Eccoci qui, di nuovo nel Tardis, siamo appena atterrati.
Rose è ancora incosciente, stesa a terra, e io la guardo.
Questa ragazza ha assorbito il Vortice del Tempo, ha appena salvato l'universo dai malefici Dalek ed è anche più bella di prima, penso con un sorriso.
Mi ritrovo a ripensare al nostro bacio di poco prima, quello che le ho dato per liberarla dall'energia che la stava consumando, e un brivido mi attraversa.
Un rumore mi riscuote dai miei pensieri. Rose si è svegliata e si sta alzando, confusa.
- Cos'è successo? - chiede, guardandosi intorno.
- Non ti ricordi? - le chiedo.
- E' come se...c'era un canto.
- Esatto. Ho cantato una canzone e i Dalek sono scappati. - rispondo con un sorriso.
Se possibile, Rose appare ancora più confusa.
- Ero a casa. - dice. Poi sembra ripensarci. - Non, non ero a casa. Ero nel Tardis. C'era questa luce...non riesco a ricordare nient'altro. 
Uno strano bagliore cattura il mio sguardo. Proviene dalla mia mano. All'improvviso capisco cosa sta per succedere e con uno sguardo triste mi volto verso di lei. Cerco di sorridere.
- Rose Tyler. - dico, arrendendomi all'evidenza. - Avevo intenzione di portarti in così tanti posti. Barcellona, per esempio. Non la città, il pianeta Barcellona. Ti piacerebbe tantissimo, un posto fantastico. Hanno dei cani senza naso!
Scoppio a ridere, e Rose, ancora seduta a terra, si illumina in un sorriso splendido.
- Pensa a quante volte al giorno potresti raccontarlo e farebbe ancora ridere! - esclamo ancora ridendo.
Lei scuote la testa sorridendo. - E allora perchè non possiamo andarci?
- Forse ci andrai, e forse ci andrò anche io. Ma non così. - dico tornando a guardare lo schermo davanti a me. Se solo sapessi, Rose...
- Qello che dici non ha senso! - esclama lei alzandosi.
- Io stesso potrei non avere più senso, potrei avere due teste, o nessuna! - dico ridendo. Rido, perchè voglio nascondere il timore che mi attanaglia. Non so in che modo mi rigenererò, e questo mi spaventa. Non tanto per il mio aspetto fisico, ma perchè non so cosa potrebbe succedere con Rose. E decisamente non ho intenzione di perderla.
- Pensa come sarei senza testa! - continuo scherzando, mentre lei mi guarda sorridendo, leggermente imbarazzata. - E non dire che sarebbe un miglioramento! Il processo è un po' inaffidabile però.
Rose è confusa. Evidentemente non ha la più pallida idea di cosa stia blaterando.
- Non sai mai con cosa ti ritrovi - dico prima che una fitta terribile mi attanagli lo stomaco, come se qualcosa lo stesse stringendo in una morsa. Mi piego in due e Rose mi viene incontro di fretta.
- Dottore! - strilla spaventata. Anzi, terrorizzata. Glielo leggo in faccia.
- Stai lontana! - grido di rimando. Piego la bocca in una smorfia di dolore, ma guardo la mia Rose.
- Dimmi che sta succedendo... - mormora, guardandomi spaurita.
- Ho assorbito tutta l'energia del Vortice del Tempo, e nessuno è in grado di farlo. - rispondo cercando di sorridere fiero, ma quello che esce deve assomigliare di più a una smorfia sghemba.
Rose contina a fissarmi senza sapere cosa fare.
- Ogni cellula del mio corpo sta morendo. - dico infine. 
- Ma...ma non puoi fare qualcosa?
- Si, lo sto facendo proprio ora. I Signori del Tempo sanno fare questo trucchetto, è...più o meno un modo per ingannare la morte. - continuo ansimando. Il dolore è indescrivibile. - Però...significa che cambierò.
Rose mi guarda a bocca aperta, incapace di capire.
- E non ti rivedrò mai più... - Ormai non mi sforzo più di nascondere ciò che sto provando. - Almeno non così, non con questa vecchia faccia da scemo!
Abbozzo un sorriso che non esce molto bene, mentre lei è come paralizzata.
- E prima di andarmene...
- Non lo dire! - esclama Rose, ma io la interrompo. So quello che devo dirle. Voglio farlo, voglio confessarle i miei sentimenti, ma non ci riesco. La guardo intensamente, sempre col mio strano abbozzo di sorriso sul volto.
- Rose...prima di andarmene voglio solo dirti che sei stata fantastica. - dico. Chiudo gli occhi per due secondi e combatto contro me stesso.
- Assolutamente fantastica... - Sento la mia voce spezzarsi. - E sai cosa?
Ti amo, penso, ecco cosa.
Lei scuote la testa perplessa, fissandomi ancora a bocca aperta.
- Lo sono stato anche io.
La guardo sorridendo, e lei ricambia, illuminandomi. Sei così bella Rose Tyler...
Per qualche secondo ci guardiamo ancora, quelle maledette parole che premono per uscire dalle mie labbra, il mio corpo che freme per l'ormai immininente rigenerazione.
Un ultimo scambio di sguardi e poi esplodo. Letteralmente.


La luce smette di uscire dal mio corpo e mi ritrovo a fissare una Rose sbalordita che mi guarda incredula.
- Ehm...Salve! Ok... - dico, non sapendo esattamente come reagire. Non sento niente di strano nel mio corpo, anzi.
- Denti nuovi, che strano! - esclamo, sentendo una nuova e forte dentatura nella bocca. Forse non sono cambiato in peggio. - Allora, dov'ero? Oh, è vero! Barcellona.
Guardo la mia Rose e un ghigno mi si dipinge sul volto. Il Dottore è di nuovo qui.








Bonsoir! Questa è la prima ff in assoluto che scrivo in questo fandom. Diciamo che sono entrata da poco nel meraviglioso mondo di Doctor Who e me ne sono innamorata (e sono solo alla terza stagione!)
Trovo che questo sia uno dei momenti più emozionanti, la rigenerazione del Dottore :) 
Ho adorato Christopher Eccleston nei panni del dottore, ma non posso negarlo: amo anche di più il meraviglioso David Tennant! <3
Come citato nell'introduzione, questa scena è dell'episodio 1x13. Spero di aver reso bene i pensieri del Dottore, anche se so che è venuto un po' uno schifo...ma che ci posso fare, avevo troppa voglia di scrivere qualcosa su Doctor Who :)
Non so più che dire, spero che vi piaccia almeno un pochino. Non uccidetemi ahaha
Se vi va lasciate una recensioncina :3
Allons-y! ;)