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Autore: Martuzza    26/04/2008    7 recensioni
(Questa è una Draco/Hermione intrecciata ad una Blaise/Hermione.)
Gli uomini sono come i semi: vengono trasportati in ogni parte del mondo, sfiorano emozioni e nazioni sconosciute, e cadono in un terreno. Ma solo se quel terreno sarà quello giusto il seme diventerà un meraviglioso fiore, pronto a creare altro amore con i suoi stessi frutti.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione:

Questa è una Draco/Hermione intrecciata ad una Blaise/Hermione. Potrà sembrare assurda, ma mi frullava in testa da tempo l'idea di scrivere una storia d'amore con Blaise. Odiando però l'idea di vedere Draco tra le braccia di altre, doveva essere anche un po' una Dramione. Spero sia di vostro gradimento; forse scriverò un seguito, parlando di ciò che capiterà ai nostri protagonisti dopo la scuola. Vedremo se ci saranno tempo e idee.

Piccola nota: si parlerà di "loro" Regina o simili; Hermione è proprietà sia di Zabini che di Malfoy in questa fic. E' questo che sono loro.. un trio.

Buona lettura.

 

 

.Semi d' Amore.

 

 

-Zabini!- Un urlo selvaggio si diffondeva per tutto il corridoio che conduceva al dormitorio dei Serpeverde.
-Aprimi bastardo di un purosangue!- una ragazzina dai capelli arruffati urlava indemoniata contro il quadro raffigurante un cavaliere mediavale a cavallo, per l'esattezza uno dei mille discendenti di Salazar Serpeverde in persona.

-Mezzosangue, ancora qui! Non c'è più religione in questo castello!- Per chi avesse avuto ancora nutrito dei dubbi, può constatare personalmente quanto i quadri ad Hogwarts siano veritieri.

-Zabini, aprimi o ti squarcio la tela del quadro!-

Eccolo, il ragazzo in questione: un metro e ottantacinque di carnagione olivastra e muscoli, il tutto arricchito da due cobalti per occhi e una cascata di nero lucidissimo per chioma.

-Hermione, stavo dormendo.-

-Fammi entrare!- Non era nè un comando, nè un ordine, nè una supplica; era una semplice frase. Hermione infatti aveva già fatto irruzione nella camera del Purosangue.

-E se fossi stato con una ragazza?-

-Se fossi stato con una ragazza mi avresti aperto in boxer, non con uno dei tuoi pigiamini di seta.- E aveva ragione, come al solito.

-Cerchi Draco, vero?-

Ecco, la Granger era strana per questo: cambiava umore come si cambia la biancheria intima. Improvvisamente gli occhi le si riempirono di lacrime, e tutta la furia mostrata si tramutò nella frustazione più pura. Blaise la cinse con un braccio attorno alle spalle e la fece accomodare sul suo letto; la conosceva, aveva bisogno di dieci minuti buoni di pianto prima di riuscire a calmare i singhiozzi. Vederla, però, lo portava sempre a vivere i dieci minuti più brutti della sua giornata.

-Lo sai, non puoi pretendere la fedeltà da lui- la scrutò con i suoi occhi blu come il cielo nelle sere d'estate, appena dopo il tramonto.

-Lo so, lo so.. ma perchè continuo a cercarlo? Mi fa solo soffrire.. C'è.. Lo odio.. Ma lo voglio.. Ma poi è solo sesso?-

-Hermione, sono solo frasi sconnesse. Non è un buon segno.-

-Come lo sai?-

-Quando sei insicura spari cazzate.-

Risero; ecco perchè erano diventati i due migliori amici più ammirati di tutta la scuola: ridevano anche nei momenti peggiori di sconforto, e la loro lealtà era ineguagliabile anche per Godric Grifondoro in persona.

-Come farei senza di te..?-

-Non lo so; ma sicuramente ti vestiresti ancora come la nonna di Paciock.-

Aveva ragione; da quando era cominciata quella follia con Malfoy.. Lui la aveva aiutata. Le aveva detto come vestirsi per non protare Draco a stancarsi di lei, per non essere considerata più La-So-Tutto-Io per eccellenza, a far vedere a Ron che era lui a perderci. Harry era il suo migliore amico, ma in queste cose non ci sapeva fare; si, non c'è nessun errore, Hermione Granger aveva due migliori amici.

