Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: missaretta97    15/11/2013    13 recensioni
"Lui è Harry Styles, colui capace di far innamorare una ragazza solo con uno sguardo. Perché dovrebbe volere me? Io non sarò mai abbastanza per lui. Non capisco come sia riuscita solo a pensarlo."
Jessie sembrava stranamente felice del mio sfogo, mentre lo sguardo di Harry era indecifrabile. Non ce la feci a non guardarlo, e infatti voltandomi verso di lui successe quello che avevo previsto. Una lacrima mi rigò lentamente la guancia destra, che io asciugai prontamente con la mano. Lui a quel punto si alzò velocemente dalla sedia, nello stesso instante in cui lo feci io.
"Mi sono solo illusa." Dissi vedendolo, quasi sfuocato, avvicinarsi a me.
"Sarah.." Esclamò lui cercando di afferrarmi una mano.
"Mi hai solo illusa." Dissi rivolgendomi a Harry e guardandolo l'ultima volta negli occhi, scappai dalla cucina.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Our Summer

Image and video hosting by TinyPic

 

 

Capitolo 22.



Mia madre uscì dalla cucina, togliendosi i guanti da forno, e si avvicinò a me, che ero sdraiata sul divano, non appena sentì il campanello di casa. "Tesoro, potresti andare ad aprire la porta? -mi chiese cortese. -Dovrebbe essere vostra cugina Jessie.."
"Non ci puoi andare te?" Le dissi sbuffando, e con un tono poco cordiale. Sapevo che mi stava comportando male; mia madre non centrava niente con il mio stato d'umore, ma ero talmente arrabbiata con Jessie che quella sera, avrei risposto male a chiunque mi avesse parlato. Indipendentemente da chi fosse stato.
"No, devo andare a cambiare Kelly, vai te." Mi liquidò e se ne andò su per le scale verso camera sua, dove la mia piccola sorellina le aveva molto probabilmente messo a soqquadro l'armadio. Io sbuffai, e mentre mi alzai borbottai tra me stessa. "Quindi devo andarci io, perché ovviamente tutti gli altri non si fanno vedere, e il nostro caro Harry è troppo impegnato per andare ad aprire alla sua amorosa.." Feci una smorfia e lentamente aprii la porta di casa, ritrovandomi Jessie in piedi mentre si passava le mani sulle braccia come per riscaldarsele. Non appena mi vide, sul suo viso spuntò un sorriso strafottente, come se mi volesse urlare in faccia: 'Harry è il mio ragazzo! Alla faccia tua!' Con tanto di pernacchia alla fine. Io feci un piccolo sorriso, paragonabile a una smorfia, mentre lei entrava dentro casa.
"Ce ne hai messo di tempo ad aprirmi, stavo congelando!" Si lamentò strofinandosi le mani.
"E' già tanto che ti abbia aperto, non lamentarti.." borbottai, riandandomi a sedere sul divano, senza calcolare il verso confuso di Jessie che non aveva capito quello che avevo appena pronunciato. La vidi con la coda dell'occhio guardarsi intorno, come se stesse cercando qualcuno.
"Harry è di sopra." Dissi con tono freddo, senza voltarmi verso di lei.
La sentii ridacchiare, e i suoi passi avvicinarsi, per poi sedersi sul divano accanto a me. Ma che voleva ancora?
"Sei gelosa." Disse semplicemente, quasi divertita. Ha fatto la scoperta del secolo!
"No. -dissi scorbutica.- Mi stai semplicemente antipatica tu. Quindi fammi il favore di levarti dai piedi"
Lei però rise ancora, cosa che mi fece scoppiare. "Te ne vuoi andare? Vattene da Harry, o da chiunque vuoi, basta che stai lontana da me!" Esclamai, e lei se ne andò, ma sempre con quello stupido sorriso sul viso. Poco dopo sentii mia madre scendere, seguita da Richard, e con in braccio Kelly.
"Bene, noi andiamo. -Disse, mentre Richard aprì la porta.- La cena è già pronta. E mi raccomando non combinate casini." E dopo che mi vide annuire uscirono tutti e tre.
