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Autore: Zampe_in_the_sun    11/11/2013    2 recensioni
Oggi è il compleanno di Zoro e il soggetto in questione si sente come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Punto primo: aveva chiaramente detto a Nami: "niente feste", ma, se lo sente nelle ossa, la ragazza ha sicuramente ignorato la sua volontà;
Punto secondo: nessuno gli ha ancora fatto gli auguri, quindi si sente un po' ignorato;
Punto terzo: Sanji, suo ragazzo da quasi tre mesi, sembra essersi volatilizzato; è andato via la mattina presto e non ha ancora risposto a nessuna delle chiamate di Zoro, ma solo ai suoi messaggi, senza dirgli però dove si trova. Questo gli dà sui nervi, lo fa sentire schifosamente geloso e lo preoccupa. Tanto.
"Il compleanno peggiore di sempre" pensa distrattamente, mentre se ne torna a letto a deprimersi come meglio sa fare.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Un po' tutti, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Premessa:

Bentornati a tutti!!! *^*
Facciamo mentalmente gli auguri a Zoro (auguri marimo! ♥) e come piccolo regalino, vi lasciamo questa fic SUPERMEGAFLUFF XD
Avvertimento:
preparate le iniezioni di insulina per il diabete. Siete avvertite, questa fic è dolce, ma molto mooolto dolce *u*

E i personaggi sono OOC, soprattutto Zoro .-. speriamo non vi faccia troppo schifo :c
Ringraziamo Livido, Puffola88, SanjitaSwan e Baghera_90 che sono coloro che, finora, hanno recensito la nostra fic "Waiting For The Rain To Come"   :3
E con questo, via auguriamo
BUONA LETTURA! ^^



Disclaimer: i personaggi di questa storia non ci appartengono e i crediti vanno tutti a Eiichiro Oda.


Oggi è il compleanno di Zoro e il soggetto in questione si sente come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Punto primo: aveva chiaramente detto a Nami: "niente feste", ma, se lo sente nelle ossa, la ragazza ha sicuramente ignorato la sua volontà;
Punto secondo: nessuno gli ha ancora fatto gli auguri, quindi si sente un po' ignorato;
Punto terzo: Sanji, suo ragazzo da quasi tre mesi,  sembra essersi volatilizzato; è andato via la mattina presto e non ha ancora risposto a nessuna delle chiamate di Zoro, ma solo ai suoi messaggi, senza dirgli però dove si trova. Questo gli dà sui nervi, lo fa sentire schifosamente geloso e lo preoccupa. Tanto.
"Il compleanno peggiore di sempre" pensa distrattamente, mentre se ne torna a letto a deprimersi come meglio sa fare.
Gli sembra strano che Sanji si sia dimenticato così del suo compleanno, è un tipo abbastanza pignolo da questo punto di vista: ogni volta che qualcuno della compagnia compie gli anni, lui e Nami organizzano feste, dove il biondo cucina per tutti.
Zoro si butta a peso morto sul letto e mette le mani dietro la testa, fissando il soffitto.
Quei cretini dei suoi amici saranno al parco giochi a divertirsi come dei mocciosi, sicuro.
D'un tratto, il cellulare vibra nella tasca dei pantaloni del ragazzo, che lo tira velocemente fuori, sperando che quell'idiota del suo ragazzo si sia finalmente deciso a chiamarlo.
Le sue speranze, ahimé, sono vane: sullo schermo del telefono appare la notifica di un messaggio.
Zoro sbarra gli occhi al vedere il mittente: Mihawk.