-Ho bisogno d'amore.- Due occhi dorati esploravano la stanza con curiosità, pronunciando questa frase con indifferenza.

-Lo stai cercando in Draco-Cuore-Di-Ghiaccio-Lucius-Malfoy? Sei proprio una stupida Grifondoro. Draco Malfoy ti ha donato il suo rispetto, cosa prentedi di più?- Era arrabbiato. Ultimamente lo faceva spesso, se si parlava di Draco.

-Blaise.. Io non lo amo.-

-Hermione.. lo sappiamo tutti. Però non puoi continuare a farti contagiare dalla sua voglia di sesso.-

-Perchè non approvi ciò che fa?-

-Perchè tu sei Hermione Jane Granger, la mia migliore amica per eccellenza, e non devi soffrire per quel fattone del mio migliore amico.-

Si, Malfoy era un drogatello: tutto ciò che c'era di illegale del mondo magico lui lo aveva provato. Aveva un'intelligenza delle più pregiate, ma non aveva semplicemente voglia di utilizzarla. Se avesse avuto solo un quarto della sete di conoscenza della Granger sicuramente sarebbe stato l'allievo più brillante di Hogwarst. Ma preferiva il sesso, l'alcool e la droga.

Era strano vederla insicura. Lei sapeva sempre che fare, come comportarsi, cosa dire, come dirlo, a chi raccontare determinate cose ed altre no.. Lei sapeva sempre tutto.

-Perchè perdi ancora tempo con lui..?-

-Mh..?- Sorpresa, negli occhi della giovane donna. Sorpresa mista ad una consapevolezza alquanto scomoda.
-Tanto che senso ha non dirtelo? Lo sai già. Si. Non lo amo, è strafottente, drogatello come dici tu, perfido, altezzoso, superbo..tutte quelle caratteristiche che odio in un ragazzo. Non sa nemmeno che significato abbia la parola umiltà. Però.. è un sogno. Io, la Mezzosangue saputella che scopa con Malfoy. Tutta la scuola l'ha fatto, ma quale ragazza è mai rimasta con te e lui fino all'alba alla Torre di Astronomia a parlare? Quale ragazza ha mai potuto confessargli un segreto senza essere derisa? Lo sa, che non lo amo. Non ci amiamo. Ma io ho bisogno dei suoi muscoli, dei suoi capelli, delle sue labbra.. dei suoi gemiti..- Arrossì, ma Blaise era abituato a queste confessioni. San Potter non parlava di sesso; di questo passo sarebbe diventato ben presto monaco.

-Hermione.. Ci sono altri mille ragazzi, a scuola.-

-Io senza lui.. Con chi cazzo vado Blaise?- Ira, lacrime, un senso di frustazione immenso, voglia di dormire fino all'alba del mese dopo presero la Grifona.-Con Ron manco voglio tornarci, non parliamo di tutti gli altri Grifondoro. I Corvonero stanno solo con i Corvonero, i Tassorosso idem.. I Sepreverde -rise forte- le Mezzosangue come me non hanno un ragazzo.-

Avrebbe voluto dirle di andare con lo Sfregiato a studiare dottrina, ma non l'aveva mai vista così depressa; studiava come una disperata tutto il giorno, la sera tardi andava da Draco e una volta che lui si addormentava andava da lui per confessargli com'era andata. Non dormiva più oramai, aveva bisogno di una vacanza.

-Al posto di delirare, che ne dici di passare la giornata qui? Ti lascio la mia camera tutto il giorno; domani pomeriggio è Domenica, tornerai al dormitorio e studierai. Però devi dormire.-

-Resta qui- Due parole, dette con un'innocenza che solo lei sapeva avere. Nonostante i mesi di relazione con il Principe delle Serpi rimaneva ancora la piccola Granger che non sa nulla del mondo dei Purosangue.. o almeno fingeva di esserlo.

-Ora io vado a mangiare, e ti porto su qualcosina. Cosi tu intanto puoi andare a prendere tutto ciò che ti serve e poi tornare qui e sistemarti con calma. Con Potterino parlo io.-

-Draco si incazzerà..-

Non rispose. Sapeva che era così.

