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Autore: Shecanhaveyou    12/11/2013    4 recensioni
Era l'ennesimo articolo che leggeva per caso e questa era l'ultima goccia.
«Spiegami come fai ad essere così calma? Mi meraviglio sempre della tua pazienza e della tua fermezza, quando si tratta di questi pettegolezzi del cazzo.»
Lily sospirò. Chiedendosi perché Jamie non lasciasse perdere tutte le stronzate che dicono i giornali, almeno per questa volta.
Nel frattempo un nodo le si stava formando in gola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Jamie, basta.»
Jamie Campbell Bower era furioso. Solo perché ultimamente stava frequentando Ashley Green, sua cara amica e collega, voleva dire che lui e Lily si erano lasciati? Questi rumors lo mandarono in bestia.
Era l'ennesimo articolo che leggeva per caso e questa era l'ultima goccia.
«Spiegami come fai ad essere così calma? Mi meraviglio sempre della tua pazienza e della tua fermezza, quando si tratta di questi pettegolezzi del cazzo.»
Lily sospirò. Chiedendosi perché Jamie non lasciasse perdere tutte le stronzate che dicono i giornali, almeno per questa volta.
Nel frattempo un nodo le si stava formando in gola.
«Ti calmi? Ti siedi un secondo e ragioni per un attimo? Lo sai benissimo che sono stronzate. Lo so che ne hai abbastanza, come ne ho abbastanza io, ma non devi darci peso. Più ti importa di quello che scrivono, più loro continueranno. E...»
«Lily...»
«Lasciami finire, porca puttana.» Lily Collins cominciava ad innervosirsi, anche se dall'esterno sembrava parecchio calma. Ma il nervoso la portava a perdere il controllo di se stessa, o meglio delle sue lacrime.
Una lacrima piena di rabbia, nel vedere il suo Jamie così agitato, le scese da quegli occhi di un colore così meraviglioso.
Lily se l'asciugò con impazienza.
«Dicevo che...che questo ci porterà al limite. Porterà la nostra relazione ad un livello insuperabile. E continueremo a litigare e litigare per questo motivo, cosa che io odio J, e lo sai. Dobbiamo vivere il momento, ricordi?» si avvicinò a lui, con calma, come se fosse un leone pronto ad attacare la sua preda da un momento all'altro e sbranarla. «Ed io non voglio che i tabloid influenzino il nostro rapporto, soprattutto ora. Soprattutto adesso che non ci saremo solo noi due.»
Jamie era seduto sul divano del loro salotto, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani sul viso, in una bellissima e piccola casa nella campagna di Londra. L'aveva comprata lui solo per loro due, per lasciarsi alle spalle il traffico frenetico di quella città e tutto quel mondo che cominciava a stare stretto ad entrambi, dopo tutto quel tempo. E per dare una possibilità a loro come famiglia.
«Vieni qui, Lils.»
«No, sei ancora troppo nervoso. Lo sai che mi fai paura quando ti innervosisci.» disse lei, facendo un passo indietro.
Jamie spostò il suo sguardo dal fuoco scoppiettante del camino a lei.
«Lily, tu sei l'unica persona che può calmarmi. Ormai dovresti essertene resa conto.» disse Jamie, guardandola con quegli occhi ancora più blu del solito, dove lei si era
immersa talmente tante volte da averne perso il conto.
Lily si avvolse le braccia intorno al corpo e si avvicinò ancora di più al suo uomo, con passo calmo ma deciso. E nelle sue condizioni non poteva non fare altrimenti.
«Lo so.» la ragazza accennò un sorriso dolce e questo piccolo gesto cominciò a calmare Jamie in un modo impressionante.
Lily si sedette sulle gambe di Jamie con dolcezza e gli mise le braccia al collo, poggiando la testa sulla sua spalla.
«Come ti senti?» le chiese.
Lily sospirò «Lo sai che quando ti innervosisci, mi innervosisco anche io. E, ora che tu ti stai calmando, mi sto calmando anche io. E...»
Jamie la interruppe cominciando ad annusare l'aria, come se fosse un cane da tartufo.
«Che cos'è quest'odore di...biscotto bruciato?! Lily, tu non hai mai bruciato dei biscotti in vita tua!» disse Jamie, interrompendo la ragazza, sorridendo.
Lily si alzò con cura e andò a controllare il forno della loro piccola cucina.
Questa mattina si era ripromessa di cucinare dei biscotti, i suoi famosi cookies, dato che il Natale si avvicinava e ci era riuscita...fino a che loro due non avevano cominciato a litigare per quei stupidi pettegolezzi.
Diamine, pensò Lily guardando il forno con viso corrucciato e aprendone lo sportello. Tirò fuori la teglia e si rese conto che, fortunatamente, niente si era bruciato sul serio. Erano ancora mangiabili quei biscotti, insomma.
«Quant'è grave il danno?» chiese il biondo, entrando nella piccola cucina, passandosi le mani tra i capelli, rassegnandosi al fatto che probabilmente non si sarebbero mangiati biscotti in quel tardo pomeriggio.
