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Autore: MissBeck93    08/11/2013    0 recensioni
Harry e Reb hanno 22 anni e si conoscono da quando ne hanno circa tre; Lui è inglese e lei italiana, la famiglia di Rebecca si trasferisce in inghilterra perchè sua madre riceve una promozione. Loro sono sempre stati amici ma qualcosa cambierà poco prima del matrimonio di due amici Eleanor e Louis, ai quali i due sono molto legati.
Questa è la mia prima One Shot... è una storia in cui i 1D c'entrano ben poco. Ho usato i loro nomi e le loro storie, per ispirarmi, ma i fatti sono frutto della mia fantasia, spero che la storia vi piaccia, ci ho messo parecchio a completarla.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Mi chiamo Rebecca, ho ventidue anni e mi sono trasferita a Londra dall’Italia quando ero piccola; mia madre aveva ottenuto una promozione e ci trasferimmo nel giro di pochi mesi. Comprammo un’adorabile casetta, i nostri vicini erano quasi tutti anziani. Poco prima del nostro arrivo, si trasferì una famiglia con una figlia di circa sei anni e un bambino di tre. Avevo tre anni quando andammo a vivere nella nuova casa. Non conoscevo l’inglese, ma feci comunque amicizia con i miei nuovi vicini, Gemma ed Harry. Si assomigliavano molto, entrambi avevano gli occhi verdi e i capelli tendenti al riccio, lui li aveva castani e lei quasi biondi. Harry, concluse i suoi studi con il diploma superiore, e vista la sua passione per la musica trovò facilmente lavoro in un negozio di strumenti musicali, dove conobbe Louis. Io e Gemma invece proseguimmo i nostri studi, laureandoci rispettivamente in lingue e letterature straniere e psicologia infantile. Nonostante la differenza d’età legai anche con Gem, la quale prendeva molto spesso le mie difese insultando amorevolmente il fratello. Erano simpatici e, nonostante all’inizio non riuscivamo a capirci, legammo fin da subito passando interi pomeriggi a giocare con loro e a volte Gemma si fermava a cena da noi e io da loro. Crescendo Gemma trovò altre amicizie mentre io e Harry iniziammo a legare sempre di più e tutti credevano che fossimo fidanzati quando invece eravamo semplicemente migliori amici.
***
Camminavo lungo quella navata a braccetto con Harry. Due dei nostri amici si stavano per sposare; Louis prima collega e poi grande amico di Harry, con cui condivideva la passione per la musica suonando insieme in un gruppo insieme ad altri tre amici, Eleanor la conoscemmo di conseguenza, lei e Lou stavano insieme dai tempi della scuola.
Harry era tra i testimoni mentre io una delle damigelle. La sposa non aveva sorelle a cui chiedere di fare la damigella e la tradizione inglese voleva che le damigelle fossero nubili, così accettai. Mancavano due giorni al fatidico “si” e stavamo affrontando la prova generale della cerimonia. Louis ed Eleanor erano agitatissimi, lui era fermo davanti all’altare, mentre noi procedevamo verso lo sposo precedendo l’entrata di El. Per nostra fortuna la prova andò bene e decidemmo di festeggiare andando a cena tutti insieme. Così Harry ed io invitammo i nostri amici da noi e mi offrii per preparare qualcosa di tipicamente italiano. I miei erano tornati in Italia da molto tempo e avevamo venduto quella bella casetta fuori Londra dove abitavamo quando ero piccola. Non avendo un posto dove stare, decisi di trasferirmi in un appartamento in centro città con Harry, il mio migliore amico; decisi di fare una veloce pasta al pesto e per dessert il tiramisù che avevo già preparato la mattina. Finimmo la cena e anche parecchie bottiglie di vino e, quando tutti se ne andarono, io iniziai a riordinare la cucina. Quando improvvisamente andò via la corrente, cercai una torcia nel cassetto, ma era sparita. Allora, tenendo sempre una mano sul muro per non sbattere contro qualcosa, andai verso la camera di Harry.
  • Harry, è saltata la luce! Non trovo la torcia, puoi venire ad aiutarmi?- Non ottenni risposta.
Allora entrai in camera sua, ma non c’era. Il suo vestito da testimone era appeso all’anta dell’armadio ancora nella sua busta perfettamente intatto. Uscii dalla stanza e me lo trovai davanti: eravamo brilli e molto, molto vicini. Senza nemmeno rendermene conto mi spinse contro il muro e ritrovai le sue labbra sulle mie, le sue mani sulle mie guance che piano piano scivolavano verso i miei fianchi. Mi tirò a se e a poco a poco ci avvicinammo al suo letto senza mai staccarci l’uno dall’altra.
 
 
Harry’s POV
Non avevo mai guardato Reb da quel punto di vista, per me era sempre stata la mia migliore amica, le volevo bene come volevo bene a Gemma, eravamo cresciuti insieme, ma ultimamente era cambiata, era sempre piccolina e quando guardavo i suoi occhioni verdi rivedevo la bambina con cui giovavo da piccolo, ma in quel momento non so cosa mi fosse preso, forse avevo bevuto troppo vino, o il fatto di vederla percorrere la navata accanto a me per il matrimonio di Lou ed El, aveva creato una certa intesa; era saltata la luce e si era creata una certa atmosfera, me la ritrovai davanti, eravamo vicinissimi,  la spinsi contro il muro e la baciai facendo scivolare le mie mani dalle sue guance verso la base della sua schiena. La presi in braccio, e senza mai staccarci, ci avvicinammo al mio letto e finimmo per fare l’amore. Questa mattina mi sono svegliato e lei era ancora li, tra le mie braccia, completamente nuda avvolta nel lenzuolo bianco. I nostri vestiti erano sparsi per la stanza. Decisi di alzarmi per prepararle la colazione, così scesi dal letto, m’infilai i boxer e andai in cucina. La corrente era tornata nella notte. Mentre preparavo il caffè e dei biscotti al cioccolato la scorsi sulla porta della cucina ancora mezza addormentata. Notai rapidamente che indossava una mia maglietta e nel momento in cui mi girai per salutarla lei mi baciò.
Reb’s POV:
Mi svegliai nella camera di Harry la mattina seguente. Quella notte avevamo fatto l’amore ed era stato fantastico. Arrossii al solo pensiero di aver fatto l’amore con il mio migliore amico, ma sebbene l’imbarazzo del momento, presi coraggio e m’infilai la sua maglietta, proprio quella che aveva indossato la sera prima e mi diressi verso la cucina, dove lo trovai intento a preparare la colazione davanti ai fornelli con addosso solo i boxer. I suoi bellissimi capelli ricci erano tutti scompigliati e lui era così sexy… Non ci pensai su due volte e mi diressi verso di lui prima di perdere quel poco coraggio che avevo acquisito e, appena si voltò, lo baciai. Riuscivo a percepire il sorriso che fece mentre ci baciavamo. Appena ci staccammo per riprendere fiato, mi guardò e con un sorriso stampato sul volto, mi disse: - Buongiorno, Reb. – Arrossi ancora di più. Non potei farne a meno e risposi con un timido “Buongiorno, Cupcake” appena sussurrato. Mi sedetti sul bancone della cucina accanto a lui che colse subito l’occasione per avvicinarmisi. Mi si avvicinò, avvolsi le mie gambe intorno alla sua vita e lo tirai a me. Misi in bocca un biscotto e lui, avvicinando la sua bocca alla mia come se stesse per baciarmi, ne morse metà. Era romantico, molto, sembrava quasi un sogno. Venimmo improvvisamente interrotti dal telefono che squillava, risposi ancora aggrappata ad Harry che proprio in quel momento decise di darmi piccoli baci sul collo. Era El: - Il mio vestito, il mio vestito è arrivato!!-
-ok arrivo, ultima prova! Urlai senza nemmeno rendermene conto
Quella stessa sera i ragazzi sarebbero venuti da noi e l’indomani io mi sarei alzata e avrei preparato la colazione per tutti. Mi sarei vestita per ultima e poi saremmo andati in chiesa. Passai con El gran parte della giornata e verso sera andammo in aeroporto per andare a recuperare Perrie, la ragazza di Zayn e damigella di El, ma siccome il volo da Boston era in ritardo, per passare il tempo le chiesi di raccontarmi qualcosa in più su Zayn e Perrie e di come si erano conosciuti.