-oOo-

La Sala Grande era già piena; al tavolo dei Grifoni due teste rosse fiammanti ed un cespuglietto di capelli neri come la pece si muovevavo irrequiete. Era strano, per il castello, non vedervi in mezzo una chioma dai boccoli dorati. Zabini si diresse da Potter, sentendo lo sguardo di Malfoy sulla pelle.

Tornato al tavolo, si mise a sedere sulla panca affianco a Pansy e Draco, il suo posto dal primo anno. Sette anni erano passati, e molte cose erano cambiate. Anche il loro trio; la Parkinson si era stufata di loro. Malfoy da quando c'era Hermione le dedicava pochissimo tempo, Zabini pure (anche se le sue attenzioni erano diverse da quelle del suo amico) e lei era gelosa. E li odiava.

-Dov'è.- Malfoy non è un cognome, è un modo di essere.

-In camera mia. Ha bisogno di dormire.-

-Stasera viene.- Un ordine. Un imposizione. Una legge.

-Vieni tu, se ci tieni.- Prese un vassoio svuotato e tirato a lucido da Tiger e Goyle, vi posò sopra due tovaglioli e prese tutto ciò che lei amava: polpettone, patate, succo di zucca, dolci in quanità industriale.

-oOo-

L'acqua era bollente; si lasciò cadere strisciando la schiena alle mattonelle fredde. Era li, seduta nella doccia del suo migliore amico; l'acqua le batteva sulla testa, facendole sentire solo il sussurro dei suoi pensieri. Cosa doveva fare? Draco era sesso. Del buon sesso. Veramente del buon sesso. Avevano diciassette anni, non era lecito divertirsi? Al suo secondo anno non avrebbe mai fatto niente con un Malfoy, MAI. Ma le cose erano cambiate, era cresciuta, Ron si spupazzava la Brown e Harry era troppo preso a salvare il mondo (piangendosi addosso) per pensare alle ragazze o a lei che andava con i ragazzi. Quando gli aveva confidato le sue notti con Draco aveva solo annuito raccomandandogli di prendere le dovute preucazioni. Ed era stato in quel momento che si era avvicinata a Blaise, che avevano piano piano costruito il saldo muro della loro amicizia: quel muro aveva visto i loro pianti, li aveva sentiti bisbigliare e ridere sommessamente, li aveva acccolti quando non sapevano dove sbattere la testa. Ora però quel muro era diventato troppo solido per essere incrinato, e cominciava a pensare che Draco voleva usufruirne. Le risultava difficile, suo malgrado, costituire un nuovo Trio Dei Miracoli. Quando guardava il Principe delle Serpi raramente riusciva a controllare la passione, e due amici non finiscono a letto 17 volte su 28 giorni usufruibili in un mese. Amava parlare con loro sotto il cielo stellato avvolti nella loro coperta. Si, c'era a tutto un motivo: utilizzavano una coperta nera, semplice, e avevano scelto la torre di Astronomia. In poche parole, era tutto fatto in modo neutrale: niente sangue, niente cognomi, niente bene e male, niente guerra, niente case, niente pregiudizi. Solo tre amici che volevano essere per sempre solo loro stessi.

-Hermione?- Niente. Sentiva l'acqua della doccia scorrere copiosamente.

-So-Tutto-Io?- la provocò.

-Zannuta?-

-Mezzosangue?-

"S'è ammazzata. Per non urlare come una furia ora è morta" pensò Zabini correndo verso il bagno.

-Sono qui.. provocatore da strapazzo.- e vide attraverso il vetro satinato una figura rannicchiata sul piatto della doccia. E aprì il suddetto vetro, sedendosi (si, completamente vestito) al fianco di Hermione. Rigorosamente con gli occhi chiusi, porgendole il maglione della divisa.

-Perchè ti sei ridotta qui cosi?-

-Pensavo, lo sai che mi rilassa.- Per loro era tutto naturale. Essere li, sotto una doccia, lui quasi totalmente vestito e lei quasi totalmente nuda.

-Devo andare da lui stasera vero?-

-Vengo anche io?-

-Non ci vado.-

-Si incazzerà, e la pagherai. Devi parlargli.-

-Non puoi farlo con me?- Lo guardava; era strano vederla li, gli occhi arrossati, il getto della doccia che cercava con furia di lisciarle i capelli ottendendo scarsi risultati. L'amava? Voleva tanto capirlo. Draco la apprezzava, ma non quanto lui; lui c'era anche quando era insicura, triste. Draco no.

