Caroline Jones, diciassettenne.  Bassa, un viso a forma di cuore, occhi marroni e lunghi capelli rossi, resi ricci dalla permanente. Il suo viso la faceva sembrare una ragazza molto dolce ed innocente ma non lo era affatto. Era sempre molto sicura di se ed era bellissima sia fuori che dentro.

Rachel Owen, sedicenne. Era bassa e molto magra. Occhi del colore dei lapislazzuli, con tracce d'oro e di violetto. Ha capelli lunghi, lisci e biondi e la pelle chiara, quasi traslucida.
Caroline e Rachel erano migliori amiche. Nessuno avrebbe mai provato a separarle perché sapeva  che sarebbe stato invano.
…
Jeremy Cambell, sedicenne. Aveva capelli lisci e neri, simili a piume di corvo, una corporatura esile con pochi muscoli e dotato di grazia. Le ragazze si innamoravano dei suoi occhi color ghiaccio che lo rendevano affascinante. 

Caroline, Rachel e Jeremy erano tre ragazzi, tre migliori amici che si fidavano l’uno dell’altro. Facevano ogni cosa assieme, avevano avuto persino un posto segreto per qualche mese ma che poi venne distrutto. Quasi ogni notte si incontravano nel parco della città, stavano lì attorno ad un fuoco e sapevano divertirsi con poco. A volte bevevano e fumavano un po’ ma non erano ragazzi da poter essere chiamati drogati eppure ne avevano l’aspetto. Ed è proprio lì, in quel parco ormai dimenticato da tutti tranne che loro, che per salvarsi la vita l’uno all’altro, finirono le loro vite, o meglio ne iniziarono una nuova senza alcun battito del cuore. 

<< Avanti, muoviti, Jeremy ci aspetta! >>
Rachel stava urlando per l’ennesima volta a Caroline di sbrigarsi. 
<< Sai che non sono brava! Al posto di urlare e sbuffare aiutami!>>
Erano arrivate nel piccolo parchetto di Falls Churc. O meglio solo Rachel ci era arrivata, Caroline era impegnata a riuscire a scavalcare il cancelletto, altri secondi e ci riuscì.
Si avviavano alle panchine davanti il loro albero. Il loro e quello di Jeremy. Quello era l’albero dove Jeremy conobbe Rachel e Caroline e da quel giorno nulla poté separarli. Vicino a quell’albero avevano anche giurato amicizia eterna. 
Rachel e Caroline erano arrivate e avevano notato Jeremy fissare l’orologio impazientito. Caroline corse subito ad abbracciarlo mentre Rachel si nascose e appena Caroline si staccò, lei lo abbracciò cosi forte da strangolarlo. Erano come fratelli, stavano sempre insieme e si divertivano un mondo, amavano gli sport ma solo Caroline ne praticava.
Stavano parlando delle ultime due giornate che avevano trascorso separati, Jeremy stava raccontando di aver conosciuto una ragazza che quando aveva capito chi era e da dove venisse inventava stupide bugie per svignarsela. Lui non ne era dispiaciuto anzi ne scherzava e rideva con le sue amiche.
Rachel parlava a vanvera del ragazzo nuovo per cui aveva una cotta, dei suoi occhi blu da perdersi dentro e bla bla bla. 
Caroline invece non smetteva di pensare alla sua odiosa professoressa di chimica che le aveva dato un 4. 
Parlavano, ridevano, bevevano ma tutto finì quando la paura si impossessò di loro e Rachel disse di aver sentito qualcosa. 
<< Non fare la bambina, sarà il vento >> Caroline aveva paura ma per rassicurare la sua amica doveva inventare balle a cui nemmeno lei credeva.
Un altro rumore.
<< Basta ragazze andiamo!>> disse stanco Jeremy.
Tutti e tre andavano verso il cancelletto verde di cui la vernice era ormai andata via e se ne intravedevano piccole parti. 
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Caroline si girò pronta ad aiutare la sua amica ma lei e Jeremy erano scomparsi. Cominciò ad urlare impaurita che fosse successo qualcosa ai suoi amici, urlava i loro nomi senza avere risposta, c’era cosi tanto silenzio da poter sentire il battito del cuore. 

Rachel era stata attirata da una bottiglia con un liquido rosso su di un muretto e avvicinandosi per vedere cos’era vide un ombra avvicinarsi. Pensando fosse uno dei suoi amici si avvicinò per vedere meglio chi fosse, ma quando lo fece, degli occhi rossi s’impossessarono di lei. Fece per urlare ma appena ci provò fu soggiogata dalle parole dell’individuo davanti a lei.
<< Sta zitta, non aver paura.>>
Rachel annuì e sussurrò. 
<< Chi sei?>>
<< La tua salvezza.>>
<< Dove sono i miei amici? >>
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L’individuo da cui Rachel era stata soggiogata era alto, aveva occhi color verde acceso, che cambiavano tonalità in base all'umore. Capelli neri, ricci, corti e la pelle chiara. Era un vampiro. 

Il vampiro, di cui di quanto aveva capito Rachel si chiamava Stefan, la portò in una parte del parco che nemmeno lei e i suoi amici conoscevano. Lì trovò Jeremy e poco dopo Stefan tornò anche con Caroline. Tutti e tre erano stati soggiogati, almeno era quello che credeva il vampiro. Ma Caroline no. Faceva ciò che diceva ma solo per non far intuire nulla al succhiasangue. Stefan gironzolava per la stanza in cerca di un oggetto che gli apparteneva, spiegava. Quando Caroline, alzatasi di scatto lo sbattè al muro, i suoi occhi stavano diventando rossi e ……
<< Dimmi subito chi sei?>>
<< Te l’ho già detto. La domanda giusta è cosa voglio.>>
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<< Te, Caroline.>>
La rossa sembrò sbalordita da quella risposta e mille domande frullavano nella sua testa.
<< Sono Stefan. Sorellina non ti ricordi di me?>>