James. Harry.

Ricordi di pioggia.
Immagini sfocate di nuvole plumbee, i capelli che si attaccano umidi al viso, troppo lunghi per essere tenuti in ordine nonostante il vento battente.
Uno sbuffo irrequieto, seguito dall'intensità del vento che aumenta, col muoversi della scopa.
Una goccia centra uno degli occhi. Un'imprecazione, coperta dalle grida estasiate dalle tribune. Non c'è tempo per lamentarsi, i bolidi si muovono irrequieti, il suo compito è quello di proteggere i suoi compagni.
Cosa fin troppo difficile con la nebbia che inizia ad alzarsi, ma non può rinunciare: il suo dovere nella squadra è quello. Mentre colpisce un bolide sente delle grida: a quanto pare una pluffa era andata a segno dall'altra parte del campo.
Una piccola gioia tra le sfortune, si dipinge un lieve sorriso sul suo volto.
Tra la nebbia crescente, un ragazzo si avvicina per dargli il cinque.
Vede il suo largo sorriso, non riesce a scorgere il resto del viso. Tra le grida estasiaste della tribuna del Grifondoro, due occhi verdi si rivelano finalmente alla vista.
Due occhi verdi che non dovrebbero essere lì, siccome il suo amico non ha occhi verdi.
Apre gli occhi in un aspro risveglio, in quella casa che ormai iniziava a diventare troppo piccola, a Grimmauld Place. Scuote la testa, cercando di riprendersi.
Sale le scale, ignorando i borbottii costanti di Kreacher, entra nella sua stanza ed afferra una foto.

James.

Gli sorride, con quel sorriso che aveva scorto poco tempo fa nel suo sogno. Sirius chiude gli occhi confortato.

James.

Il suo sguardo allegro lo scruta dalla foto.

James ed Harry.

Due persone diverse.

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Note dell'autrice:
Nessuna pretesa, davvero
Solo che li amo.
Che dire, spero che mi lascerete qualche commento per migliorarmi, credo molto in questo fandom.
Beh, che dire, ci sentiamo!

#Matt