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Autore: LucasFoolish    12/11/2013    1 recensioni
Un boato nel cuore della notte.
Il sonno interrotto da questo tremendo fragore, che tutt’ora risuona nelle orecchie, che ha obbligato un’intera popolazione ad abbandonare i propri comodi letti caldi quando meno se lo sarebbe aspettata. Eppure Lastlia e la Piana di Dap non erano mai stati a forte rischio sismico.
Quella notte di un anno e mezzo fa, però, ha fatto si che tutte le mappe in possesso degli scienziati fino ad ora dovessero essere rivedute con una certa urgenza e con estrema cura.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: “I limiti della Terra”

Un boato nel cuore della notte.
Il sonno interrotto da questo tremendo fragore, che tutt’ora risuona nelle orecchie, che ha obbligato un’intera popolazione ad abbandonare i propri comodi letti caldi quando meno se lo sarebbe aspettata. Eppure Lastlia e la Piana di Dap non erano mai stati a forte rischio sismico.
Quella notte di un anno e mezzo fa, però, ha fatto si che tutte le mappe in possesso degli scienziati fino ad ora dovessero essere rivedute con una certa urgenza e con estrema cura.
Sicuramente  Lucas se la ricorderà per sempre quella notte; era appena rincasato, dopo una serata insieme agli amici di sempre.  Neanche il tempo di andare a letto e riposarsi per affrontare il giorno dopo, che le placche tettoniche decisero di rimetterlo subito in piedi.
Ad essere sinceri, lui non aveva ben capito cosa stava succedendo. Aveva sentito urlare i genitori e la sorella ed era riuscito a svegliarsi nonostante il suo sonno pesante.
Una corsa contro il tempo, la sua, con la casa che tremava e soffriva, mentre scendeva due piani di scale assieme a tutta la famiglia. Era quasi sonnambulo.
Il primo ricordo nitido del ragazzo è quello dell’esterno della propria abitazione, circondato da tutte le persone che abitavano nei paraggi. La cosa buffa è che tutti erano in mutande e canottiera, o indossavano assurdi pigiami da notte, mentre lui se ne stava bello al calduccio dentro alla sua giacca e alle sue scarpe.
La madre gli rivelò che durante la fuga lui si era preoccupato principalmente di raccattare tutte le sue cose e di pettinarsi, piuttosto che fuggire.
Lo scenario era quasi apocalittico. Il suo quartiere pieno di persone che urlavano, correvano e si dimenavano quasi nude nel bel mezzo delle tenebre notturne. Pensava di essere ancora nel suo letto, a sognare cose brutte come spesso gli succedeva, ma purtroppo era tutto vero.
Ora, a distanza di un anno e mezzo, la vita del giovane era completamente cambiata.
Le autorità per oltre un anno erano riuscite a tenere nascoste le vere cause del potente terremoto, spacciandolo per una semplice disgrazia che aveva distrutto il piccolo paesino di Lastlia e tutta la sua storia millenaria.
Alla ricorrenza di un anno esatto dalla sciagura, però, nella cittadina iniziò a girare la bizzarra voce che un uomo incappucciato vagasse per le strade del villaggio, raccontando a destra e a manca che il sisma fosse stato provocato dalla reincarnazione del potente Avatar di Gheos.
Era strano come i vecchietti, sin dal primo giorno, insistettero con questa teoria, ma venivano spesso derisi e mai presi seriamente.
Eppure, dopo la comparsa di questo misterioso individuo, la paura che i titani si fossero seriamente risvegliati dal Grande Sonno iniziava a conquistare più di una mente.
Lucas era uno dei meno tranquilli di tutti, in quanto aveva sempre creduto che il sisma fosse stato causa della Terra e di tutte le ragioni scientifiche che stanno dietro ad un potente terremoto, nonostante da sempre avesse preso come un dogma l’esistenza dei Dieci Avatar e dei Sette Elementi.
La conferma di tutto ciò, il ragazzo la ebbe proprio il giorno in cui queste voci si facevano sempre più insistenti, grazie all’incontro con quell’uomo incappucciato.
