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Autore: B Rabbit    03/11/2013    0 recensioni
«Bene» rispose lui, mugolando felice per le attenzioni di Ellen che, uditi i miagolii, rise cristallina.
[Attention, please! LaviXFEMALE!Allen, non mi ammazzate per questo :D]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Walker, Rabi/Lavi | Coppie: Rabi/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Premura e dolcezza
per la persona amata —





Seduta sulla sedia a dondolo, Ellen osservava dalla finestra vicina la coltre bianca che avvolgeva i cespugli, gli alberi affusolati e i vasi del suo piccolo giardino, e i suoi occhi scrutavano ammaliati i delicati e meravigliosi fiocchi di neve che raggiungevano gli amici stesi sul terreno.
Amava la neve, rapita da lei fin da piccina, e con essa i ricordi erano sempre splendidi.
Le piaceva camminare in mezzo a quel candore, sentirlo scricchiolare sotto le suole delle scarpe le strappava sempre un sorriso, e ogni volta che la neve si depositava, Ellen provava il forte desiderio di immergervi le mani, voleva toccarla, doveva.
E quando era con qualcuno, la gioia le scoppiava nel petto, giù in fondo, e il sorriso permaneva anche dopo essere rincasata.
Un rumore familiare le stuzzicarono l’udito, e la ragazza si voltò verso la porta che, aperta, la informò dell’arrivo del ragazzo atteso.
«Bentornato» lo salutò con voce candida, agitando affettuosamente la mano sinistra.
Sorrise, Lavi, e si avvicinò alla sedia a dondolo su cui lei era seduta.
«Grazie» le disse, e le scostò la frangetta bianca per posarle un tenero bacio sulla fronte chiara. Si tolse distrattamente la sciarpa, lasciandola sul davanzale umido della finestra, e si inginocchiò dinanzi a lei, accucciandosi con le braccia incrociate sulle sue cosce unite.
La ragazza gli liberò il capo dalla bandana nera, che lasciò sul bracciolo liscio e arricciato della sedia.
«Come è andata in libreria?» gli domandò e affondò le mani in quell’intrico rosso, carezzandogli lentamente i capelli e sciogliendo con le dita i piccoli nodi che incontrava.
«Bene» rispose lui, mugolando felice per le attenzioni di Ellen che, uditi i miagolii, rise cristallina. «C’erano più ragazzi, oggi, e molti adulti hanno comprato dei libri per i loro figli» e posò la testa nello spazio delle braccia.
La ragazza gli scostò qualche ciocca ribelle dal viso. «E’ una notizia splendida, l’apprezzamento per i libri era un po’ scemato negli ultimi mesi»
Il fulvo annuì piano, smuovendo con il mento la gonna azzurra dell’altra.
«Come è andata la tua giornata, invece?» le chiese poi, curioso.
Ellen sorrise.
«Tutto bene» e gli toccò la punta del naso arrossato con l’indice. «Tranquillo» Lavi si allungò e le baciò fugacemente le labbra. «Sicura?»
«Giurin giuretto» affermò, sorridendo per l’interesse nei suoi confronti.
Il rosso le posò la mano sulla guancia sinistra e la baciò nuovamente.
«Mmh…»
La giovane lo guardò incuriosita. «Cosa?»
«Mh…»
«Lavi?»
Il fulvo le cinse il collo con le braccia e la fissò per qualche attimo. «Mh… no, nulla!» e senza farle male le rubò l’elastico, sciogliendo dispettosamente le due morbide treccine unite dietro il capo.
«Ah! Lavi!»
Superata la sorpresa iniziale, la giovane si riprese il laccetto nero gentilmente offertole dal ridente ragazzo.
«Cattivo» gli disse imbronciata, dandogli un colpetto al dorso della mano con l’elastico.
«Scusa, scusa» e si inginocchiò di nuovo vicino a lei, le braccia sempre sulle sue cosce. «E il signorino? Ha fatto il bravo?»
Ellen infilò il laccio al polso. «Perché non lo chiedi direttamente a lui?»
L’altro annuì di rimando.
«Giusto» e, avvicinandosi di più all’ addome di lei, strofinò delicatamente la punta del naso contro il suo ventre rigonfio.
«Ehi, fiocco di neve, hai fatto gli scherzetti a mamma questa mattina? Bastano i miei, sai?»
La giovane rise – adorava quel nomignolo, il ragazzo lo aveva scelto basandosi sul colore dei suoi capelli – e posò le mani ai lati del pancione.
«Tranquillo, tu puoi farli» disse, e subito dopo alzò gli occhi argentati verso Lavi. «E’ tuo padre che non dovrebbe»
«Eeh? E perché?» si lamentò lui, posando la fronte sul ventre delicato. «E’ cattiva, la mamma, vero?» chiese in cerca di accordo, ma si scostò appena dopo un attimo. «Mi ha dato un calcio!»
La giovane rise. «Ha difeso la mamma»
Il rosso sorrise e le baciò l’addome gonfio. «Bravo, devi sempre proteggerla!»
Ellen inarcò la schiena verso i suoi due tesori, e Lavi rise per la cascata argentea che si miscelava ai suoi capelli.

















*mettendo i fiocchetti a un Tim-Snorlax*
‘Giorno a tutti! Avete passato un buon Halloween? Io no, ma vabbè .
Questa fic non ha senso ma ok, fa’ nulla :’D
A me è piaciuta, però, mi trasmette un senso di tranquillità…
Il GB (o Gender Bender, fate come volete) è venuto per una chiacchierata con Woff, ieri ci siamo immaginati i PG maschili in female version xD
Quindi, questa fic è nata per quella discussione e per una mezza idea che ha fatto da trama che, diciamolo, è inesistente.
Spero di avervi fatto passare un po’ di tempo in allegria con questa storia, e vi ringrazio per averla letta.

See you soon!


  
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