-Si sono incontrati circa 2 anni fa. All’inizio lei non voleva uscire con lui, ma alla fine ha accettato. Lui è sempre stato innamorato di lei, ma ultimamente li vedo distanti, litigano spesso e ho anche pensato di non chiedere a lei di farmi da damigella, ma non l’ho trovavo giusto, così parlando con Lou, abbiamo chiesto ad entrambi di mettere da parte i rancori e di essere testimoni al nostro matrimonio.-
Non conoscevo bene Perrie, l’avevo vista solo un paio di volte da quando Harry aveva formato la band con i ragazzi; io ed El avevamo legato fin da subito, ma in Perrie c’era qualcosa che non mi piaceva e non riuscivo a capire cosa fosse. Finalmente arrivò, la salutammo e ci dirigemmo verso la macchina. Lou ed El non avrebbero dovuto incontrarsi, siccome era ancora presto accompagnammo Perrie da Zayn, poi El mi portò a casa e lei andò dai suoi genitori per passare la notte lì da loro, proprio come vuole la tradizione.
Arrivata a casa, mi feci una doccia e iniziai a preparare la cena per i ragazzi, telefonai ad Harry che doveva andare a prendere Lou e gli altri
- Ciao Cupcake, come va?
- Ciao Reb! Tutto bene, sono in macchina, sto andando a prendere i ragazzi. Tu come stai?
- Bene, grazie. Oggi ero con El… e volevo dirti…dobbiamo parlare…
- Oh – disse, ma io continuai senza lasciargli il tempo di replicare. – E lo sai benissimo di cosa   feci una pausa “è stato bellissimo!” Puoi venire a casa prima dell’arrivo dei ragazzi, così mi aiuti e parliamo un po’ di questa notte –
- Anche per me è stato bellissimo, sto tornando! Di ai ragazzi che ho avuto un contrattempo e che devono venire da soli!-
Mentre lo aspettavo cercai di mettere le cose in chiaro nella mia testa, volevo fargli un bel discorso, ma quando aprì la porta e si passò la mano nei capelli, io rimasi imbambolata, - Ciao principessa! - erano le prime parole in italiano che aveva imparato e dette con quel suo accento british erano così sexy! Sorrisi e mi diressi verso la cucina.
- Volevo parlare della scorsa notte, di noi, insomma siamo sempre stati ottimi amici e ora, non avevo mai pensato a noi come a una coppia, ma questa mattina qualcosa è cambiato e mi chiedevo se anche per te fosse lo stesso-  riuscì a malapena a finire la frase che mi baciò, sentì le sue mani cercare le mie, lasciai che si intrecciassero.
 - Voglio provarci, voglio sentirmi bene il più a lungo possibile, ma non diciamo niente ai ragazzi per adesso –
Io annuì poi lo abbracciai e misi la mia testa sul suo petto, lui mi bacio i capelli, lo faceva sempre; - - lasciamo la tua stanza ai ragazzi, porta il tuo vestito nella mia, dormiamo insieme- 
- non credi che capiranno qualcosa?- mi chiese leggermente perplesso
- viviamo insieme da anni, condividiamo tutto, non credo che si insospettiscono se condividiamo il letto per una notte no?-  gli diedi un bacio e poi tornai in cucina; quella sera mi ero sbizzarrita, era l’ultima sera da celibe di Lou e avevo preparato un sacco di antipasti, una torta per l’occasione e per cena avrei fatto la carbonara; lui si fece una doccia, si cambiò e poi mi diede una mano ad apparecchiare, ci sedemmo sul divano, io appoggiai la mia testa sulle sue gambe e iniziammo a chiacchierare, quando improvvisamente suonò il campanello, ci tirammo su di scatto, io corsi in cucina, mi infilai il grembiule e lui andò ad aprire, avevamo sistemato Louis come capotavola, Harry alla sua destra e io vicino a lui, difronte a noi c’erano Zayn e Liam e Niall, quando entrarono mi sporsi dalla cucina per salutarli, poi uscì con gli antipasti e intanto che loro mangiavano io misi su l’acqua per la pasta.
-Harry, puoi venire un secondo!- urlai dalla cucina, lui si precipitò, gli feci segno di chiudere la porta, lui si avvicinò a me - puoi salare l’acqua? Intanto vado dai ragazzi- annuì ed io usci, quando arrivai in salotto notai che i ragazzi avevano un’espressione complice, odiavo quando mi nascondevano qualcosa, avevano un legame così forte che nemmeno sotto tortura avrebbero parlato.  
- Allora Lou, questa è la tua ultima notte da celibe, non voglio sapere cos’è successo al tuo addio al celibato, come tu non saprai mai ciò che è successo alla festa di El… -  e mi venne in mente la magnifica serata passata al “Funky Buddah” con El e le altre damigelle, i cui dettagli non sarebbero mai venuti fuori.
Sapevo di averli incuriositi, ma giocavo al loro stesso gioco. Harry arrivò con la pasta, io la divisi in parti uguali e iniziammo a mangiare, durante tutta la cena volavano frecciatine tra i ragazzi, battutine, allusioni; qualcuno mi diede anche un calcio, ma credo che fosse per Harry e che avessero sbagliato gamba. Seccata da quel gioco presi in mano la situazione, appoggiai una mano sulla gamba di Harry, lo vidi sussultare, non se l’aspettava, iniziai a punzecchiarlo, percepivo i suoi sudori freddi e le facce dei ragazzi in quel momento erano epiche, non capivano cosa stesse accadendo. Mi diressi in cucina facendo finta di niente, mi stavo divertendo molto, portai la torta in salotto e diedi a ognuno una fetta, sapevo perfettamente che Harry si sarebbe sporcato di cioccolato, così decisi di sferrare il mio colpo finale… quando all’angolo della bocca di Cupcake si fermò un piccolo pezzo di cioccolato, mi avvicinai e glielo tolsi con fare molto provocante. Non volevo rubare la scena a El e Lou, ma mi ero davvero stufata di quel giochino da quindicenni, mi alzai per sistemare la cucina, feci segno ad Harry di seguirmi.
 - dobbiamo dirglielo, questo gioco mi sta uccidendo!- dissi
- Non possiamo, domani è il gran giorno di Louis ed Eleanor- rispose lui stringendomi a se
Istintivamente lo baciai e in quel preciso istante entrò Niall per avere un altro pezzo di dolce. Ci guardò spaesato e rimase a bocca aperta, noi ci guardammo quasi spaventati dalla reazione di Nello.
- Io lo sapevo!! Lo dicevo a Liam che vi comportavate in modo diverso!-  esordì il biondo
- Shhhhh, non vogliamo rovinare il giorno di Lou ed El!- replicai
- quindi tieni  la tua bocca sigillata!- intervenne Harry
- credi che non se ne siamo accorti, credi che vi abbiano abbinati a caso come damigella e testimone?- ammiccò con un sorriso fastidioso
- sono mesi, se non anni che cerchiamo di farvi capire cosa provate, che tra voi c’è qualcosa di più oltre ad una profonda amicizia…- proseguì
- Harry, non ti sei mai accorto della tua gelosia nei suoi confronti? Vi coccolate come se fosse fidanzati, mangiate l’uno dal piatto dell’altra! Se uscite con qualcuno l’altro fa l’offeso, vi addormentate l’uno sull’altra quando guardate qualche film e regolarmente tu la porti in camera sua senza svegliarla. Due amici, per quanto possano essere legati, non si comportano così!- concluse per poi accaparrarsi con l’ultima fetta di torta
- È successo tutto così in fretta, non c’è ne siamo resi conto nemmeno noi! Come potevamo dirlo agli altri?- dissi guardano Harry poi feci un respiro, lo presi per mano e usci dalla cucina
Davanti a Lou, Laim e  Zayn che scherzavano gli diedi un bacio a stampo
I tre si guardarono e poi iniziarono ad applaudire – finalmente ve ne siete resi conto!- esordi Lou
Gli altri due si spintonavano e ridevano come degli ebeti
Ero imbarazzata, ma felice, guardai l’orologio - l’una e quindici. È tardi aiutatemi a sistemare, prepariamo le cose per la colazione e poi tutti a nanna!! Domani dobbiamo alzarci presto!-
Sistemammo velocemente le cose nella lavastoviglie e preparai il tavolo con le tazze e l’occorrente per la colazione.
