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Autore: Alex995    07/11/2013    4 recensioni
Tony rivuole Ziva al suo fianco. Ziva vuole ritornare dall'uomo che ama.
Cosa succederà?
Una storia scritta di getto senza colpi di scena. Puro e Semplice Romanticismo.
Spero vi piaccia :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"L'agente super speciale Anthony Dinozzo è innamorato?" 
"Pivella smettila.." 
"Allora è vero!" disse Elli quasi contenta.
"E se anche fosse?" chiesi sfidandola.
"Dev'essere proprio speciale per averti fatto perdere cosi la testa..."
"Io non ho perso la testa!" dissi esasperato. "Mi sto solo mettendo il gioco è differente."
"Lo so, lo so ...  per te che non l'hai mai fatto è come buttarsi da un aereo senza paracadute."
"Questo cosa dovrebbe significare?"
"Esperienze nuove, vita nuova! Ora andiamo che Gibbs ci starà aspettando."
"E il sospettato?"
"Andiamo a prenderlo, no?" chiese ironica.
Elli era davvero una ragazza speciale. In un modo o nell'altro riusciva sempre a tirarci sù il morale. In poco tempo aveva conquistato tutti noi, ma
soprattutto Gibbs. A differenza mia, lui si è arreso ad un ipotetico ritorno di Ziva. Non ci crede piu. 
Solo perchè lo vuoi , non significa che succederà.
Dillo a me..... è buffo. Non smetterò mai di provare.

E avevo fatto bene. Ziva era ritornata da me.


Din. 
Le porte dell'ascensore si aprirono ed io mi resi conto di avere le gambe attaccate al pavimento. Possibile che avessi paura? O era solo commozione per essere ritornata a casa?  Uscii dall'ascensore e sentii la sua voce. Ripettette il mio nome molte volte. E ogni volta con un tono differente. Paura, felicità, meraviglia.... questo significa far parte della famiglia di Abigal Sciuto. 
"Oh mio dio, Oh mio dio! Sei tornataaa!" 
Nonostante sapesse del mio arrivo e  stesse recitando una parte davvero ben elaborata, sembrava davvero stupita. 
Mi abbracciò forte. Forse è stato il miglior abbraccio che mi abbia mai dato in 8 anni qui all'NCIS. Una volta lasciata, riprese fiato e incominciò a farmi
moltissime domande.
"Dove sei stata? Perchè diavolo non sei tornata prima? Ti sono mancata?"
"Abbs, Abbs, calmati." disse Gibbs arrivando alla tark force. "Ci sarà tempo per tutto." le diede un bacio sulla fronte poi incrociò il mio sguardo.
"Ciao Ziver." disse dolcemente.
"Ciao Capo." 
"Stai bene?"
"No.." dissi mentendo.
"Come mai?"
Non gli risposi. Ma come sempre da un semplice sguardo, lui mi capii al volo. Infatti si avvicinò velocemente e mi prese tra le braccia. Avevo bisogno del contatto con il suo corpo. Mi era mancato il suo profumo. Un misto di deodorante e dopobarba. 
"Ora va meglio." gli dissi nell'orecchio. Mi lasciò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Come mai qui?"
"Non ci crederai ma devo collaborare con un indagine dell'NCIS."
"Scommetto l'ammiraglio Jefferson... "
"Esatto."
Gli sorrisi, quando dietro di lui , scorsi una figura familiare. Gibbs si voltò verso Mcgee e si fece da parte cosi da farlo passare.
"Hey, Tim." dissi sorridendogli.
"Ciao." disse distaccato.
"Come stai?"
Abby e Gibbs osservarono la scena compiaciuti. Poi vedendo che Mcgee non si avvicinava, Gibbs fece qualche passo verso di lui e gli disse qualcosa 
nell'orecchio. Mcgee prese coraggio e si avvicinò a me abbracciandomi. Pensai che stesse piangendo. Impossibile! Invece quando si staccò da me, notai che aveva gli occhi lucidi.
"Sei tornata vero?" chiese.
"Per tua sfortuna, si." dissi fiera di aver preso la scelta giusta.
"Basta smancerie! Mettiamoci al lavoro."disse Gibbs facendomi segno di seguirlo.
Mi chiesi dove fosse Tony. Notando che la sua e che la mia... la mia vecchia scrivania erano vuote, capii che lui e Bishop dovevano essere fuori per le indagini.  La gelosia mi corrodeva dentro. 


"Cosa ci fate tutti qui? Non mi dite che avete già trovato l'assassino." chiesi trovando tutti alla tark force. "Non mi avete avvertito?"
"Oh andiamo Tony!" disse Elli. "Secondo te non ci avrebbero avvertito."
"Tony.... senti dobbiamo dirti una cosa." iniziò Abby sorridendo.
"Mi stai spaventando."
"Non devi...."
Non ebbe il tempo di finire la frase che sentii una voce femminile impartire vari ordini.  
"Allora, ho bisogno che stabiliate una connessione via satellite con il Mossad. Il direttore Vance vuole essere aggiornato su tutto, quindi dividetevi i...."
Anche lei non fini la frase.


