Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Ricorda la storia  |      
Autore: hztttao    03/11/2013    0 recensioni
✧ Bang??? 「 Bang Yong-guk + ??? 」
( OS; 871 parole. )
❝ Le persone tendono a seguire quello che è giusto, quello che sembra più normale per loro, la donna e l’uomo insieme è qualcosa di normale solo perché i primi a nascere furono Adamo ed Eva; un uomo ed una donna.
Il diverso è qualcosa di spaventoso, è qualcosa di non bello, di non raccomandabile, di umiliante, a loro non sta bene, come non stava bene ai nostri compagni di classe. ❞
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Yongguk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“People are talking, people are talking.
People are talking, people are talking.”
Lorde – A world alone
 
Io amo un ragazzo che si chiama Bang Yong-guk.
Voi vi domanderete “Cosa c’è di male?”; assolutamente nulla.
Il problema delle persone è che ad amarlo è un altro ragazzo e agli altri non piace.
Non piace perché è tutto così assurdo per loro, è un oltraggio, noi siamo la peste della Corea, non non andiamo bene.
Per tutti due uomini che si amano sono qualcosa di disgustoso, qualcosa da dividere, da eliminare addirittura, qualcosa da nascondere, una vergogna.
Camminiamo per strada mano nella mano, ogni tanto ci giriamo per darci qualche bacio a fior di labbra, io amo le sue labbra.


Le persone non perdono tempo a fissarci con quello sguardo accusatore, come se avessimo ucciso qualcuno davanti ai loro occhi, come se noi meritassimo solo tutto il male di questo mondo.
Io cerco di non pensarci, come mi consiglia Yong-guk, ma a volte è inevitabile ed i loro commenti mi soffocano, le parole si uniscono formando una lunga corda che mi ritrovo legata al collo, mi stringe.
Le persone tendono a seguire quello che è giusto, quello che sembra più normale per loro, la donna e l’uomo insieme è qualcosa di normale solo perché i primi a nascere furono Adamo ed Eva; un uomo ed una donna.
Il diverso è qualcosa di spaventoso, è qualcosa di non bello, di non raccomandabile, di umiliante, a loro non sta bene, come non stava bene ai nostri compagni di classe.


Lui in una sezione, io in un’altra.
Quel triste pomeriggio d’inverno stavamo uscendo come sempre da scuola dopo le solite lezioni strazianti del professor Kim sulla microbiologia, non potevamo sapere che svoltando l’angolo per raggiungere la piccola stradina sul lato destro della scuola, un gruppo di ragazzi che conoscevamo molto bene ci stavano aspettando.
E non potevamo sapere nemmeno che aspettavano solo per riempirci di pugni e di botte, per massacrarci senza pietà, solo perché avevamo commesso il catastrofico peccato di amarci.
Un pugno dietro l’altro, una serie indecifrabile di calci su ogni parte del nostro corpo.
Urla, dolorose urla riempivano quella stradina deserta, nessuno poteva aiutarci o sentirci e anche se ci avessero visto, non si sarebbero di certo fermati.


Non riuscivo più a sentire anche solo un muscolo del mio corpo, ero ricoperto di lividi e segni, tagli ed altri lividi; ci lasciarono lì, da soli con il nostro dolore.
Vidi Yongguk poggiare i gomiti sul freddo cemento e cercare di avvicinarsi a me, io non potevo far altro che guardarlo perché l’unica cosa che riuscivo a muovere erano gli occhi, rossi e colmi di lacrime che non riuscivano ad uscire, colmi del dolore.
Mi prese la mano destra, premendo le labbra fredde sulla mia fronte in un lento e gelido bacio, mentre lentamente calavano su di noi piccoli e morbidi fiocchi di neve.
La prima nevicata dell’anno noi l’avevamo passata su una strada desolata, nel dolore, nella rabbia.


Ci portammo dietro le mille cicatrici di quel pomeriggio d’inverno, furono proprio quelle cicatrici a renderci più forti, a darci il coraggio di rialzarci e di continuare la nostra vita, di migliorarci e di ignorare tutto ciò che a noi non faceva bene; che al nostro amore non faceva bene.
Ogni giorno che passava, diventavamo più sicuri di noi stessi, le nostre mani unite erano sempre più forti, nonostante il mondo tentasse di dividerci, di sciogliere quella salda presa che noi due aveva creato.
Nessuno ci avrebbe mai più fatto del male, io vicino a lui mi sentivo sicuro di me stesso, sentivo che un futuro sereno e gioioso come quello delle altre persone, potevamo avercelo anche noi.
Nessuno di noi due si arrese, nemmeno dopo il diploma, il giorno più importante della nostra vita, che ci allontanò per sempre da Seoul.
Insieme andammo a vivere nella grande New York City, in uno di quegli appartamenti ampi e spaziosi che si vedono nei film, in cima ad uno grattacielo altissimo.


Viviamo in America da circa sei anni, Yong-guk lavora in ufficio ed io invece mi sono dedicato alla scrittura di romanzi d’Horror, ne ho pubblicati già due, sto lavorando al terzo.
Yong-guk è orgoglioso di me, dice che Steven King in confronto a me non è nessuno, ma io ovviamente non ci credo.
Siedo al tavolo della cucina, otto tazze di ceramica colorate riempiono la superficie in legno insieme ad altri mille fogli sparsi anche sul pavimento, ma l’unica cosa che mi interessa è il computer davanti a me.
Sento una porta aprirsi e poi richiudersi, d’istinto sorrido sapendo già chi è entrato.
Mi alzo e lo raggiungo, scoccando un piccolo bacio nell’angolo della sua bocca, lui ricambia il sorriso e mi stringe a se, iniziando lasciare una lenta scia di baci lungo il mio collo.

« Appa! Io ho fame.. »
« Adesso preparo la cena, Shin.
Tu inizia a lavarti le mani. »
« Subito! »
Accenno ad una risata divertita, guardandolo scomparire dietro la porta del bagno, mi rigiro poi a guardare il viso perfetto di Yong-guk, perdendomi nelle sue iridi scure e profonde, che celano mondi inesplorati; sono pronto a tuffarmi.
« Ti amo. »
« Ti amo anch’io, Guk. »




Autrice:
Salve. Allora prima di tutto voglio avvisarvi che non so come mi è uscita questa fanfic.
Davvero, volevo scrivere qualcosa ed ho scritto, ultimamente ho molta ispirazioni, basti guardare le altre OS che ho pubblicato.
Comunque, la persona che descrive tutto quello che passa la scegliete voi, ho deciso così; scegliete chi volete far stare con Yong-guk.
Ognuno scelga il proprio finale con la persona che vuole; HimChan, Daehyun, JongUp, JunHong.. quello che volete voi.
THE END.
Fatemi sapere con le vostre recensioni!
Bye. ^^
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: hztttao