Almeno, non era il periodo, dato che Lily...beh. La bruna interrompe i suoi pensieri «Sono mangiabili, ma non sono i migliori che io abbia mai fatto. E lo sai fin troppo bene, James
Oh, oh. James. L'aveva chiamato James. E si sa bene che, quando lei lo chiama con il suo nome di battesimo, beh... sono guai grossi.
Eppure lui non aveva fatto niente. Assolutamente niente.
«Lily...?»
La ragazza gli lanciò uno sguardo trucio e richiuse gli occhi respirando a fondo con la bocca.
Jamie si avvicinò alla sua amata e cominciò a massagiarle le spalle.
«Piccola, lo sai che non puoi stare in piedi per troppo tempo e devi cercare di non innervosirti.»
Jamie fece scorrere le sue grandi mani sulla sua schiena fino al grande pancione di Lily.
Essì: la famiglia Bower-Collins stava crescendo.
Lily si appoggiò a lui, chiudendo gli occhi per un attimo. Lui le baciò il collo e questo la fece rabbrividire.
Era troppo, davvero troppo tempo che loro due...beh.
Si girò verso Jamie, guardò il suo pancione che li divideva ad avere un contatto vero e fisico, e disse «Ho troppa voglia di te. Non vedo l'ora che nasca, per fare l'amore con te ventordici volte al giorno.» gli mise le sue esili braccia al collo e avvicinò la sua fronte a quella di Jamie.
«Solo ventordici volte? Aaah, sei una schiappa, Collins!»
La ragazza sbuffò, sollevando gli occhi al cielo.
«Ah! Non alzare gli occhi al cielo in quel modo con me, Collins!» Jamie fece una pausa, avvicinò le labbra carnose e soffici all'orecchio di Lily e sussurrò «Lo sai che scherzo e anche io non vedo l'ora di tornare a fare ventordici volte l'amore con te.» la baciò dietro al lobo dell'orecchio, e Lily rabbrividì per la seconda volta, «E devo ammettere che la mia camicia a quadri nera e rossa sta meglio a te che a me.»
La ri-baciò dietro l'orecchio e tornò a guardarla in viso. Osservò la sua donna, la sua musa, e guardò il suo corpo che negli ultimi mesi aveva acquisito nuove curve, a causa della gravidanza. E a Jamie questa cosa piacque molto, senza ombra di dubbio.
Nel frattempo Lily si chiedeva tra sè e sè, che cos'avesse da guardare Jamie. Perché la stesse osservando.
Non era uno sguardo di disapprovazione, tutt'altro. Lily, all'inizio, faticava ad accettare le "nuove curve" che la gravidanza le aveva, come dire, donato. Ma Jamie era stato tanto buono e dolce, ripetendole in continuazione quanto fosse bellissima e morbida (non che avesse messo su un centinaio di chili in una volta, solo non era lo stecchino che era sempre stata, ovviamente), che lei alla fine si era accettata com'era. E l'idea che tra qualche settimana sarebbe diventata madre...ancora non poteva realizzare.
«A che stai pensando, Lils?»
Jamie la distrasse dai suoi pensieri turbolenti.
Sospirò e rispose «Che devo sedermi subito e che...tra poco tempo diventeremo genitori e non riesco a realizzare, ecco tutto.» sciolse il loro abbraccio e si diresse al divano con una mano sulla schiena.
Si sedette con delicatezza, appoggiandosi delicatamente ai cuscinoni ricamati da lei stessa.
Il ragazzo la seguì, portando con sè i biscotti dentro un piattino e poggiandoli sul tavolino da salotto. Si mise in ginocchio davanti a lei e appoggiò il mento al ginocchio sinistro di Lily. Di fronte a loro il fuoco continuava a scoppiettare e bruciare indisturbato.
Lily lo guardò, stanchissima, e pensò che non ci fosse niente di più bello al mondo.
La ragazza si passò una mano sulla pancia e disse «Mi piacerebbe che fosse maschio e uguale a te.»
«Mh, sarebbe un monello e impossibile da tenere. Una bella femminuccia e calma come te sarebbe l'ideale!» disse Jamie sorridente.
«T'immagini se viene femmina ma con il tuo carattere? Saresti un pò deluso, mi sa.»
Il biondo sorrise, concentrato sui suoi pensieri.
«Maschio o femmina che sia, va benissimo. È nostro figlio, Lily.» mise una mano sulla pancia della sua ragazza e disse «L'abbiamo fatto noi. Il frutto del nostro amore, piccola. E l'ho amato dal momento che mi hai detto che eri incinta.»
Lily sorrise e Jamie cominciò ad intonare una ninna nanna.
In quel preciso istante, mentre lei stava per appisolarsi, si sentì un qualcosa provenire dal pancione di Lily ed entrambi sobbalzarono.
«Ha scalciato.» Lily sorrise e guardò suo marito che aveva gli occhi lucidi dalla gioia.
In quel momento le venne un idea fantastica, «Canta ancora.» Jamie la guardò con un sopracciglio alzato, «Ha sclaciato perchè ha sentito la tua voce, gli piace. Continua a cantare, amore.» si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani, baciandogli le labbra.
Jamie cominciò a cantare, Lily tornò ad appoggiarsi alla poltrona e si addormentò insieme al suo bambino, mentre l'odore di biscotti e la voce del suo uomo risuonava nel loro piccolo appartamento di campagna.

