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Autore: suinogiallo    23/04/2008    4 recensioni
I primi abitanti di Aqua avevano soprannominato Marte Orange Planet per via dei suoi magnifici tramonti arancioni.
Ed è proprio durante uno di questi tramonti che un sogno inizia a trasformarsi in realtà...
Una nuova storia dedicata ad Aria...
Attenzione Spoiler
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ai, Aika S. Granzchesta, Akari Mizunashi, Alice Carroll
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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that magnificent orange sunset
Avviso:
Prima che procediate nella lettura mi preme informarvi che questa storia e le note finali contengono spoiler sulla serie animata e sul manga, per cui se non volete rovinarvi la sorpresa vi consiglio di chiudere qui la storia e non procedere oltre.
Se invece volete andare avanti, vi auguro una buona lettura.

That Magnificent Orange Sunset

そ の壮大なオレンジ色の夕日0

script by: suinogiallo

Oboete imasu ka? Ano hi wo
Futo kanjita, tokimesa wo
Aoi hizashi abite
Kaze wo kiru kimi ni
Mitorete'ru to, me ga atte
Egao koboreta
Maru de, spirale
Azayaka ni, mawari-dashita hibi
Itsumo, itsudemo
Ai ga michite ita
Kitto, spirale
Atataka na, mainichi wo kasanetara
Itsu no ma ni ka, tooku ni
Kite ita no ne
Oboete imasu ka? Ano yoru
Hajimete mita, kirameki wo
Hoshi furu tougenkyou
Minna de mukatta
Miwatasu sora, suki toori
Kokoro furueta
Sore ha, spirale (spiral)
Do you remember that day?
I suddenly felt the throbbing of my heart
While I was fascinated by your figure
Cutting through the wind
And bathing in the pale sunlight, our eyes met
My smile overflowed
As though it were a spirale (spiral)
Those days that were vividly beginning to turn
Always, at any time
They were full of love
Surely, it is a spirale (spiral)
If we pile up those warm everydays
Before we know it,
We've come a long way, haven't we.
Do you remember? That night
I saw a sparkle for the first time
A Shangri-La of falling stars
We turned towards it
Looking out over the sky, piercing through an opening
Our hearts trembled
That was a spirale (spiral)

Spirale - Aria the Origination Opening Song

Makino Yui

Traduzione:animelyrics

- Ai-chan, oggi è una giornata speciale. Alice-chan ed Athena-san andranno sulla Collina della Speranza e sai cosa significa... - le dita di Akari scivolarono veloci sulla tastiera del portatile della ragazza mentre scriveva l'ennesima mail alla sua giovane amica su Man-Home.
Quel giorno era davvero un giorno speciale.
Alice non lo sapeva ma, dietro l'invito di Athena ad andare a fare un pic-nic, si celava il primo vero esame per le aspiranti Undine. Si trattava di un segreto custodito gelosamente da tutti e nessuna di loro sapeva, prima di arrivare sotto la Collina della Speranza, che al tramonto forse sarebbero tornate a casa con un guanto in meno.
Era un rito di passaggio molto importante che di solito avveniva quasi in intimità tra la giovane Pair e la sua tutor Per lei era accaduto così. Solo lei e Alicia. Per Alice sarebbe stato diverso invece. Athena aveva invitato anche lei e Aika e loro due avevano accettato di buon grado di essere li.
In fondo, l'attimo in cui Athena avrebbe sfilato il guanto sinistro ad Alice sarebbe stato un momento unico, di quelli che rimanevano impressi nella memoria di ogni Undine. Un po' come il passaggio alla maggiore età, quel semplice gesto avrebbe segnato un passo molto importante verso il traguardo a cui tutte loro guardavano.
Non ci sarebbero state foto o riprese a rendere duraturo quel ricordo, ma solo la memoria della giovane Pair e della sua tutor e per questo sia Akari che Aika erano state davvero felici che Athena le avesse invitate.
Volevano imprimersi nella mente il volto sorridente della loro amica, volevano essere le prime a stringerle la mano finalmente libera dal guanto, volevano abbracciarla e stare con lei fin quando l'arancione del tramonto non fosse scomparso del tutto.
Il tramonto.
Non era sicuramente un caso che quel rito si svolgesse proprio in quel posto.
Da li si poteva vedere tutta Neo-Venezia, e quando il sole iniziava a scendere sull'oceano, tingendo di arancione l'orizzonte, la città sembrava davvero un posto magico.
E per Alice, giovane promessa della Orange Planet, quel colore poi sarebbe stato davvero beneaugurante.
- Akari-chan! - la voce di Aika la richiamò al presente - Sei pronta? -
- Arrivo! - le rispose premendo il tasto di invio e chiudendo poi delicatamente il portatile - Presidente Aria - chiamò il grosso e paffutto gatto bianco uscendo sulla veranda dell'Aria Company fermandosi poi di scatto.
- Aika-chan? - le chiese vedendola su una gondola della Himeya condotta da una giovane Undine.
- Oggi faremo le turiste! - le sorrise - Athena-san ha detto di non andare con le nostre gondole -

