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Autore: Nexus    04/11/2013    1 recensioni
Edward è un ragazzo come tanti, annoiato dalla sua vita troppo monotona, fino a quando un giorno la sua esistenza non viene sconvolta dalla verità sulle sue origini. Lilian, la ragazza che rivela ad Edward le sue origini, lo aiuterà a scoprire veramente che scopo ha in quel mondo e per distruggere il male che si annida nelle ombre.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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                                         Nexus

Le ombre affascinano l’umanità da secoli ormai ed io non sono un eccezione, perché è proprio a causa loro che tutto è iniziato a cambiare…
 

                                          L’alba di un nuovo giorno


Ecco che inizia un’altra noiosa giornata, la sveglia continua incessantemente a suonare impedendomi di rifugiarmi nel mondo  dei sogni, così decido finalmente di alzarmi. Dopo aver fatto una veloce colazione corro a scuola. Entro in classe a lezione già iniziata e la professoressa mi fa la solita ramanzina dopodichè mi fa andare a posto. Le ore passano lente e la noia cresce sempre di più. Dopo 5 ore di inferno finalmente suona la campanella e prendendo lo zaino fuggo dall’aula dirigendomi a casa. Arrivato a casa saluto i miei genitori e mi fiondo nella mia stanza dove scarico lo zaino sul letto e mettendomi le cuffie nelle orecchie inizio a studiare. Finiti i compiti mi godo la musica che proviene da quelle cuffie, sembra che solo lei sia capace di rilassarmi, mentre ero assorto nell’ascoltare la musica squilla il mio telefono ed io rispondo riconoscendo con meraviglia una voce femminile dall’altro capo del telefono. E’ Jennifer una mia compagna di classe
“Hey Edward, sono Jennifer come va?”
Sorrido provando ad immaginare cosa voglia da me “Hey Jenny, dimmi tutto”
La sento rispondere con voce tremolante “Beh mi chiedevo se domani sera avessi da fare…se ti andrebbe di uscire insieme”
“Domani sono pienamente libero…beh allora ci vediamo alle 20 fuori alla stazione?”
Posso chiaramente sentire un sospiro di sollievo e mi risponde
“Va benissimo, allora a domani Edward”
Attacco sorridendo, bene allora domani ho un appuntamento con una ragazza, la giornata inizia a migliorare. Dopo aver passato delle ore a cazzeggiare al computer per poi filare a letto. Inizio a sognare, sono in una cittadina abbandonata, ci sono carcasse di auto in fiamme sparse qua e la, in lontananza scorgo una figura, mi avvicino a la chiamo, ma non da segno di sentirmi. Una volta raggiunta poggio la mano sulla sua spalla mentre lei si gira e mi guarda dicendomi due fatali parole: “Memento mori”, dopodichè sparisce in una nube di fumo ed io mi risveglio nel mio letto. Memento mori…guardo la sveglia e corro a fare colazione, sono in ritardo, corro più veloce che posso a scuola, ma arrivo comunque in ritardo, così la professoressa decide di farmi passare 10 minuti fuori la porta per farmi riflettere sul mio ritardo, ma io rifletto su tutt’altro. Finalmente entro nella classe e prendo posto, ma noto che Jennifer non c’è, forse si sarà svegliata tardi? Sta di fatto che stasera mi aspetta una serata con lei, molto probabilmente vorrà dichiararsi. Come ogni giorno tornato da scuola vado in camera mia e mi dedico allo studio, calata la sera mi preparo per scendere e passo da mio padre per prendere un po’ di grana. Esco di casa e mi dirigo vero la stazione, oggi la luna è piena, è proprio una serata perfetta, raggiungo la stazione e vedo Jennifer salutandola. Iniziamo a fare un giro in città ridendo e scherzando guardando le vetrine dei vari negozi, fino a quando lei non mi prende la mano e mi porta in un parco.
“Ed ti devo dire una cosa…”
Mi dice con voce tremolante, io la guardo e sorrido pensando a ciò che vuole fare. D’improvviso il tempo si ferma, posso scorgere un uccello che è immobile sospeso in aria con le ali aperte, ritorno a guardare Jennifer e mi accorgo che è stata sostituita da una figura completamente nera che brandisce una falce. Sono immobilizzato dalla paura quando la figura impugna saldamente la falce e mi colpisce, chiudo gli occhi per un secondo, ma quando li riapro non sono più al parco, mi trovo in una stanza illuminate da sole candele. La luce delle candele mi permette di scorgere un pianoforte completamente nero, mi guardo attorno avvicinandomi al pianoforte.  Prendo posto sullo sgabello ed inizio a suonare il pianoforte, strano, dato che non ho mai imparato a suonarlo. Mentre le mie dita scivolavano leggere su quei tasti, nella mia mente si alternavano immagini di una vita passata…la mia. Impaurito smetto di suonare ed una voce femminile mi disse
