ragazzo sconosciuto e delle sue belle parole, e ho fatto di tutto per allontanarmi dalla classe e per incontrarlo, Gordo mi ha retto il gioco, sempre, fino ad assumersi colpe non sue e rischiare di dover tornare in America, rimettendoci questa gita e imponendosi una punizione che sarebbe dovuta spettare a me.

Io so perché lo ha fatto.

So cosa prova.

Per questo, ora, il silenzio tra noi ha un significato nuovo.

 


I would never want to miss this
‘Cause in my heart I know what this is

 

 

Lo so. Lo so da un pezzo. Ma mi sono sempre ostinata nel chiudere gli occhi, con la piena consapevolezza del mio rifiuto di guardare in faccia le cose.

Lui è il mio migliore amico. Me lo sono sempre ripetuto, illudendomi che le cose potessero restare così, perché cambiarle mi avrebbe fatto troppa paura, mi avrebbe solo confusa ancora di più.

Ma come potevo sperare di ignorare tutto?

E come potevo semplicemente dirmi che non volevo cambiare le cose?

Distolgo a mia volta gli occhi da lui, mentre mi pongo la domanda più pressante.

Voglio davvero rinunciare a ciò che potrebbe essere, solo per tenere stretto ciò che ho? Voglio continuare ad evitare il rischio, quando questo mi si presenta così, concretizzato nel suo sorriso timido?

Io so la verità.

La verità è che ormai la nostra amicizia ha lasciato il posto a qualcos’altro.

Perlomeno, per Gordo è sicuramente così.

E per me?

 


Hey now, hey now
This is what dreams are made of
Hey now, hey now
This is what dreams are made of


 

“Gordo?”

“Cosa?”

Lo guardo, avvicino il viso al suo, porto una mano alla sua guancia, chiudo gli occhi e poso un bacio leggero sulle sue labbra.

Nel breve istante che passiamo così, mi sembra di sognare.

 

 

I’ve got somewhere I belong
I’ve got somebody to love
This is what dreams are made of

 

 

Mi allontano da lui e mi porto la mano alla bocca. All’improvviso sono sconvolta dal mio stesso gesto. Accidenti, ma come ho fatto a prendere quest’iniziativa?

E adesso?

Gordo mi guarda incredulo. Lo vedo arrossire furiosamente nella semipenombra. Guardo altrove, rispettando il suo imbarazzo, che è anche il mio.

“Ah…” Lui riesce ad emettere solo un mormorio. “Grazie…”

Cerco di prenderla sul ridere.

“Prego.”

In realtà non so nemmeno più cosa pensare.

E adesso? Cosa succederà adesso? Lui è il mio migliore amico. Non avrei mai pensato che le cose potessero cambiare, anzi volevo che non cambiassero mai, pur conoscendo i suoi veri sentimenti…

Eppure non mi pento di ciò che ho fatto…

Il suo corpo è ancora vicinissimo al mio, le nostre braccia ancora si toccano, non sentiamo il bisogno di ritrarci.

Mi sento… giusta, al mio posto, esattamente come tutto dovrebbe essere. Direi… completa.

Non avrei mai immaginato di provare ciò che sento adesso, accanto a Gordo…

Ma all’improvviso lo sento allontanarsi da me.

Mi volto a guardarlo. Ha stretto le braccia intorno al corpo, rifugge il contatto che c’era, ha gli occhi bassi. Perché è distante? Cos’è successo? Non dovrebbe essere contento di…?

Ma sentitemi. Che pensieri infantili. È ovvio che c’è qualcosa che non va…

Esitante, gli sussurro una domanda che ho paura di rivolgergli.

“Che c’è?”

Si scuote, cerca di sorridere, ma continua a non guardarmi.

Niente. Tranquilla. Lo so che è stato un gesto di affetto… o di riconoscenza. Non preoccuparti, Lizzie, va tutto bene.”

 


Have you ever wondered what life is about?
You could search the world and never figure it out

 

 

Un gesto di affetto? È così che l’ha interpretato?

No, un momento… Anch’io forse lo intendevo così, senza rendermene conto?

Inizio a riflettere.

È vero, io non ho mai pensato prima all’eventualità di provare qualcosa per Gordo, certamente nulla al di fuori della forte amicizia che ci lega fin da quando eravamo piccolissimi. Ed è vero che sono sempre andata in cerca del ragazzo giusto per me senza capire… o meglio, rifiutandomi di capire che lui, Gordo, era sempre lì al mio fianco, a provare per me ben più di ciò che dava a vedere. È vero che non mi sono mai posta il problema di ciò che c’era in sospeso tra noi.

Quindi… Quindi è così? L’ho baciato solo per ringraziarlo di ciò che finora ha fatto per me?

 


You don’t have to sail the oceans

No, no, no

 

 

Mi rifiuto di credere una cosa del genere.

Non l’avrei baciato se non avessi davvero voluto farlo… Ma, ugualmente, non potrei mai voler fare una cosa che lo possa illudere.

Forse ho capito troppo tardi. Ma ho capito.

Non avevo bisogno di cercare lontano, di vagare per trovare qualcosa o qualcuno che desideravo. Non ne avevo alcun bisogno, perché ho sempre avuto accanto ciò che stavo cercando, anche se all’inizio non me ne accorgevo, e anche se, nel momento in cui me ne sono accorta, ho preferito far finta di niente per la paura di provare qualcosa di nuovo…

E adesso mi sento così terribilmente in colpa per non aver saputo rischiare prima di stanotte…

 


Happiness is no mystery, it’s
Here and now, it’s you and me

 

 

“Gordo… Guardami.

