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Autore: Funny_Love_    04/11/2013    0 recensioni
Entrambi avrebbero fatto qualsiasi cosa per l'altro.
Vivere, o morire.
''La mia esistenza adesso gira intorno al suo sorriso, quel sorriso che potrebbe far cessare le guerre di paesi pieni di rancori e dubbi. Perchè quel sorriso è una certezza, la certezza che la felicità esiste, e la mia è tutta racchiusa in lui.''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Brutta, brutta-
-Basta perfavore-
Quella bambina con le trecce veniva sempre presa di mira da tutti gli altri bambini, era semplicemente timida, non apriva subito il suo cuore, ma quando lo faceva, bhe..allora si poteva scoprire il posto più bello del mondo.
E lui, Micheal l'aveva trovato, e non sarebbe mai più uscito dal cuore della bimba.
-Lasciatela, stare!-
Tutti i bambini delle elementari scapparono, avevano paura di lui perchè era un ragazzo delle medie, più forte e maturo.
-Grazie Micheal- arrossì la bimba stringendosi a lui.
-Io ci sarò sempre per te piccola, promesso-
Tutti dicono che le promesse sono parole dette al vento, che durano poco e poi vengono scordate, ma quella bimba con le trecce, sono io, e quel ragazzino tanto dolce di nome Micheal, è ancora qui, sono passati 5 anni e lui c'è sempre stato. Sono le persone ad essere come il vento, ti sono vicine per un pò ma poi se ne vanno, lui invece sin da allora è sempre stato il mio unico punto fermo, quello a cui nonostante tutto rimarrò aggrappata, perchè so che il mondo intero non sarà forte, come l'amicizia che ci lega.
-Buongiorno Ilary-
-Giorno Micheal- Sorrise, ecco era proprio quel sorriso che mi dava serenità.
-Come va con John?-
-Vuole ancora uscire con me, ma..-
-Capisco-
 Adesso però non ero più quella bambina con le trecce, ero cresciuta, avevo tanti ragazzi che mi andavano dietro, ma nessuno, e dico nessuno era al suo livello.
-Andiamo a farci un giro oggi?- mi chiese sedendosi sul letto.
-Non posso, ho promesso ai miei che avrei guardato il lattante tutto il giorno loro sono fuori città-
-Capito-
-Vuoi farmi compagnia?-
-Ti farebbe piacere?-
-E me lo chiedi? Stupido!- gli buttai un pupazzo in faccia.
-Stupido a chi? Ma tu guarda questa!-
Mi prese per i fianchi facendomi cadere sul letto e cominciò a farmi il solletico, sapeva bene quanto ci soffrivo. -Scusa, scusa- balbettai tra le risate.
Arrivai a lacrimare e poi si fermò.
Ero sdraiata sul letto, lui era sopra di me.
-Rimangiati ciò che hai detto-
-Non sei stupido, ansi- gli accarezzai il viso.
Ci guardammo negli occhi, i suoi occhi blu si specchiavano nei miei verdi. Pochi secondi, il suo viso si avvicinò al mio, riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle, forse non volevo ammetterlo, ma desideravo quel bacio, forse da troppo. E tutto cominciò da un veloce bacio a stampo, poi le nostre lingue si cercarono come se avessero bisogno l'una dell'altra, come se si fossero desiderate per troppo tempo. Il mio cuore in quel momento sembrava uscirmi fuori dal petto, e sembrava di stare sulle montagne russe, era una sensazione bellissima. Ci staccammo dopo un pò. Nessuno parlava, ma io non distoglievo lo sguardo dal suo viso, che era leggermente arrossito, ma bellissimo.
-I..ilary, ascolta...-
-E che io ti ho sempre considerato come un migliore amico- continuai.
-Lo so scusa-
-Ma forse non ho mai capito ciò che provo realmente, con te sono felice, con te è tutto diverso, con te..-
-Ti amo- mi disse.
Sentì il viso prendere fuoco.
-Ti amo anche io-
Da allora iniziò la nostra storia d'amore, la più bella di tutte. Ogni giorno il nostro amore cresceva sempre di più, sembrava di vivere in un favola, ma il fatto è che lui era la mia favola.

Poi un giorno.
-Ti sei divertita stasera?-
-Si!- Gli diedi un bacio a stampo.
Quella sera eravamo stati inviati ad una festa, i miei genitori si fidavano di lui, così avevo avuto il consenso di tornare un pò più tardi. Alla ritirata era tutto buio, non si vedeva nulla, la casa della festeggiata non era distante da me, così io e Micheal stavamo tornando a piedi a casa. Da lontano si sentiva una forte musica, poi una luce accecante venne verso di me, mi sentì solo spingere forte poi persi i sensi. Quando aprì gli occhi in ospedale, con le mani, con gli occhi, cercavo solo lui.
-Dov'è? Dov'è Micheal?-
-Mi dispiace..lui-
-No, no..-
Da allora caddi in una profonda depressione.