Da quando faceva quel lavoro ne aveva viste di giovani Pair passare per la sua chiusa. All'andata con tutti e due i guanti e al ritorno con uno solo. Qualche volta ancora con tutti e due ma erano casi rari.
Di solito quando la tutor invitava la sua allieva su quel percorso era perché sapeva che aveva ormai raggiunto la maturità necessaria per diventare una Single, ma a volte accadeva che qualcuna fallisse.
Ancora ricordava quando era passata quella giovane Pair dell'Aria Company. Il suo sorriso era cosi naturale e affascinante che non era riuscito a non seguirla di nascosto per vedere il momento in cui la sua tutor le avrebbe sfilato il guanto e si era commosso vedendole tutte e due, una di fronte all'altra avviluppate dall'arancione di quel tramonto che rendeva ancora più magico quel posto. In fondo, se agli albori della sua storia Aqua era chiamata Orange Planet era perché quel colore che l'oceano prendeva al tramonto suscitava qualcosa negli uomini e nelle donne. Forse la malinconia del loro pianeta natale o forse la gioia di star dando la vita ad un nuovo pianeta.
Non sempre seguiva le gondole che passavano di là. Gli sembrava quasi di compiere un gesto sacrilego, ma in quell'occasione non era riuscito a trattenersi.
E neanche quel giorno, quando aveva visto la giovane Pair dell'Orange Planet con la sua tutor - una delle Fate dell'Acqua - passare per la sua chiusa era riuscito a trattenersi. Qualcosa nel suo cuore gli diceva che sarebbe stato un momento unico nella storia di Neo-Venezia.
In tanti anni che faceva quel mestiere aveva imparato a riconoscere una Pair veramente brava, ma fino ad allora non aveva mai visto una gondola danzare sull'acqua con tale leggiadria come quella condotta da quella giovanissima Pair.
L'aveva vista avvicinarsi lentamente, al centro del canale. Aveva notato la leggerezza con la quale l'aveva fermata alla giusta distanza dalla chiusa. Né troppo distante da dover remare con forza per portarla dentro, né troppo vicino da venir scossa dalla corrente che la chiusa, aprendosi, avrebbe generato.
Era rimasto incantato nel vedere come l'aveva portata poi dentro, fermandosi perfettamente al centro senza nessuna sbavatura, senza il bisogno di una minima correzione.
Quella ragazza sarebbe diventata presto una Undine a tutti gli effetti, forse anche di più.
Forse stava per assistere alla nascita di una nuova Fata dell'Acqua.