Ma lui era anche l'altro. Al suo migliore amico non interessava, ma la Granger non era una di passaggio, indi per cui era intoccabile.

-Sei innamorata?-

-Dei libri sicuramente- Risero all'idea della vecchia Hermione che non sapeva esistesse altro oltre le scritte sulle pagine dei suoi amati libri.

-Di un uomo?-

-Di mio padre, l'unico di cui mi possa fidare.. E amo Harry, è il fratello che non ho mai avuto.-

Amava Potterino. Come un fratello, ma lui c'era in quella lista. E Zabini?

Lo sapeva, lo vedeva. Era ferito, sopreso, perchè aveva nominato Harry e lui no. Ma Harry era nella sua vita da quando avevano 11 anni, Blaise da pochi mesi. Era tutto troppo complicato in quel momento per fare paragoni però. Incombeva su di lei l'ascia dell'ira di Malfoy. Di un Malfoy rifiutato.

-Se tu fossi innamorata, Draco ti lascerebbe andare. Sei sua amica, prima di un'amante; ti lascerebbe andare Hermione. Ma è capace di capire se menti.-

-Ma.. io non amo.-

-Tutti amiamo. Tutti troviamo una persona meravigliosa per come si muove, per come si atteggia, per come vive, per il suono della sua voce, per il colore dei suoi occhi, per il profumo che emana, per i suoi pregi e i suoi difetti.-

-Anche lui?-

-Daphne.-

-Che è fidanzata da quattro anni... E lui scopa come un cane amando un'altra?-

-Si, perchè lui è un animale. Lo sai però, la passione che ci mette con te non la mette con nessun'altra, l'ha detto a tutti e due e non lo smentisce mai. Sono l'affetto e il rispetto che prova per te a farlo agire cosi. Non vuole vederci soffrire, per questo ci considera come suoi. Vuole solo il nostro bene, anche se non lo amtterà mai.-

-Io non so amare un ragazzo.-

-Tutti sanno amare, pochi sanno che amano.-

Ed è vero; quante volte ci si ritrova con le idee confuse? Si può provare un affetto immenso, ma è difficile capire se è amore. E invece si può provare amore, e scambiarlo per amicizia. I casi sono molteplici, ma ci si accorge di un amore solo quando lo si perde o finisce. Lui non voleva perderla. Lei non voleva perderlo.

-Cibarie?- Hermione annuì. Lasciò che Zabini uscisse dalla doccia, si levasse i vestiti fradici e uscisse con indosso il suo accappatoio verde. Solo una volta che lui ebbe richiuso la porta chiuse l'acqua, levò il maglione e prese il suo accappatoio. Si, la Granger aveva il suo accappatoio personale in bagno di Blaise e Malfoy, bianco con ricamata un H, un regalo dei due per Natale; lo usava quando andava la sera tardi a trovarli o quando la mattina non aveva il tempo per tornare al proprio dormitorio a lavarsi. E oramai quelle notti diventavano sempre più frequenti, ma nessuno badava più al fatto che la Regina dei Grifondoro non dormisse più nella sua camera.

-Sono una puttana.-

Zabini era seduto al tavolo che avevano nella loro camera, d'ebano nero, su cui aveva distribuito il cibo portato dalla Sala Grande. Scosse la testa: spesso Hermione diceva frasi simili, non aveva più voglia di discutervi sopra. Mangiarono in silenzio; lei consapevole di essere in trappola, lui consapevole di non poterla liberare da quella gabbia. Fu proprio allora che Draco tornò dalla cena.

Si limitò a prendere il libro di Pozioni Avanzate e sedersi sul letto a ripassare per il compito dell'ora dopo; mentre la loro donna sorgeggiava un caffè fissando insistentemente il pavimento, Blaise si rivestì e preparò la borsa per la lezione pomeridiana. Depositò un bacio sui capelli alla loro Mezzosangue, sussurrandogli -Torno tra tre ore, dormi bene Regina- e uscì dalla stanza seguito dal suo migliore amico che baciò la clavicola della loro Hermione rimasta scoperta.

