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Autore: thatswhatfriendsarefor    06/11/2013    13 recensioni
E se Rick fosse andato negli Hamptons senza Gina?
Una versione alternativa del rapporto fra Castle e Beckett a partire dalla fine della seconda stagione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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INTRODUZIONE

Questa è una fanfiction scritta a 4 mani. Nel vero senso della parola.

L’idea è nata perché qualche mese fa abbiamo scritto due fanfiction, pubblicate ognuna con i nostri rispettivi account, in cui c’era stata una forte influenza dell’altra nella stesura e nelle idee stesse. Ci siamo divertite molto e quindi volevamo in qualche modo ripetere l’esperimento ma in maniera diversa.

Ci abbiamo pensato un po’ e abbiamo deciso di partire da un what if: e se Rick fosse andato negli Hamptons senza Gina alla fine della seconda stagione? Abbiamo scritto un capitolo a testa, così che ognuna doveva riprendere la storia dove l’aveva lasciata l’altra. L’ispirazione ci ha preso la mano e le idee venivano giù impreviste, soprattutto perché ogni volta era necessario sbarazzarsi di tutto ciò che si era immaginato per seguire le pieghe inaspettate che ormai la vicenda aveva preso durante la stesura dell’altra.

Speriamo che il nostro esperimento vi piaccia e che vi divertiate a leggere almeno un decimo di quanto noi ci siamo divertite a scrivere (e a commentare).

Debora e Monica

 

 

CAPITOLO 1  A Friendly Gateaway.

Negli ultimi giorni ha provato più volte a invitarti ad andare con lui nella sua splendida casa negli Hamptons per il fine settimana del Memorial Day. Del resto, siamo a fine maggio, è tempo di inaugurare la stagione. E’ la tradizione e deve essere rispettata.

Ha cercato di convincerti dicendoti che la villa si affaccia direttamente sull’oceano e che ha una piscina appartata, dove potresti lavorare un po’ sulla tua abbronzatura. Con o senza costume da bagno!

Ti ha ribadito che non sarebbe niente di impegnativo, just a friendly gateaway.

Ti ha persino mostrato una foto che ha sul cellulare nella quale è ritratta la sua splendida magione, giusto per farti capire cosa potresti avere a tua disposizione almeno per il week-end.

Testarda come al solito, gli hai propinato vari motivi per cui non puoi accettare il suo invito: devi lavorare, devi cercarti un appartamento, visto che il tuo è saltato in aria poco tempo fa – come se lui non lo sapesse.

Come se lui non ricordasse la paura fottuta che ha provato quando ha sentito l’esplosione e ha visto le fiamme divampare.

Come se lui non avesse preso a spallate la porta di casa tua per buttarla giù e venirti a salvare. Un gesto eroico del quale si vanterà a oltranza.

Come se lui non ti avesse avvolto nella sua giacca dopo averti trovato, nuda, nella vasca da bagno. Senza nemmeno dare una sbirciatina.

Come se lui non ti avesse accolto nel suo loft.

Come se lui non si fosse sentito dannatamente in colpa per tutto quello che ti era successo.

Certo, c’è anche la questione Demming da sistemare. Tu e lui siete usciti qualche volta e adesso anche lui ti ha invitato a trascorrere il fine settimana insieme in un posticino carino che conosce.

E dopo che Castle ha inavvertitamente ascoltato la vostra conversazione, guarda un po’, ti ha comunicato che negli Hamptons non si fermerà solo per il week-end, bensì per l’intera estate.

Tempismo perfetto.

Deve finire di scrivere il romanzo che parla, ancora una volta, del tuo alter ego. Fra parentesi, la copertina riporterà, ancora una volta, l’immagine stilizzata della protagonista nuda. Ovvero la tua. Comunque, la sua editrice, nonché seconda ex-moglie, gli sta dando il tormento perché è in ritardo con la stesura dei capitoli, quindi deve darsi da fare e concentrarsi sul suo libro, senza ulteriori distrazioni.

Quando Esposito ha saputo che quello sarebbe stato l’ultimo caso di Rick, ha fatto un commento che ti ha aperto gli occhi. The guy’s done enough research to write 50 books. Whatever the reason is, I’m pretty sure it doesn’t include watching you be with another guy.

Non che ci volesse un premio Nobel per capirlo, intendiamoci. Ma evidentemente non ci eri arrivata.

O meglio, non ci eri voluta arrivare.

Intanto hai preso una decisione: la storia con Demming non ti porta da nessuna parte. Lui è una brava persona, ma non è quello che cerchi. E glielo devi dire, per rispetto nei suoi confronti.

Il problema è che non lo sai ancora cos’è che stai cercando.

O meglio, forse lo sai, ma ti spaventa da morire.

Di una cosa però sei sicura: da quando lavori con Castle ti diverti molto di più. E questo vorrà pur dire qualcosa, no? Però hai bisogno dei tuoi tempi. Un passo per volta.

Alla fine della piccola festicciola che Kevin e Javier hanno preparato per salutare Castle prima dell’estate, ti fermi a parlare con lui mentre i ragazzi sono rimasti nella sala relax con Lanie e il capitano Montgomery. Gli dici che sai di non essere la persona più facile da frequentare e che a volte sei chiusa come un riccio, ma che lavorare con lui è stato un piacere. Lui ti guarda con quegli occhi che trasmettono una dolcezza disarmante e che hanno il potere incredibile di leggerti dentro. Come un libro aperto. Capisce perfettamente che non sarebbe proprio il caso di insistere, ma tenta il tutto per tutto. Testardo pure lui. Prende un foglio di carta dalla tua scrivania, scarabocchia l’indirizzo della sua casa negli Hamptons e te lo porge.

