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Autore: hannon    06/11/2013    15 recensioni
Tre grandi amiche, una più diversa dell'altra, si ritroveranno coinvolte in un mondo dove l'adrenalina è all'ordine del giorno...dove il rombo di un motore è alla pari del battito del cuore...dove la vittoria e il potere sono le ambizioni più grandi.
Benvenuti al "Drive and Perdition": il regno delle corse clandestine.
Buonasera a tutti miei cari lettori! E dopo mesi di pausa, eccomi di nuovo in carreggiata con una storia fresca fresca di fabbrica =D che dire, spero vivamente che vi piaccia =) un bacio grande dalla vostra Hannon che come sempre vi adora immensamente =) Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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PROLOGO 2 (DEFINITIVO) Ciao miei amatissimi lettoriiiiiii =D la vostra Hannon, dopo alcuni mesi di pausa, è finalmente tornata con una nuovissima storia tutta per voi! in questo primo cap ci sarà giusto un'introduzione delle nostre amate protagoniste giusto per darvi un'idea! spero infinatamente che vi piaccia =) beh che dire..a voi l'ardua sentenza! E ora...

Buona lettura a tutti!



                                                                                                       Prologo


Doveva dimenticarlo. Ormai nella sua vita lui non c'era più e i sei mesi trascorsi senza di esso erano stati i peggiori che avesse mai vissuto; lei lo amava perdutamente, ogni lacrima versata era una particella del suo cuore distrutta.
Fissava in maniera quasi maniacale le pochissime foto che avevano scattato insieme e un piccolo sorrise malinconico si aprì sul suo viso ormai solcato dalla tristezza mista alla nostalgia, non si riconosceva nemmeno più in quell'espressione raggiante che aveva ogni qualvolta incrociava quegli occhi scuri, così profondi e spesso inespressivi, già, quel nero così spento, ma allo stesso tempo penetrante, che riusciva ad incantarla ad ogni suo sguardo.
La sensazione di malessere che l'aveva colpita il giorno in cui la lasciò era insopportabile, ricordava nitidamente il suo pianto disperato di fronte alla sua glaciale ed apparente indifferenza, cosa aveva sbagliato? Perchè lui se ne era andato così senza alcuna spiegazione? I primissimi tempi la pace con se stessa non riusciva a araggiungerla, quel maledetto magone allo stomaco le dava perennemente un senso di nausea irritante e la felicità che fino a poco prima la contraddistingueva...era sparita insieme a lui.
Lei gli aveva gridato che lo amava svisceratamente, che il suo cuore batteva solamente per lui e che lo avrebbe seguito in qualunque parte egli sarebbe voluto andare. No, non voleva perderlo così, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di sentire ancora le sue forti braccia avvolgerla, i suoi baci caldi ed elettrizzanti accarezzarle la lingua e perchè no, anche quel suo perenne broncio stampato in faccia con aria di sufficienza; ma l'unica cosa che si sentì dire di fronte alla sua struggente disperazione fu un misero "Sakura...grazie".
Ma grazie di cosa? Lei non gli stava regalando una scatola di cioccolatini, ma gli stava esprimendo con tutta se stessa i sentimenti che in quel momento stavano lacerando il suo cuore, perchè sì, lui l'aveva brutalmente ferita, l'aveva lasciata senza un concreto perchè e se ne stava andando mandando all'aria la loro storia.
Mai in vita sua odiò così tanto una parola quanto quel "grazie" che puzzava solo di ipocrisìa e presa in giro. In un gesto quasi convulsivo strappò quelle foto che fino a poco prima erano attaccate alla parete vicino al suo letto e che ogni sera osservava dilaniata dalle lacrime, non poteva continuare a distruggersi così per un un ragazzo che magari ora si stava divertendo in chissà quale posto e con chissà quale ragazza...già, ragazza, l'idea di saperlo insieme ad un'altra che non fosse lei la faceva impazzire, ma ormai non poteva farci più niente, entrambi avevano preso strade diverse e come tali, erano liberissimi di vivere al meglio la loro vita come più preferivano.
Gettò con un pizzico di fatica le fotografie nella spazzatura e strinse i pugni lungo i fianchi come per darsi un coraggio che sentiva di non possedere, rialzò lo sguardo decisa e più determinata che mai, pronta a ricominciare finalmente da capo: da ora in poi Sakura Haruno sarebbe cambiata. E non avrebbe mai più creduto a quell'illusorio sentimento che in lei aveva portato solo sofferenza e dolore. Adesso basta.