Io andai in cucina, e iniziai ad apparecchiare la tavola. Avevo fame, e volevo tenermi impegnata invece di pensare a quell'orribile situazione. Quando quel pomeriggio ero uscita da camera mia insieme a Debby mi ero ritrovata Harry che mi aspettava curioso. Cosa dirgli? Beh non potevo di certo dirgli che ero innamorata di lui quando si era fidanzato con quella. Lo avevo liquidato con un 'non era importante', e anche se non se l'era dato a bere, aveva annuito e non si era più fatto vedere.
Poco dopo scesero Zayn e Liam, che vedendomi apparecchiare mi aiutarono, e Debby che esclamò: "A tavola, è pronto!" chiamando tutti gli altri.
La situazione a tavola non era per niente migliorata, anzi era peggiorata per quanto era possibile. Jessie faceva gli occhi dolci a Harry, e lui glieli ricambiava felicemente. Debby la fulminava continuamente con lo sguardo e le faceva le smorfie non appena quella si girava, mentre Zayn cercava di calmarla. Louis e Niall guardavano la scena cercando di soffocare nel cibo dalle risate.
E poi c'ero io che non alzavo lo sguardo dal mio piatto, e Liam che ogni tanto mi rivolgeva dei sorrisi incoraggianti.
E come se non bastasse ogni volta che Jessie mi rivolgeva la parola, capivo tutt'altro di quello che mi aveva detto.
"Hey, Sarah -mi chiamò.- Ti stai corrodendo dalla gelosia.."
Io posai sgarbatamente la forchetta sul tavolo. "Ancora con questa storia?"
"Di che stai parlando? Ti ho solo detto se.." Farfugliò lei, ma la azzittii con un cenno della mano.
"Non me ne frega niente di voi due, mettitelo in testa!" Esclamai arrabbiata.
La vidi stringere la mascella. "Vuoi stare zitta?- urlò lei.- Ti ho solo chiesto se mi passi il sale!"
Io abbassai lo sguardo, mortificata. "Oh.."
"Già, 'oh..' Ma ovviamente tu non avevi capito niente perché sei gelosa marcia di me!" Continuò lei con tono alto.
"Ti ho già detto che non è vero! Io non sarò mai gelosa di te!" Esclamai incrociando le braccia al petto.
"Oh, invece si che lo sei. -iniziò. - Perché io ho Harry, mentre tu non lo avrai mai. Non si metterà mai con te, quindi mettiti la testa in pace!"
Nonostante la rabbia, quelle parole mi ferirono, perché infondo sapevo che erano vere. Come avevo fatto solo a credere che potessi piacergli? Mi ero solo illusa.
Improvvisamente sentii gli occhi lucidi e pungenti come se da un momento all'altro avrebbero fatto uscire delle lacrime salate.
Sentii lo sguardo di Harry addosso, ma non volevo girarmi a guardarlo. Perché se solo lo avessi fatto, se solo avessi incontrato i suoi occhi, non sarei riuscita a trattenere le lacrime.
"Hai ragione. -Dissi a bassa voce. -Hai ragione, io non potrei mai piacergli. E infondo l'ho sempre saputo, perché insomma, lui è Harry Styles!" Pronunciai il suo nome con una finta ammirazione, usando un tono quasi amaro. "Lui è Harry Styles, colui capace di far innamorare una ragazza solo con uno sguardo. Perché dovrebbe volere me? Io non sarò mai abbastanza per lui.  Non capisco come sia riuscita solo a pensarlo."
Jessie sembrava stranamente felice del mio sfogo, mentre lo sguardo di Harry era indecifrabile. Non ce la feci a non guardarlo, e infatti voltandomi verso di lui successe quello che avevo previsto. Una lacrima mi rigò lentamente la guancia destra, che io asciugai prontamente con la mano. Lui a quel punto si alzò velocemente dalla sedia, nello stesso instante in cui lo feci io.
"Mi sono solo illusa." Dissi vedendolo, quasi sfuocato, avvicinarsi a me.
"Sarah.." Esclamò lui cercando di afferrarmi una mano.
