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Autore: MarsLove    14/11/2013    1 recensioni
Harry è in infermeria e il suo unico desiderio è mangiare una fetta della sua torta preferita. Chi potrà mai aiutarlo? Dobby, naturalmente! Ma l'elfo sarà in grado di non combinarne una delle sue?
Terzo capitolo della serie "Magiche Ricette", questa volta vi svelerò la famosa ricetta della torta preferita da Harry.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dobby, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Magiche Ricette'
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La Torta di Melassa
 
Harry era di nuovo finito in infermeria. Nemmeno lui riusciva ancora a capacitarsi di come fosse capace di farsi male in qualsiasi situazione. Certo, questa volta era stata pura distrazione… e dire che conosceva bene il parco di Hogwarts! Eppure, assorto com’era nel guardare Ginny Weasley studiare con alcune sue amiche, non si era accorto di essersi seduto all’ombra di un platano. O meglio, del Platano Picchiatore, per essere precisi. La pianta non aveva gradito la sua presenza e gli era arrivato un ramo dritto in testa che gli aveva rotto il naso. Eppure ancora adesso, sdraiato in un letto dell’infermeria, non poteva fare a meno di pensare a Ginny. Non si era mai reso conto di quanto fosse diventata carina e simpatica. L’aveva sempre considerata come un pezzo di arredamento, niente più della sorella di Ron. Eppure negli ultimi tempi aveva preso sempre più spazio nei suoi pensieri.
“Almeno avessi qui una fetta di torta di melassa!” sospirò tra se. Aveva infatti scoperto che mangiare la sua torta preferita riusciva sempre a fargli andare via dalla mente Ginny. L’unico problema era che sul vassoio portato per cena da Madama Chips della torta non c’era nemmeno l’ombra. “Non è un cibo da ammalati!” aveva decretato l’infermiera alla sua richiesta di poterne avere un pezzettino. A nulla erano valse le suppliche e l’assicurazione che stava bene, Madama Chips non ne aveva voluto sapere.
Chiuse gli occhi cercando di addormentarsi, quando ad un certo punto si sentì un sonoro CRACK! Spalancò gli occhi di colpo e vide vicino a se Dobby.
“Dobby! Che ci fai qui?” esclamò sorpreso. L’ultima volta che l’elfo era andato a trovarlo in infermeria aveva poi scoperto che era stata colpa sua.
“Dobby, signore, voleva vedere se Harry Potter sta bene!”
“Abbastanza… tu non c’entri niente, vero?” chiese sospettoso.
“No! Dobby solo preoccupato. Non ha visto il signore con i suoi amici e ha chiesto dov’era!”
Harry osservò l’elfo per un’istante e poi decise che era sincero. Si rilassò suoi cuscini chiudendo gli occhi.
“Dobby può fare qualcosa per Harry Potter, signore?” chiese l’elfo, preoccupato nel vedere Harry così stanco.
“Niente, grazie.” rispose il ragazzo. Ma poi parve ripensarci: “Anzi… non è che mi porteresti una fetta di torta di melassa, per favore?”
L’elfo si inchinò toccando quasi il pavimento con il lungo naso. “Certo! Dobby prepara subito una torta per Harry Potter!” e, detto questo, si smaterializzò di nuovo.
Harry sorrise e si mise pazientemente ad aspettare la torta.
 
Nel frattempo Dobby era arrivato nelle cucine e, seguendo la ricetta, aveva radunato tutti gli ingredienti: una confezione di pastafrolla preparata proprio quella mattina dagli altri elfi, due tazze di melassa, una tazza e mezza di briciole di pane fresco, un cucchiaio di burro che sciolse con un semplice gesto della mano, un cucchiaio di succo di limone, tre tuorli d’uovo, una bustina di vanillina e due cucchiai di panna da montare.
Gli altri elfi lo guardavano sorpresi. Erano abituati alle stranezze di Dobby, ma mai avrebbero cucinato senza un ordine di una studente o di un professore e l’elfo non aveva rivelato la finalità della torta.
Dobby mise la melassa, il burro, le briciole e il succo di limone in una ciotola e un cucchiaio cominciò a mescolare il tutto. Dopodiché inserì anche i tuorli, la vanillina e la panna e fece mescolare al cucchiaio fino a quando non fu tutto amalgamato per bene.
Nel frattempo aveva preso una teglia rotonda e l’aveva imburrata bene, poi l’aveva spolverata con la farina e, infine, l’aveva foderata con la pasta frolla, tenendone un pochettino da parte per la guarnizione. Voleva esaudire al meglio gli ordini di Harry Potter!
Nel frattempo il cucchiaio si era fermato, così l’elfo versò tutto il contenuto della ciotola all’interno della teglia, incrociandoci sopra delle striscioline di pasta imbevute nel latte come decorazione.
Mise il tutto nel forno impostandolo a 350° per i primi dieci minuti e a 300° per la seconda mezz’ora. Dopodiché tirò fuori la torta e la guarnì con qualche ciuffo di panna montata.
“Ecco!” esclamò contento. “È pronta la torta per Harry Potter!” e, con un sonoro CRACK, si materializzò all’interno dell’infermeria con la torta in mano.
 
Harry, in quei cinquanta minuti in cui l’elfo era stato in cucina si era stancato di aspettarlo. Quanto tempo ci voleva per prendere una fetta di torta avanzata dalla cena e portargliela? Inoltre era anche abbastanza tardi e la pozione che Madama Chips gli aveva  fatto bere per lenire il dolore al naso lo stava facendo addormentare.
“Pazienza!” sospirò tra uno sbadiglio e l’altro. “Vorrà dire che la mangerò domani.”
Dopodiché chiuse gli occhi e si addormentò.
 
Dobby arrivò tutto contento nella camera, materializzandosi vicino al letto di Harry. Quando vide il ragazzo dormire sorrise e gli fece una carezza sulla testa, poi lasciò la torta su comodino e se ne andò.
 
La mattina dopo tutta la scuola venne svegliata da un urlo: “Chi ha osato portare una torta nella mia infermeria?!”


Spazio autrice:
Ok, ecco a voi anche questa storia-ricetta! Devo dire che mi diverto sempre più a scriverle! :D 
Beh, che ve ne pare? Fatemi sapere! *.*
A presto, Mars
   
 
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