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Autore: CaptainSullivan    08/11/2013    1 recensioni
Un giorno come tanti, Kay andò dal giornalaio a comprare Rolling Stone, come suo solito. Lo mise in borsa e si diresse a casa per leggerlo sul divano con una sigaretta in bocca.
Sfogliandolo, una notizia la colpì.
Al cuore.
[...]
“Grazie. Grazie di tutto.”
"Grazie a te"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23 marzo 2013
Un giorno come tanti, Kay andò dal giornalaio a comprare Rolling Stone, come suo solito. Lo mise in borsa e si diresse a casa per leggerlo sul divano con una sigaretta in bocca.
Sfogliandolo, una notizia la colpì.
Al cuore.

(Brutta) sorpresa: si sciolgono i My Chemical Romance

L'annuncio in un post sul blog ufficiale della formazione guidata da Gerard Way, che potrebbe decidere di continuare da solista: l'esperienza non gli manca.
Una lacrima le solcò il viso.
Proseguì nella lettura.
“Con un post  sul proprio blog ufficiale pubblicato la notte scorsa, i My Chemical Romance hanno annunciato lo scioglimento con un comunicato molto netto nel significato ma carico di emozione. La band non aveva dato alcun tipo di avvisaglia in merito: erano fermi dal 2010 quanto a dischi in studio, ma avevano continuato a esibirsi dal vivo fino a metà dell’anno scorso a supporto dell’album Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys.
Nel post si legge:
Stare in questa band per i passati dodici anni è stata una vera benedizione. Siamo arrivati in posti che non avremmo mai potuto visitare altrimenti. Abbiamo visto e sperimentato cose che non avremmo mai potuto immaginare. Abbiamo condiviso il palco con gente che ammiriamo, alle quali ci ispiriamo e, meglio ancora, con i nostri amici. E ora, come tutte le cose belle, è arrivato il momento di dire la parola fine. Grazie a tutti voi per averci sostenuto, e per essere stati parte di questa avventura.
È possibile che Gerard Way – il frontman della band – continui da solista? C’erano già stati dei movimenti in questo senso, sia collaborativi (con i Cure, con Deadmau5…) che in assoluta autonomia: ma è evidentemente troppo presto per poterlo confermare.

 

La sua band preferita si era sciolta.
La storia era finita.
La sua vita era finita.
Calde lacrime solcavano il suo viso, ormai era in preda alla disperazione.

Nessuno poteva capirla come avevano fatto loro, nessuno poteva capire quello che loro erano per lei.
Si rannicchiò sul divano a piangere in silenzio, facendo cadere il giornale per terra.
Una canzone familiare partì dal suo telefono
 

7 novembre 2013
Quel giorno Kay si svegliò di buon’ora per andare a lavorare, aveva il turno della mattina, così poi avrebbe potuto farsi un giro pomeridiano nell’assolata Los Angeles.
Passeggiando sul lungo mare Santa Monica, notò una faccia molto famigliare. Fin troppo
E non poteva essere vero. Ci credeva che fosse lui. Da solo.
Le bastò vederlo sorridere per aver la certezza che fosse veramente lui.

Gerard Way.

La ragazza si fermò a pochi metri da lui.
Rabbia, gioia, voglia di piangere, voglia di urlare, istinti omicidi, amore.
Mille sentimenti si affollarono nella sua testa.
Il suo corpo non le rispondeva più. Iniziò a camminare nella sua direzione.

“Ciao Gerard.” disse, fredda.

L’ex cantante si fermò, sentendosi gelare da quella voce. Doveva conoscerla? Le era familiare?
Non lo sapeva.

“Ehm.. salve.. ci conosciamo?” chiese poi alla ragazza che lo fissava con sguardo glaciale.
“Tu non mi conosci, ma io conosco te. Ti seguo da dodici anni. Sai cosa è successo in questi dodici anni, eh? Lo sai?”
“Beh, avevo i My Chemical Romance..”

“Esatto. La mia vita. Eravate il mio tutto, il motivo per cui vivevo, per cui andavo avanti nella mia merdosissima vita. Però poi otto mesi fa avete fatto finire tutto. Questi” disse, tirandosi su la manica della felpa e la maglietta per scoprire la pancia “li ho fatti per voi.  Uno dieci anni fa, l’altro tre anni fa.”
Gerard, vedendo i tatuaggi che quella ragazza le stava mostrando, sorrise.
Kay, vedendo il suo idolo sorridere, trattenne le lacrime. Si era infilata in questa follia e ora doveva portarla a termine.

“Ti starai chiedendo perché ti sto dicendo tutto questo. Bene, te lo dirò. Mi sento persa senza di voi, eravate e siete la mia certezza quando torno a casa alle 3 di notte sconvolta dopo dodici ore di lavoro. Eravate e siete la mia salvezza dopo storie finite disastrosamente. Eravate e siete il mio punto di riferimento per qualsiasi avvenimento della mia vita. Prima tutto quello che volevo dirvi era ‘grazie, mi avete salvato’. Ora penso che siete stati degli egoisti, e penso di esserlo anch’io, perché nessuno può arrogarsi il diritto di decidere della vita degli altri, ma voi eravate tanto per noi, vedervi a quei concerti, su quei palchi, è stata la story line della mia adolescenza. Ho speso più per voi che per chiunque altro, per avere ogni cosa immaginabile che mi ricollegasse a voi. Ma ora non posso più mettere via i soldi in una busta per il concerto imminente, perché è tutto finito. Cosa devo fare adesso?”

La ragazza finì di parlare abbassando lo sguardo, facendosi scendere una lacrima che cercò di nascondere.
Il ragazzo davanti a lei stava pensando le parole adatte per farle capire che non l’avevano fatto per male. Aveva ricevuto tante lettere che chiedevano spiegazioni, ma mai, MAI, nessuno l’aveva mai fermato e gli aveva detto queste cose.
E quella domanda poi.
Nemmeno lui sapeva cosa fare, con che coraggio avrebbe detto a una ragazza di circa ventitré anni cosa fare della propria vita?
Ma il peggio era che lei stava così per colpa sua e dei suoi ex-band mates.

“Come ti chiami?”
“Kay..”
“Senti Kay, so come ti senti, tutti ci siamo sentiti così quando è finita. Ma non ti buttare giù, okay? Ora noi stiamo bene, siamo ancora amici, ci sentiamo e vediamo appena possiamo. Ma non ti abbattere, era per persone come te che esistevamo e che esistiamo ancora dentro di voi. E ci saremo finché vorrete voi romancers e killjoys, okay? Se ti senti giù, ascolta uno dei nostri cd e non piangere, sorridi. Sorridi per quello che è stato e che forse un giorno sarà.”

Kay lo guardò e sorrise.

“E non essere arrabbiata, non è stato facile neanche per noi, anche se siamo grandi e forse più forti della forza che in questi dodici anni ci avete dato.”

La ragazza non riuscì a trattenersi e lo abbracciò, affondando la testa sulla spalla del cantante e sibilando “Grazie. Grazie di tutto.”
Gerard, preso alla sprovvista, abbracciò la ragazza, sussurrandole “Grazie a te.”


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Ascoltando The Ghost Of You ho realizzato che mi mancano un sacco e ho prodotto questa "cosa", fatemi sapere che ne pensate :)

Liz.


* l'articolo è preso veramente da Rolling Stone del 23 marzo 2013 c:
   
 
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