Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: gabryweasley    07/11/2013    7 recensioni
"Nei giorni seguenti, il signor Mellark fece fatica a ricordare cosa provò in quel momento. ... Ricordava solo di essersi spento e di aver guardato suo figlio senza riuscire a dire nulla."
[Catching fire - missing moment]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mr. Mellark, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A Deb, che mi spiega le cose. ;)
La dedica di questa storia è tutta sua.

 
A cuor leggero

 
 

Da quando l’ultimo dei suoi figli era sopravvissuto agli Hunger Games come vincitore, per Daniel Mellark era un po’ più facile seguire l’obbligo di guardare i programmi trasmessi da Capitol City. Si sentiva il cuore più leggero sapendo che adesso nessuno dei suoi figli rischiava di venire ammazzato in un’arena.

Nonostante nel distretto le cose fossero cambiate nell’ultimo periodo, sapeva anche che era molto remota la possibilità che Peeta fosse punito per futili motivi o denunciato a Capitol City e sperava che gli altri due suoi figli avessero abbastanza buon senso da tenersi lontani dai guai.

Alle sette e mezza la voce di Caesar Flickerman catturò l’attenzione della famiglia.

- Dicono che faranno vedere gli abiti di Katniss! – il maggiore di casa Mellark prese posto.

- Ha fatto le foto solo ieri… - anche Peeta trovò una sedia libera e la occupò.

- Perché non sei andato a vederla? – la signora Mellark sarebbe stata davvero stupida a non notare che l’idillio tanto sponsorizzato dalla tv fra suo figlio e quella Katniss non si presentava allo stesso modo nel Distretto, ma aveva troppo da fare per pensare ad approfondire la faccenda. Se Peeta era sopravvissuto agli Hunger Games, un matrimonio strano come quello non era sicuramente qualcosa che poteva farla preoccupare.

- Non volevo rovinarmi la sorpresa…

- Lo sta facendo Capitol City, tanto valeva vederla di persona.

Sullo schermo cominciarono a scorrere immagini di Katniss con indosso lussuosi abiti da sposa. Se il signor Mellark non l’avesse vista crescere nel distretto, non avrebbe mai pensato che quella era la stessa ragazza che portava la selvaggina appena abbattuta al Forno per scambiarla. Katniss era perfetta in ogni dettaglio. Bellissima come poche e allo stesso tempo, nonostante gli abiti sfarzosi che indossava, conservava una certa innocenza che, ne era certo, nessun abitante di Capitol City avrebbe colto.

Guardava Peeta, ipnotizzato davanti allo schermo, che rivolgeva sorrisi amari alle battute dei suoi fratelli. Aveva sempre pensato che gli occhi di suo figlio avessero una linea diretta con il suo cuore, e in quel momento erano così spenti che avrebbe anche potuto credere che quello fosse fermo.

Il modo in cui contraeva la mascella, lo sguardo fisso sullo schermo, il respiro pesante, facevano chiaramente capire che quei mezzi sorrisi erano una facciata… dentro di lui si consumava qualcosa.
Per Daniel, Peeta era un libro aperto. Per chi sapeva osservare come lui, era chiaro come il sole che Peeta avrebbe sposato una donna che amava un altro.

Gli mise una mano sulla spalla e strinse. Ultimamente non parlavano molto, ma sapevano che non era necessario. Anche in quel momento, quel gesto silenzioso che aveva fatto sussultare Peeta per un attimo, valeva più di mille discorsi. Suo padre sapeva che Peeta era forte, determinato, aveva dimostrato un coraggio che forse nemmeno lui credeva di avere. Katniss lo avrebbe amato, un giorno.

-   Portiamo Katniss Everdeen al suo matrimonio in grande stile! - il pubblico di Capitol City era già in delirio, ma gli annunci di Caesar non erano finiti - Quest'anno ci sarà il settantacinquesimo anniversario degli Hunger Games e ciò significa che è arrivato il momento della terza Edizione della Memoria!

 

- Mancano mesi… Devono parlarne già da ora? – la signora Mellark si rivolse a Peeta, ma lui scosse la testa. Chiaramente non era a conoscenza di nulla. Prese la parola il Presidente Snow, che cominciò a spiegare come si erano svolte le precedenti edizioni della Memoria. Daniel notò che Peeta si protendeva verso la tv per non perdere nemmeno una parola. Quest’anno sarebbe stato il suo primo da mentore e da lui sarebbe dipesa la vita di molti ragazzi negli anni a venire.

 

- Nel settantacinquesimo anniversario, affinché i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita.

 
Nei giorni seguenti, il signor Mellark fece fatica a ricordare cosa provò in quel momento.
Ricordava di aver visto Peeta alzarsi e portarsi le mani fra i capelli, di averlo visto per la prima volta tirare calci alle sedie e a qualsiasi cosa intralciasse i suoi passi, di averlo sentito sussurrare “deve vivere” e “non è possibile” più volte, disperatamente, mentre batteva i pugni sul tavolo. Non ricordava cosa aveva provato lui, ricordava solo di essersi spento e di aver guardato suo figlio senza riuscire a dire nulla. Di averlo visto, ancora, solo con se stesso in quello sfogo. Non provò nemmeno a fermarlo mentre usciva di casa sbattendo la porta.
 
Per un breve periodo, per Daniel Mellark era stato un po’ più facile seguire l’obbligo di guardare i programmi trasmessi da Capitol City. Aveva avuto il cuore un po’ più leggero.
 

 
*************
 
Ciao a tutti! ^^
E’ la mia decima storia nel fandom credo… vado a contare! Non me lo ricordo più! *Gabry va e torna* Si! E’ la decima ed è un mio piccolo traguardo. Ringrazio tutti quelli che hanno letto anche questa, perché ogni lettura è un piccolo stimolo in più per me a continuare, e questo fandom mi piace proprio! Ecco! :D
 
Non ricordo come mi sia venuta in mente questa fic, so solo che è nato tutto dalla stretta che il signor Mellark dà alla spalla di Peeta e la storia si è sviluppata man mano…
Ho preso in prestito il nome Daniel da una ff scritta da workinprogress “Giorno di paga” (correte a leggerla! E’ bellissima!).
Wip, spero mi perdonerai, ma questo nome gli sta una favola, non ho avuto cuore di cambiarlo.
 
Edit: il nome Daniel viene "dalla testolina di eco" ^^ Quindi sia Wip che io lo abbiamo preso in prestito.
 
Deb, la dedica può sembrare inquietante, ma scriverla così mi faceva sorridere, perché pensavo a Peeta l’unicorno! XD Quindi… sorpresa!
 
Leggo le recensioni sempre molto volentieri! :)
Un abbraccio grande a tutti quelli che passano da me! ;)
Gabry
 
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: gabryweasley