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Autore: telesette    08/11/2013    6 recensioni
Uomini e donne possono vivere e soffrire tragedie personali, cercando nell'amore un motivo per sostenersi e confortarsi a vicenda, ma non è rinnegando il proprio destino che si mettono a posto le cose.
Solo io penso di poterti capire fino in fondo, perché ti conosco da tutta una vita che abbiamo passato insieme, ed è per questo che non potevo accettare di essere messo da parte così...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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André - l'errore e l'angoscia

( immagini tratte da internet )

Mio Dio, che cosa ho fatto ?!?

Perché... Perché, Oscar, come ho potuto fare questo proprio a te?
Ancora non riesco a credere che sia accaduto veramente.
Mi sento male, come se il cuore mi si fosse fermato, e nella mano stringo ancora il lembo strappato della tua camicia.
E' successo tutto in un attimo: stavamo parlando, hai detto di non avere più bisogno di me, e all'improvviso... all'improvviso non ho capito più niente.
Non volevo farti del male, sul serio.
Non l'ho mai voluto.
E' la verità, Oscar, devi credermi.
Io... Io non so cosa mi abbia preso, devo essere completamente pazzo!
Quando ti ho baciata, volevo solo... solo farti capire, io...
Ho sbagliato, lo so e me ne vergogno, ma non immaginavo neppure di arrivare a questo.
Non immaginavo di impormi su di te con la forza, stringerti contro la tua volontà. Ho continuato a baciarti, anche se non volevi, e più ti dibattevi più io stringevo per impedire che ti liberassi.
E poi la rabbia, la follìa, l'istinto...
La mia mano scatta rabbiosamente, strappandoti i vestiti di dosso, e un attimo dopo ti vedo nuda e tremante sotto di me.

E' orribile quello che ti ho appena fatto.
In questo momento, oltre ad avere paura di me e di quello che potrei farti, i tuoi occhi mi guardano come se fossi un mostro.
Non mi hai mai guardato così.
Paura e terrore assieme, il tuo volto ha perso colore, sei completamente pallida per lo spavento.
Da che ci conosciamo, non mi sono mai permesso di abbracciarti né tantomeno di sfiorarti.
Se qualcuno ti facesse del male, Oscar, io non so cosa farei.
Ma sono io ad averti appena fatto questo.
Non ho giustificazioni.

Se prima eri paralizzata dallo spavento, dal timore che io potessi usarti ancora altra violenza, ora sono i tuoi occhi a non sopportare oltre tutto questo.
Non puoi guardare negli occhi l'uomo che ti ha denudata così brutalmente, specie se si tratta dello stesso uomo che hai sempre chiamato "amico".
Nel reclinare la testa dall'altra parte, è come se la tua mente fosse prigioniera di un corpo che non risponde più ai tuoi voleri.
Vorresti alzarti.
Vorresti scappare via, il più lontano possibile da me, e vorresti anche convincerti che tutto ciò non sia mai accaduto.
Ma non puoi.
Stanotte hai visto una cosa che già sapevi ma che non volevi vedere.
La realtà che ti sei sempre rifiutata di accettare.
Non vuoi accettare che il tuo corpo sia quello che è, pur di non ammettere che nemmeno la tua volontà o il tuo orgoglio possono cambiare la tua natura femminile.

So di aver sbagliato, me ne rendo conto perfettamente.
Ho commesso un errore imperdonabile, con questo mio gesto disperato, e probabilmente non mi darò pace per aver ceduto così ignobilmente all'angoscia che mi porto dentro da anni ormai.
Non dovevo.
Provo un dolore immenso, mi odio per questo.
E tu, Oscar, anche tu mi odi, non è vero?
Il mio bacio era sincero, come le lacrime che sto versando in questo momento, ma le mie mani sono quelle di una bestia.
Mi sono comportato come un animale.
Le tue parole, così come la tua apparente freddezza, hanno finito per spingermi alla disperazione.
Che cosa mi credevo di fare?
Come potevo anche solo pensare di averti a quel modo?
No, ormai è troppo tardi, ho commesso il peccato più grande che un essere umano possa anche solo concepire.
Non posso vederti in queste condizioni per colpa mia.

- Bene, e adesso - mormori appena, con gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso nell'oscurità della stanza. - E adesso che cosa vorresti farmi, André... Che cosa vuoi provare?