Potrebbe certamente sembrare strano tutto ciò, ma lei ci era abituata: lei era loro, e loro erano suoi. Sapeva che Malfoy quella notte non avrebbe dormito in quella camera, altrimenti si sarebbe preso un assaggio più consistente in preparazione alla notte.

-oOo-

-La vuoi scopare stanotte?- Il Re delle Serpi stava tranquillamente tagliuzzando degli occhi di tritone quando sputò questa frase come se stesse parlando del tempo.

-Se parli della stanza è probabile.-

-oOo-

Come Hermione aveva immagianto, Blaise tornò solo dalla cena; aveva studiato tutto il pomeriggio insieme a Draco in camera, mentre lei dormiva e sognava una vita senza sbarre e catene di sentimenti. Non aveva voglia di aprire gli occhi, e rimase a godersi il calore delle coperte. Ascoltò Blaise levarsi la divisa e indossare il suo pigiama di seta, che tante volte aveva bagnato delle proprie lacrime.

-Avete litigato.-

-Come lo sai?-

-Non hai messo la vestaglia che ti ha regalato. Lo fai sempre quando stai male per lui.-

-Herm.. crede che io e te abbiamo una storia.-

-Non voglio perdervi.-

Le si sdraiò accanto; lei si girò e si rannicchiò fra le sue braccia forti e respirò con tutta la il profumo della sua dolcezza, quella dolcezza che solo sua nonna le aveva donato.

-Hermione..- le prese il viso tra le mani, era serissimo -proviamo ad amarci, ti prego. Non voglio vivere con il rimorso di non averci provato.- Per quanto fosse un affermazione spiazzante, non rimase stupita: voleva provarci anche lei, voleva fare ordine tra quella marea di sentimenti.

-Se mi innamoro di te, perderò lui?-

-No, però dobbiamo convincerlo che tra noi prima d'ora non c'è mai stato nulla.-

-Lo faremo, a costo di procurarmi il Veritaserum.-

Si baciarono.

L'amore è strano; si infiltra anche fra le amicizie più pure, e confonde gli animi. Porta con sè una passione che annulla i gesti fatti senza secondi fini, fa brillare di una luce nuova gli occhi e scalpitare i cuori. Rovina le amicizie, l'amore.

I baci di Blaise erano diversi da quelli di Draco; era dolce e non pretendeva subito il contatto tra le loro lingue, e si limitava ad accarezzarle il viso e i capelli. Non c'era nessuna fretta, assaporarono l'uno le labbra dell'altra, si guardarono negli occhi cercando di capire se qualcuno dei due aveva dei ripensamenti. Anche Blaise aveva avuto molte ragazze, ma sapeva provare un sentimento; non era come il suo migliore amico, ogni tanto il sesso per lui era anche amore. Non vedeva in esso solo il piacere e il godimento, sapeva che c'era di più. Sua madre gli aveva insegnato il valore dei sentimenti e del rispetto per gli altri.. anche per chi era meno fortunato di loro o aveva provenienze diverse. Era un Purosangue, ma non credeva nella supremazia assoluta del loro nome.

La luna oramai filtrava fra le alte vetrate gotiche della camera e illuminava i capelli castani di Hermione, la sua pelle sembrava ancora più chiara. La pelle del ragazzo invece era ancora più bruna del solito a causa della scarsa illuminazione, cosi come i suoi occhi cobalto sembravano il mare prima della tempesta.

Le guance cominciarono ad imporporarsi, le mani a farsi più audaci.Da dolcezza e tenerezza passarono ad audacia e passione. I baci divennero morsi a fior di pelle, le carezze divennero strumenti di piacere. Tutto sembrava perfetto, tutti e due si sentivano a proprio agio come mai era successo.

Il piacere se ne andò cosi come era arrivato, dolcemente e lentamente.

-oOo-

Era Domenica mattina, e nel castello si potevano solo udire i fruscii delle ali dei gufi o il parlare sommesso di qualche quadro. Tutti erano addormentati, tranno Draco Malfoy. Aveva passato la notte alla Torre di Astronomia, l'unica compagna una bottiglia di Whisky Incendiario. Erano solo le otto quando decise di tornare nella propria camera. Dopottutto la Granger era stata sua mille notti prima di quella, non si sarebbe fatta problemi a vederlo li, mettendo che davvero fosse successo qualcosa tra i due.