*
SABATO ore 7:20
Ero in piedi da quasi mezz’ora, le sveglie dei ragazzi continuavano a suonare; Harry era sotto la doccia mentre gli altri stavano ancora dormendo, alle undici sarebbe iniziata la cerimonia,
- Svegliaaaaa, su in piedi altrimenti arriviamo tardi in chiesa.- entrai nella stanza urlando, iniziai a scoprirli, ma sembravano non volersi alzare.
- io vado a farmi la doccia, se quando esco non avete finito la colazione e messo le tazze nel lavandino, sarò costretta a chiamare la cavalleria!-
Mi diressi verso il bagno dal quale Harry era appena uscito, lo baciai e poi mi precipitai sotto il getto d’acqua, fui abbastanza rapida, uscita dalla doccia mi truccai, e mi infilai il vestito, era passata circa un’ora. Entrai in salotto per farmi aiutare con la cerniera e li trovai ancora seduti a fare colazione.
- non sono stata abbastanza chiara?? – dissi sventolando le mani davanti ai loro occhi che mi guardavano ancora assonnati.
- Zayn, aiutami a chiudere il vestito; Louis, Niall andate a prepararvi, e tu Liam riponi tutte le tazze nella lavastoviglie, Harry dagli una mano, sei l’unico già pronto!-
Scattarono subito in piedi – Lo sapete che dobbiamo essere in chiesa alle 10:30. Prima di uscire di casa voglio fare qualche foto con voi-
-c’è un fotografo pagato per fare questo, le foto si fanno prima e dopo la cerimonia- disse Lou infilandosi la camicia nei pantaloni.
- Accontentala una volta ogni tanto- disse Harry sorridendomi.
Erano tutti pronti, li misi in posa e mi sistemai al centro, tra Lou ed Harry, facemmo qualche scatto; poi feci qualche scatto a loro singolarmente e in gruppo.
Stavamo per uscire quando – Reb, Harry- disse Zayn, ci voltammo e Niall ci scattò una foto. Scendemmo le scale e ci dirigemmo alle macchine, dove avevo già sistemato tre fiocchi bianchi due sugli specchietti e il terzo sull’antenna, ci dividemmo, io Harry e Lou in un auto, Niall Zayn e Liam nell’altra.
Per strada mandai un sms a El -“Noi stiamo andando in chiesa. Non vedo l’ora di vedervi insieme. Xxx R”-
Appena arrivammo, il fotografo iniziò con le foto di rito, prima i testimoni e lo sposo, poi le damigelle e lo sposo, damigelle e testimoni in gruppo e alla fine le singole coppie.
Mancava qualche minuto alle undici, e gli ospiti iniziarono ad accomodarsi in chiesa, Lou era all’altare, l’auto con El e suo padre era arrivata, noi ci sistemammo nel seguente ordine: Liam e Danielle; Demi e Niall; Perrie e Zayn; io e Harry, dietro a noi El con suo padre.
La marcia nuziale iniziò a suonare, e iniziammo a percorrere la navata, quando anche Harry ed io ci sistemammo sui gradini sotto gli sposi, Lou si voltò e i suoi occhi iniziarono a brillare, il suo grande amore stava arrivando, la paura in quel momento svanì; Bob, il padre di El, le alzò il velo e la baciò poi strinse la mano a Lou e si accomodò vicino a sua moglie.
Quando il prete disse: - Vi dichiaro marito e moglie! Ora può baciare la sposa - tutti applaudimmo.
Riiniziammo con le foto di rito, classiche degli sposi, questa volta ci spostammo fuori, era una bellissima giornata.
Verso la fine della serata, qualcuno propose l’ennesimo brindisi per gli sposi, El guardò Lou che annuì, poi si alzò in piedi e disse – Voglio proporre un brindisi! Ma non a noi amore! A Rebecca e Harold! Senza di voi questo giorno non sarebbe stato così fantastico! Grazie, grazie di cuore!-
- Anch’io voglio brindare a voi!- intervenne Lou – come ha detto El, questo giorno non sarebbe stato così fantastico senza il vostro aiuto e supporto! Voglio brindare a voi, perché finalmente dopo anni avete capito che tra voi c’è qualcosa di più che una forte amicizia! Finalmente c’è l’avete fatta! Brindo a noi ragazzi, che la nostra amicizia duri per sempre!- concluse guardano gli amici.
tutti si alzarono in piedi e con i calci rivolti al cielo, brindarono alla loro.
***
Erano passati più di due anni dal matrimonio di Louis ed Eleanor, la loro famiglia si era ingrandita da due mesi con l’arrivo della piccola Jane Victoria; Nel frattempo Zayn e Perrie si erano lasciati e rimessi insieme almeno cinque volte, per poi lasciarsi definitivamente il giorno in cui nacque Jane.
***
Era agosto e tutti noi eravamo andati in vacanza, io ed Harry avevamo deciso di passare un mese dai miei genitori nella campagna toscana, dove per l’ultima settimana di vacanza ci avrebbero raggiunti anche Anne e  Robin, patrigno di Harry e Gemma, che Anne aveva sposato in seconde nozze, dopo anni di fidanzamento.  All’ultimo ci raggiunse anche Gemma.
Visto il mese trascorso, decisi di portarlo a Roma, per passare una giornata poco prima di tornare a casa; visitammo i posti più belli come il Colosseo, il lungo Tevere, i fori imperiali e per farmi contenta, venne con me e mi sopportò in via dei condotti e via del corso a guardare vetrine. Rimase stupito e ammaliato dalla Città Eterna a tal punto da volerci ritornare dopo il nostro matrimonio.
Una notte, poco prima del nostro rientro a Londra,  dopo aver fatto l’amore, Harry si voltò verso di me…
- Sposami! – disse ancora con il respiro affannoso
- Eh? Credo tu sia ancora su di giri…. – dissi io cercando di riprendere fiato
- è da un po’ che ci penso, e dopo questa vacanza tutta in famiglia ho capito che voglio una famiglia tutta nostra!-
- Sono quasi tre anni che stiamo insieme e credevo che tu non me l’avresti mai chiesto - risposi imbarazzata ed eccitata contemporaneamente per la proposta appena ricevuta.
Lo aveva fatto nel modo migliore, gli è venuto dal cuore e non era niente di architettato, noi e il nostro amore! Non m’importava se non aveva l’anello o se non mi aveva chiesto di sposarlo durante una cenetta a lume di candela, l’aveva fatto nel momento in cui si sentiva pronto!
 
Rientrati a Londra non facemmo in tempo a posare le valige che ci telefonò Louis, ad El si erano rotte le acque e stavano andando in ospedale; Salimmo in macchina e dirigendoci verso il Chelsea Hospital telefonai anche agli altri, ma gli unici in città erano Zayn e Perrie, Liam era a casa dei suoi per il matrimonio della zia insieme a Danielle e Niall era tornato in Irlanda. Ci ritrovammo noi quattro nella sala d’attesa, quando improvvisamente Zayn e Perrie si misero a litigare, lui ricevette uno schiaffo e lei se ne andò.