Con questa domanda, per me ormai, è ancora tutto più chiaro.
Per quanto non abbia mai fatto altro che amarti e desiderarti in tutta la mia vita, con questa mia assurda follìa, è chiaro che non ho più alcun diritto neppure di avvicinarmi a te.
Le tue lacrime, Oscar.
Le tue lacrime sono fonte di dolore, sia per te che per me, e non posso fare o dire nulla per placarle.
Posso pregare, supplicare per il tuo perdono, ma ciò non cancellerà mai la gravità dello sbaglio che ho commesso con le mie stesse mani.
Io sono un uomo disperato, Oscar.
Un uomo che ha amato e che ha fallito nel proprio amore.
Ho inteso metterti di fronte a ciò che ti impedisce di vivere serenamente, il dubbio che attanaglia tutta la tua esistenza, ma il modo in cui l'ho fatto... il modo in cui l'ho fatto va oltre la mia stessa capacità di comprensione.

- Ti prego, perdonami Oscar - esclamo. - Giuro su Dio che non ti farò mai più una cosa come questa!

Non posso più chiederti nulla, Oscar.
Non pretendo che tu possa capirmi né perdonarmi.
Io stesso non riesco a farlo, e vorrei morire, ma la tua ostinazione non ti porterà a cancellare ciò che il fato ha inteso importi alla nascita.
Tu sei una donna, Oscar.
Una splendida donna, una rosa che cerca invano di celarsi dietro le spine, e nessun uomo in questo mondo ti vedrà mai diversamente da quello che sei.
Puoi non credermi, puoi rinnegarlo con le parole finché vuoi, ma la realtà è in quello che cerchi pudicamente di coprire con le braccia anche adesso.
Io non posso fare più nulla, ormai.
Ho fallito, ho fallito prima nel ruolo di amico e ora anche in quello di innamorato, e non mi restano altro che le lacrime per convidere il peso della tua sofferenza.
Una sofferenza che è anche la mia.
Non provo alcun piacere, nel metterti di fronte a ciò che non vuoi, ma non mi hai lasciato altra scelta.

- Una rosa... non potrà mai essere un lillà - esclamo ancora, prima di uscire dalla tua stanza e forse anche dalla tua vita. - Ascolta Oscar: non potrai mai cancellare di essere nata donna!

Posso sentirti piangere, anche se non ti vedo, e provo una tristezza immane nel non poterti abbracciare come vorrei.
In questo momento, oltretutto, non servirebbe certo a farti sentire meglio.
L'aver compreso così quanto sia fragile e vulnerabile il tuo corpo, nonostante il tuo spirito forte ed irreprensibile, è quanto di peggio ci possa essere per la tua mente.
Non è facile da accettare per te.
Ma per quanto tu possa odiarmi o disprezzarmi, in questo momento o per il tempo a venire, il tuo odio non cancellerà la pena del tuo cuore... e soprattutto non cancellerà la pena altrettanto grande che regna nel mio.
Non te l'ho mai detto sinora, perché sapevo che non saresti stata in grado di capire, ma se non lo faccio adesso non avrò più altre occasioni per dirtelo.
Sono anni che vivo, portandomi dentro questo peso, e adesso sento di non avere più la forza per farlo.

- Per vent'anni, ho vissuto con te e ho provato dell'affetto per te... Solo per te!

Ormai non riesco quasi più a distinguere la differenza tra notte e giorno.
Il mio occhio sinistro si è spento, e anche il destro sta perdendo a poco a poco il bene della luce.
Presto non potrò più vedere, Oscar.
Non potrò più vedere neanche te, l'unica gioia che abbia mai avuto in tutta la mia vita.
Come vedi, la vita non è giusta, Oscar!
Uomini e donne possono vivere e soffrire tragedie personali, cercando nell'amore un motivo per sostenersi e confortarsi a vicenda, ma non è rinnegando il proprio destino che si mettono a posto le cose.
Solo io penso di poterti capire fino in fondo, perché ti conosco da tutta una vita che abbiamo passato insieme, ed è per questo che non potevo accettare di essere messo da parte così...
La ferita che mi hai inferto con quelle parole, sia pure involontariamente, era troppo grande perché fossi in grado di sopportarla.

- Io ti amo, Oscar - affermo finalmente per la prima volta. - Credo... di averti sempre amata!

FINE

Angolo Autore

Dedico questa storia a tutte le persone che, dentro e fuori dal sito, mi hanno sempre mostrato e continuano a mostrarmi un affetto e un entusiasmo che mi riempie il cuore di gioia.
Un saluto e un ringraziamento particolare a:

- Good Old Charlie Brown
- pamoluccia

- hera85
- Tetide

- Revenant King

- MoodylazygirlXD

- Paolo Ciraolo

- TINAX86
- Medea Astra

E a tutti gli amici e le amiche che condividono assieme a me questo lungo e indimenticabile percorso di emozioni
^__^ Un caro e sincero abbraccio a tutti/e voi

DADO

   
 
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