"Mi hai solo illusa." Dissi rivolgendomi a Harry e guardandolo l'ultima volta negli occhi, scappai dalla cucina.
 


 
Non volevo stare un minuto in più in quella cucina. Non volevo più comportarmi come se non fosse successo niente, quando era evidentemente il contrario. Non volevo più essere la ragazza che subiva e soffriva in silenzio, senza far valere i proprio sentimenti. Avevo tenuto tutto dentro cercando di sopprimere i miei sentimenti per decisamente troppo tempo. Fino a quel momento, quando non riuscendo a sostenere quella fastidiosa serata, ero esplosa, nel vero senso della parola. Come se mi fossi liberata di un grosso peso, riferendo indirettamente ad Harry tutto quello che volevo dirgli da quando abbiamo incominciato questa vacanza. O per meglio dire, da quando ho capito di essermi innamorata di lui. Ma nel mio sfogo, gli avevo fatto capire proprio questo, e non avendo il coraggio di sopportare il suo sguardo, avevo preferito fuggire da lui, e da tutti quegli occhi indiscreti che mi guardavano sconcertati. Nessuno di loro si sarebbe mai aspettato questa mia reazione, compresa me stessa. Fu proprio per questi motivi che scappai, dando libero sfogo a molte lacrime che erano rimaste intrappolate nei miei occhi per decisamente troppo tempo.
"Sarah.." Mi sentii chiamare da una voce così tanto a me cara, che mi fece solo aumentare il magone. "Sarah, ti prego fermati!" Esclamò Harry con voce rotta, lasciandomi immaginare dai suoi rumorosi passi che mi stesse seguendo. Ma io correvo. Lo ignoravo, e correvo via da quella casa, sorpassando la soglia della porta d'ingresso, senza rallentare un secondo.
Ma ritrovandomi nel nostro giardino illuminato solo dal chiarore della luna mi fermai improvvisamente. Ero stata ancora una volta una sciocca ragazzina; avevo agito impulsivamente e irrazionalmente. Cosa volevo fare? Scappare non era la soluzione giusta. I problemi vanno affrontati, ed io essendomi comportata in quel modo non ero stata matura.
Mi passai le mani sulle braccia sfregandole lentamente come se volessi riscaldarmi, e tirai sul col naso prima di sedermi sul prato del giardino di casa. C'era stranamente silenzio, e questo fortunatamente riuscì a calmarmi. Chiusi gli occhi e mi strinsi le ginocchia al petto, senza aver più voglia di tornare dentro. Avevo trovato una specie di rifugio li, ed era difficile per me uscirne. Ero sempre stata un po' codarda nel affrontare i miei errori, soprattutto se questi dipendevano dai miei sentimenti.
Nemmeno il suono di un respiro irregolare mi fece alzare la testa, nemmeno dei veloci passi che man mano diventavano sempre più lenti fino a fermarsi. Solo un suo triste sospiro, e il calore del suo corpo accanto al mio, mi fece aprire gli occhi solo per incontrare quel suo malinconico sguardo.
Occhi verdi ipnotizzanti, occhi nei quali mi ero già persa innumerevoli volte.
"Sarah, ti prego lasciami spiegare.." Mi pregò cercando disperatamente di afferrare le mie mani, che tutto facevano tranne che avvicinarsi alle sue.
"Non devi spiegarmi niente." Dissi semplicemente, mentre i miei occhi si rifiutavano di guardare un attimo in più i suoi, pretendendo una loro indipendenza.
Lui sospirò, e mi asciugò un'ultima lacrima solitaria. "Cosa mi dovresti spiegare, poi? Quando sarei io a dover dare delle spiegazioni a tutti. -Iniziai prendendo un respiro.- Soprattutto a te. Si, perché credo che tu abbia il diritto di sapere cosa passa nella mia testa. Soprattutto se tutti questi sentimenti riguardano te."
Lui chiuse gli occhi. "E se non fossi pronto? Se non fossi in grado di sostenere il tuo odio?"