- Finalmente è finita- dissi sottovoce all’orecchio di Harry
- Se non la rincorre è finita per davvero – mi rispose lui tenendomi le gambe che avevo appoggiato sulle sue.
In quel momento entrò Lou, ancora con il camice indosso – È nata! Venite voglio presentarvi una delle donne più importanti della mia vita!- disse con gli occhi lucidi e la voce tremolante per l’emozione.
Noi lo seguimmo, ma Zayn rimase assorto nei suoi pensieri nella sala d’attesa;  in braccio ad El ancora stremata, c’era un piccolo fagottino avvolto in una coperta rosa. Lei con un filo di voce – Vi presento Jane Victoria Tomlinson –
Vidi una lacrima rigare il viso di Harry, così strinsi la sua mano e ci avvicinammo a Louis che l’aveva presa in braccio – Benvenuta piccola Jane- dissi accarezzandole una manina, Harry, aveva lasciato la mia mano, e mi cingeva i fianchi, senza mai staccare la presa, che si faceva sempre più salda. Così per infondergli sicurezza e calma, guardai i neo-genitori – Zio Harry ed io siamo così felici di conoscerti, così emozionati, che a fatica riusciamo a trovare le parole per descriverlo –
- P…p…posso- disse Harry con un filo di voce rivolgendosi a Louis
- stai scherzano vero? Devi!! – rispose lui porgendogli la bambina
Mi faceva uno strano effetto vederlo con un bimbo tra le braccia…. Lou volle a tutti i costi scattare delle foto con tutti noi e la bambina. Sarà il primo ricordo di Jane, i suoi "zii" sono stati i primi a vederla dopo mamma e papà, concluse baciando El.
Quando uscimmo dalla stanza, Zayn aveva un orsacchiotto e un piccolo ciondolo tra le mani, entrò a vedere la bambina, accontentò Louis facendo delle foto e gli porse i regali, baciò El, e usci.
- Ti va di parlare?- gli chiese Harry dirigendoci verso l’uscita
- Sto bene, sapevo da tempo che sarebbe finta così. No, non ne voglio parlare! – rispose lui secco salendo sulla sua macchina per poi scomparire nel traffico.
Sapevo che Zayn non stava bene, e soprattutto che non avrebbe mai e poi mai parlato con i suoi amici, ma forse con me si sarebbe aperto; così mentre tornavamo a casa gli inviai un sms “su parla con me… so che non ti va… ma non dirò niente ti ascolterò e basta”.
Mentre aspettavo una risposta qualcosa mi riportò alla mente vecchi ricordi, ci fu un periodo poco dopo il mio trasferimento in città con Harold, quando una sera in un pub, conobbi un ragazzo davvero simpatico e con il quale intrapresi una storia per circa sei mesi. Nessuno nemmeno Cupcake che all’epoca era il mio migliore amico, era venuto a conoscenza della mia relazione, quando io e questo ragazzo ci lasciammo, fu una decisione comune e rimanemmo amici, quando Harry mi presentò per la prima volta i ragazzi, eravamo andati a cena fuori tutti insieme e quando vidi Zayn dopo tanto tempo, mi si fermò il cuore e rimasi stupita. Facemmo finta di niente, come se quella sera fosse la prima volta che ci incontravamo, ero uscita spesso con Zayn dopo il nostro riavvicinamento, volevo riallacciare i rapporti ma ero stata chiara io volevo ritrovare un amico niente di più, lui acconsentì, così passavamo spesso intere giornate insieme a chiacchierare e ricordare i vecchi tempi. All’epoca mi parlava spesso di Perrie, sembrava davvero innamorato di lei e io ero felice per lui.
Quando arrivammo a casa Harry telefonò ad Anne per darle la notizia e io mi buttai sotto la doccia, quando usci trovai Harry intento a prepararsi per uscire
 - Amore dove vai?- gli chiesi pettinandomi i capelli
- Da mamma, torno tra due giorni vuoi venire con me?-
-cosa ci vai a fare da tua madre? Comunque no riesco, devo sistemare le ultime cose a casa di El e Lou per l’arrivo a casa di Jane; salutala e dille che le voglio bene- conclusi per poi baciarlo e vederlo uscire.
Harry’s POV
Sembrava ieri che Louis mi disse che aveva chiesto ad Eleanor di sposarlo… e oggi è nata la sua bambina, io e Reb ci sposeremo nel giro di sei mesi, vorrei farlo verso l’estate, settembre al massimo, spero che quel momento arrivi il prima possibile… ora non mi resta che dirlo a mamma e Gemma. Quando i ragazzi lo sapranno faranno a gara per organizzare l’addio al celibato… quando gli accennai che volevo chiedere di sposarmi, avevano già iniziato a costruire castelli in aria, ora che la cosa è reale non oso immaginare cosa faranno.
-Mamma, sono a casa- dissi entrando in casa, mamma odiava quando suonavo il campanello, diceva “questa è e sarà sempre casa tua, quindi usa le chiavi!”
- Sono in cucina, c’è anche Reb o sei solo?- Mi rispose a gran voce
- È rimasta a Londra per addobbare casa di Lou ed El per quando porteranno Jane a casa dall’ospedale. Cosa cucini di buono?-
- Su avanti sputa il rospo! Ti conosco bambino mio! Sei strano e hai sempre il sorriso sulle labbra da quando siete tornati dalla vacanza-
- Le ho chiesto di sposarmi, mamma! E lei… lei ha detto “SI!”-
- E me lo dici così? Sono così felice per voi! Tua sorella lo sa? Francesca e Andrea cos’hanno detto? O MIO DIO, dobbiamo muoverci, avete deciso una data?-
-Mamma, mamma calmati, pensavamo all’estate, non più tardi di settembre… e non lo sa nessuno, tranne noi tre… l’avevo accennato ai ragazzi prima di partire  
Forse avevo trovato il modo per far parlare Zayn, così decisi di chiamarlo
-Ehy Zayn, sono Reb, mi servirebbe una mano per gli ultimi decori per l’arrivo a casa della piccola Tomlinson, mi aiuti?-
-Non c’è nessun’altro che può farlo? Dov’è Harry? O Liam, o Niall?- mi chiese leggermente seccato
-Oh andiamo aiutami, così potrai parlare con me so che lo vuoi fare, ma che hai paura del giudizio dei ragazzi- conclusi
-Va bene, ci sto! Ti passo a prendere tra un oretta circa, vedi di essere pronta!- disse per poi chiudere la chiamata
 
Passai il pomeriggio con Zayn e poi lo invitai da me per cena, non volevo che rimanesse solo, quando ad un certo punto, Zayn mi si avvicinò per poi baciarmi, io istintivamente lo allontanai da me e gli mollai un ceffone
- Mai sei deficiente? Io non ti amo, io amo Harry! Lui è anche uno dei tuoi migliori amici, e sto per sposarlo!-
- Io non ti ho mai dimenticata, perché credi che in questi anni io mi sia lasciato e rimesso con Perrie così tante volte?!-
- Fuori, fuori da casa mia ora!!!- gli urlai sbattendolo fuori di casa
Come poteva farmi questo, come poteva fare questo ad Harry… mi sentivo un schifo anche se non avevo fatto niente di male, presi il cellulare e inviai un sms a Gemma  *è successo un casino! Domani raggiungo Harry da vostra madre, puoi venire con me, non me la sento di guidare sola*
non feci in tempo ad alzarmi dal divano che lei mi rispose *Domani mi racconti tutto, vengo a prenderti alle 8.30. Cerca di dormire xx G.*
Il giorno successivo durante il viaggio raccontai tutto l’accaduto a Gemma, chiedendole di non dire nulla al fratello, lo avrei fatto io in un momento opportuno. Quando però arrivammo a destinazione Harry non era in casa, Anne disse che aveva ricevuto una telefonata la sera precedente che lo aveva mandato su tutte le furie; Gemma capì all’istante di cosa di trattava, appena la madre rientrò in casa mi strinse a se.