Aprì lentamente la porta e fu investito da una malinconia mai provata: Hermione dormiva avvolta da una camicia da notte verde acqua, il lenzuolo a coprirla solo dalle ginocchia in giù, i capelli sparpagliati sul cuscino di Blaise; quest'ultimo era addormentato, con indosso solo i boxer e un lembo di lenzuolo, un sorriso beato sul volto, e teneva solo una mano sul fianco della Mezzosangue. Non avevano niente a che fare con lui e la loro Regina: erano sempre nudi, loro due, non le permetteva mai di rivestirsi. Amava stringersela prepotentemente al petto, e sentire tutta la notte la pelle di lei a contatto con la propria. Draco Malfoy non donava dolcezza alla sua donna?

No.

Si sedette sul proprio letto, e li fissò dormire. Verso le dieci Hermione si svegliò senza notare Malfoy. Osservò Blaise, donandogli una carezza sulla pelle bruna. E lui aprì gli occhi. Si fissarono, in un tempo brevemente infinito, prima di pronunciare assieme: -Non ti amo.-

No, non si amavano. Era stato meraviglioso il sesso tra loro due.. si, forse si poteva chiamare amore. Ma la dolcezza dei loro movimenti era stata dettata da quel sentimento di amicizia che li legava come poche persone al mondo possono vantarsi di raccontare.

Zabini posò un bacio sulla fronte della loro Regina e disse: - Sei la miglior cosa che mi sia capitata, la miglior donna che io conosca, la miglior amante che si possa chiedere; sarai la miglior moglie, la miglior scrittrice e la miglior madre del mondo. Ma prima di tutto eri, sei e sarai la mia migliore amica. Niente di più.-

E lei scoppiò a piangere di gioia: sapeva cosa voleva, sapeva chi desiderava, sapeva di chi aveva bisogno.

-Non ci abbandoneremo mai.- Solo allora si girò verso Draco, sul cui sguardo c'era solo solitudine: -Vieni, Furetto.-

Rimasero cosi tutto il giorno; Hermione fra di loro, baciava prima la guancia dell'uno poi dell'altro, abbracciava a turno i suoi due migliori amici. Le due Serpi si sorridevano e sorridevano alla loro Regina, finalmente consci che l'amore non nasce dall'amiciza o dal sesso, ma dal cuore.

Gli uomini sono come i semi: vengono trasportati in ogni parte del mondo, sfiorano emozioni e nazioni sconosciute, e cadono in un terreno. Ma solo se quel terreno sarà quello giusto il seme diventerà un meraviglioso fiore, pronto a creare altro amore con i suoi stessi frutti.

A volte il terreno, però, è quello sbagliato; il fiore cresce malato, debole, si aggrappa ad altri fiori, viene distrutto dalle intemperie e da chi è più forte di lui.

Capita anche però che questi fragili esseri viventi vengano raccolti da qualcuno tanto più forte quanto buono e vengano aiutati. Nuovo terreno, più cure, più amore. E anche un seme che non aveva trovato un terreno adatto può diventare meraviglioso.

L'Amore distrugge molto: sogni, speranze, amicizie, pregi, valori, sentimenti, persone e personalità.

Ma ricordate che al mondo ci sarà sempre un qualcuno tanto più forte di voi quanto buono che vi farà ricordare come si vive. Non deve essere per forza il/la vostro/a futura/o sposo/a, può essere anche un amico come Blaise Zabini o Draco Malfoy; vi sembrerà amore, ma poi capirete che l'amore è solo una brutta imitazione dell'amicizia. Perchè l'amore nasce piano, lentamente, ma non si basa su un amicizia o sul sesso. Si basa sul proprio cuore, sul cosidetto colpo di fulmine. Se è amore, non diventerà mai vera amicizia. Sarà solo un amore timido che aspetta di sbocciare; e gli amori timidi sono proprio i fiori fragili che sono stati maltrattati.

Quindi, ponete attenzione alle amicizie timide: potrebbero essere persone che hanno bisogno di un aiuto; non trattatele male solo perchè non saranno spigliate o solari come voi, ricordatevi di ciò che gli uomini sono.

Semi.

-oOo-

  
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