Ed eccolo qui, davanti ai miei occhi. Diciamo che l'avevo già visto stanotte, ma con la luce del giorno è tutto un altro spettacolo.
Lo osservai dalla testa ai piedi, e iniziai a sorridere. Lui al contrario, continuò a fissarmi negli occhi per tutto il tempo.
Mi ricordai che con lui, c'era anche Bishop la mia sostituta. E dopo aver guardato prima lei e poi lui , decisi di presentarmi.
"Tu devi essere Bishop."
"Si e tu sei..?"
"Ziva. Ziva David. NCIS." dissi porgendole la mano.
"Oh mio Dio!" disse lei accettando la mano. "Certo scusa....non ti ho riconosciuto.. sei cosi.. "
"Diversa?" chiesi completando la sua frase.
Lei annuii.
"Non sei la prima che me lo dice."
"Dalla fotografie di Tony sembravi piu bassa."
"Tony ha delle mie fotografie?"
"Ne ha varie.." disse lei sviando un pò la mia domanda.
Tony nel frattempo si era imbambolato. Continuava a fissarmi e ricordai di aver già visto quello sguardo. Ad esempio quando dopo la SOmalia, sono
ritornata in ufficio e avevamo incominciato a fissarci come due ragazzini innamorati.
Bishop lo urtò leggermente cosicche Tony ritornò sulla terra. 
"Hai detto NCIS?" chiese incredulo.
"Agente delle forze speciali. Collaboreremo insieme in questo caso."
"E poi?" 
Non risposi poichè qualcuno iniziò a chiamarmi.
"Capo." disse Hasting.
"Dimmi Kate!" dissi voltandomi verso le scale.
"Siamo in comunicazione con il Mossad."
"Arrivo. Ragazzi ci vediamo dopo."
Gettai un ultima occhiata a Tony, poi mi diressi verso la sala conferenze.


"Allora DInozzo, ci sono novità?"
"Niente ancora, capo. Stiamo aspettando i tabulati telefonici." 
"Bishop." disse Gibbs dandole la parola.
"Credo che sia molto bella." disse lei attirando l'attenzione di tutti. Poi si rese conto di quello appena detto e cercò di giustificarsi.
"Scusa capo, so che non è inerente, ma è vero. ZIva è davvero bella. E non vi avevo mai visti cosi felici. Tu per la prima volta hai sorriso."
Gibbs cambiò espressione e Bishop si rimangiò tutto.
"Non che tu non sorrida, capo ma...."
"Bishop, torna a lavoro!" disse andando verso l'ascensore.
ZIva non si è vista neanche per qualche secondo. E io avevo cosi tanta voglia di vederla che mi alzai di scatto e mi diressi verso il laboratorio di Abby.
Gibbs mi fermò di colpo.
"Dinozzo." disse tornando alla sua scrivania. "Dove stai andando?"
"Bagno, capo." 
"Ci andrai dopo. Aspetta i tabulati."
Ed è stato cosi per tutta la giornata. Piu io cercavo di raggiungerla, più lui mi costringeva alla scrivania . 
Arrivati alle 7 di sera , sperai che ZIva non se ne fosse già andata. Gibbs dopo 1000 permessi negati, capii qual'erano le mie intenzioni e mi lasciò andare.
Mcgee e Bishop sorrisero nel sentire : "Devo andare da Abby perchè mi deve consigliare un cd musicale  da regalare a mio padre."
Scesi le scale di corsa e una volta arrivato nel corridoio, mi fermai e ripresi fiato.
Appoggiato ad un muro, sentii la sua voce dal laboratorio di ABby. Anzi veramente stava ridendo.
Mi aggiunstai prima la cravatta , poi la giacca. Quando Abby mi vide sulla soglia, si zitti di colpo e con gli occhi , indicò a Ziva la presenza di un intruso.
"Io devo andare a vedere se Ducky ha estratto il proiettole dal corpo dell'ammiragio Jefferson."
Iniziai a ridere.


Mi voltai verso di Tony che in un modo assolutamente sexy si mise le mani in tasca. Stavo bruciando dentro dal desiderio che quelle mani mi toccassero
il corpo. E il fatto che Tony si stava avvicinando non mi agevolava le cose.
"Perchè non me l'hai detto?"
"Vance mi ha chiamato stamattina e tu te n'eri già andato."
Fece di nuovo qualche passo verso di me.
"Pensavo che venissi prima a salutarmi."
"Gibbs mi ha bloccato." disse lui per giustificarsi. 
Instintivamente mi mise una mano sul fianco e mi attirò a se.
"Questo cosa significa?"
"Che proviamo come va... "
"Io credo che avrò bisogno di un letto piu grande."
Gli presi la mano e gliela strinsi, facendogli capire che avevo bisogno di quel semplice  contatto con lui.
COn l'altra mano, mi prese il viso e avvicinò le sue labbra alle mie. Gli gettai le braccia al collo, e lo attirai ancora di più a me stringendogli i capelli
tra le mani. Non ci accorgemmo dell'arrivo di Gibbs. Continuammo a baciarci come se niente fosse, e quando ci staccammo, la mia espressione cambiò 
letteralmente. Tony si voltò verso Gibbs e mi lasciò velocemente la mano. Si allontanò di qualche passo e cercò di spiegargli la situazione.
"Capo, non è come sembra..."
"Oh Dinozzo, non prendermi per cretino! Sta Zitto." disse con tono arrabbiato.
"Capo, non prendertela con lui è colpa mia." dissi io per difenderlo.
"Ziver, silenzio!" disse lui autoritario. "Voglio solo dirti una cosa..." disse rivolto a Tony.
Passarono alcuni secondi. E quelli furono i secondi piu lunghi di tutta la mia vita.
"Se le fai del male, ti conviene scappare in Indonesia." disse dandogli uno scappellotto.
Tony sorrise, poi si voltò verso di me. Gibbs si avviò verso l'ascensore quando Tony lo fermò.
"E lo scappellotto per cos'era?"
"Per aver infranto la regola n. 12."




Angolo autrice: 
Ultimo capitolo! It's over... :( al piu presto pubblicherò un'altra storia ma avendo molti impegni sarà difficile portarla avanti!
Vorrei ringraziare tutti per le bellissime recensione lasciate...grazie mille! 
Alla prossima <3
  
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