"Dovrai ascoltarmi, perché so che se aspetterò ancora non riuscirò più a dirtelo perché mi mancherà il coraggio. E poi, perché dovresti pensare che io ti odia?" Gli chiesi confusa.
"Beh.." Iniziò, lasciando la frase in sospeso, non sapendo come continuare.
"Ascoltami, anche se mi hai illusa, io non riuscirei mai ad odiarti. Come potrei odiare la persona che mi fa sciogliere con uno sguardo? Che mi fa tremare le ginocchia appena mi si avvicina? Come potrei odiare la persona di cui sono perdutamente innamorata?" Dissi; la sua faccia era un misto di felicità e incredulità.
"C-cosa? Eh..?" Balbettò, fissandomi negli occhi.
"Si Harry, mi sono innamorata di te. Sarai felice; hai una nuova ragazza da aggiungere alla lista.." Dissi con un'ironica tristezza.
Ma lui sospirò, e improvvisamente mi sentii avvolta nelle sue braccia. "Si, sono felice" Disse senza esitazione. "Ma no per quello che pensi tu. Tu non sarai mai una delle tante, Sarah. Mai. Perché tu sei l'unica, tu sei la ragazza che amo. E si, sono felice, perché so che questo mio incontrollabile sentimento lo prova anche la ragazza che ha rubato il mio cuore." Disse poggiandomi le mani sulle guance. "Ti amo Sarah, non sai quanto!"
Io strabuzzai gli occhi, mentre il mio cuore si esibiva in pericolosi salti mortali. "Sei serio?"
"Mai stato più serio in vita mia." Disse, allontanandomi una ciocca di capelli che mi ricadeva sul viso.
Io rabbrividii al suo tocco, e una sensazione di calore mi percorse il corpo. "E J-jessie?" Balbettai. "Non è la tua ragazza?"
Le sue labbra si aprirono in un sorriso divertito. "Jessie.. è una grande amica, -iniziò ridacchiando alla mia smorfia appena creata.- E' una lunga storia, ma tranquilla non c'è assolutamente niente tra me e lei."
"Si, ma io vorrei saperla questa tua lunga storia.." Lui sospirò e si portò una mano tra i capelli imbarazzato, come se cercasse di prendere tempo per raccontarmelo.
"Oh, ma andiamo!" Sentii esclamare da Jessie che ci guardava dalla finestra. "Cacchio, un po' di palle Harry! E Sarah, non c'è niente tra me e lui! Quel cretino mi ha solo chiesto di aiutarlo a farti ingelosire!"
"C-cosa?" Mormorai scioccata. Harry mi guardava, un leggero colore rossastro si instaurò sulle sue guance. "E' tutto vero? -chiesi; lui annuì.- E perché l'hai fatto?"
"Perchè sono un codardo.." Mormorò, sovrastato da un'altra esclamazione di Jessie. "E un cretino! Oddio, quando ti decidi a baciarla??" Sbraitò quest'ultima, per poi essere fermata da Debby che le tappò con entrambe le mani la bocca. Io risi, mentre Harry mi guardò. Improvvisamente mi fermai, e nello stesso istante che incontrai i suo occhi, mi ritrovai a chiuderli assaporando dolcemente il sapore delle sue labbra sulle mie.
Ora era tutto perfetto: io e lui uniti da un bacio sincero, sempre più innamorati l'uno dell'altra.
 



 

Una risata contagiosa si liberò nell'aria facendomi scappare un piccolo sorriso. Il grande falò al centro del giardino illuminava tiepidamente la serata, ormai già oscurata e buia, aiutando la luna a regalarci una atmosfera quasi magica. Mi avvicinai al fuoco, per sedermi su un tronco posizionato di fronte, e allungando le mani verso le fiamme, le sfregai per riscaldarmele. Accanto a me Debby mi rivolse un sorriso per poi continuare a riscaldare un marshmallow con l'aiuto di un bastoncino. Zayn le si avvicinò lentamente, avvolgendola nelle sua braccia e facendola sedere delicatamente sulle sue cosce. Lei gli sorrise, e lui le baciò dolcemente una guancia in risposta. Era stata una scena talmente romantica che mi fece sorridere inconsciamente a mia volta.