Alice non era per niente nervosa quel giorno.
Non era la prima volta che conduceva la gondola con Athena-senpai seduta davanti, ed era cosciente del fatto che avesse una padronanza della tecnica fuori dal comune, specie per una Pair giovane come lei. Ma sapeva anche che aveva molta strada da fare ancora.
Certo, le sue due senpai, Akari e Aika, l'avevano aiutata molto a diventare più sicura di sé ma non si sentiva ancora pronta a lasciare il suo guanto sinistro.
- Gondola in arrivo!1 - annunciò apprestandosi ad un incrocio. Lo sguardo di Athena le valse molto più di qualsiasi parola. Era la prima volta che la sentiva annunciare il suo avvicinarsi ad un incrocio a voce alta.
- Mi sono allenata molto con due senpai molto speciali! - sorrise, continuando nel gioco che Athena aveva iniziato quella mattina. Fare finta che lei non fosse la sua tutor ma una cliente, gioco che Alice aveva accettato molto volentieri, quasi fosse una delle sfide che si inventava quando tornava da scuola. Come camminare all'indietro o passando solo nelle zone coperte dall'ombra.
Aveva condotto la gondola con la maestria che tutti le riconoscevano, senza il minimo errore e senza la più piccola titubanza, anche quando, nel canale che portava alla Collina della Speranza, erano state sorpassate da un grosso barcone turistico a motore che occupava da solo quasi tutta la larghezza della via d'acqua, continuando sempre a parlare proprio come se al posto di Athena ci fosse stata una vera cliente.
Solo una volta giunti sotto la Collina della Speranza, quando ormai l'arancione del tramonto si era steso come un manto su tutto, qualcosa dentro di lei era scattato. Il vedere le sue due senpai, il vecchio signore della chiusa e i presidenti dell'Orange Planet e dell'associazione delle Undine fermi ad aspettarla sotto le grandi pale dei generatori eolici le aveva fatto capire che quella non era una semplice gita.
E poi quella richiesta cosi improvvisa e imprevista di Athena di cantarle una canzone2.
Solo allora capì che era di fronte ad un momento importante della sua vita e, prendendo un bel respiro, iniziò a cantare mentre un leggero vento prendeva a spirare muovendole i capelli immersi nell'arancione di quel tramonto così violento.
La canzone le nacque dal cuore portandosi dietro decine di ricordi.
La prima volta che aveva visto Athena, quando aveva incontrato Akari e Aika, la presenza costante e gentile di Athena al suo fianco, anche quando pensava che non ci fosse.
Cantò così, naturalmente, e la sua voce sembrò quasi assumere la stessa tonalità di arancione del tramonto, si fuse con il tramonto stesso mentre la consapevolezza che qualcosa di straordinario stesse per accadere si faceva strada nei cuori di tutti.
E così nessuno si stupì quando, alla fine della canzone, Athena si mise di fronte alla giovane Pair prendendole la mano sinistra per sfilarle il guanto. Anche se sapevano che quello era l'esame per diventare Single, l'emozione era comunque sempre molto forte.

