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Autore: redeagle86    07/11/2013    13 recensioni
"Non aveva scelto la fredda distanza di Shuu, né la clinica follia di Reiji o la lussuria di Laito; non aveva voluto con sé l'isterica instabilità di Kanato o il tormento sconfinato di Subaru. Lei si era innamorata di Ayato, di quel ragazzo assetato di sangue e ambizioni, ma anche di amore e passione."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Yui Komori
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il miglior futuro possibile

La notte scorreva lenta e silenziosa, avvolgendo nel suo manto di tenebra la grande Villa Sakamaki.
Tutto taceva, fuori e dentro le sue mura: riposavano i suoi abitanti e riposavano i suoi fantasmi.
Ma qualcuno era sveglio e percorreva il corridoio diretto alle camere.
Yui non si spaventò nel sentir aprirsi la porta della stanza: aveva riconosciuto quei passi, il rumore delle scarpe attutito dal tappeto, il suo modo di intrufolarsi nella camera da letto. Dopo tutto quel tempo trascorso accanto a lui, aveva imparato a distinguere il fruscio dei suoi vestiti, il gelo del suo corpo quando si infilava sotto le coperte e si sdraiava al suo fianco. E non avrebbe mai potuto confondere la mano che, con un'impertinente naturalezza, le percorreva la coscia e le sollevava l'orlo della corta camicia da notte per posarsi sul suo ventre.
Era il suo vampiro, quello che aveva scelto di avere accanto.
Quello di cui si era innamorata e a cui aveva donato ogni sua prima volta.
Suo era stato il primo morso, il primo bacio... il primo palpito di un sentimento nuovo, il primo brivido di una passione sincera, il primo fremito di desiderio... La prima vera notte con un uomo.
-Ayato- mormorò, accomodandosi nel suo abbraccio e lasciando che i loro corpi combaciassero alla perfezione come due tessere dello stesso puzzle.
Perché era il suo compagno. Il suo Ayato.
L'unico e il solo che lei desiderasse, in tutta la sua imperfezione, nei suoi slanci di euforia e nella sua angoscia disperata.
Non aveva scelto la fredda distanza di Shuu, né la clinica follia di Reiji o la lussuria di Laito; non aveva voluto con sé l'isterica instabilità di Kanato o il tormento sconfinato di Subaru. Lei si era innamorata di Ayato, di quel ragazzo assetato di sangue e ambizioni, ma anche di amore e passione.
Era un vampiro, certo, e le sue mani sapevano diventare violente e i suoi canini potevano essere crudeli: la ragazza lo sapeva benissimo ma, per quanto pericoloso, lei lo amava e non avrebbe mai potuto rinunciarvi in favore di una vita più tranquilla, senza rischi.
Senza sangue.
Non era l'amore da romanzo che ogni fanciulla sognava di incontrare, però Yui poteva contare sempre sulla sua presenza, sapeva che lui l'avrebbe sempre protetta da chiunque volesse farle del male. Perché, nel suo modo distorto e inspiegabile, anche Ayato l'amava, la considerava... “un'esistenza speciale” come aveva ammesso una volta.
Non era il suo giocattolo personale, né stava con lei unicamente per il sangue ed il sesso.
Non più.
Dopo il matrimonio, la sua mente non sempre lucida pareva aver trovato una sua stabilità e spesso, quando si coricava a fine giornata, stringeva a sé la moglie senza fare altro, come se tenerla tra le braccia fosse tutto ciò di cui avesse bisogno per sentirsi in pace con sé stesso, con i fantasmi del passato e le aspettative del futuro. E in quelle notti si addormentava così, nell'abbraccio della compagna che dolcemente gli accarezzava i capelli e gli faceva capire che non lo avrebbe mai lasciato, che non gli avrebbe mai voltato le spalle mentre lui annegava in un lago.
Lei non era Cordelia: aveva il suo cuore, ma erano due persone diverse.
Cordelia non aveva mai usato quel cuore, non aveva mai amato: aveva solo saputo usare chiunque la circondasse e coltivare sogni di potere. Aveva distrutto l'anima di suo figlio, del più piccolo, con una freddezza agghiacciante, rendendolo una persona incredibilmente fragile alla costante ricerca di affetto e di certezze e con la continua paura di fallire.
Yui non era così: Yui amava ed era incapace di sfruttare e ingannare.
Se non fosse stato così, se lei fosse stata simile a Cordelia... Ayato l'avrebbe uccisa da tempo.
Le labbra del suo uomo le lambirono il collo, scuotendola dai suoi pensieri: la sua pelle ne conosceva ogni screpolatura e si era ormai abituata alle punte aguzze dei suoi canini. Ma quella notte la baciava soltanto, senza morderla, mentre la mano le carezzava gentilmente la pancia.
Yui sorrise quando un movimento sotto il palmo lo fece sussultare: era la prima volta che lui lo sentiva e per un attimo non accadde nulla, quasi che il tempo si fosse fermato. Poi il suo braccio si spostò appena sotto il seno per poterla stringere più forte senza far del male a suo figlio che cresceva nel ventre della giovane. Una stretta carica di solide certezze e di promesse, che scacciava qualsiasi dubbio o paura dall'animo di Yui. E non perché Ayato era il capo dei vampiri, ma perché era il ragazzo che la amava.
Un ragazzo per cui l'amore era un sentimento nuovo che le donava con gesti inesperti, a volte bruschi e privi di dolcezza, nel perenne timore di sembrare debole.
Ma per lei quei gesti sgraziati valevano più di mille vuote dichiarazioni, perché erano sinceri e spontanei.
-Sei mia, Yui- disse il giovane. -Siete entrambi miei.
-Sempre, Ayato.
-E io sono vostro- aggiunse, così piano che Yui credette di averlo immaginato.
Ma le labbra posate sulla sua spalla erano incurvate in un sorriso felice e alla fanciulla non occorreva altro; cercò la mano del marito per intrecciare le dita con le sue e chiuse gli occhi, ringraziando il destino per averla fatta arrivare in quella casa, donandole così il miglior futuro possibile.

FINE

NdA
Ehm... nelle note finali di “My toy... forever” vi avevo avvisato che in cantiere c'era una fluff e questa è “Sua Fluffosità” in persona.
Com'è saltata fuori?
Questa è una bellissima domanda: probabilmente, dopo essermi spoilerata la fine del sequel di Ayato e aver scoperto che è il più dolce tra quelli che ho visto (o almeno il meno cruento/sanguinario/sadico), mi è rimasto addosso del miele che dovevo riversare in qualcosa, quindi eccomi qui con una ff che profonde amore a tutto il mondo.
Inoltre la storia precedente era talmente angosciante che sentivo il bisogno di dare un po' di speranza a questa coppia.
Domandona n°2: i vampiri possono avere dei figli?
Dato che le tre mogli di Sakamaki non hanno trovato i loro figli sotto i cavoli né li ha portati un pipistrello, direi che la risposta in questo caso è sì. E mi piaceva troppo l'immagine di Ayato che sente per la prima volta il movimento del suo bimbo...
Bene, basta atmosfera rosa: il fluff per me è più ostico del parto gemellare di un elefante, quindi la prossima volta l'angst tornerà a dominare incontrastato sul mondo.
*red si avvolge in un mantello e scompare con... ?_? … un poster a grandezza naturale di Ayato nudo?!*
  
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