 

 

Sei mesi dopo.

 

 

Al suono del pianto della piccola Rosie Lily si girò verso Jamie ancora addormentato a fianco a lei e sussurrò «Jamie.» niente, «J, amore.» come risposta ricevette un grugnito infastidito. «Amore, la nostra Rosie sta piangendo e questo è il tuo turno.» disse la ragazza con voce roca e gli occhi ancora chiusi.
Ricevette un altro grugnito come risposta, lei aprì gli occhi e stavolta Jamie si girò per scendere dal letto. Si mise una maglietta presa a caso dal pavimento e si avviò verso la culla della piccola. La prese in braccio e cominciò ha cullarla e ha cantarle una canzone. Una delle tante che aveva scritto per lei.
Lily li guardò, poi volse lo sguardo verso la finestra: era febbraio inoltrato, fuori era ancora molto freddo, ma alle sei del mattino il sole cominciava piano piano a fare capolinea all'orizzonte. Tornò ad osservare quelle due meraviglie: il suo Jamie aveva un sorriso da orecchio ad orecchio e Rosie aveva smesso di piangere.
Si alzò afferrando la vestaglia infondo al letto e li raggiunse, appoggiandosi al braccio destro di Jamie e osservando il suo angioletto biondo tra le grandi braccia di suo marito.
«E' bellissima, vero?» sussurò Lily per non svegliarla.
«Più che bellissima. Abbiamo creato una meraviglia di bambina, Lily.» sussurrò stavolta Jamie, baciandole la fronte e cullando Rosie.
La rimise nella culla, prendendo la sua donna tra le braccia stavolta.
«Amore mio.» disse sulle labbra di lei, un nanosecondo prima di baciarla.
Lily gli allacciò le braccia al collo, sfiorandogli la nuca con le mani e lui la spinse verso il letto, cominciando ha slacciarle la vestaglia.
Lei sorrise tra le loro labbra quando, non molto silenziosamente, caddero entrambi sul letto, lei all'indietro e lui steso sopra di lei.
«Buongiorno, amore.» lui sorrise. Cosa più bella alle sei del mattino passate non poteva esserci, pensò la ragazza.
Con un colpo di reni lo portò sotto di lei e lo riempì di baci, mentre lui la stringeva forte a sè.
Un brontolio si espanse nel silenzio della camera da letto.
Lily smise di baciarlo e si mise a ridere silenziosamente, anche se la cosa era al quando difficile.
«Che ridi? Ho fame.» mise il broncio e le diede un leggero pizzicotto nel fianco.
«Ahia.» gli feci la linguaccia e lui la ribaciò.
Si alzò e prese in braccio quella persona minuta che era sua moglie, portandola fuori dalla stanza, diretto in cucina.
Lei lo guardò stranita quando l'apoggiò sul tavolo. Fece per allontanarsi, ma Lily lo imprigionò allacciando le gambe alla sua vita.
«Hai deciso che faremo l'amore in cucina stamattina, Bower? Mi sembra un pò azzardata la cosa.» lo guardò maliziosa, fissando le labbra carnose di Jamie.