Piazza San Marco era piena di turisti come al solito. A centinaia ogni giorno affollavano la grande piazza fermandosi al Cafè Florian per prendere un caffè e latte3, attardandosi vicino al canale per fare una ultima foto o semplicemente camminando e parlando tra di loro.
- Akari-chan! - la chiamò Ai vedendola avanzare tra la folla insieme alla sua senpai, Alicia. Il suo sguardo corse subito alla mano destra ma con rammarico vide che lo teneva dietro la schiena, quasi a volerlo nascondere.
- Akari-senpai - sussurrò Alice vedendola a sua volta. Nonostante fosse diventata Prima già da un bel po' ancora aggiungeva quel suffisso sia a lei che ad Aika.
Già.
Con la mente tornò improvvisamente a quel giorno, a quel tramonto, quando sotto la Collina della Speranza Athena le aveva sfilato il guanto sinistro. C'era anche lei, insieme ad Aika, così come quando Aika era stata promossa a Prima lei e la giovane Single dell'ARIA company erano state al suo fianco, mentre Akira le aveva sfilato il guanto. Durante l'esame di Akari invece né lei né Aika erano potute essere presenti e per questo adesso erano li, insieme ad Ai, per congratularsi con lei. O almeno questo era quello che speravano.
Anche se era passato un po' di tempo, Alice ancora ricordava l'emozione di quel tramonto, i volti sorpresi delle sue due senpai quando Athena, dopo averle sfilato il guanto sinistro, le aveva preso la mano destra. Per giorni aveva ricordato quel momento. L'arancione di quel tramonto. La pressione delle mani di Athena sulla sua mano destra, la sensazione che aveva provato quando aveva iniziato a sfilarle il guanto, l'emozione che aveva sentito salirle dal cuore fino alle lacrime quando Athena aveva pronunciato per la prima volta il suo soprannome da Undine. Orange Princess.
Un'emozione difficile da dimenticare e impossibile da descrivere a parole. Un ricordo così forte che ancora la faceva piangere di fronte ad un tramonto pieno e magnifico come quello di quel giorno.
Un ricordo che si era rafforzato poi il giorno dell'esame di Aika. Quando Akira le aveva sfilato il guanto e l'aveva chiamata Rose Queen. Un filo rosso che le univa insieme alla memoria di un giorno molto lontano, in cui una giovanissima Aika aveva dato il coraggio necessario ad Akira per andare avanti.
Un ricordo che si sarebbe rafforzato ancora di più quel giorno, con il sole che tramontava sul mare, oltre la piazza, e che, come l'altra volta, tingeva tutto con quell'arancione così vivido da far meritare davvero a quel pianeta il nome di Orange Planet.
- Akari-chan? - sussurrò poi Aika.
Molte cose erano già cambiate dal giorno in cui Alice era stata promossa da Pair direttamente a Prima. Il loro sogno di diventare Prima tutte e tre insieme era svanito, probabilmente nello stesso modo in cui era svanito per le loro senpai, e le loro strade sarebbero state molto diverse. Un po' di tristezza c'era adesso nei loro occhi. Stemperata dalla gioia di potersi incontrare di tanto in tanto e parlare come quando erano ancora delle apprendiste, ma sapevano, lo aveva saputo sin da quando Alice era diventata Prima, che non sarebbe stato più come prima.
Proprio come le loro senpai, quasi un cerchio che si chiude.
- Akira-senpai - mormorò poi voltandosi a guardare la sua senpai quasi a cercare conforto.
Molte cose sarebbero davvero cambiate, ma i ricordi sarebbero rimasti sempre quelli.
Del loro incontro, delle incertezze e delle paure, delle gioie e degli incontri.
Delle speranze.
E di quei tramonti arancioni così vividi dar rimanere impressi davvero per sempre nella loro memoria.

- Aika-chan, Alice-chan - sorrise Akari fermandosi a qualche metro da loro. Il braccio destro sempre dietro al corpo - Ai-chan - aggiunse poi lanciando un sorriso ancora più radioso alla sua piccola amica.
Un suono lontano di tamburelli la salutò. Anche se non era li, presente fisicamente, sapeva che Cait-Sith la stava guardando e tra sé mandò anche a lui un sorriso. Gli era stato accanto tutto quel tempo, l'aveva protetta e l'aveva fatta sentire parte di quel mondo magnifico.
Abbassò un po' lo sguardo verso le mani di Alice osservando lo scintillio di un piccolo anellino.
Ma soprattutto sorrise alle sue amiche che non l'avevano lasciata sola neanche quando erano impegnate con il loro lavoro. Anche se non erano potute essere accanto a lei quando aveva sostenuto l'esame sapeva che con il cuore erano sulla sua gondola ed aveva dedicato a loro la canzone che aveva cantato.
Lentamente spostò poi il braccio destro portandoselo davanti mentre nella mente gli risuonava ancora la voce di Alicia che subito dopo averle tolto il guanto destro l'aveva chiamata con il suo nuovo soprannome.
Aquamarine...