Furono i 6 mesi più bizzarri della sua giovane esistenza. Quell’uomo gli aveva rivelato i suoi veri poteri e gli aveva consigliato di seguirlo per conoscere tutta la verità legata a quel tremendo tremore.
L’indole del ragazzo era molto curiosa, e dopo qualche minuto di tentennamento, accettò di seguire quell’uomo che aveva conquistato la sua voglia di sapere.
«Complimenti a voi, ragazzi. In soli 6 mesi di permanenza all’interno del Main siete riusciti a controllare molto bene i vostri poteri assopiti e nascosti. Siete riusciti a passare tutti l’esame teorico, potete considerarvi tutti Tipole di livello 1.» –si congratulò con una decina di ragazzi una giovane donna bionda, vestita in modo molto elegante, «L’ultima cosa che mi rimane da fare è di augurarvi buona fortuna per l’esame pratico: la partenza per il nostro, per il vostro viaggio. Dovete assolutamente compiere la missione che vi è stata assegnata il giorno che avete deciso di unirvi a noi.»
L’Accademia Main di Lastlia si è rivelata subito all’altezza del compito affidatoli, riuscendo a spiegare chiaramente a tutti i giovani cosa stava succedendo alle zone colpite del sisma e i complotti che si nascondono dietro alle catastrofi naturali che da millenni modificano in maniera inesorabile il paesaggio del pianeta.
Le leggende hanno sempre parlato degli Avatar, potenti creature mitologiche che avrebbero avuto il pieno controllo del destino della Terra, potendo modificare a proprio piacimento le condizioni atmosferiche, il livello del mare, la rotazione terrestre, la distanza dal Sole o i movimenti tellurici.
Proprio quest’ultima capacità interessava da vicino la Piana di Dap.
Come Lucas e gli altri hanno avuto modo di imparare in questi mesi di preparazione, l’Avatar di Gheos si era improvvisamente svegliato dal Grande Sonno in cui erano stati gettati tutte le creature mitologiche, e aveva preso di mira proprio la fascia di terra dove Lastlia era collocata, scegliendo il paesino come epicentro del forte sisma.
Gli Avatar, non sono altro che incarnazioni divine vecchie come il mondo, racchiuse nel corpo di esseri umani prescelti. Una volta risvegliato completamente il potere nascosto, l’Avatar prende il sopravvento della persona, cancellando in essa ricordi, personalità ed emozioni, raggiungendo uno stadio di pura distruzione e malvagità, se a stretto contatto con il cuore di un impuro.
Nei secoli, è stata tramandata la voce che all’interno di caverne si nascondano antichi e sperduti testi in cui si narra la plurima distruzione del mondo, con conseguente lenta e laboriosa rinascita della società come noi la conosciamo.
I testi furono scritti e conservati da un gruppo di Saggi, fondatori dei Main, sopravvissuti alle diverse apocalissi grazie alle loro arti magiche superiori e ad accurati nascondigli strategici.

Lucas, Shon e Petah avevano legato tanto durante questi 180 giorni alla Main di Lastlia, in modo da creare un legame ancora più forte di quello che avevano prima di entrare all’interno dell’Accademia.
Le loro famiglie non sarebbero state preoccupate della loro assenza, in quanto ogni ragazzo scelto per questa missione era stato sostituito da un drone costruito dai più famosi e capaci ingegneri del Main, in grado di assorbire le personalità e i modi di fare di qualsiasi persona, oltre che il loro aspetto fisico.
«Voi siete il gruppo 4, non è vero?» –chiese un uomo in giacca e cravatta, rivolgendosi ai tre giovani.
«Si, Professor Rer. Lucas, Petah e Shon di Lastlia.» –rispose con decisione e fermezza Lucas, il capogruppo.
«Eccellente, eccellente. Ho sentito molto parlare di voi e delle vostre capacità. Da domani partirete alla volta di Huned, un paese di discrete dimensioni poco lontano dal Main.
Potete scegliere il mezzo di trasposto che più vi aggrada, ma ricordate che dovrete dare poco nell’occhio.