Gemma cercò di aiutarci, combinando un incontro, all’insaputa di Harry, durante il quale io cercai di spiegargli che si trattava di un errore e che Zayn aveva detto solo ciò che gli faceva comodo; senza ascoltare le mie ragioni mi urlò contro che tra noi era finita, la sua voce tremava, i suoi occhi diventarono improvvisamente lucidi e prima di scoppiare a piangere se ne andò lasciandomi sola, sapevo che non pensava ciò che mi aveva appena detto, decisi di lasciarlo sbollire per un po’..
***
Erano passati alcuni mesi dalla nascita della piccola Jane. E le cose tra me ed Harry non andavano bene, lui si era trasferito a casa di Gemma e io ero rimasta sola in quel grande appartamento che prima dividevamo. Di li a poco Gemma avrebbe festeggiato il compleanno e fregandosene di quello che le aveva chiesto il fratello mi invitò a casa di Anne, che in tutto questo tempo proprio come la figlia aveva preso le mie difese.
Eravamo a cena, io e Anne ci dirigemmo in cucina per andare a prendere la torta per Gemma, quando mi rialzai dopo aver tirato fuori i piatti dal mobiletto della cucina, feci a malapena in tempo ad appoggiarli sulla penisola che mi senti svenire, cadendo a terra feci un botto che attirò l’attenzione di Anne la quale caciò un urlo per chiedere aiuto, immediatamente Harry, Robin e Gemma si precipitarono in cucina.
Mi ripresi in pochi secondi, ma sui loro volti si poteva leggere lo spavento e la paura del momento
-Sto bene, mi sono solo alzata troppo velocemente e la testa ha iniziato a girare improvvisamente- dissi rialzandomi, Harry se ne stava in disparte, guardandolo mi resi conto di quanto triste fosse la sua espressione.
-Scemo, mi aiuti o no? Portiamola in salotto- disse Gem rivolgendosi al fratello, il quale annui semplicemente per poi fare quello che lei gli aveva detto.
Sapevo che quel mio malore non era correlato a qualcosa di fisico, ma a qualcosa legato alla mia mente, quella situazione mi stava uccidendo, lui era li, stava seduto vicino a me, ma io non lo sentivo più mio e la cosa mi faceva stare davvero male, e il mio fisico ne risentiva. 
Quella notte, rimasi da Anne e il giorno dopo Gemma mi riaccompagnò a Londra, rimasi in silenzio per quasi tutto il viaggio, in un momento quando alla radio passò una canzone che Harry ascoltava spesso “When I was your man” di Bruno Mars, le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso e io non riuscivo a fermarle, all’inizio cercavo di soffocare i singhiozzi, ma poi non resistetti più e mi lasciai andare in un pianto che non finiva, mi sentivo terribilmente ferita e sola, Gemma fermò la macchina, ma io non riuscivo a smettere di piangere, mi portò a casa, mi mise a letto.
Sentì che chiamava il fratello:
- Perché le fai questo? Non ti rendi conto di quanto lei stia male?-
- Cosa devo fare, sposarmi con una che appena non ci sono si diverte con uno dei miei migliori amici? Come posso fidarmi ancora di lei? Gemma, credi che io non la ami, ma ti sbagli lei è tutto per me! Ma non riesco nemmeno a guardarla negli occhi..-
-Sei un idiota! Credi più ad un amico che a lei… vi conoscete da quando avete tre anni e non hai ancora imparato a capire quando mente! Glielo leggi negli occhi, se ti avesse mentito, non avrebbe cercato il tuo sguardo, non si sarebbe sentita così delusa da sentirsi male! Vedi di fare qualcosa, perché non troverai mai un’altra come lei! –
 Lui mi mancava terribilmente, ma restare a Londra, restare in quella casa non mi avrebbe fatto bene.
 
Si stava avvicinando il Natale e io pur di non vedere Harry, decisi di trascorrerlo in Italia a casa dei miei, sarei tornata poco prima di capodanno che avrei festeggiato con Gem e delle sue amiche in un pub a Londra. Dopo le vacanze con i miei, al mio rientro chiesi ad El se poteva venire a prendermi, volevo vedere la piccola Jane e chiacchierare con la sua mamma, erano quasi tre settimane che non vedevo Harry.
-Rebecca!- mi sentì chiamare
-Eleanor J Tomlinson- risposi sorridendole – ma dov’è la piccola peste?- chiesi riferendomi a Jane
- Dalla nonna, Johannah ha insistito, con lei ci sono anche le gemelle, adorano la loro nipotina. So che c’è qualcosa che devi dirmi… -
- Le voci girano in fretta vedo… comunque… mi aveva chiesto di sposarlo…ma poi quando è nata Jane… a causa di Zayn è saltato tutto…-
-Tesoro mi spiace moltissimo, abbiamo visto spesso Harry in questi giorni e ci ha detto che quest’anno avete deciso di passare il Natale separati… stiamo organizzando il battesimo della bambina, e come sai vorremmo voi come padrino e madrina… ma non voglio creare altri attriti…-
- Non preoccuparti El, io ci sarò! Esattamente come c’ero quando vi siete sposati e quando Jane è nata, non mi farò influenzare da Harry! Ora però mi puoi accompagnare a casa?-
Mi accompagnò a casa, l’indomani sarebbe stato il 31 dicembre, quindi come da programma avrei passato l’intera serata con Gemma e le sue amiche,  questo non mi avrebbe fatto pensare ad Harry e a tutto l’accaduto.
Allo scoccare della mezzanotte, quando tutti erano pronti ad un brindisi, afferrai il braccio di Gem e mi sentì mancare, la buttai sul ridere e diedi la colpa ai troppi drink….
***
Era arrivato il giorno del battesimo di Jane, Lou ed El non potevano aver scelto un giorno migliore, il 4 gennaio, come da promessa, cercai di essere gentile e di non lasciar trapassare le mie emozioni. Ero pronta per entrare in chiesa con la bambina in braccio
-Harold?!- chiesi stupita
- Ciao bimba – mi rispose lui senza guardarmi negli occhi
- Hai saputo la verità?- dissi cullando Jane che piangeva
- Mi dispiace! Mi dispiace da morire! Avrei dovuto crederti dall’inizio!-
- sposami!! – gli urlai senza esitare, ma l’unica risposta che ottenni, fu un lungo e bellissimo bacio – suppongo che sia un “si” – gli chiesi sarcastica
Lasciammo il discorso in sospeso per proseguire la cerimonia di Jane, durante la quale Harry non mi staccava gli occhi di dosso e alternava dolci sorrisi a provocanti frecciatine. Ovviamente tutti si accorsero della nostra riappacificazione, e ne furono entusiasti. La sera tornammo a casa nostra e passammo la notte più bella della nostra vita.

Una sera a cena invitammo a cena da noi Anne, Robin e Gemma:
- Gemma verresti un secondo con me?- ma quasi contemporaneamente Harry le fece la stessa domanda; lei ci guardò spaesata e poi scoppiò in una risata – Siete proprio fatti l’una per l’altro!-
-I fratelli hanno la precedenza- dissi facendo l’occhiolino
 
- Harry allora cosa c’è? Siete strani. Vuoi parlare o no zucca vuota!- disse lei mordendo l’ultima fetta di torta salata
- mi ha chiesto di sposarla…E io ho detto si! Ora ho un dubbio, e se risulterà fondato credo che Rebecca mi ucciderà…. –
-Non avete sedici anni, cosa puoi aver mai fatto per pensare che voglia ucciderti? Ti sei dimenticato del suo compleanno? Del vostro anniversario? Di qualche data importante?-
- Credo di aver fatto una cazzata più grossa di me… ma credo che infondo sia anche una cosa bella…. I bambini sono così carini, Jane avrebbe qualcuno con cui giocare- concluse
- Credevo di essere stata chiara… quando a quindici anni ti ho fatto quel discorsetto…. Comunque lei lo sa o è solo un tuo dubbio?- chiese lei con sarcasmo
- potresti indagare? Voi siete sempre state ottime amiche…. E magari tra donne ci si confida. Oggi nel primo pomeriggio poco prima di uscire ha vomitato- concluse lui
……
- Cosa voleva Harry da te?- le chiesi
- Niente di che, mi ha chiesto se sapevo cosa potremmo regalare a Robin per il suo compleanno. Tu invece cosa volevi dirmi?-
- Oggi quando ho vomitato, non era la prima volta che mi sono sentita male in questa settimana-
- Non sapevo che Harry facesse questo effetto…- disse dandomi qualche spintarella
- Forse non siamo stati toppo attenti, credo di essere incinta… ma non voglio dirglielo prima di essere sicura- le dissi senza mai guardarla negli occhi.
