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Autore: rupertinasora    24/04/2008    0 recensioni
Lorena e Pedro hanno litigato. Perchè? Cosa ha fatto Pedro per meritare di essere chiamato "ipocrita" e "bugiardo"? E cosa ha fatto Lorena in realtà?
Una piccola fan fiction per riempire i vuoti tediosi di questa vita da studentessa liceale, che tra poco liceale non sarà più...(si spera!)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fine di un'amicizia

-Capitolo unico-

 

 

 

Certe volte mi chiedo perchè è successo.

Evidentemente era destino. Eravamo forse troppo diversi.

Io e te abbiamo passato tanti momenti belli assieme, forse troppi. E ora ci vogliono dividere.

E tu l'hai permesso.

Mi dici che obbligo a fare le cose, quando poi in realtà non è vero.

Se dici questo allora non è vero che mi conosci non trovi?

Io non ho mai negato di parlarti con un tono duro e forte, ma non ti ho mai obbligato a fare quello che volevo. E se l'avevo fatto, era sempre per scherzo, per gioco.

Ma per te...non esiste gioco a questo mondo.

E allora: SPEGNITI MONDO! NON SI PUO' GIOCARE!

 

Che tristezza che pervade il mio corpo.

Ti chiedevo un nome, e non l'hai detto.

Chiedevo il nome di chi mi screditava.

Non l'hai detto.

Sorrido triste, e i miei occhi si riempiono di lacrime.

Ho pianto, piango ancora, so che piangerò.

Pensavo che mi avresti sempre aiutato.

Io non ho sbagliato, ho fatto quello che mi andava di fare. E chi lo nega?

Lo devo dire al mondo intero?

Ebbene, io, Lorena Johanson, ammetto di aver sedotto un ragazzo e di avergli fatto provare piacere. Però, non ci ho fatto sesso.

E ora vengono a dire che io l'avrei fatto senza pudore, contro le pareti della camera da letto, e che non mi sarei fermata al mio compagno di classe, ma che ci avrei provato con chissà quante altre persone.

Lo sai che non è vero.

E davanti a me, anzicchè difendere me, amica tua da quando stavamo in terza media, difendi questa chissà quale persona te l'ha detto.

"L'ha fatto per non farmi sentire male se l'avessi saputo da altre persone" hai detto che ti ha detto.

E non pensa che già se te lo diceva questa persona ti saresti sentito tradito?

Ipocriti, tutti quanti.

Ipocrita lui che non aveva alcun diritto di farne parola con nessuno.

Ipocrita tu che non mi vuoi dire chi è questa persona.

Arrabbiata io, che odio che si parli dietro di me.

Quando di una cosa non si è sicuri, o si vuole avere una qualsiasi spiegazione, basta chiedere alla "protagonista", non vi pare?

Ma tu, anzicchè aiutarmi a farmi capire chi è stato, fai di tutto per deviarmi dalla strada.

E mi dici che hai paura che faccio succedere la rivoluzione.

Ne avrei tutto il diritto, mio caro Pedro Gonzalez.

 

Ti vorrei guardare negli occhi, ma in questo momento sto fissando un cellulare vuoto e senza vita.

E poi mi hai detto che era colpa mia, di tutto.

 

Per venirti incontro e salvare il salvabile ero disposta a sentire da te anche solo il nome di chi era stato, da cui era partito tutto.

E tu mi hai detto il nome dello stesso ragazzo che avevo dapprima accusato e aveva detto che non era stato lui a dirlo a qualcuno.

Allora perchè non vi mettete d'accordo?

E ora vieni da me a fare la figura dell'offeso.

 

Basta, con te non ce la faccio più. Parole inutile regalate al vento.

Tutti mi dicono cose diverse, che nella loro diversità si accomunano dalla tua versione dei fatti.

E allora credo alla magioranza, e scusami se è poco.

Avrei preferito tu mi dicessi che ti è scappato di bocca, non che mi volevi far credere una cosa per un'altra.

Bugiardo!

Sì, tu che mi hai chiamata ipocrita.

Queste lacrime che ho versato per la fine di questa amicizia sono state sprecate inutilmente.

Non voglio più vederti, bugiardo. Ipocrita ci sei tu!

 

Sbatto la porta in faccia a te. Te che fai la parte dell'offeso e che dici che ho dubitato di te.

Ora ti dico, e ho il coraggio di farlo, di pensarlo, che è stato un bene dubitare di te.

Volevi fare in modo, non so come, di fare sesso con me.

L'ho capito sai?

Sono tardiva per certe cose, ma ci arrivo, sai?

Non hai fatto conto che ho altri amici, che ho riscoperto più veri di te.

Più veri di quell'agata nera d'amicizia che mi regalavi.

E chi crede a te, non crede a me.

Non importa. Sta bene.

Almeno per me!

 

Ed ora, Pedro, addio.

Qualche volta la mia mente ripercorrerà quegli otto anni passati tra scherzi e giochi.

E di sicuro, tornerò da te.

Ho scritto questo per ricordarmi quello che mi hai fatto.

 

E piango ancora, perchè sono vulnerabile, con questa ferita fresca.

Sono un'albero senza rami. Sono una lucertola senza coda.

Ma ricrescono prima o poi, rami e coda.

Quello che più fa male è il cuore che prima avevo nel petto e che ora stringo tra le mani.

Sento il caldo sangue scivolare lungo il mio braccio, e lo percepisco vibrare tra le dita.

Il sangue è nero, come la nostra amicizia.

"Lasciami andare via", mi dice, "io sono quell'amicizia che non vuoi più".

Non voglio buttarlo via, anche se so che tra poco morirà.

Aprirò un cassetto e lì lo riporrò, perchè quest'amicizia è comunque da ricordare.

Ti ho voluto bene.

Ora basta.

Addio.

 

 

Lorena <3

 

***

Spero che questa fan fiction, come le altre, e forse di più, sia piaciuta. Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi commenterà. Ho bisogno di capire...Dite, Lorena ha fatto bene a finire qui quest'amicizia? Si capisce abbastanza perchè dice che è finita? Per ora è finita, ma per farvi comprendere potrei riportare varie conversazioni, messaggi...non so...dite tutto nei commenti. Grazie!!

   
 
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