La vostra missione sarà quella di raccogliere quante più informazioni possibili sui diversi Æon che sono stati avvistati recentemente. Prima della vostra partenza, però, voglio una dimostrazione pratica delle vostre capacità sul campo da allenamento. Ignoro quali elementi siete riusciti a controllare, quindi voglio vedere e valutare con i miei occhi»

Il momento fatidico era arrivato. Negli ultimi sei mesi i ragazzi scelti a Lastlia si erano allenati duramente all’interno del Main per riuscire a controllare l’elemento assopito presente dentro ognuno di loro.
«Avanti, allora. Mostratemi le vostre arti magiche, scagliando le magie dell’elemento che dormiva dentro di voi.»
I tre ragazzi chiusero gli occhi ed unirono le mani, quasi come se stessero pregando. In realtà si stavano solamente concentrando, richiamando dall’interno del proprio organismo tutti i flussi di energia necessari a far fuoriuscire l’attacco magico.
Tutto d’un tratto e contemporaneamente, i tre giovani spalancarono gli occhi ed aprirono le mani, creando di fronte a loro una piccola sfera di energia fluttuante.
«Voglio vedervi trasformare questa palla nei vostri elementi, partendo da Lucas e concludendo con Shon.» –decise il Professor Rer.
Lucas alzò la mano destra  tenendo eretti solamente indice e medio. «Mizu!» –urlò il giovane un attimo prima che la sua energia diventasse un potente getto d’acqua, direzionato contro un muro della stanza d’allenamento.
«Ottimo, ottimo. Il controllo dell’Elemento Acqua, probabilmente quello con il potere distruttivo più elevato, se allenato a dovere» –pensò il Professore annuendo con la testa.
Subito dopo toccò a Petah esibire il suo potere. Il ragazzo alzò la mano destra, questa volta con sollevato solamente l’indice. «Kasai!» –sbraitò, e dalla sua sfera partì una potente saetta che si scaricò contro lo stesso muro colpito in precedenza dall’acqua.
«Prima Acqua poi Elettricità. Sono sbalordito. Non pensavo di trovare simili predestinati qui a Lastilia» –continuava a pensare Rer, muovendo nuovamente la testa su e giù.
Infine anche Shon alzò la mano destra, mantenendola però chiusa. «Shimo!»- concluse anche l’ultimo del trio, e la sua sfera diventò una freddissima bufera di neve, scagliandosi ancora una volta contro il muro.
Il Professore applaudì.
«Bravi, bravissimi. Sicuramente tre elementi molto interessanti, lo dico sinceramente.
Ho notato però che tutti e tre avete mantenuto la mano sinistra in direzione della sfera, segno che ancora faticate a padroneggiare completamente l’energia. Se riuscirete ad evocare l’elemento utilizzando entrambe le mani il vostro attacco sarà molto più efficace. Guardate qua.»
Rer chiuse gli occhi ed unì le mani. Stranamente nessuna sfera sbocciò dal corpo del Professore, ma una strana aura lo avvolse completamente.
«Chie.» –bisbigliò, colpendo dolcemente il muro su cui erano stati scagliati tutti e tre gli attacchi con i mignoli. Dopo pochi secondi, quell’insieme di mattoni e calcestruzzo crollò come se colpito da una bomba.
I tre ragazzi erano ammutoliti dinnanzi a tanta potenza e non si capacitavano come il loro Professore avesse potuto distruggere un muro solamente toccandolo con i mignoli.
«La Sapienza.» –rispose Rer, «Il mio elemento è la sapienza. Sono riuscito a demolire il muro trovando i punti deboli sul quale poggiava il tutto. Toccando con decisione quei punti sono riuscito a distruggerlo. Ovviamente con gli oggetti inanimati è molto semplice, mentre con le persone ci vuole molta capacità intuitiva. Ora su, andate a riposarvi. La vostra partenza è stata fissata per domani all’alba.»
I tre ragazzi tornarono al loro dormitorio, con ancora negli occhi la potenza del rilascio elementale a doppia mano. Un brivido salì lungo le loro giovani e forti schiene, dovuto al pensiero di dover affrontare, durante il loro viaggio, persone ancora più forti e potenti di Rer. Erano solo agli inizi, sapevano che la strada era ancora tutta in salita, ma erano anche convinti di poter portare a termine la missione affidatagli dal Main. 
 
  
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