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Autore: Jiulia Duchannes    05/11/2013    3 recensioni
Paring: Leonetta Naxi Marcesca Fedemilla
ispirata alla Twilight saga questa ff piena di misteri e amore.
Nata si è appena trasferita a Forks con sua sorella Lena.
Lì rivede il suo amico di infanzia Leon Vergas e la sua ragazza Violetta. Conosce Francesca e Marco innamorati come pochi. E poi Maxi, che la aiuta in tutto ma che spesso si comporta in modo strano. Come tutti quelli che conosce del resto.
Ludmilla ferro è la bellissima ed inquietante reginetta della scuola con la sua banda di ragazzi decisamente troppo pallidi per essere umani.
E poi arriva il momento in cui Nata scopre che il suo migliore amico è un lupo mannaro e che l'amore che lega Violetta e Leon e Marco e Francesca è frutto di una magia, l'impinting. Arriva il momento in cui scopre che il ragazzo che le piace è un membro del branco di Leon e arriva il momento in cui scopre che Ludmilla è in realtà una vampira. Arriva il moneto in cui l'arrivo di vampiri mette in pericolo la vita della compagne dei licantropi è in pericolo. Arriva il moneto in cui nata scopre di essere legata ad uno di loro dalla stessa magia che lega tutti gli altri.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pov Ludmilla

Federico mi scosta delicatamente una ciocca di capelli dal volto e me lo carezza con la stessa accuratezza che si usa per accarezzare una bambola di porcellana, da una parte si ha paura di romperla, gli prendo la mano e lui mi ricorda, con un tono di estremo sconforto, che domani ci sarà il processo di Maxi e che sicuramente verrà condannato.

Noi non sappiamo come aiutarlo e ci sentiamo inutili, ed io odio sentirmi inutile, inoltre mio fratello è ancora allo sbaraglio e sono sicura che quando settimane fa Francesca è stata morsa e io le ho succhiato via il veleno, non era opera di James, non c’era il suo odore, forse ha un complice, non so.

Sono giorni che espongo le mia teorie a Leon, che e preoccupato per Maxi almeno il triplo di noi, lui controlla ogni giorno tutto il territorio, anche se non vedo come ciò possa aiutare il rapper.
A meno che il giudice non creda ai vampiri, non c’è nessuna prova reale, non sovrannaturale, che possa salvare Maxi.

Mi viene da ridere pensando a come, prima dell’arrivo di quella spagnola e prima del nostro piccolo incidente, non mi sarei minimamente preoccupata per i licantropi, forse sarei stata anche felice di vederne schiattare uno, ma dopo un susseguirsi di inspiegabili eventi, tra cui il ritorno di mio fratello, il rinnovamento del patto con i licantropi, e il fatto che senza Maxi i lupi mi avrebbero uccisa, mi fa dispiace ed mi ritrovo ad infrangere una regola fondamentale dei vampiri: Vampiri e Licantropi non possono essere amici.

Ma ne infischio delle regole ora, mi beo del freddo calore della mano di Fede sul mio viso, del suo dolce sguardo e cerco invano di dimenticare i problemi.

Pov Violetta

Leon è stanco, stressato, lo capisco, so che è preoccupato che vuole trovare un modo per aiutare Maxi senza l’aiuto di nessuno, tutta colpa di quel fottuto orgoglio che si ritrova, e anche io vorrei aiutare Maxi, è mio amico santo dio, ma ora c’è anche la sorella e quel ragazzo di cui dimentico costantemente il nome ad aiutarlo e Leon non si vuole fidare.

Il prechè è palese, chiaro come l’acqua, loro cacciatori di Bane, licantropi cattivi, e Leon pensa che possano vedere anche il branco come cattivi…ma quando pensa questo, se lo pensa, lo trovo veramente idiota, se li avessero voluti uccidere sarebbe venuto un esercito e avrebbe fatto fuoco con arpioni ed armi d’argento sui licantropi, non ci sarebbe voluta più di mezz’ora per ucciderli.

