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Autore: Elinor92    06/11/2013    4 recensioni
Renzo e Camilla si separano definitivamente. Camilla non riusciva più a fingere un amore che non esisteva. L’ex marito va a vivere a New York con Carmen, quella fiamma mai sopita interamente e, finalmente per Gaetano si intravede la luce.
Inizialmente questa doveva essere una oneshot su Daniel e Betty. Non fucilatemi perciò per l'inizio! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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“Potrei invitarti a cena stasera…”
“Mi piacerebbe, mi piacerebbe molto.”
Da quel giorno era passato circa un anno, un anno che era letteralmente volato.
Si osservò allo specchio. Quella donna bellissima era realmente lei, Camilla Baudino?
I riccioli castani, come sempre dopo tutto, le incorniciavano il viso sapientemente truccato. Gli occhi, risaltati dalla presenza di un ombretto scuro, lucevano di vita propria, mentre lei fissava la sua immagine allo specchio.
Indossava un abito panna, semplice e raffinato che fasciava perfettamente la sua figura. Era lungo, con un nastro grigio fumo legato in vita. Le scendeva dritto, senza balze alcune.  
Osservò l’anulare sinistro dove brillava l’anello di fidanzamento, il loro anello: un cerchietto di oro bianco sormontato da una grande acquamarina affiancata da due diamanti più piccoli. Ricordava ancora quando per scherzo lo avevo scelto.
“Camilla, dobbiamo andare” disse Anna, insegnante di inglese della scuola e sua più cara amica a Torino. Indossava un abito blu notte, lungo, che evidenziava un “rigonfiamento di 4 mesi”. Dopo un primo aborto e la fine del suo primo matrimonio, pensava che la chance di diventare mamma fosse ormai preclusa. Invece, a poco a poco, scoprì di essere innamorata di Nanni, ma soprattutto di essere ricambiata e, così, alla fine, anche per lei era arrivato il momento di diventare madre.
“Aspettano solo te”.
Il viaggio in auto con la madre e con la figlia fu breve, erano tutte emozionate.
“Sei bellissima, Camilla” le disse la madre prima di depositare un bacio sulla fronte di lei.
“Mi farai commuovere, mamma” l’abbracciò stretta, mentre una lacrima faceva capolino dalle sue ciglia.
“No! Basta lacrime!” intervenne Livietta, anche lei vestita di blu. “Deve essere perfetta!” e, asciugando l’unica lacrima sfuggita, entrarono nella hole dell’albergo.
La Lucianona le raggiunse, anch’essa vestita di blu, ma il suo abito era più sobrio, più adatto alle sue forme.
Venne aperta una porta e le note della marcia nuziale iniziarono a risuonare nell’aria.
La Lucianona, Anna e Livietta fecero il loro ingresso, ciascuna con un mazzo di fiori di campo in mano.
“Mamma, ti prego, sorreggimi, non farmi cadere” mormorò Camilla prima di entrare in sala al braccio di lei.
E poi ci fu solo lui: occhi azzurri in occhi castani.
Nessuno dei due si accorse del resto: della sala splendidamente addobbata, degli ospiti che sorridevano.
“Ti voglio bene” disse Andreina, dandole nuovamente un bacio sulla fronte.
E poi ecco Gaetano, di fianco a lei, che percorreva gli ultimi metri che li separavano da quella navata improvvisata.
“Ti amo” le disse sottovoce, prima di sedersi di fronte il funzionario pubblico.
La funzione ebbe inizio, fu molto toccante, intima. I loro “Sì, lo voglio” vennero detti con voce tremante, rotta dal pianto, talmente grande era l’emozione.
Si scambiarono le fedi, occhi negli occhi, sicuri di quel gesto.
“E ora lo sposo può baciare la sposa” tuonò la voce del funzionario.
Gaetano si voltò verso Camilla, deciso a darle un bacio lieve. Iniziò sfiorandole le labbra, ma la consapevolezza che Camilla, la sua professoressa impicciona, l’unica donna che lui abbia mai realmente amato, fosse finalmente sua moglie, fece da catalizzatore.
Si ritrovò a stringerla fra le sue braccia, a carezzarle il viso, la schiena, non si sarebbe mai stancato di contemplare quel volto tanto amato. E poi la baciò, un bacio vero, un bacio intenso, un bacio che gli fece capire che tutto questo non era soltanto un sogno.
Nella sala, una serie di risolini si fece sempre più forte e, così, Gaetano, anche se a malincuore, dovette staccarsi dalla sua Camilla.
“Per sempre” le sussurrò ad occhi chiusi.
“Per sempre” lei rispose.
Si voltarono sorridenti verso gli invitati. Andreina, Amedeo, Tommy, Francesca, Nino, Greg, l’agente Piccolo e consorte (eh, sì, la Ferrari alla fine aveva ceduto), Conti e Cesare erano solo alcuni di loro.
Si spostarono in un’altra sala, dove ci sarebbe stato il banchetto.
“Perché io l’ho sempre detto: Qui gatta ci cala!” disse Torre, testimone del vicequestore, a conclusione del discorso, alzando il calice e mostrando anch’egli una vera nuziale.
Anche Livietta prese la parola, descrisse la storia di quei due matti che finalmente si sono sposati, che per 10 anni hanno fatto finta di non amarsi.
“Io lo sapevo che non era così!” urlò Francesca. Ed ecco che partì una risata generale.
Sulle note di “She” di Elvis Costello, Gaetano e Camilla danzarono il primo ballo da marito e moglie.
Si perserò l’uno nello sguardo dell’altro, in un mondo fatto di dolci sussurri, di parole dette solo a metà.
“Ti amo” disse Camilla.
“Ti amo” rispose Gaetano.
E sulle note finali della canzone, si scambiarono un altro lieve, dolce e meraviglioso bacio.
“Per sempre?” sussurrarono all’unisono, per poi sorridersi e continuare in coro “Per sempre.”
  
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