- Presidente Aria - lo chiamò Ai, fermando la sua gondola accanto al piccolo molo dell'Aria Company, vicino alla Palina4 che anni prima la sua senpai aveva creato quando era ancora una Single.
- Pun-ja! - la salutò a sua volta correndo verso di lei insieme ad una giovane Pair dai lunghi capelli biondi che si affrettò ad aiutare Ai a ormeggiare la gondola.
- Bentornata Ai-san! - sorrise mentre altre due Pair, una dell'Orange Planet ed una dell'Himeya, rimanevano ferme a guardarle. La giovane Pair aiutò Ai a ormeggiare la sua gondola e tutte e quattro entrarono poi dentro la sede dell'ARIA Company.
Si erano conosciute pochi giorni dopo che Amano, la giovane Pair dell'ARIA Company, aveva iniziato il suo tirocinio nella società e, come era accaduto per le loro Senpai, erano diventate amiche iniziando ad allenarsi insieme.
- Amano-chan - la chiamò Ai soffermandosi a guardare alcune foto sistemate su di un mobile. Le guardava spesso sperando, un giorno, di potervi aggiungere anche quella della sua giovane apprendista e delle sue due amiche - che ne dici se domani ce ne andiamo a fare un pic-nic? -
Le due Single si voltarono e si scambiarono un sorriso di intesa. Il tramonto del giorno dopo avrebbe visto una nuova Single continuare la sua strada nell'industria del turismo di Aqua.

- Akari-chan - iniziò a scrivere Ai stando seduta alla sua scrivania - i cerchi hanno una caratteristica. Anche quando raggiungono la loro conclusione e si chiudono continuano a ripetersi. Anche su questo magnifico pianeta che è Aqua, anche in questa città che è Neo-Venezia... - poi chiuse il suo portatile e si girò a guardare il sole che tramontava all'orizzonte tingendo di arancione il mare, mentre una gondola lentamente attraversava il panorama portando con sé sogni e ricordi.

E ci sarà sempre qualcuna pronto a ricordare, guardando il mare tinto di arancione, la leggenda di semplici ragazze diventate Fate dell'Acqua.
Orange Princess, Rose Queen e Aquamarine.

copyright © 2008 suinogiallo
copyright per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano


Note e Glossario:
0: Per la traduzione in giapponese mi sono affidato al traduttore di Google. Se dovesse essere errato vi prego di farmelo sapere in modo da poterlo correggere.
1: Fa parte proprio delle tradizioni dei gondolieri di Venezia annunciare il loro arrivo con un grido quando stanno per svoltare o incrociare un'altra via d'acqua, in modo da evitare uno scontro.
2: In italiano (canzone) anche nell'originale.
3: In italiano (caffè e latte) anche nell'originale
4: si tratta di un lungo palo infisso nel fondo che serve per l'ormeggio delle imbarcazioni. Nella storia originale viene dipinto di vari colori a identificare il proprietario. La Palina che si trova di fronte al molo dell'ARIA Company è stata disegnata e realizzata da Akari nell'episodio 14 della seconda serie.