“Sai, detective, se cambi idea, anche all’ultimo momento, per tutta l’estate mi trovi qui. Sarò quello ruggedly handsome che indossa gli occhiali da sole e che scrive sul patio. Non ti puoi sbagliare. Ah, e… I’d be happy to rub lotion on you.” Poi ti sorride, ti porge la sua mano e, stringendo la tua, ti saluta. “A presto, detective”. Una stretta di mano che è tutta un programma. Ti guarda intensamente e non lascia la presa. Come se dietro quel gesto ci fosse un altro significato. Ti trattiene la mano e con il pollice ti sfiora lievemente la pelle. Il tuo sguardo scende sulle vostre mani unite e poi di nuovo s’incolla ai suoi occhi. Ti sta ancora fissando profondamente. Hai la sensazione come se… Come se ti stesse baciando? No, ma che ti viene in mente? Scacci immediatamente quel pensiero. Poi lui ti volta le spalle e se ne va verso l’ascensore.  

Rimani con quel foglietto in mano a guardarlo allontanarsi. Il cuore ti batte nel petto come un tamburo, a un ritmo vertiginoso. Saresti quasi tentata di richiamarlo, ma quella dannata paura ti blocca. Ti volti verso la sala in cui sono rimasti i tuoi colleghi, tutti in religioso silenzio a godersi lo spettacolo. Come se fossero al cinema! Non sai bene come comportarti con loro. Per tua fortuna, lo squillo del telefono ti libera da quella situazione imbarazzante. Rispondi automaticamente: è Karpowski che ti informa che è stato trovato un cadavere all’angolo fra Broadway e la W55th. Non è il momento di lasciarsi andare alle speculazioni mentali, il lavoro chiama. Prima di precipitarti sulla scena del crimine, però, per ogni evenienza, riponi con cura quel pezzettino di carta nella tasca interna della tua giacca. Non si sa mai.

 

Una settimana più tardi riesci a chiudere anche quel caso e Montgomery premia te e i ragazzi per l’ottimo lavoro svolto concedendovi un week-end lungo. Quel fogliettino con l’indirizzo della casa al mare di Rick ti tenta da morire. Fra l’altro, il tempo si preannuncia splendido per i prossimi giorni. E sarebbe anche il momento di tirare fuori la tua moto e di farle fare un bel giro. Dunque, gli Hamptons distano un paio d’ore da Manhattan. Che cosa potrebbero offrire? Vediamo…

L’Oceano.

Le dune di sabbia.

Le scogliere.

I gabbiani.

Uno scrittore affascinante. Anzi, il tuo scrittore preferito. E affascinante, senz’ombra di dubbio.

Troppi buoni motivi per non approfittare di quei pochi giorni di pausa che il capo ti ha concesso.

Non hai più sentito Castle da quando vi siete salutati al termine della festa al distretto. In cuor tuo, una vocina ti dice che faresti meglio ad avvertirlo della tua visita, visto che potresti trovarlo in compagnia di qualche biondona tutta tette e niente cervello. Ma un’altra vocina ti dice anche che quella sua fase pare essere superata. Che è stato lui a darti il suo indirizzo e a dirti di raggiungerlo quando volevi. Nothing serious, just a friendly gateaway. Te lo ripeti come se fosse una formula magica, per convincerti che il tuo viaggio negli Hamptons è in qualità di amica e che non ci sono secondi fini. Come no. Guarda, ci credono tutti. Forse è per quello che non ne hai parlato con nessuno, nemmeno con Lanie? Comunque, prepari una borsa con il minimo indispensabile per un fine settimana al mare, compreso quel bikini rosso ciliegia che hai comprato qualche tempo fa e che, ne hai la quasi assoluta certezza, lo scrittore troverà di suo gradimento. Un momento, ma non ci andavi in qualità di amica? Va be’, soprassediamo.

Indossi la tuta di pelle e inforchi la tua Harley dopo aver digitato l’indirizzo sul navigatore satellitare. Tempo di percorrenza previsto: un’ora e 52 minuti. Ottimo, prima di pranzo sarai in spiaggia. Esci dal caos di Manhattan e cominci a goderti davvero il viaggio. La brezza sul volto, nonostante il casco integrale, il paesaggio che scorre veloce, la città che lascia, finalmente, spazio alla natura. Ti gusti ogni singolo minuto di quel tragitto, assaporando quella sensazione di libertà che la moto ti ha sempre dato. Segui le indicazioni del GPS e, improvvisamente, ti trovi davanti a una villa splendida. Rimani senza fiato. D’accordo, avevi dato un’occhiata alla foto che Castle ti aveva mostrato, orgoglioso, sul suo cellulare, ma la realtà supera di gran lunga quell’immagine. E’ una costruzione imponente, a cui si arriva dopo aver percorso un breve vialetto privato. Parcheggi la moto e scendi. Mentre ti togli il casco, ti assale il panico. E ora cosa gli dici quando te lo trovi davanti?

  
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