Nel tronco vicino al nostro, sedevano Niall e Anita. La dolcezza sembrava regnare quella sera: lui aveva tra le mani la sua amata chitarra, e stava strimpellando qualche accordo, ma senza staccare gli occhi dalla ragazza, che sembravano essere incantati, come quella magica serata.
Tutto questo mi fece ricordare quella serata avvenuta all'inizio di tutta questa avventura. Quando eravamo andati a fare una escursione in montagna, e avevamo dovuto dormire in tenda. I ricordi si fecero piano piano più chiari, e cercai di immaginare ad occhi aperti quelle scene, facendomi ridacchiare al pensiero di quanto ero stata fifona quella notte. E capendo quante cose siano cambiate da quella volta, mi prevalse un sentimento di nostalgia. Ero ignara di tutto quello che mi sarebbe capitato, ignara dell'amore che tenevo nascosto al mio interno.
La risata contagiosa di Louis ci avvolse nuovamente, e girandomi riuscii a scorgerlo nell'esatto momento in cui uscì velocemente dalla porta di casa e si fece spazio tra Liam e Jessie che parlavano tranquillamente sorseggiando entrambi dai loro rispettivi bicchieri.
"Louis!" Esclamarono all'unisono i due, con un tono di rimprovero. "Me l'hai fatta quasi rovesciare!" Si lamentò Liam, mostrandogli il bicchiere riempito quasi fino all'orlo. Louis si girò, continuando a correre di schiena, iniziando ad esclamare un "Scusa!", ma che fu fermato non appena aprì bocca. Un ricciolino, che lo stava rincorrendo, gli saltò addosso, facendolo cadere di schiena per terra e finendogli sopra.
"Harry!" Esclamò l'amico, con una smorfia di dolore. "Togliti, mi hai sfracassato le costole!" Si lamentò, cercando di toglierselo da dosso.
Eleanor, e Jessie mi si avvicinarono ridendo. "Ragazze, lasciatevelo dire.." Disse Jessie sedendosi, insieme a Eleanor, sul mio stesso tronco. "I vostri ragazzi sono dei bambinoni!"
Io risi, e sentii Ele fare lo stesso. Avevo avuto da ricredermi su Jessie. Lei era una ragazza molto simpatica, non era per niente snob, e il fatto di essere ossessionata da Harry era un'enorme baggianata. Quel deficiente del mio ragazzo, aveva preferito inventarsi tutta quella storia complicata, invece che dirmi le cose in chiaro. Ed io che mi facevo i complessi perché non riuscivo a dichiararmi..; Harry era messo male quanto me, e forse anche di più. Beh, come si dice? Dio li fa, e poi li accoppia. Solo che non riuscivo ancora a credere di piacergli da quando avevamo iniziato questa vacanza. Mi sembrava impossibile.
Tutti quegli scherzi, quei baci scampati, quelle occhiate furtive.. erano perché gli piacevo. E pensare a quante volte io l'avessi insultato, e semplicemente detto che l'odiavo, mi si creò un vuoto al cuore. Mi sentii terribilmente incolpa, perché finalmente sapevo che anche se non lo dava a vedere lui ci soffriva. Ero stata un'emerita cretina. Non ero riuscita subito a capire quanto fosse speciale.
Ci avevo messo troppo a capire quanto amassi Harry.
"Già Louis è, e rimarrà per sempre un bambinone!" Esclamò Eleanor guardandolo, sorridente. "Ed io lo amo, proprio per questo!"
Io sorrisi, e annuii partecipe. "Lo stesso vale per me.." Iniziai, ritrovandomi gli occhi sia di Eleanor e Jessie addosso. "Che avete capito! Intendevo Harry, ragazze!" Sopirai e abbassai lo sguardo. "Non potete immaginare quanto lo ami.. Non ci sono parole per esprimere quello che provo." Dissi sinceramente alzando gli occhi per vedere le labbra delle due ragazze aperte in due enormi sorrisi.