● Felice compleanno, numero 2 ●

Certo, se Mihawk dovesse mai chiamarlo o mandargli un messaggio sarebbe per sfotterlo.
Brutto stronzo.
"Solo perché è il più bravo del nostro corso di scherma, non ha il diritto di rinfacciarmelo ogni volta!" pensa, seccato, e sbuffa girandosi a pancia in su, affondando il viso nel cuscino.
- Stronzo - mormora, fissando lo schermo del cellulare, il pensiero che, però, corre nuovamente a Sanji.
Chissà dov'è andato a cacciarsi...
Di colpo, il display del suo telefonino s'illumina di nuovo, mentre l'apparecchio vibra: un altro messaggio.
Da parte di Sanji.
Zoro sente immediatamente il cuore battere fortissimo, come se fossero ancora alle loro prime volte, il primo messaggio che si sono scambiati.

● Ti aspetto al parco xx ●

Il ragazzo non c'impiega molto a mettersi addosso qualcosa ed uscire di casa di corsa.
Ma non appena mette il piede oltre la soglia, si accorge di una fila di bicchierini, piedi di quello che sembra... saké? E' davvero saké quello?!
Oh, e c'è anche un bigliettino:

"Per Zoro ♥
Segui i bicchierini, ci vediamo presto ♥
E divertiti!"


Questo è tutto quello che c'è scritto, nell'inconfondibile calligrafia di Sanji.
Zoro solleva un sopracciglio: manco fosse un cane selvatico che bisogna attirare con del cibo.
Ma il saké è così invitante...
"Be'... un bicchierino, solo per assaggiarlo..."
Afferra il primo bicchiere che ha davanti ai piedi e lo trangugia.
Mmh, il saké scivola giù per la gola che è una meraviglia.
Brucia, come piace a Zoro, che sta già afferrando il secondo bicchiere.
"Stupido cuoco, lo ha fatto apposta! Ha scelto la mia marca preferita!!", lo spadaccino avanza, lasciandosi dietro una scia di bicchierini vuoti.
Il tempo passa, un bicchierino tira l'altro, e Zoro ci è cascato come un cagnolino.
In poco tempo si ritrova fuori in strada.

In dieci minuti, invece, è già arrivato al parco, sempre seguendo i bicchierini.
Si sente un po' brillo, ma è ancora abbastanza lucido da riconoscere Rufy, Robin e Franky che chiacchierano e ridono.
- Hey! - urla, attirando la loro attenzione mentre li raggiunge, dimentico del saké.
- Dove diavolo è finito Sanji?! - esclama scocciato, piantandosi le mani sui fianchi.
Rufy lo guarda, sorridendo sincero, ma non gli risponde.
Franky ridaccia come uno scemo, mentre (grazie al cielo!) Robin prende la parola.
Zoro li squadra un po' contrariato, si aspettava di trovare il suo ragazzo con una bottiglia di saké in mano, che lo aspettava...
Il pensiero immaginario svanisce quando Robin dice: - Sanji era qui fino a un momento fa -.
- E dov'è adesso? - sbotta il verde.
Scrollano tutti le spalle, mentre Franky se la ride e Zoro lo fulmina con lo sguardo.
- Dai Zoro! Facciamoci un giro! -
Rufy gli s'incolla letteralmente addosso, come una scimmietta, e Zoro sospira e annuisce, non avendo un'opzione migliore...
E' stufo di aspettare che Sanji arrivi.
- CARNEEEE! - Rufy si fionda addosso ad un venditore di hot-dog, che si ritrae spaventato dietro la sua bancarella. Rufy prende un hot-dog super-farcito che paga Zoro perché il ragazzo dal cappello di paglia non ha soldi per pagare.