L'amore non esiste-
A quelle parole mi girai di scatto verso le mie due compagne di classe.
-Cosa? L'amore esiste!- mi intromisi nella discussione.
-No, l'amore non esiste-
-L'amore è tutto- alzai la voce.
-Tutto dolore però, l'amore è delusione, tristezza, non esiste quello bello che descrivono tutti-
-Hai ragione, l'amore è anche dolore, ma è proprio quel dolore che serve a crescere, l'amore è il centro del mondo, ed è meraviglioso-
-Forse hai ragione Ilary, ma tu..non hai mai sofferto per amore?-
-Si..-
-Quindi ne sei uscita dalla delusione, o ci sei ancora dentro?-
Guardai fuori dalla finestra, pioveva, quel tempo cupo e nero, piovoso e fastidioso sembrava ciò che sentivo dentro di me, un'enorme pioggia di sentimenti sbagliati, lacrime trattenute per troppo, un dolore forte come il rumore dei tuoni. Poi mi girai verso le mie compagne.
-Ci sono uscita- sorrisi, un sorriso falso.
-Beata te-
-Ne uscirete anche voi-
La campanella suonò e tutti uscirono dalla classe, tranne io, che mi sedetti sul banco ammirando ancora la pioggia. Era stanca di mentire. Era passato un anno dalla morte di Micheal, ma lui non avrebbe mai lasciato il suo cuore, perchè il suo posto era quello. L'amore la faceva solo soffrire. Ma l'amore esisteva,e sapeva che il suo era nell'aria. Lei non era uscita da quella delusione, ma ne era troppo dentro, soffriva ogni giorno in silenzio, ma nessuno mai avrebbe sospettato della tempesta che si portava dentro, soltanto perchè sul suo viso ogni giorno splendeva il sole. ----Signorina che ci fa qui? Dobbiamo pulire l'aula-
-Mi scusi, è solo che volevo aspettare che smettesse di piovere, non ho l'ombrello-
-Mmh, puoi prendere uno dalla stanza dei bidelli, ma poi riportalo mi raccomando-
-Si, la ringrazio, arrivederci-
Mi fermai nella stanza,e all'interno di un portaombrelli, c'erano un'ombrello blu, uno rosso e uno verde. Senza pensarci ne stavo per prendere uno a caso, quando mi ricordai senza volerlo una frase.
-Il blu ti sta benissimo- brividi.
Presi l'ombrello blu e me ne andai. Tornai a casa, quella pioggia mi portava nostalgia. Presi dal guardaroba la mia ''scatola dei ricordi''. Non ebbi il coraggio di guardare al suo interno, ma lessi solo la lettera che era in superficie.

 ''Perchè questo amore sta cambiando il mio modo di essere, mi porta ad essere felice, mai avrei pensato di provare tutto questo, credevo che il mio cuore fosse forte, ma adesso ogni cosa è cambiata. Descrivere l'emozione che provo quando sto per incontrarlo, è difficile da spiegare, è come il primo giorno di scuola, il giorno prima del proprio compleanno, i dieci secondi di capodanno, e la felicità è immensa, come.. quando non hai fatto i compiti è la prof non viene, oppure quando ti svegli di scatto la mattina ma scopri che non devi andare a scuola e puoi dormire ancora, oppure quando la tua maglia preferita sta in saldo e riesci a prenderla, quando esce il video dei tuoi cantanti preferiti, quando ti svegli la mattina con l'odore dei cornetti, quando hai voglia di cioccolata e la trovi lì..nel mobile che aspetta di essere mangiata, quando il sabato il tempo è buono. Insomma tutto questo è una minima parte di quello che provo quando sto con lui. La mia esistenza adesso gira intorno al suo sorriso, quel sorriso che potrebbe far cessare le guerre di paesi pieni di rancori e dubbi. Perchè quel sorriso è una certezza, la certezza che la felicità esiste, e la mia è tutta racchiusa in lui. Quando mi guarda mi sento una bambina che viene scelta dalla maestra per guardare il silenzio alla lavagna, e quando mi parla ascolto come quando da piccola i nonni ti raccontano le favole più belle dei loro tempi, quando mi abbraccia mi dimentico dove sono, e mi stringo forte a lui sento il suo odore penetrare in me e darmi quella forza e quel coraggio di andare avanti perchè so che comunque vada ci sarà lui al mio fianco, pronto a tendermi la mano quando ne avrò bisogno. Voglio passare ogni minuto della mia vita con lui, svegliarmi con lui al mio fianco e addormentarmi lì, stretta tra le sue braccia, io ringrazio sempre il signore per avermi dato la fortuna di un'amore da favola, che spero duri in eterno''

Piansi, piansi tanto rileggendo quelle righe. Mi vennero alla mente tutti i ricordi che tanto cercavo di cancellare. E' proprio vero che l'eterno nasce dal nulla, infatti il nostro amore nacque così..per scherzo senza sapere come sarebbe finito tutto. Ansi, non sarebbe mai dovuto finire.
Mi mancava, mi mancava terribilmente quel suo modo di fare, mi mancava quel suo modo di toccarmi, di sorridermi, di baciarmi, di scherzare con me, di rendermi felice, di asciugarmi le lacrime.
Mi mancavano i suoi occhi, il suo viso, le sue labbra, il suo sorriso, le sue braccia, il suo petto, il suo profumo. Mi mancava il mio amore.
I singhiozzi non finivano.
-Ti prego Dio, riportami da lui-
Così in un mare di lacrime senza pensarci più diedi una fine alla mia vita, che vita più non era senza lui.

Ero in un posto bellissimo, tutto era bianco.
Il vento fece danzare i miei capelli color miele, il fatto è che quel fruscio di vento non era come tutti gli altri, sapeva di un profumo familiare, un profumo dolce, un profumo che mi dava sicurezza, un profumo che mi piaceva, un profumo che mi mancava. Quel fruscio di vento sapeva del suo profumo. Fu quindi inevitabile sorridere, chiusi gli occhi e con le labbra schiuse mi girai. Respirai forte quel vento che mi ricordava la sua immagine, stavo impazzendo sul serio. Aprì gli occhi, e lui era lì, di fronte a me, il mio viso sbiancò, o forse arrossì, in quel momento non riuscì a distinguere la differenza.
-Ilary, perchè lo hai fatto?-
-Perchè ti amo-
Mi abbracciò. Le sue braccia, di nuovo lui. Quello era il paradiso.
  
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