Gemma riusciva a stento a trattenere le risate.
Quando le dicemmo che ci eravamo messi insieme a momenti dalla gioia mi strozzava, per non parlare di Anne… quando per venticinquesimo anniversario dei miei, io andai a prendere Anne, Robin, Gemma ed Harry all’aeroporto e lo baciai, pensando che lui le avesse detto di noi, la vidi sbiancare; per poi dirmi “non poteva trovare di meglio! Sei la sua migliore amica, e ora sarai tutto per lui!”, come avrebbe reagito a un matrimonio e forse anche a una gravidanza? È vero che non eravamo più bambini, avevamo quasi ventiquattro anni, e vivevamo insieme da quando ne avevamo diciassette.
- Gem, non sto scherzando…. Sai quanto lui ami i bambini e un figlio tutto nostro sarebbe bellissimo, ma io ho sempre sognato l’abito bianco e poi una famiglia. Ma amo con tutta me stessa tuo fratello e sono pronta a fare le cose al contrario se anche lui lo è!- le dissi senza mai respirare
- mai come ora ho pensato quanto siate perfetti insieme, Harry mi ha detto che ti ha fatto la proposta… quando lo direte a mamma e Robin? –
- Biondeeeee – esordì Harry entrando nella stanza
Gemma mi sorrise, poi baciò il fratello e se ne andò al piano di sotto
- Bimba, dimmi la verità, in questa testolina bionda frulla qualcosa, e non dirmi che stai male per la cena di ieri, perché ti conosco troppo bene! C’è qualcosa che ti preoccupa e io lo scoprirò! – mi baciò per rassicurarmi e poi andammo nella sala da pranzo dove c’erano tutti…ci guardammo negli occhi
- ci sposiamo!!!!- gridammo in coro,  Gemma scoppio in una risatina nervosa, Anne a momenti si strozzava con il boccone di torta e Robin venne ad abbracciarci.
-non credevo che avresti avuto questa reazione, mamma- disse lui andando ad abbracciarla
-lui ti ama sai… sei la cosa migliore che gli sia potuto capitare nella vita… e nonostante la mia reazione, sono davvero felice, lui rimarrà sempre il mio bambino, non importa quanto grande e maturo diventerà per me sarà sempre il mio bambino! – mi disse appena fummo rimaste sole.
- wow se ti avessi detto che sono incinta come avresti reagito? – le chiesi mentre sciacquavo i piatti prima di infilarli nella lavastoviglie, la sentì appoggiare in modo rumoroso le posate nel lavandino, come se stesse per svenire. – Anne, non sono incinta… o ameno non credo. – non appena finì la frase, mi si avvicinò e mi strinse in un abbraccio forte in quel momento lo “Zuccone” come lo chiamava Gemma, entrò in cucina – Reb, vado in camera, domani devo andare in giro per Londra, vieni con me? – mi chiese sbadigliando
- no, non vengo con te, mi vedo con El e la piccola Jane per un caffè e cosi le accenno del matrimonio, so già che se non fosse tra le prime a saperlo mi ucciderebbe, e non te la prendere ma della tradizione non mi interessa nulla, la voglio tra le mie damigelle! Finisco qui e ti raggiungo- conclusi sorridendo.
-notte mamma, notte Gem, notte Robin – disse andando in camera
- qui abbiamo quasi finito, puoi raggiungerlo, devo solo aviare la lavastoviglie, poi vado a dormire anche io, notte Rebecca-
- Buonanotte Anne, notte a tutti –
Quando entrai nella camera Cupcake era già a letto, e  sembrava dormire, mi sdraiai sotto le coperte vicino a lui, cercavo di immaginare, come sarebbe stata una famiglia tutta nostra, vivevamo insieme da sette anni e anche prima dell’inizio della nostra storia avevamo sempre avuto un ottimo feeling… i miei pensieri furono distolti dalla vibrazione del mio cellulare, “ho quello che ti serve per confermare o smentire il tu dubbio. G.” non poteva venire in camera? Infondo Gem  dormiva in quella accanto, “positivo o negativo devo dirglielo!” pensai, sentì bussare alla porta
-Avanti!- sussurrai per non svegliare Harry che dormiva
Vidi sbucare la mano di Gemma che sventolando un test di gravidanza disse – Forza dormono tutti, così ti levi il dubbio, e se ti preoccupa mio fratello, credimi lo renderesti ancora più felice se fosse possibile!-
- va bene, facciamolo!-
Fatto il test lo diedi a Gemma, ero spaventata da quel risultato, quelle due righette stavano per cambiare la mia vita.
- Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh- urlò Gemma saltellando – sarò zia, sarò zia
- è… è po… positivo?!?!?- chiesi in uno stato confusionale misto tra euforia e paura. La mia vita stava cambiando così in fretta, ma accanto a me avevo la persona giusta.
- si, sarai mamma!!- mi disse super euforica; non riuscivo a realizzarlo… un figlio e un matrimonio in così poco tempo, ero diventata grande – È un nostro segreto, voglio dirlo ad Harry domani, quando saremo da soli. Ora vado a dormire, sperando di riuscire a dormire…- dissi uscendo dalla stanza
Harry’s POV:
si era rigirata nel letto tutta la notte, la conoscevo bene e quando faceva così c’era sicuramente qualcosa che la turbava. Si stava avvicinando Febbraio e di conseguenza il mio compleanno, non volevo fare qualcosa di grande, magari qualcosa a casa con gli amici e basta.
Reb’s POV
Avevo trovato il regalo perfetto, gli avrei detto della gravidanza per il suo compleanno, non gli piaceva festeggiare in grande, avevamo sempre fatto qualcosa a casa con gli amici.
Primo Febbraio:
mi svegliai prima di lui, decisi di preparagli la colazione e portargliela a letto, sistemai il test vicino alla tazza sul vassoio, mi sedetti accanto a lui e aspettai che si svegliasse. Ero seduta a gambe incrociate nel lettone e provavo ad immaginare come sarebbe stato se da un momento all’altro un piccolo Harry fosse entrato di corsa in camera buttandosi sul lettone insieme a noi, ma la voce roca di Harry mi riportò li accanto a lui
-Buongiorno, bimba!-
-Auguri amore mio!!!-
- Cos’è questa cosa vicino alla mia colazione? Il mio regalo?- mi chiese stropicciandosi gli occhi
- È un regalo davvero speciale, per riceverlo definitivamente però, devi aspettare ancora un po di tempo, diciamo la fine di ottobre…- risposi cercando il suo sguardo, che si era perso a fantasticare
- Sei incinta?!?!? Voglio dire…. Aspetti un bambino… il nostro bambino?-  Mi chiese… tra un bacio e l’altro
- Si! Amore mio! Avremo un bambino!!!-
Lo squillare del telefono ci distrasse
-Auguriiiii scemooo! – urlò Gemma euforica e in sottofondo si sentiva Anne, che bisticciava con la gatta
- Auguri bambino mio!!!!-
- Mamma!- la ammoni lui. – Ci vediamo alle 19.30! –
Alla serata per il suo compleanno andò tutto bene e dicemmo ai nostri amici la grande notizia, i quali entusiasti si misero a brinare e cantare fino a notte fonda.