Si ritrovano a bighellonare per la città, vagando fra i negozi come anime in pena.
Robin (femmine!) li trascina da un negozio di vestiti all'altro, mollandoli in un angolino ad aspettare, mentre lei si prova ogni sorta di vestiti.
- Credevo che odiassi lo shopping! - commenta Zoro ad un certo punto.
Robin è chiusa nel camerino da quasi mezz'ora.
- Infatti lo detesto - ribatte lei, uscendo con una catasta di vestiti sottobraccio.
- Ma... - tenta di dire Zoro, mentre la ragazza mette via la merce.
Rufy e Franky hanno rinunciato a seguirli dopo il secondo negozio e sono letteralmente svaniti nel nulla.
Lo spadaccino si massaggia le tempie: ne ha abbastanza di questa giornata, di questa gente così strana, vuole solo andare a casa e dormire.
Passa un'altra mezz'ora insieme a Robin, che non si preoccupa di fare conversazione con lui, scartando un vestito dopo l'altro, lasciando spiazzati tutti i commessi.
Si sente un trillo nell'aria, quando il cellulare della ragazza squilla.
- Pronto? -
Robin sorride: - Certo -.
Si volta verso Zoro, chiudendo la chiamata e sorridendogli enigmatica.
-Zoro-kun, Sanji-san ti aspetta al parco -.
Il verde spalanca la bocca, ma poi la richiude contrariato: non può mica girare di qua e di là come una trottola! E per di più, Sanji si ostina a non chiamarlo!
- Ah, e buon compleanno! -.
Robin si volta, facendogli l'occhiolino ed un attimo dopo è già sparita nel buio della sera.
Zoro sbuffa, ma quali alternativa ha?
S'incammina verso il parco, cercando di non perdersi con lo scarso senso dell'orientamento che si ritrova.
Passa i cancelli di ferro e segue il sentiero di ghiaia principale che costeggia le aiuole: di Sanji nemmeno l'ombra.
Con il buio che c'è, tra l'altro, riesce a vedere ben poco.
Svolta l'angolo ritrovandosi inconsciamente nel posto dove venivano lui e Sanji quando avevano appena iniziato a uscire insieme: un viale alberato dove i rami degli alberi formano un tetto di foglie che di giorno sono così fitte che solo pochi raggi del sole riescono ad infiltrarvisi.
Allunga lo sguardo in fondo al sentiero e vede delle luci.
Luci nel parco?
Forse il saké comincia a giocargli brutti scherzi.
Aumenta il passo, deciso a venire a fondo della questione, ma più si avvicina, più si rende conto di cosa sono quelle luci.
Lanterne.
Lanterne bianche, luminose, appese ai rami e appoggiate a terra, come a indicargli una via da seguire.
"Ci manca solo il Bianconiglio e potrei fare Alice nel paese delle Meraviglie!"
Appoggia un piede dopo l'altro sull'erba soffice, abbandonando il sentiero di ghiaino e addentrandosi fra gli alberi.
Oltrepassato un cespuglio di qualche tipo, si ritrova di colpo in una piccola radura, illuminata da una miriade di lanterne luminose dappertutto. Al centro si trova un gazebo di ferro vecchio stile, dove sono state appese tante lanterne più piccole.
Tutto questo lascia Zoro sbigottito, mentre si guarda intorno sempre più confuso.
Il ragazzo si avvicina circospetto.
Non vede Sanji da nessuna parte e la cosa lo preoccupa e lo infastidisce al tempo stesso.
Quell'idiota del suo ragazzo lo sta facendo uscire di testa e il bello è che lui non gli dice mai di no, fa sempre tutto quello che il biondo vuole.
Si sente piuttosto stupido, mentre se ne sta in piedi, da solo, al centro del gazebo, guardandosi attorno.
Però, deve ammettere che, chiunque sia stato (probabilmente Sanji stesso), ha fatto proprio un bel lavoro con quel posto.
Sente dietro di sé un sibilo, come un accendino che viene acceso, e sa già chi è senza neanche doversi girare.
Sanji (alleluia!) emerge dall'ombra con una lanterna in mano e sorridendo guarda verso Zoro.
- Finalmente ti fai vedere - borbotta il verde.
- Felice che tu non ti sia perso, marimo -.
- Era difficile, visto che tu hai illuminato il parco a giorno -.
- Non si sa mai, con il tuo senso dell'orientamento...-.
Zoro non ribatte, l'ultima cosa che vuole è litigare con il suo ragazzo, anche se questi battibecchi sono solo un modo contorto per dire al biondo che ha apprezzato la sorpresa.
Si guardano a lungo, senza dire una parola, poi Sanji si avvicina lentamente, quasi come se avesse paura di spaventare il suo ragazzo con un movimento brusco. Neanche fosse un animale selvaggio!
Posa la lanterna a terra e getta via la sigaretta, sebbene l'abbia appena accesa.
Che spreco. Non che a Zoro dispiaccia, Sanji fuma anche troppo.
Dopo di che, il biondo avvolge le sue braccia fini attorno alla vita di Zoro, posandogli un bacio leggero sulle labbra.
- Allora, si può sapere quando avrai intenzione di illustrarmi il tuo piano? - mormora il ragazzo dai capelli verdi.
- Top secret - risponde l'altro, facendo poi un cenno con la mano.
Subito, da un angolo nel buio, parte il suono di un violino e poco dopo si accende un'altra lanterna, che illumina la figura allampanata di Brook e il suo inseparabile violino.
Per poco Zoro non fa un colpo.
- Ma stiamo scherzando?! - borbotta, riportando gli occhi negli occhi di Sanji, ancora stretto fra le sue braccia.