Ho scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, -senpai, per una obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Le Undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le Pair sono le apprendiste Undine che ancora hanno ambedue i guanti.
Le Single sono le apprendiste Undine che portano un solo guanto. L'esame per passare da Pair a Single si svolge in segreto e termina ai piedi della Collina della Speranza.
Per Prima intendiamo l'apprendista Undine che supera l'esame finale e diventa una Undine a tutti gli effetti. In quell'occasione scelgono, o gli viene dato, un Soprannome che le renderà uniche.
Le Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre senpai delle protagoniste, ovvero Alicia, la senpai di Akari, Akira, la senpai di Aika e Athena, la senpai di Alice.
Cait Sith è un grosso gatto che veste abiti tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per intenderci) che è un po' il protettore di Aqua. Durante il Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come Casanova (episodio 1 della seconda serie) ed accompagnato da un gruppo di piccoli aiutanti (che sono in realtà i gatti di Aqua) che suonano vari strumenti tra cui dei tamburelli. In un episodio lo troviamo invece vestito come il bigliettaio di Galaxy Express (episodio 21 della seconda serie).
Man-Home sarebbe la Terra.
Aqua - si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto completamente dall'acqua, da cui il suo nome. In principio veniva chiamato anche Orange Planet per via della colorazione arancione che prendeva il mare al tramonto.
Aria Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La sua unica dipendente è Alicia, la senpai di Akari.
Hime-ya - una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika è la figlia dei proprietari nonchè apprendista presso di essa.
Orange Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi fa il suo praticantato Alice.
Il Cafè Florian esiste davvero e si trova proprio a Piazza San Marco.

Spoiler:
Questa storia è decisamente piena di Spoiler (se siete arrivati fin qui a leggere significa che comunque avete anche letto l'avviso che c'è ad inizio storia), che provengono sia dall'anime che dal manga (che si è recentemente concluso).
Alcune cose sono confermate, per altre mi sono basato su informazioni reperite in rete (wikipedia sia in inglese che in giapponese - sia lode al traduttore di Google -)


Una nuova storia dedicata ad ARIA e alle sue protagoniste.
Come le altre anche questa è nata un po' per caso e solo in un secondo momento mi sono reso conto che sarebbe andata bene per il concorso indetto da Izumi e Naco sulla memoria.
Infatti all'inizio la storia per il concorso doveva essere un'altra, ma poi la voglia di scrivere questa storia ha preso un po' il sopravvento su tutto il resto.
Come sempre non so come sia venuta. Non so se sono riuscito a permearla delle emozioni che ho provato vedendo l'episodio Nove della terza stagione (Origination), la vera molla che mi ha spinto a scriverla. Emozioni che avevo voglia di condividere con chi mi legge e con chi, come me, ama questa serie.
Mi sono preso varie libertà nello scrivere questa storia. Non so se gli esami di Aika e di Akari si sono conclusi al tramonto, cosi come non so se Alice porti o meno un anello alla fine della storia, spero mi perdoniate per questo...
Quando ho scritto questa storia poi non sapevo ancora (da indiscrezioni trovate su Wikipedia inglese) che Ai avrebbe intrapreso anche lei la carriera di Undine, ma avevo optato per questa scelta in quanto era un po' una mia speranza, quasi a dimostrazione del cerchio che si chiude e che si apre all'infinito, e mi piaceva immaginare cosi la conclusione della storia.
Per quanto riguarda il nome della giovane Pair ho scelto Amano per due motivi. Il primo è che inizia per A come tutti gli altri nomi dei personaggi del manga, il secondo è per un omaggio alla creatrice di questa storia, Kozue Amano.

Reference:
(http://en.wikipedia.org/wiki/Aria_%28manga%29)

Come al solito, per concludere, ringrazio tutti coloro che mi leggeranno e tutti quelli che vorranno lasciare un commento a questa storia, e mi auguro che vi sia piaciuto leggerla almeno quanto a me è piaciuto scriverla.
Ringrazio poi particolarmente Maki che mi ha betato la storia.
Un ringraziamento post pubblicazione a Gufo_Tave per avermi segnalato un errore colossale (che ho già provveduto a correggere - è inutile, per quanto si legga e rilegga una storia l'errore salta sempre fuori -) e per la sua bella recensione, e a Naco Chan per la recensione (un ringraziamento va anche ad Izumi per il commento che ha lasciato sul forum per il contest a cui questa storia partecipava.
Vi ringrazio davvero molto.

19 Marzo 2008
29 Marzo 2008
   
 
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