Odiava in maniera quasi ossessiva quel maledetto carattere che madre natura le aveva donato. Quella figura che ora si rifletteva nello specchio, riusciva sempre a darle quella statica sensazione di angoscia e non accettazione che ormai la logorava fin da da bambina, perchè non poteva essere come tutte le altre? Perchè non poteva circondarsi di innumerevoli amici come ogni essere umano normale? Perchè non poteva avere un ragazzo come le sue amiche? Già, un ragazzo...si rabbuiò al pensiero di non essere mai riuscita ad incantare qualcuno in vita sua, di non aver mai provato l'emozione di essere stretta nel cado abbraccio di una persona che le sussurrava tenere parole d'amore. Sì esatto,amore, quel sentimento che lei già dalla tenera età sognava di provare per una persona speciale, una persona che a sua volta l'avrebbe contraccambiata, facendola sentire una dolce principessa.
Sì, desiderava con tutta se stessa donare a qualcuno quel grande affetto che conservava nel cuore, ma quella stramaledetta timidezza che tanto odiava continuava a renderle tutto sempre più difficoltoso; ormai era chiusa in un circolo vizioso invalicabile, era una ragazza dolce, romantica, sognatrice e avrebbe dato qualsiasi cosa pur di condividere ciò che provava con un ragazzo, ma allo stesso tempo, non riusciva mai a raggiungere quel successo tanto agognato a causa dell' insicurezza che la divorava giorno dopo giorno.
Quanto si appassionava a leggere quelle favolesche storie d'amore e sospirava sognante ogni qualvolta si trovava a scorrere tra le righe una scena ricca di sentimento, ma subito dopo si scuriva in viso, sempre, perchè lei non avrebbe mai vissuto una storia come quelle trascritte nei suoi amati libri.
Avrebbe solo desiderato acquisire più sicurezza in se stessa, essere espansiva e solare, gestire le situazioni che le si paravano davanti con più decisione e coraggio. Avrebbe desiderato essere un'altra persona.
Si sdraiò sul letto osservando il soffitto bianco pallido e sospirò, chissà se un giorno sarebbe riuscita a vivere anche lei il suo sogno e a dimostrare a tutti quanto in realtà valesse, a far vedere che era in grado di essere di più di una semplice e timida ragazzina insicura.
Hinata Hyuuga possedeva un'inconsapevole forza d'animo. E prima o poi avrebbe dato pan per focaccia a tutti coloro che fin ad ora l'avevano solamente sminuita e derisa. Anche lei avrebbe avuto il suo momento di gloria.


Non gliene era mai importato nulla dell'amore e di tutte quelle stronzate che quello stupidissimo sentimento si portava dietro tutte le volte. Lo aveva sempre considerato un qualcosa che intrappolava una persona nella sua ragnatela, per poi divorarla allo stesso modo di un ragno affamato e lei NON era un ingenuo moscerino, lei era una farfalla che amava volare ed incantare tutti con la sua immensa bellezza e grazia.
La libertà che possedeva grazie alla sua condizione la appagava, non era legata da vincoli soffocanti, ma allo stesso tempo riusciva a soddisfare quel suo ego ghiotto di desiderio da parte degli altri, perchè sì, la sensazione di onnipotenza che aveva quando le mani virili degli uomini la bramavano...era impagabile.
Vari ragazzi si erano innamorati di lei, del suo savoir faire, della sua femminilità e soprattutto della sua esperienza sessuale ma, puntalmente venivano tutti quanti scaricati non appena la ragazza se ne stufava, gettandoli via alla stregua di giocattoli vecchi e noiosi. Non le importava mai nulla di loro e degli ipotetici sentimenti che avrebbero potuto accidentalmente provare in futuro, lei amava divertirsi, voleva divertirsi e continuava a divertirsi; non che avesse un cuore di ghiaccio anzi, era una ragazza fin troppo espansiva, socievole e gentile, semplicemente non aveva alcun interesse nel legarsi ad un ragazzo e subirsi eventuali gelosie e divieti di libertà.
Solo una volta in vita sua si era innamorata, aveva appena 16 anni e lui era stato in tutti i sensi il suo primo e vero amore, allora era ancora una ragazzina ingenua che credeva nell'esistenza del principe azzurro e quel delizioso batticuore che la colpiva ogni volta che lo vedeva, le aveva lasciato un ricordo dolce e in qualche modo nostalgico. Ma ormai tutto ciò faceva parte del passato, della sua adolescenza nemmeno del tutto superata, perchè ormai lei era un'altra persona e anche se da un punto di vista morale ciò che faceva poteva risultare sbagliato agli occhi degli altri, era comunque felice.
La sicurezza che aveva di se stessa e delle sue capacità, l'aveva portata ad essere quella che era: una ragazza che, come il battito d'ali della farfalla che rappresentava, poteva ottenere ciò che voleva, senza provare quella sofferenza che il mondo regalava gratuitamente ai suoi esseri viventi; si sdraiò sul divano, componendo il numero della sua ultima fiamma.
Ino Yamanaka era libera. E mai sarebbe caduta vittima di quella ragnatela tanto attraente quanto pericolosa. Mai.



Continua...
bene bene, eccoci qui =D cosa ne pensate di questa prima introduzione? Spero ovviamente che vi abbia almeno incuriosito =) Cosa accadrà dunque alle nostre ragazze? Riusciranno a mantenere i loro propositi? O qualcosa le sconvolgerà a tal punto da mettere in dubbio tutto? Beh..leggete, scoprite e recensiteeeee =D un bacione dalla vostra Hannon che come sempre vi adora =D
  
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