Leon è finalmente tornato, dopo l’ennesimo giro di controllo, ed è stanco e nervoso e ho paura che se aprirò bocca si incavolerà con me, come sta facendo sempre del resto.
-Che fai li immobile come un baccalà, se non mi devi fare una di quelle tue ramanzine o non devi sparare una delle tua solite cretinate vattene, che io ho lavorato per il mio amico tutto il giorno- Mi sgrida con un tono di voce dannatamente crudele ed estremamente irritante.
-Leon Vergas, io ero venuta per passare un po’ di tempo con il mio ragazzo, lo hai visto per caso?- Rispondo irata e poi sospiro e aggiungo-Non ti riconosco più-
-Io sono solo teso..domani ci sarà il processo e non abbiamo concluso niente-
-Leon?-
-Si?
-Se necessario lo faremo evadere e…Ti amo-
-Anche io Vilu-

Pov Nata

E’ pomeriggio inoltrato e io, come ogni giorno, sono a casa di Maxi, sdraiata sul letto a fissarlo dormire, stanotte non ha chiuso occhio e così oggi ho deciso di imbottirlo di sonniferi…Domani c’è il processo e non può presentarsi come una mummia, no di certo.
Processo, domani c’è il processo, paura preoccupazione, troppi pensieri..non posso rimanere qui immobile.

Mi alzo dal letto ma mi fermo prima di entrare in soggiorno perché sento le voci di Adne e del ragazzo che è con lei, Connor.

Ci stanno aiutando moltissimo, passano entrambi intere giornate a spulciare libri di legge e roba varia.
Mi sporgo per vederli, attenta a non farmi scoprire mentre li spio.

Adne si passa le mani tra i capelli e grida.
-Sono giorni, giorni che cerco e.. diamine non c’è nulla! Connor perché non mi aiuti!-
Connor le si avvicina sorridendo divertito, che diamine c’è da ridere?
-Cosa ridi? Cosa c’è da ridere? Fammi ridere su?!- Adne si stava infuriando ancora di più
-Stavo ridendo perché.. bhe sei più carina quando ti arrabbi- Risponde il giovane ridendo ancora
-Sei un idiota, è solo una questione di tempo e…- Adne non finscie la frase che Connor balza in piedi e dice- Tempo Adne, hai trovato la soluzione…Possiamo usare la temporalis porta-

Ande sorride a si tuffa tra le braccia di Connor- Si, la troveremo e porteremo indietro il tempo e Jessica non morirà e noi uccideremo James e…- Connor interrompe ancora una volta Adne, allenta la presa e rimane serio a fissarla-Tu vorresti anche cambiare le cose, quello che è successo alla festa dell’accademia..io…mi sarei approfittato di te e non voglio..io volgio che sia tutto perfetto un giorno se…- Ande, visibilmente imbarazzata, replica- Ti ho chiesto di venire a letto con me perché ero ubriaca, senza se, ne ma, amici Connor, siamo solo amici-
-Vado a cercare Leon per parlagli della temporalis porta-

Aspetto un po’, lascio che Adne si sfoghi, poi fingendo di svegliarmi vado da lei.
-Novità?-Chiedo come se non sapessi nulla
-La soluzione è la tempoarlis porta, una porta magica grazie alla quale si può tornare indietro nel tempo, possiamo evitare la morte di Jessica e tutto questo casino-

Spiega Adne con voce atona e depressa, decisamente pentita perciò che ha detto a Connor o forse per il modo in cui l’ha detto. Vorrei aiutarla ma dirle che l’ho spiata sarebbe una condanna a morta certa, perché ande è molto pericolosa se arrabbiata.

Silenzio. Adne riprende a parlare- Per usarla dobbiamo però ricomporre le quattro parti delle chiave, disperse tutt’ora. Avremo bisogno d’aiuto e il branco dei licantropi più i vampiri della Ferro ci serviranno devi solo chiedere a Vilu e Fran se vogliono venire, mettile al corrente dei pericoli che ti assicuro sono molti.. e tra questi c’è la morte-
-E a me non chiedi se volgio venire o no?-
-Mm So già che verrai,non lo lascerai mai solo.. lo ami troppo. E’ fortunato mio fratello ad avere una come te-
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Pov Diego

Oggi i licantropi ci anno avvisato della partenza per un viaggetto, solo andata per molti di noi, alle ricerca della temporalis porta, per salvare uno di loro…e  Ludmilla e  Federico andranno..io devo ancora decidere.

Aiutare un licantropo? E perchè dovrei?
Poi penso che Lena, essendo la sorella del imprnting di maxi, andrà con loro e io devo proteggerla quella marmocchia. Non mi parla più, ha paura di me la bambinetta e la cosa bella e che siamo pazzescamente attratti l’no dalla altra..un umana non può avere questo effetto su di me.

-Allora Diego vieni o no?- Mi domanda Ludmilla spazientita
-Si, vengo- Sono morto…Fottuta marmocchia

  
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