- Cosa c'è che non va? - domanda lui.
Una nota di delusione, tristezza e rassegnazione passa nello sguardo del biondo, che si allontana di un passo per guardare meglio in faccia il proprio ragazzo.
Zoro sente stringersi il cuore e si sente un po' in colpa.
Sanji ha fatto assolutamente un lavoro fantastico e gli piace e non vuole che pensi il contrario.
-Non c'è niente che non va, davvero! E' tutto fantastico, giuro. Ma... lo sai che non sono bravo con queste cose... romantiche - spiega, riavvicinando il biondo e accarezzandogli il viso con la punta delle dita.
Il suo ragazzo si rilassa, quindi sorride dolcemente, premendosi la mano di Zoro sulla guancia.
Si baciano lentamente, mentre Zoro accarezza la schiena di Sanji, stringendolo di più a sé.
Una melodia dolce arriva alle loro orecchie, vibrando nell'aria in quell'atmosfera romantica.
Si staccano per cercare un po' d'aria e Sanji sorride: in fondo, molto in fondo, anche Zoro ha un lato tenero.
Si libera dalla presa del verde, raggiungendo una colonna del gazebo, dove ha tenuto una bottiglia di saké per il suo ragazzo.
Riempie due bicchieri e uno lo porge al verde, con un sorrisetto malizioso.
- Buon compleanno - alza il bicchiere verso Zoro, che ricambia e manda giù il saké in un sorso unico.
Quando posa di nuovo lo sguardo su Sanji, si accorge che questi gli sta porgendo un pacchetto incartato diligentemente da una carta dorata sbrilluccicante.
Zoro fissa il piccolo pacco, non sapendo che dire o fare.
- Sanji... - mormora, guardandolo dritto negli occhi.
- Cosa? - domanda il biondo, un po' insicuro.
- A-avevo detto niente regali - risponde, sospirando.
Sanji allora abbassa il braccio.
- Oh, okay. Allora me lo tengo io - dice, stringendosi nelle spalle con indifferenza.
- Hey! Non ho detto che non lo voglio!! - esclama Zoro, senza più riuscire a trattenere la propria curiosità - è solo che... non me l'aspettavo, ecco - aggiunge poi, togliendo il pacchetto dalle mani di Sanji, che sorride vittorioso.
- Lo so. Ma non ho resistito - ribatte, fissandolo mentre strappa via la carta dorata e la lascia cadere a terra, impaziente.
- Ma sono da donna! - esclama contrariato, aggrottando le sopracciglia quando si vede davanti agli occhi tre orecchini d'oro a goccia.
- Ma che dici, idiota! - ribatte Sanji, ridendo e dandogli un pugnetto innocente sulla spalla.
Zoro li prende in mano e li osserva, rigirandoseli fra le dita: riflettono la luce delle lanterne e tintinnano quando si scontrano; adesso che guarda più attentamente nota che vicino ai gancetti sono incisi dei kanji giapponesi: forza, coraggio e passione.
Sorride, Sanji ha colto in pieno la sua filosofia di vita.
Con un gesto veloce se li mette all'orecchio sinistro con mosse sicure mentre il biondo lo osserva curioso.
- Stai bene - mormora Sanji, toccandoglieli.
Zoro non lo ascolta e gli dà un bacio sulle labbra: - grazie - sussurra.
Sanji sorride raggiante. Era sicuro che il regalo gli sarebbe piaciuto, ma è ancora più contento ora che vede il sorriso e la luce brillante negli occhi di Zoro.
- Grazie, grazie, grazie - ripete il verde, prendendolo per i fianchi e tiranoselo contro.
Posa la fronte contro la sua e si guardano dritto negli occhi, muovendosi lentamente sulle note del violino di Brook.
- Smettila di ringraziarmi! - borbotta a mezza voce il biondo, arrossendo come un pomodoro.
Zoro ridacchia, scostandogli un po' i capelli dal viso e baciandolo subito dopo, così intensamente che Sanji sente la testa girargli.
Il biondo gli intreccia le dita dietro al collo, facendo aderire di più il suo corpo a quello del verde.
Zoro dimentica tutto, la giornata, lo shopping, il messaggio di Mihawk, tutto sparisce quando le loro labbra si incontrano di nuovo.
Sanji sorride ancora, non riesce più ad immaginare la sua vita senza Zoro.
I loro corpi si muovono dolcemente sopra la melodia di Brook, quasi ballano.
- Hey, cuocastro, smettila di farmi ballare, sembriamo dei pinguini -.
- Colpa tua, marimo, sei rigido come uno stoccafisso -.
Zoro lo fulmina con un'occhiata e gli fa la linguaccia. Sanji ride forte, riempiendo le orecchie e il cuore di Zoro con quel suono dolce, ma non smettono di muoversi lentamente in cerchio.
- Hey! Si dà il caso che io sia un ottimo ballerino! - si diende il verde, fingendosi offeso.
Sanji ride ancora, gettando la testa all'indietro, e poi gli bacia il mento.
- Certo, certo! - esclama ridacchiando.
Zoro sbuffa, ma un sorrisetto divertito si dipinge comunque sul suo volto.
Si perdono uno negli occhi dell'altro, mentre Zoro accarezza il viso di Sanji con una mano.
Avvicina il suo viso a quello del biondo, sussurrando: - lo sai che ti amo, vero? -.
Sanji sorride e incolla le sue labbra a quelle del verde.
- Anch'io ti amo, Zoro - dice guardandolo.
Il dolce suono del violino di Brook si unisce alle pulsazioni furiose dei loro cuori, che battono all'unisono.
Restano abbracciati mentre il tempo passa e il loro amore cresce e li lega l'uno all'altro.