«Mi spiace deluderti, Milady, ma in realtà ti ho portato in cucina perchè vorrei che tu mi faccia i biscotti.» disse, sorridendo. Lily lo guardò basita, «Che c'è? Ho fame.» Jamie la guardò con un espressione da cucciolo abbandonato.
La morettia alzò gli occhi al cielo e lo scostò dal suo corpo, scendendo dal tavolo.
Infondo hanno finito di fare l'amore meno di tre ore fa. Che posso pretendere?, pemsò Lily, siamo stanchi entrambi per via di Rosie, anche se devo ammettere che è una bimba che dorme, nonostante abbia solo un mese e mezzo.
Cominciò ha tirare fuori gli ingredienti per i biscotti e intanto notò Jamie che cominciava ha preparare il caffè.
Lo mise sul fuoco e si avvicinò a lei, abbracciandola da dietro.
Mentre lei prepravara la pastella, lui cominciò a tempestare il suo collo di baci teneri.
«Non che le tue attenzioni mi disturbino, ma, tesoro, o facciamo l'amore qui all'istante, o preparo i biscotti. Come preferisci.» disse lei, cercando di mantenere il controllo.
Jamie continuò nella sua opera, mentre Lily fece fatica ha concentrarsi durante la preparazione dei famosi Cookies alla Collins.
Finalmente infornò le due teglie e si fiondò contro Jamie. Nel frattempo il caffè era pronto per essere bevuto, ma nessuno dei due in quel momento sembrò badarci.
Jamie la prese in braccio portandola sul loro divano. Alla luce dell'alba Lily era ancora più bella, pensò Jamie che cominciò subito ha baciarla.
Si liberarono dei vestiti come se fosse questione di vita o di morte, su quel divano pieno di ricordi, pieno delle loro serate di passione, pieno di loro.
L'unico che rimase con un capo vestiario fu Jamie. Lily protestò quando Jamie le tolse la mano dall'elastico dei boxer.
«Un attimo, piccola Lily.» usò quel nomignolo vecchio quasi quanto la loro storia insieme.
Lily vide un paio di boxer neri volare oltre il divano e lentamente, con grande ed enorme prudenza, Jamie la fece sua, come se fosse stata la loro prima e ultima volta, come se non l'avessero mai fatto, come se fosse passato troppo tempo da quando si erano amati davvero, eppure erano passate solo quattro misere ore.
Lui la rifece sua, lei lo rifece suo ancora ancora e ancora. Come se non ci fosse fine a niente, come se il tempo per loro non contasse.
Vivendo solo l'uno dell'amore dell'altra.


 

I'd like to hang out with you for my whole life.

Ciao. Sì, ancora io. E sì, un'altra Jamily.
Spero vi consoli dopo...la loro rottura.
Ho pianto finendola di scrivere e rileggendola, mi mancano troppo.
Loro per me sono come i Robsten. Infiniti. Sono un'amore che non può finire.
E secondo me quando cominceranno ha girare CoA Lily (sì, perchè l'ha lasciato lei si-cu-ra-men-te, senza e senza ma) si renderà conto della cazzata enorme che ha fatto e lo vorrà indietro.
Detto questo, ciao.
Per Raziel.
Ellie.

   
 
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