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Autore: Lavocedi_Hazza    07/11/2013    2 recensioni
"Riuscirò a rompere questo specchio e essere finalmente me stesso"
-Macklemore
Genere: Drammatico, Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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#Spazioperme
Salve lettori, questo piccolo spazio che vede è dedicato a me, servirà ad augurarvi una buona lettura e per chiarire delle cose riguardanti il capitolo.Vi anticipo che in questo capitolo si parlerà molto in personale della vita di Ben, come sapete lui era dipendente dalla droga e dall'alcol se sono argomenti che vi danno fastidio vi consiglio di non leggere questo capitolo :)
BUONA LETTURA


 

1 Capitolo
Erano le cinque di mattina, non riuscivo a dormire nonostante la mia stanchezza.
Mi alzai dal letto di scatto, presi una birra e andai al computer.
'Ben ma sono le cinque, quante persone vuoi trovare a comprare un album alle cinque? Forza vai a dormire è presto per controllare le vendite' Mi disse Tim dall'arco della porta
'No, voglio aspettare'
'Fai quello che vuoi' mi rispose andandosene.
la prima birra me la scolai come se fosse acqua, lo stesso fu per la seconda e la terza;
Non ricordo di preciso quante birre riuscì a bere e non ricordo nemmeno quando mi addormentai d'avanti al computer, so solo che al mio risveglio in casa non c'era nessuno e che il mio album non aveva ricevuto nemmeno un acquisto.
Vedevo quello "Zero" stampato sullo schermo, gli occhi iniziarono a diventare umidi, le gambe si fecero più leggere e sentivo la mia testa che stava per scoppiare.
Mesi e mesi di duro lavoro buttati nella merda, il sogno di diventare un rapper famoso mi sembrava lontanissimo, non era mai stato così lontano, Cosa c'era in quel maledetto album che non andava bene?
---
Un paio d mesi dopo la pubblicazione del mio album incontrai tramite Skype un ragazzo di nome Ryan Lewis.
Ryan mi è stato simpatico dal primo momento, vive a Spokeane ed ha cinque anni di differenza da me, in pochissimo tempo ho stretto un forte legame con lui ma oltre a incontrare Ryan la mia vita era completamente cambiata.
L'album aveva ricevuto pochissimi acquisti, per distrarmi e non pensarci ogni sera uscivo con i miei amici, ogni sera tornavamo sempre più ubriachi ma ci fu una sera diversa dalle altre, una sera dove non ci limitammo a ubriacarci, iniziammo anche a usare vari tipi di droghe in quantità esagerate.
Ogni giorno ne consumavo sempre in quantità maggiori, mi faceva stare bene, riuscivo a dimenticarmi che ero un fallito, che non sarei mai andato verso la strada del successo, era solo grazie alla droga che mi sentivo bene.
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Passarono due mesi, ormai drogarmi era diventato il mio primo pensiero, stavo perdendo rapporti con la mia famiglia, la mia ragazza e i miei amici... tranne Ryan, anche se tramite un computer parlavo con lui tutti i giorni, gli avevo confidato tutto, mi fidavo molto di lui;
Varie volte aveva provato a convincermi di smettere di drogarmi, ma come facevo a smettere se la droga era l'unica cosa che mi faceva stare bene? Oltre con Ryan dovevo confidarmi anche con qualcun altro? Dovevo dirlo allla mia famiglia? Alla mia ragazza? Cosa avrebero fatto? Troppe dmande e nessuna risposta.
Forse avrei dovuto ascoltarlo, forse stavo esagerando.
a un paio di mesi non stavo bene fisicamente, avevo il viso completamente scavato, collo e petto pieni di tagli, c'erano bottiglie di Vodka ovunque e il pavimento era macchiato di sangue, stavo una merda ma non volevo farlo sapere ero troppo testardo;
Mi sono rovinato con le mie stese mani, questa volta ho toccato davvero il fondo... NE SONO DIVENTATO DIPENDENTE.
Nel giro di poco tempo fui costretto ad andare in riabilitazione.
La mia ragazza, Tricia passava tutta la giornata seduta al mi fianco mentre pogiava la testa sul mio petto e piangeva stringendomi la mano destra con delicatezza, sentivo i miei genitori parlare con i dottori ma tutti i giorni rispondevano sempre la stessa cosa:
'Il massimo che possiamo fare è riempirlo di psicofarmaci ma se vuole continuare a vivere deve iniziare a combattere, se continua così non avrà una vita lunga, mi dispiace'
A quel punto mia madre pogiava la testa sulla spalla di mio padre e cominciava in un pianto isterico, mio padre l'abbracciava e incominciava anche lui a piangere, Tim faceva la parte del duro diceva che ero forte e che mi sarei sicuramente ripreso.
Passarono due settimane ma niente, tute le sere mi dimenavo e incominciavo a urlare, volevo andarmene, volevo farmi qualche canna ma non potevo, no non potevo farlo.
Mi ricordo di una notte, erano le due;
Sentì dei passi molto lenti ma ben decisi, ci fu un leggero struscio di una sedia, sentì la pressione di due mani sul mio braccio
'Ciao Ben, sono Ryan'

"Ryan è uno dei miei migliori amici. E 'il mio produttore. E 'il mio socio in affari. Ed è probabilmente uno dei miei critici più severi, che è una caratteristica fondamentale di un compagno di squadra. Mi fido di Ryan. Confido l'orecchio e l'occhio. La sua estetica creativa. Non sarei in questa posizione, se non fosse per lui. Passo più tempo con Ryan di chiunque altro nella mia vita. Siamo una squadra, e sono estremamente benedetto a causa sua"
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      -Macklemore

 

---

'Beeen forza muoviti dobbiamo registrare il video, sono già tutti pronti' mi disse Ryan lanciandomi dei cuscini
'Stronzo stavo dormendo' gli risposi con una cuscinata talmente forte che cadde all'indietro
'Vuoi la guerra?'
'No, vorrei prepararmi in santa pace'
'NON PUOI' mi disse lanciandomi altri cuscini
'Tiri come una femmina' gli dissi ridendo, a quel punto Ryan si buttò sul letto per prendermi a pugni, iniziammo a fare una "lotta" anche se cadevamo in continuazione dal letto.
'Invece di giocare iniziate a prepararvi che è tardi' disse Tricia spalancando la porta, pogiata sul suo braccio destro c'era Lottie, mia figlia di dieci mesi.

                                                                                                              “È difficile esprimere il perché si sta male. Sto male per il nulla o forse per tutto. Ma non mi capireste lo stesso, quindi tutto bene.”


CONTINUA ...
 


#Spazioperme2
E rieccomi a rompervi le scatole (?), se il capitolo vi è piaciuto o meno scrivete una recensione, ci si vede alla prossima :)
P.s Prometto che il prossimo capitolo sarà mooolto più lungo
  
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