Il silenzio, interrotto soltanto dalla melodia di Brook, sembra prolungarsi all'infinito e i due ragazzi vi si trovano così bene che vorrebbero quasi che non finisse mai.
Ma, si sa, le cose belle non durano molto e il loro momentino romantico viene interrotto da delle voci che entrambi conoscono benissimo.
La prima che sentono è quella di Rufy, seguita subito da quella di Usopp, Nami, Robin, Franky - e Chopper.
I loro amici arrivano di corsa, ridendo, e si gettano tutti sullo "sfortunato" festeggiato, schiacciandolo al suolo, in una specie di abbraccio molto, molto contorto.
- Auguri Zoro! - gli strilla Rufy all'orecchio. Come se non si fossero visti appena qualche ora prima.
Segue un coro di auguri, poi la risata cristallina di Sanji si leva ancora nell'aria, mentre il ragazzo biondo guarda i suoi amici e il suo ragazzo con occhi pieni di affetto.
- Volete togliervi di dosso, idioti?!? - urla Zoro, soffocato a terra dall'abbraccio.
Ridacchiando, i ragazzi gli si scrollano di dosso dandogli "affettuose" pacche sulle spalle.
Zoro è rosso come un peperone, mentre gli altri passano a salutare Sanji e a fargli i complimenti per la bella sorpresa che ha preparato per il verde.
- Andiamo a mangiare qualcosa? - propone Rufy.
- Ma se hai continuato ad ingozzarti fino ad adesso! - ribatte Nami, contrariata.
- Ma io ho fame! - Rufy mette il broncio.
Sanji scuote la testa, sorridendo: è sempre il solito. "Ormai l'atmosfera è rovinata, quindi tanto vale".
Tutti insieme si mettono d'accordo e decidono di andare a casa del biondo per mangiare in compagnia e farsi una bevuta.
Insieme, recuperano le lanterne e le spengono, adombrando la zona circostante e tenendone accese solo un paio per illuminare il sentiero.
- Ehy -
Sanji si volta indietro, guardando Zoro che tiene in mano l'oggetto luminoso.
Le voci degli altri si affievoliscono, mentre si allontanano lentamente da loro.
- Grazie ancora. Di tutto -.
Il verde gli posa un bacio leggero sulle labbra, che gli scalda il cuore.
- Non ti ho già detto che non serve che mi ringrazi? - sussurra.
Zoro sorride.
- Finché sarai al mio fianco, non smetterò mai di ringraziarti -.
Il cuoricino di Sanji manca un battito, mentre qualcosa di dolce si fa largo dentro di lui.
Sorride raggiante, ribaciandolo.
- Andiamo, sennò perdiamo gli altri -.
E con un braccio di Zoro attorno alla vita di Sanji, lasciano il boschetto, seguendo le luci distanti delle lanterne degli altri.