***
Decidemmo di sposarci il 4 di Settembre, mancavano solamente pochi giorni, io ed Harry ci eravamo divisi i compiti dell’organizzazione, il mio vestito era pronto e la sartoria me lo avrebbe consegnato da li a giorni. Avevo girato molti negozi prima di trovare l’abito giusto, trascinandomi dietro Gemma, El, mia madre e Anne; avevo optato per un abito stile impero, stretto sotto al seno che metteva in risalto il mio pancione ormai a dir poco enorme! Harry non faceva che parlare alla mia pancia, era più entusiasta lui di me.
 Avevo letteralmente buttato Harry fuori di casa, Gemma, El e la piccola Jane si erano trasferite da me, Harry invece per quella settimana, si era trasferito da Louis, la dottoressa mi aveva confermato il sesso delle nasciture ma Cupcake non lo sapeva, sarebbe stato il mio regalo di nozze, le mie damigelle erano le stesse di El, a differenza di Perrie, che venne “sostituita” da Gem, avevo lasciato a loro la scelta del vestito purché fosse blu chiaro.
***
La mattina del matrimonio, che si sarebbe celebrato intorno alle 10.30 ci svegliammo presto, dopo l’arrivo di Louise Teasdele, makeu up artist e amica di Gemma, senti suonare il campanello, corsi ad aprire senza nemmeno chiedere chi fosse, i miei genitori erano rientrati per l’occasione, e Gemma aveva prestato a loro, Anne e Robin il suo appartamento; mio padre era platealmente commosso, e spintonato da mia madre che gli urlava di smettere di piangere, entrò con il mio bouquet in mano, per le damigelle, invece di un bouquet a testa optai per un piccolo fiore da polso.
- Ora non potrò più chiamarti “piccola”, non posso credere che stai per sposarti, che il tuo lui sia cresciuto con te. – tratteneva a stento le lacrime, la sua unica figlia stava per sposarsi.
Non appena Gem senti la voce di mio padre corse verso l’ingresso – quanto tempo! Francesca, Andrea! Mi siete mancati! – esordì infilandosi le scarpe.
-Non sei più tanto piccola nemmeno tu Gemma! Sei emozionata per tuo fratello? – le chiese mia madre non lascando l’abbraccio che le stringeva – Sono emozionatissima, non quanto Andrea! Ma ho sempre saputo che questi due avrebbero finito per fare questo passo insieme e non come testimoni l’uno dell’altra…-
El se ne stava seduta in salotto con il cellulare in mano, aspettando che quello svampito di suo marito le telefonasse per avvisarci che stavano uscendo di casa, lui, Harry e Zayn avrebbero raggiunto la chiesa con la nostra macchina, mentre Niall  sarebbe venuto a prendere El, Jane, Gemma e mia madre. La macchina che avrebbe dovuto accompagnare me e papà alla chiesa era una Range Rover bianca gentilmente prestataci da Lou ed El, aveva un autista speciale, Liam!
Quando mio padre raggiunse la macchina accompagnando El, mamma e Jane da Niall e Liam Che ci faceva da autista, rimasi in casa da sola con Gemma – sei pronta?- mi chiese ormai sulla soglia – Si, dammi un momento, non trovo il regalo per tuo fratello- le risposi rovistando nella mia borsetta; - l’hai fatto aspettare per 18 anni, se non arrivi comincerà ad agitarsi, so che la sposa deve avere qualche minimo di ritardo, ma così lo uccidi! –
-eccomiiii, dai andiamoooo – uscimmo di casa e quando arrivammo alle macchine Liam e Niall mi squadrarono per un po per poi dire quasi in coro – questa volta il tuo “Cupcake” ci resa secco per davvero!-
Io sorrisi semplicemente, per poi accomodarmi in macchina
Harry’s POV
Quel giorno era arrivato, stavo per sposare la mia migliore amica, l’unica donna che conosceva davvero tutto di me, e con la quale avrei passato il resto della mia vita e che mi avrebbe reso padre da li a qualche mese…e non potevo essere più felice di così!
Era una settimana che mi aveva buttato fuori di casa, per riempire il nostro appartamento di donne, mia sorella, El e mia “nipote” Jane. Avevo dormito pochissimo e speravo che lei non se ne accorgesse; aveva passato più tempo con mia sorella e mia madre che con me, e mi aveva accennato qualcosa riguardo Gem, una sera quando non mi aveva ancora “sfrattato” eravamo accoccolati sul divano a guardare un film e mi disse – Sai, credo che tra Gem e Greg non vada molto bene, parla molto spesso di un certo Josh e messaggia continuamente!  -
In effetti avevo notato anche io qualcosa di diverso in mia sorella, ma non ci avevo dato molta importanza.
Reb’s POV
Durante tutto il tragitto, da casa alla chiesa, mio padre non aveva mai lasciato la mia mano
-papà sto per sposarmi, non vado in guerra! Amo Harry come non ho mai amato nessuno! E lui ama me!- dissi stringendomi a lui
- oh tesoro lo so, so quanto vi amate l’un l’altra e quanto siate perfetti insieme! E solo che tu sarai sempre la mia bambina, anche se crescerai ed avrai una famiglia tutta tua.
Guardando nello specchietto, vidi Liam con gli occhi lucidi, si voltò a guardarmi
-  Siamo arrivati, che inizi lo spettacolo! – disse scendendo dall’auto e venendo ad aprire la mia portiera.
Feci un respiro poi guardai Liam e diedi la mano a mio padre per entrare in chiesa che avevano addobbato con delle composizioni floreali bianche e blu; quando arrivai nell’ingresso già sistemati a coppie avevo davanti a me Louis ed Eleanor, Liam e Danielle, Gemma e Zayn, Niall e Demi. La marcia nuziale partì e ormai solo pochi passi mi separavano da Harry, arrivata sull’altare accanto a lui, Cupcake, era commosso, i suoi  occhi verdi erano lucidissimi, le sue grandi mani tremavano e aveva la voce flebile dall’emozione…
- Io Harold Edward prendo te Rebecca come mia sposa, non prometto di amarti sempre nella gioia e nel dolore per tutti i giorni della mia vita, ma prometto che tra noi non cambierà nulla, amerò allo steso modo tutti i figli che Dio ci vorrà dare, e amore mio non vedo di stringere quella creatura che cresce ogni giorno entro di te tra le braccia. Ti amerò ogni giorno come se fosse l’ultimo. - riuscivo a stento a trattenere le lacrime, e un flashback riportò alla mente il matrimonio di Louis ed Eleanor, dove tutto era iniziato; ora toccava me dovevo dire le mie promesse…
- Ci ho pensato molto, e ho sempre buttato il foglio su cui provavo a scrivere le mie promesse, ma nessuna andava bene o descriveva il mio amore per te… quindi  dico solo “si” mille volte SI! Si ora e per sempre! Non sarà un anello a simboleggiare il nostro amore, ma ogni giorno che passeremo insieme!-
Finita la cerimonia, chiesi di fare delle foto singole con le mie damigelle, prima di fare la foto di gruppo finale, tirai Gemma e la strinsi in un forte abbraccio, come per ringraziarla per essermi sempre stata accanto. Per poi passare alle foto con El e poi con Danielle e Demi.


