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Autore: Acid Queen    10/11/2013    4 recensioni
"John sbuffò. Aveva guardato in ogni singolo angolo dell’albergo ma niente. Dove diavolo si era andato a cacciare Sid? Mancavano dieci minuti all'inizio del concerto ma il bassista sembrava scomparso misteriosamente."
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johnny Rotten, Sid Vicious
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sid! Apri questa cazzo di porta! Forza, non fare lo stronzo!”

John batté furiosamente la mano sulla porta della camera numero sessantanove. Certo che potevano scegliere un’altra camera per il bassista dei Sex Pistols. Sessantanove. Ma non era questo il momento di filosofeggiare sul numero di quella maledetta porta. John sbuffò. Aveva guardato in ogni singolo angolo dell’albergo ma niente. Dove diavolo si era andato a cacciare Sid? Mancavano dieci minuti all’inizio del concerto ma il bassista sembrava scomparso misteriosamente. Fece un passo indietro e diede un forte calcio alla maniglia con uno dei suoi pesanti anfibi. La porta scricchiolò depressa e si scostò leggermente. John cacciò dentro la testa.
“Ma che cazz…”
La stanza era un disastro. Sid si era premurato di coprire il pavimento con una marea di mutande sporche e magliette strappate. L’armadio era vuoto e un’anta pendeva di sbieco. L’altra era completamente staccata appoggiata alla parete. Il letto era sfatto e sotto le coperte si intravedevano delle strane forme gobbose. Un puzzo misto di fumo, vodka e piscio completava l’accogliente quadretto. John si avvicinò al letto con fare minaccioso. “Sid, cazzo, svegliati! Dobbiamo andare!”
Diede due grosse pacche alle gobbe sul letto. Il corpo sotto le coperte emise un profondo grugnito poi ripiombò nel silenzio. Stava iniziando ad incazzarsi. Afferrò di botto le coperte e le scagliò in fondo al letto. L’urlo agghiacciante di John risuonò in tutto l’albergo. Sotto le coperte c’era un maiale.
“Arrrgghhh!” Il maiale guardò pigramente la faccia sconcertata di John, poi si alzò a fatica e rotolò giù dal letto. John lo guardò avviarsi verso l’uscita con un’espressione da merluzzo dipinta in volto. Rimase per un attimo a fissare la porta aspettandosi di vederlo ricomparire, magari chiedendo di essere pagato per la nottata fatta ma la soglia rimase vuota. John si diede uno schiaffo. Che Sid fosse flippato lo sapeva bene, ma non credeva fino a questo punto. Si immaginò che cosa mai avesse potuto fare con l’animale e rabbrividì, poi si accostò alla porta chiusa del bagno. Doveva pisciare. Il maiale l’aveva troppo sconvolto. Era un miracolo se non se l’era fatta addosso quando l’aveva beccato a grugnire sotto le coperte. Aprì la porta del cesso e si abbassò la zip dei pantaloni. Poi sentì dei rumori sommessi provenire dalla vasca. “Oh, no. Di nuovo!” Chissà cosa cazzo avrebbe trovato là dentro, magari uno struzzo. “So che mi pentirò amaramente di quello che sto per fare, ma ormai sono in ballo.” pensò mentre afferrava la tendina. La scostò. Quello che si trovò davanti era forse peggio del maiale.
Sid era in piedi nella vasca ed era completamente coperto di carta igienica. Solo i suoi folti capelli neri spuntavano dalle bende. Per il resto assomigliava in tutto e per tutto alla mummia di Tutankhamon. Per un attimo John pensò di rimettere la tendina a posto e squagliarsela.
“Ma non potevi bussare?” John allargò gli occhi. Bussare? E che cosa aveva fatto lui per mezz’ora fuori da quella dannata porta?? Mantenne a fatica la calma.
Tranquillo, Johnny. Sid è solo nella vasca, ricoperto di carta del cesso e un maiale gira libero nell’albergo. Non c’è da preoccuparsi. Bisogna solo essere sul palco fra dieci minuti. Calmo. Calmo. Ca…
“…ZZO, SID! C’ERA UN FOTTUTO MAIALE NEL TUO LETTO! UN MAIALE! DOBBIAMO ESSERE SUL PALCO FRA DIECI MINUTI E TU SEI QUI CHE GIOCHI CON LA CARTA??” John respirò lentamente. Sid lo osservò divertito. “Puoi aiutarmi a togliermi di dosso questa roba?”
“Ho altra scelta?” John iniziò a strappare la carta igienica. “Ora mi vuoi dire come ci sei finito in questa situazione o devo chiedertelo ancora?”
Sid alzò le spalle per quanto le bende lo consentivano. “Non ne ho idea.”
“Neanche del maiale?”
“Neanche del maiale. Un momento… quale maiale?”
John smise di strappare la carta per un momento. “Quello che c’era nel tuo letto.”
“C’era un maiale nel mio letto?”
“Si, e sembrava anche molto scocciato.”
“Ah. “ Sid guardò John. Scoppiarono tutte e due a ridere. Dopo pochi minuti John aveva finito di strappare la carta igienica. La appallottolò e gettò nel gabinetto. Sid intanto era ancora in piedi nella vasca e guardava il resto del suo travestimento malinconico. Era in mutande e calzini. John gli diede un pizzicotto. “Mettiti qualcosa addosso, abbiamo un concerto da fare. Ehi, mi senti, Sid?”
“C’era un maiale nel mio letto.”
“Non voglio sapere che cosa hai fatto.”
“C’era un maiale nel mio letto.”
“Lo so.”
Sid aggrottò le sopracciglia. “Ma sei tu quello che prima ha urlato come una ragazzina?”
John arrossì violentemente. “Non ho urlato come una ragazzina!”
“Si, invece!” Scoppiò a ridere di nuovo e quasi cadde nella vasca. John lo acchiappò al volo. “Prova solo a raccontarlo in giro che vedrai come dirò a tutti che ti sei fatto un maiale.” Sid uscì dalla vasca e raccattò una maglietta dal pavimento della camera. Poi prese un paio di pantaloni da sotto una sedia e se li infilò su una gamba sola. “Io non racconto del tuo urlo e tu del maiale, ok? Johnny? Perché hai quella faccia?”

“Beh, sarà difficile nascondere che qui non c’è mai stato un maiale dato che ora è libero di girare nell’albergo. Sarà meglio che vai a riprenderlo.”
“Il mio maiale!” Sid si lanciò fuori dalla camera. John lo rincorse ridendo.



angolo dell'Autrice:
finalmente, dopo mesi di assenza, Acid Queen torna in scena!
la mia pigrizia sta volta non ha avuto la meglio su di me. non so quanto spesso ricapiterà,
ma farò in modo che sia prima dell'anno prossimo.
spero che la fanfiction vi sia piaciuta, lasciate una recensione se vi va.
bang.

-Acid Queen.
  
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