***

- Sono stanchissimo! - sbuffa Zoro quando tornano a casa, qualche ora dopo.
Si lascia cadere a peso morto sul divano, sospirando soddisfatto.
- Oh, è molto tardi - mormora distrattamente Sanji, seguendolo in salotto dopo aver lasciato le scarpe in entrata.
E' quasi mezzanotte, tra poco non sarà più il compleanno di Zoro, ma un giorno come un altro, e il ragazzo dai capelli verdi dovrà recarsi all'università, mentre il biondo avrà una giornata pienissima al suo ristorante.
Sanji si siede di fianco al suo ragazzo, tirando fuori dalla tasca del giacchino un pacchetto di sigaretta.
- E' stata una serata magnifica, sai? - sussurra Zoro, avvicinandosi all'altro per posare il capo sulla sua spalla. Gli prende una mano, intrecciando le dita alle sue.
- Non avrai intenzione di ringraziarmi di nuovo? - lo interrompe Sanji, non appena il verde apre bocca per dire qualcosa. Il cuoco sa già, dalla luce che aveva negli occhi, che avrebbe provato di nuovo a dire "grazie", ma per quella sera i suoi ringraziamenti sono stati più che sufficienti.
Le labbra di Zoro si aprono in un sorriso divertito, mentre si avvicina e si mette cavalcioni sul bacino di Sanji, togliendogli la sigaretta di bocca per poterlo baciare.
Le mani del biondo volano immediatamente a stringere i fianchi stretti del verde, quest'ultimo, invece, intreccia le dita della mano libera fra i capelli del suo ragazzo.
- Ti amo così tanto - sospira Zoro, facendo aderire le loro fronti.
- Ti amo anch'io. Da morire - sussurra Sanji in risposta, sorridendo dolcemente.
Sono tanto zucchero e miele quella sera, ma per una volta possono anche permetterselo.