Al ristorante dopo aver fatto le varie foto di rito, quando arrivò il momento del discorso mi alzai in piedi con il mio bicchiere d’acqua  ed esordì -Sono tre anni che stiamo insieme, sette che conviviamo, ma io credo di essermi innamorata di te quando tanto tempo fa preferivi passare interi pomeriggi con me invece di andare con i tuoi amici a giocare a calcetto, quando mi riportavi a casa dalle feste e quando ti sei beccato un pugno per me, e se non fosse stato per El e Lou noi non saremmo qui, questo giorno non sarebbe mai arrivato e Amore mio non potrei essere più felice di così! –
- io non so cosa dire, come sempre lei ha già detto tutto e non posso che essere d’accordo… - disse baciandomi
Mi alzai per sgranchirmi un po’ le gambe, e mi avvicinai a Gemma che sembrava essere triste, con lo sguardo assente,
-Gem, cha hai?- el chiesi scuotendola
- Josh… - rispose con voce tremolante
-Si, l’ho visto anche io, ma che succede?-
- Non dirlo ad Harry, ma ho una storia con lui da quasi sei mesi- m rispose senza mai guardarmi negli occhi
- Perché non vuoi che lo sappia? Josh è un suo amico, e tu sei ibera di fare ciò che vuoi, non devi chiedere l’approvazione ad Harry, so quanto sia geloso e protettivo nei tuoi confronti, ma se vuoi ci parlo io con lui. Perché sei così triste, infondo è una cosa bella! –
- No, no ci parlo io!  Ma non oggi, è il vostro giorno importante! Oh Reb, sono così felice con lui! Mi fa ridere e si prende cura di me come nessuno ha mai fatto! -
Ero felice per lei, si meritava qualcuno che l’amasse davvero, ed ero sicura che Harry avrebbe capito.
Avevamo condiviso uno dei giorni più belli della nostra vita insieme a quelle persone che ci avevano visto crescere, quando la serata volse alla fine, salimmo sulla nostra macchina e ci dirigemmo nel nostro appartamento, arrivati a casa lui avrebbe trovato il mio regalo ed ero sicurissima che gli sarebbe piaciuto….
Harry’s POV
La giornata era volta al termine la mia bimba era seduta accanto a me, stanca ma felice, arrivati a casa avrebbe trovato la mia sorpresa… quando decidemmo di sposarci e poi le mi “disse della gravidanza, io decisi di comprare una casetta, Louis mi aveva detto che uno dei suoi vicini si sarebbe trasferito e che era intenzionato a vendere una bellissima villetta in un quartiere residenziale, così l’acquistai. Quando imboccai una strada diversa lei mi guardò perplessa
- Harry, perché andiamo da Lou ed El – mi chiese accarezzandosi la pancia… fermi ad un semaforo misi la mia mano sulla sua e sussurrai
- Papà ha una sorpresa per te e la mamma, così potrai giocare con Jane ogni volta che vorrai…. –
Reb’s POV
Stavamo in auto e mi accorsi che Harry aveva imboccato la strada verso l’adorabile quartiere di Lou ed El, quando andammo per la prima volta a vedere casa loro me ne innamorai immediatamente, mi sarebbe piaciuto trasferirmi in quel quartiere.
- Harry, perché andiamo da Lou ed El – gli chiesi accarezzandomi la pancia che finalmente si iniziava a vedere, lui posando una mano sulla mia si rivolse al bambino che portavo in grembo
- Papà ha una sorpresa per te e la mamma, così potrai giocare con Jane ogni volta che vorrai…. –
Aveva comprato una casa!  -torna indietro! Prima di vedere la tua sorpresa, tu devi vedere la mia! Ed è a casa, possiamo passare a prenderla? – gli chiesi, stava “distruggendo la mia sorpresa e non andava bene; nessuno sapeva cosa gli avevo regalato io, avevo accennato a Gem che si trattava della gravidanza e mi aveva aiutato a preparare il tutto.
-Gemma si è occupata di tutto, mi ha aiutato a mantenere il segreto, e ha portato la tua sorpresa qui, con l’aiuto di Josh. Che poi parlando di Josh… si sono avvicinati molto in questo periodo non trovi amore.- disse lui svoltando nel vialetto di una bellissima villetta poco distante da quella di Lou ed El; non riuscivo a pensare a niente se non a quanto ero fortunata.
-Io la uccido! Non ti ha detto niente vero?- esordì io mentre lui spegneva il motore e veniva ad aiutarmi a scendere dall’auto, con quel vestito ero leggermente impossibilitata in certi movimenti.
-Niente di niente amore mio lo giuro- mi rispose prendendomi in braccio per portarmi nella nostra nuova casa
“è perfetta!” pensai appena entrammo, aveva fatto sistemare delle foto lungo tutte la scalinata che portava al piano superiore, quelle foto rappresentavano la nostra storia, prima la nostra amicizia e poi il nostro amore. La foto più grande era quella che ci avevano scattato i ragazzi nel giorno del matrimonio di Louis ed Eleanor, lui ci aveva fatto scrivere *il giorno in cui è iniziato tutto*
arrivati in cima alle scale mi portò in quella che sarebbe stata la stanza delle bambine…. Le pareti erano bianche con dei disegni, e appese c’erano delle cornici colorate, nelle quali aveva fatto sistemare la prima ecografia, l’unica alla quale era venuto, in un'altra la panoramica della crescita del mio pancione e l’ultima vuota ad aspettare la prima foto di famiglia.
La mia sorpresa la vide entrando in camera, che Gemma aveva arredato con le cose che avevo comprato per le gemelle. Lui inizialmente non capì, si voltò verso di me e con uno sguardo stupito mi disse – S.. so.. sono due?-
- Sorpresa!!!- dissi abbracciandolo. – dimenticavo…. Sono femmine, come speravi  tu, contento papà?- lui se ne stava imbambolato li, come se ancora non riusciva a realizzare la grande notizia appena ricevuta.
***
Erano passati alcuni anni, ormai le gemelle, Stella e Serena, avevano tre anni.
In tutto questo tempo le cose erano cambiate parecchio, Harry e i ragazzi avevano realizzato il loro sogno, producendo in proprio il loro primo cd, io ero finalmente riuscita ad entrare come interprete nell’ambasciata italiana; la storia tra Gemma e Josh si era evoluta e procedeva a gonfie vele.
Era la mattina di natale e come ogni anno eravamo da nonna Anne, io ed Harry venimmo improvvisamente svegliati dalle bambine che entrarono in camera canticchiano e saltando allegramente pronte per scartare i regali. Scendemmo in salotto, questo sarebbe stato un regalo davvero speciale. Le bimbe si precipitarono verso l’albero, io salutai Anne e mi sedetti sul divano vicino a zia Gemma, entrambe avevamo delle sorprese.
-Amore, aprite insieme i vostri regali- dissi rivolgendomi ad Harry e le bimbe.
- cos’è tutta questa fretta?- mi ripose lui incuiosito
Per le bimbe avevo scelto due ciondoli uguali, sui quali avevo fatto incidere una frase.
-Papà… cosa c’è scritto qui?- chiese Serena
-“Le migliori sorelle del mondo” – lesse lui ad alta voce senza nemmeno riflettere sul significato, poi si voltò a guardarmi stupito.
-Buon Natale!!!-
Anche Gem aveva una sorpresa per Josh, aveva preparato un quadretto con la sua prima ecografia, saremmo diventate mamma insieme. Josh scartò il suo regalo e rimase anche lui colpito corse ad abbracciarla, Anne e Robin se ne stavano appoggiati sullo stipite della porta, a guardare la scena, contenti per i loro figli, ormai cresciuti ma sempre legati a loro.
La nostra famiglia si stava allargando, e guardano quella scena, il ricordo della nascita delle gemelle riaffiorò alla mia mente, devo ringraziare Josh se quella sera di ottobre, siamo arrivati in ospedale, a distanza di tempo ci rido su; quella sera Harry fu preso dal panico e non riusciva a ragionare, girava su se stesso dicendo frasi senza senso, la sorella cercava di calmarlo, ma senza riuscirci, ad un certo punto durante il tragitto, lui era seduto dietro con me, gli mollai un ceffone che lo fece tornare in se. Quando ci diedero le gemelle per la prima volta tra le braccia, lui ci strinse tutte e tre in un abbraccio, sussurrandomi all’orecchio – lei mie bimbe, sono beato tra le donne!-
Ci unimmo tutti in un abbraccio, e come da tradizione, facemmo la foto di famiglia natalizia. Questo era un Natale da ricordare!
  
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