Improvvisamente due mani mi afferrarono dai fianchi, e nell'istante esatto in cui mi voltai, le morbidissime labbra di Harry si posarono sulle mie, per poi baciarmele dolcemente. Si staccò leggermente, solo per riuscire a incrociare i nostri sguardi. "Ti amo Sarah. Ti ho sempre amato, e ti amerò per sempre." Mi sussurrò a fior di labbra, per poi unirle nuovamente in una danza passionale. Le sue mani si mossero sulla mia schiena, come per accarezzarla, mentre le mie gli presero dolcemente il viso, dove una si soffermò, e l'altra si diresse verso i suoi capelli per giocare con i suoi ricci. Lo sentii sorridere nel bacio, per poi rendere più forte la presa sul mio corpo, e avvicinarlo più al suo.
A quel punto non avrei più trovato la forza di allontanarmi, se non fosse stato lui il primo. Solo il rumore di colpo di tosse, sforzato aggiungerei, ci fece interrompere quel magico contatto.
"Harry, contieniti! -Esclamò mio fratello sedendosi accanto a Niall.- E' mia sorella, non voglio vederla mentre fa queste cose.." Aggiunse rabbrividendo leggermente alla fine.
La risata di Jessie si unì alla mia, mentre nel viso di Harry si formò un piccolo broncio. "Liam, tranquillo.." Disse poi, facendogli un gesto con la mano, in modo da non farlo ribattere.
Eravamo tutti intorno al fuoco, tutti ad eccezione dei miei e di Kelly. La mia piccola sorellina si era già addormentata, e mia madre e Richard, avevano deciso di rimanere in casa, e di darci il nostro spazio.
"Ragazzi, non riesco ancora a crederci..- Iniziò Debby attirando l'attenzione di tutti.- Domani si torna a casa.."
Zayn sospirò e le circondò la vita con un braccio. "Già anch'io.."
"Voi ragazzi come farete?" Chiese Jessie a Niall e a Louis. Anita e Eleanor abitavano li, e noi ce ne saremo andati il giorno seguente.
"Beh, ecco..- Iniziò Eleanor.- Abbiamo deciso di venire a vivere a Londra!" Continuò Anita, prima di essere fermata da un bacio di Niall.
Io sorrisi: ero felicissima, ovvio.. ma anche un po' nostalgica. Mi sarebbe mancata un mondo quell'estate. In quella vacanza ero cresciuta, avevo passato i momenti migliori della mia vita, e mi ero innamorata. Strinsi dolcemente la mano a Harry, e in quel momento esatto capii che non mi importava niente sul futuro. Non potevo sapere cosa sarebbe successo una volta arrivata a casa; l'unica cosa era sperare e lasciare tutto nelle mani del destino.
L'importate era il presente: io, Harry uniti da un dolce bacio, in quella magica notte.

 
Fine.

 
Buongiorno dolcezze :D
Scusatemi immensamente per il ritardo! Lo so, ci ho messo una vita per postare questo capitolo!
Ma è che sapendo che era l'ultimo la voglia di postare mi passava.. :(
Non mi sembra vero di non scrivere più su Harry e Sarah..
e a proposito di quei due: lo avreste mai immaginato?
Il nostro Harry era ancora più insicuro, e forse anche più innamorato, della nostra Sarah.
Aw, dolci loro.
Ma ora la storia è finita, ed io sono triste ç_ç
Mi ci ero affezionata!
SPERO VIVAMENTE CHE VI SIA PIACIUTA LA STORIA, E VOLEVO RINGRAZIARVI PER TUTTE LE VOSTRE FAVOLOSE RECENZIONI!
Grazie infinite a chi ha recensito, a chi ha messo la storia nelle seguite, preferite e ricordate, e a chi l'ha letta.
Davvero, non sapete quanto mi avete resa felice!
Grazie ancora!
Ed un ultima cosa.. ho iniziato a scrivere una nuova storia.. si chiama Look After You, ovviamente su i One Direction, e beh, è diversa da quelle che ho già scritto! Credo che l'inizierò settimana prossima.. sempre se vi fa piacere!
un bacio enorme, e grazie ancora!
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: missaretta97