***

La mattina dopo, Zoro si sveglia con un grande istinto omicida verso la propria sveglia, che, anche se ha il volume al minimo per non disturbare Sanji, riesce a svegliare il verde.
Con un sospiro strizza gli occhi e si alza in piedi, preparandosi per una nuova giornata.
Dopo una doccia veloce, si veste, prenderà qualcosa da mangiare in treno, e torna in camera per salutare il suo ragazzo, ancora addormentato.
Gli accarezza i capelli e gli posa un bacio dolce sulla fronte mentre il biondo socchiude un occhio pieno di sonno.
- Ciao Sanji -.
Il ragazzo sbatte le palpebre: - mmh... buona giornata... - dice, sorridendo lievemente, poi si gira dall'altra parte.
Zoro prende la ventiquattr'ore e si infila la giacca mentre esce di casa.
Fa pochi passi nel vialetto, prima di accorgersi del pacchetto incartato nella cassetta della posta.
"Oh, no, non ancora!"
La sua bocca diventa una linea dura mentre a passi strascicati raggiunge l'oggetto e lo prende fra le mani.
Sì, è decisamente un pacchetto regalo.
Sospira, mentre strappa la carta, appoggiando la ventiquattr'ore a terra.
Quella che gli resta in mano è una cornice semplice di legno, che fa da contorno ad una foto colorata: ci sono i suoi amici e il suo ragazzo stretti assieme in un abbraccio mentre sorridono felici all'obbiettivo.
"Idioti" pensa Zoro, ma non può fare a meno di sorridere: i suoi amici, anche se lui è sempre scorbutico e freddo, gli dimostrano un grande affetto e riguardo nei suoi confronti.
"Questo è stato il compleanno più bello della mia vita"
Gira la cornice e si stupisce di trovarvi una dedica scritta da ognuno di quegli imbranati, anche dalle ragazze.
"Grazie ragazzi"
Sorridendo, mette la foto nella borsa e si reca in stazione per prendere il treno, visto che comunque all'università ci deve andare.
Gli orecchini che gli ha regalato Sanji tintinnano al suo orecchio e la foto è sicura all'interno della sua valigetta.
Zoro può sembrare superficiale e aggressivo, ma in fondo i legami che ha con le persone che gli stanno vicino sono forti e pieni di sentimenti condivisi.
Perché anche lui, nonostante i modi bruschi, si affeziona alle persone.
Soprattutto ad una di queste.

***

"Tanti auguri Zoro!
Ieri sera ho mangiato fino a scoppiare, non mi sono mai divertito così tanto!
Rufy"

"Tanti auguri a teee!
Tanti auguri a teee!
Tanti auguri Zoro, tanti auguri a teeeeee!!!
By Usopp&Chopper
P.s. speriamo che la foto ti piaccia, ho appena comprato la macchina fotografica nuova :) (Usopp)"

"Caro Zoro,
ho deciso che, siccome è il tuo compleanno, ti cancellerò tutti i debiti, ok?
Auguri!
Nami"

"Auguri Zoro-kun!
Ti prometto che non andremo più a fare shopping insieme: siamo d'accordo che è orribile. E' che dovevo tenerti lontano dal parco, perché Sanji-san ti stava preparando la sorpresa.
Robin xxx"

"Yo, fratello!
Questa festa ha spaccato!!
Auguriiiii da Franky
SUPER XD"

"Yohohoho Zoro-san!
Tantissimi auguri di buon compleanno!
Tu e Sanji-san siete così carini ♥ Yohohoho
Brook"

"Ti amo xxx
Sanji"


Fin.

Note Finali:
Un applauso a chi è arrivato fino in fondo senza crisi epilettiche XD
Speriamo che questa piccola OS vi sia piaciuta e vi abbia fatto sorridere :)
Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi le recensioni e le critiche costruttive sono ben accette!!!

Prossimamente torneremo con una raccolta di one-shot/drabble/flashfic/quel che sarà XD su tutte le coppie dei nostri amati Mugiwara XD
A presto ♥,
Zampe&Girl_in_the_sun

P.s. scusate se c'è qualche errorino sparso qua e là XD
  
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