“Ti prego continua, era una melodia così bella”
“Tu chi sei?” Le chiedo spaventato, è una ragazza con lunghi capelli rossi, lentamente si avvicina a me passando un dito sul pianoforte.
“Diciamo che sono qualcuno a cui piace la tua musica” Mi dice sorridendo.  Chi è questa ragazza, cosa vuole da me e soprattutto dove mi trovo?
“Dove siamo?” Chiedo con timore, ovviamente non posso fidarmi di una ragazza sbucata dal nulla.
“Nelle più remote profondità del nulla” mi risponde sorridendo e aggiunge “Cosa ricordi prima di essere arrivato qui?”
La guardai poggiando le dita sui tasti del pianoforte
“L’ultima cosa che ricordo è di essere stato ucciso da una figura che brandiva una falce, ma ciò è impossibile altrimenti non potrei essere qui”
“Dici?” Si avvicina lentamente porgendomi uno specchio al cui interno posso chiaramente vedere il mio corpo esanime a terra dentro quel parco. Rabbrividisco e cado dallo sgabello mentre la ragazza poggia lo specchio sul pianoforte
“Come avrai capito tu stesso ormai sei morto ed io sono venuta per te”
“Per me? Sei venuta a prendere la mia anima? Andrò in paradiso o all’infero?”
La ragazza inizia a ridere e prende posto sullo sgabello suonando il pianoforte, quella melodia è totalmente diversa dalla mia.
“Voi umani siete così divertenti con i vostri preconcetti. Comunque sia non sono qui per questo, devi sapere che quando le persone muoiono vanno in una stanza simile a questa. In ogni stanza c’è un pianoforte ed ogni pianoforte produce una melodia diversa da persona a persona. Quella melodia è conosciuta come la melodia della vita, ed ogni singola nota rappresenta un momento della tua esistenza”
Rimango immobile guardandola mentre quella melodia mi avvolge con le sue note dolci.
“Nelle tue note ho notato qualcosa di diverso, come sospettavo, tu sei differente dagli altri”
“Non sono come gli altri?” Le chiedo esitando mentre lei smette di suonare e mi guarda, solo ora mi accorgo che i suoi occhi hanno una sfumatura che va dal verde al grigio
“Tu hai qualcosa che ti differenzia dagli altri, sai perché quella figura ti ha ucciso?”
Rimango in silenzio guardandola, ho paura di chiederlo, ma so già che avrò quella risposta.
“Perché tu non appartieni a questo mondo”
Rimango impietrito per un secondo e poi scoppio a ridere
“Oh si certo, sono un mostro o robe simili? Ma fammi il favore”
“Sei una sorta di demone, sei come colui che ti ha ucciso, tu sei un Nexus, un demone nato per distruggere le ombre”
Il tono della ragazza si fa sempre più serio ed io rimango in silenzio guardandola
“Qualcosa di oscuro si abbatterà sull’umanità e tu dovrai combatterla.  Altri come te sono morti, altri hanno disertato e si sono uniti al male”
Stringo i pugni e le grido contro
“BASTA CON QUESTE STRONZATE! IO NON SONO UN NEXUS O CHI SIA, SONO SOLO ME STESSO! E POI PERCHE’ DOVREI CREDERE AD UNA RAGZZA CHE NEMMENO CONOSCO?!”
La ragazza mi risponde con un tono calmo e rilassato
“Allora come credi di essere arrivato qui?”
Distolgo lo sguardo e tossisco, con quelle semplici parole mi ha messo al muro, non so che fare
“Comunque sia io sono Lilian” Mi guarda mentre poggia la sua mano sul mio braccio
“Ti ho impresso il marchio” Dice “Il marchio dimostra ciò che sei, ora vai, i tuoi cari saranno in pensiero per te”
Dopo aver ascoltato quelle parole mi sveglio in un letto di ospedale e vedo due infermieri che accorrono per accertarsi che io stia bene. Era tutto un sogno? La ragazza, il pianoforte la storia del Nexus, tutto un sogno? Giro la testa verso la finestra e noto il sole che sta lentamente sorgendo.
Questa è l’alba di un nuovo inizio per me…l’alba di un nuovo giorno.
 
Salve! Questa è la mia prima storia e spero che vi piaccia, se volete, mi farebbe piacere leggere un vostro commento, anche piccolo!
Al prossimo capitolo!
Nexus
  
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