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Autore: Blooming    08/11/2013    4 recensioni
Sam e Dean sono due ragazzi, hanno rispettivamente diciassette e ventuno anni.
Sono già bravissimi cacciatori e seguono il padre nella caccia al mostro che uccise la madre anni prima. Durante il loro viaggio si fermano in una cittadina dove fanno conoscenza di una coetanea di Sam, timida e impacciata ma coraggiosa e follemente innamorata del più grande dei fratelli Winchester.
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Impala, John Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Baby I've been here before. 
I've seen this room and I've walked this floor. 
I used to live alone before I knew you. 
I've seen your flag on the marble arch, 
but love is not a victory march 
It's a cold and it's a broken hallelujah 
(Hallelujah; Jeff Buckley)


Dean teneva stretta la mano della ragazza e le disse ogni cosa, di come avevano cominciato e di come seguivano il padre nella folle impresa di uccidere chi aveva distrutto la loro famiglia.
Anamaria non capiva tutto quello che le diceva ma capì perfettamente cosa stava per succederle. Capiva perfettamente cos’era la caccia per quella famiglia.
Dean guardò il padre e il fratello tornare verso la macchina dopo aver bruciato i resti di Joshua
“Cosa guardi?” chiese lei tenendo la mano di Dean
Dean sorrise dolce
“Le stelle.”
“Sono belle?”
“Bellissime.” Le accarezzò ancora i capelli “Non quanto te.” Le sorrise e con la manica della giacca le pulì un po’ del sangue dal mento
“Sei gentile.” Strinse ancora di più la mano sulla pancia “Grazie.” E anche in quel frangente arrossì
John e Sam salirono in macchina e si voltarono a vedere la ragazza, il padre mise in moto e partì
“Ti portiamo all’ospedale.” Disse Sam, quando John aveva detto -Non credo ci sia più tempo.-, voleva intendere che non c’era più tempo per rimandare il lavoro
John le sorrise affettuoso, come sorrideva ai suoi figli, con amore
“Spero di rivederti un giorno.” Le disse e lei sorrise di nuovo
Sam e John tornarono a guardare il parabrezza e guidarono fino all’ospedale al massimo della velocità.
 

Dean entrò nella camera di ospedale e sorrise alla ragazza che si era appena svegliata, i genitori di lei erano andati via da pochi minuti
“Hey!” disse Dean accarezzandole i capelli “Mi dispiace per quello che ti ho fatto passare.” Non riuscì a nascondere la voce distrutta per il senso di colpa
“No.” Anamaria aveva la voce sottile, sottile come un capello “Non ti dispiacere.”
Si piegò verso di lei e le diede un bacio sulle labbra e lei si sollevò per raggiungere  quelle di Dean
“Mi dispiace…” ripetè lui
Rimasero a parlare per  qualche minuto di quei giorni intensi, bellissimi e devastanti
“Noi ce ne andiamo An…” Dean era sdraiato sul letto d’ospedale accanto a lei e le sorrideva, lei sorrise di rimando “Saremmo potuti uscire qualche altra volta se…”
Arrivederci cacciatore!” lo zittì lei con un bacio, poi si addormentò sulla sua spalla
Dean rimase a fissare la ragazza, si morse le labbra e poi si piegò su di lei, fronte a fronte e cominciò a piangere. Era riuscito a salvarla ma si sentiva distrutto, forse se non le avesse mai chiesto di uscire questo non sarebbe mai successo, lei non sarebbe mai stata ferita e non avrebbe mai dovuto conoscere il loro mondo e tutto quello che c’era là fuori. Si sentiva colpevole per quella cicatrice che le sarebbe rimasta per sempre, sia nella carne che nell’anima.
John e Sam comparvero sulla porta, era segno di andare.
Le diede un ultimo bacio e poi uscì silenzioso dalla camera lasciandola dormire serenamente. C’era un assordante silenzio all’interno della macchina che percorreva la statale nel cuore della notte, un silenzio angosciante e prepotente.
Nessuno parlava, restavano in silenzio. Non c’era neanche la musica a tenere compagnia, solo un gravoso silenzio. Sam sperava un giorno di potersi fermare stabilmente in una città e chiamare un luogo ‘casa’. John voleva scrollarsi da dosso i problemi, uccidere il demone che aveva ucciso la sua Mary e sperare in una vita migliore per i suoi figli. Anche se per poche ore, Dean aveva amato quella ragazza dolce e timida e l’aveva fatta sentire amata e importante come mai nessuno aveva fatto prima, guardò fuori dal finestrino e vide la lieve pioggia cadere.
Continuava a martellarsi e a flagellarsi per aver lasciato la ragazza che in lui aveva cambiato qualcosa. Rivelare il loro lavoro, gli affari di famiglia ad Anamaria era stata dura, non si perdonava di averla trascinata in quel mondo oscuro e pieno di paure. Guardava il paesaggio cambiare e poi sorrise amaramente
-Arrivederci Anamaria.- Pensò e alzò il volume della radio per coprire il suono dei suoi stessi pensieri.






Angolo autrice
Hellouuuuuuu! Anche questa storia è finita! Ma *rullo di tamburi* credo proprio che ci sarà un seguito! 
Ho già iniziato a scrivere i primi capitoli del seguito :) Spero vi farà piacere leggere ancora di Anamaria, che sarà cresciuta così come i Winchester!
Un mega grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia e hanno recensito ogni capitolo :) Grazie ragazze! Un bacione!
   
 
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