Si volta esitante, come se non volesse, ma alla fine incontro i suoi occhi azzurri.

Questi occhi… Perché non mi sono persa prima in questi occhi? Perché non mi sono mai soffermata sulla dolcezza che emanano? Forse, se lo avessi fatto, avrei conosciuto molto tempo fa il sapore di un suo bacio…

“Non è stato un gesto di affetto, né di riconoscenza.

Sostengo il suo sguardo, anche se mi sento avvampare.

Gordo arrossisce di rimando, ancora una volta, ma nemmeno lui interrompe il flusso unico dei nostri sguardi amalgamati insieme. La sua espressione è l’essenza stessa dello stupore e della piacevole scoperta. Poi sospira, mi prende le mani nelle sue, e lo sento tremare mentre parla piano.

“Lizzie… C’è… C’è una cosa che devo dirti… da tanto tempo… Ma non ci sono mai riuscito… Ecco, io…”

Capisco di botto che è questo, è questo ciò di cui ho bisogno, è questo nostro essere insieme ciò che può rendermi felice…

Sorrido e lascio sfuggire una mano alla sua presa, portandogli le dita sulle labbra.

Non dirlo. Non serve. Lo so…”

 

 

Hey now, hey now
This is what dreams are made of
Hey now, hey now
This is what dreams are made of
I’ve got somewhere I belong
I’ve got somebody to love
This is what dreams are made of

Hey now, hey now

This is what dreams are made of

Hey now, hey now

This is what dreams are made of

 

 

Giuro che non credevo che un ragazzo potesse arrossire tanto.

Ma lui non è unragazzo’. Lui è Gordo. Lui è speciale.

Perché non ho mai aperto gli occhi?

Ma non importa adesso, non importa… Adesso siamo noi due e la nostra verità svelata. Tutto il resto non conta.

Mi avvicino a lui e lo bacio ancora.

E questa volta non interrompo subito il bacio, mi lascio appartenere totalmente alle sue labbra, mentre lo stringo a me, sperando che capisca quanto ho bisogno di tutto questo. E meravigliosamente lo sento abbandonare le esitazioni e ricambiare il bacio e l’abbraccio.

È di questo che sono fatti i sogni?

 


Open your eyes
This is what dreams are made of
Shout to the sky
This is what dreams are made of

 

 

Non ho idea di quanto tempo sia passato.

Quando apro gli occhi, mi rispecchio in due piccoli laghi azzurro chiaro che riflettono tutte le emozioni che sento io in questo momento.

Sorrido, respirando il suo respiro, con la fronte contro la sua.

“Adesso… se vuoi… puoi dirmelo.”

Gordo si ritrae dal mio viso, si rifugia tra i miei capelli, in modo da non guardarmi negli occhi mentre pronuncia quelle parole che speravo di ascoltare.

“Beh… Lizzie McGuire… Mi sa proprio che mi sono innamorato di te.”

 


Then I see you smiling, I go

Oh, oh, oh

 

 

Mi sposto per poterlo guardare di nuovo in viso.

Mi sorride, incerto, quasi colpevole. Il suo solito dolcissimo sorriso, che, unito agli occhi blu e alle guance in fiamme, mi fa sciogliere.

“Uao… Non è stato tanto difficile.”

Cerca di sdrammatizzare. È sempre bravo a farmi ridere e ad allentare la tensione.

Ridendo, gli sposto i riccioli bruni dalla fronte e mi fermo di nuovo con la mano su una sua guancia, sfiorandogli appena la bocca.

“Hai ragione. Non era difficile.”

Con lo sguardo percorro il suo viso, fino agli occhi. Torniamo lentamente seri.

“La sai una cosa?”

“Cosa?”

“Mi sa proprio che la cosa è reciproca, David Gordon.”

 


Yesterday my life was duller
Now everything’s Technicolor

 

 

Ci perdiamo in un altro bacio. Sento le sue mani posarsi sul mio viso, scendere tra i miei capelli, scivolare fino alla mia vita per farmi più vicina. Sorrido di nuovo, contro le sue labbra. Mi sembra di vivere il più bello, il più dolce, il più colorato sogno ad occhi aperti che si possa immaginare.

Gordo si allontana leggermente con il viso. Lo sento riprendere fiato.

“Non è che adesso cado dal letto e mi sveglio?”

Scoppio a ridere, portando la testa sulla sua spalla, abbracciandolo forte, come nel timore che le sue parole possano essere vere e nell’eventualità che lui possa svanirmi dalle dita come un sogno interrotto…

Ma questo non è un sogno. È una realtà meravigliosa, perfetta, tutta nostra.

Glielo sussurro all’orecchio…

Come, come ho potuto non rendermi conto prima che non potevo ignorare ciò che c’era tra noi, questo sentimento non più segreto, non più frenato? Come ho potuto temere di sognare?

 

 

Hey now, hey now
This is what dreams are made of
Hey now, hey now
This is what dreams are made of
I’ve got somewhere I belong
I’ve got somebody to love
This is what dreams, dreams
This is what dreams are made of

 

 

“Lizzie… Forse dovremmo tornare di sotto…”

“No… Stiamo ancora un po’ qui… Tra i sogni…”

Perché è adesso, è te e me, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sognare.

 


Hey now, hey now

Hey now, hey now

Hey now, hey now

Hey now, hey now

 

   
 
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