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Autore: varis    16/11/2013    1 recensioni
questa è la mia seconda storia che pubblico, spero vi piaccia, in sostanza parla di me e mike
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Jakob Danger Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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L’indomani mattina.. i tre vennero svegliati dalla luce del sole e malvolentieri si alzarono, Mike andò per primo in bagno a lavarsi mentre Billie e Tré erano in cucina a fare colazione “Billie” disse Trè “mmm..” disse il moro mentre sfogliava il giornale ancora assonnato “cosa pensi di Mike?” “che è un coglione come noi 2” “ahaahahah, no! Intendevo lo vedi cambiato da quando a conosciuto quella? Come ha detto che si chiama?” “Chiara se non sbaglio, mmmh.. forse un po’, ora è ancora con la testa tra le nuvole perché deve ancora capire come muoversi e quali sono i suoi sentimenti per lei” “mmh.. esatto” disse Trè con la bocca piena dal toast “oh.. ci voleva una bella doccia” disse Mike mentre si sedette a tavola con solo un asciugamano che gli copriva la vita “adesso vado io finalmente” disse Billie “come va?” disse con voce incuriosita Trè “bene, per…chè?” “ah.. così, tranquillo” rispose mentre iniziò ad osservarlo in segreto Dopo circa mezzora i tre andarono in sala registrazione per continuare il nuovo album Nel frattempo … “oh.. buongiorno” dissi “hey!” rispose Jacob “dormito bene?” chiesi “sisi, tu?” chiese mentre venne a tavola per fare colazione “si, grazie” “oggi che fai?” “tra poco devo andare a lavorare, stasera ci vediamo alle 18:00 con gli altri?” “sisi, ci vediamo direttamente in saletta” “ok, va bene” “scappo a dopo” disse e dopo un veloce abbraccio se ne andò “chissà perché tanta fretta, forse starà facendo tardi a lavoro” pensai e guardai l’ora “oh.. cazzo!! Se non mi muovo faccio tardi anche io” La giovane schizzò in bagno a farsi una doccia e uscì di casa come un fulmine “meno male che il negozio dove lavoro è vicino a casa mia e posso andarci a piedi” penso mentre si infilò le cuffie e fece partire a caso una canzone “wake me up when september ends, sarà il destino, ahahaha” pensai E mi concentrai molto sul basso immaginandomi Mike che lo suonava “oh. .. ma perché mi sto soffermando su di lui? Questa mia cosa l’ho sempre fatta con le canzoni per migliorarmi come musicista se così mi posso definire ma perché stamattina proprio su di lui?” continuai a pensarlo finché una macchina non mi piombò davanti “heyy!!” dissi Un uomo scese da quella BMV la quale mi sembrava famiglia “noo…” disse mentre si mise a ridere “Mike basta!!!” “che c’e’?” disse “prima o poi mi farai morire” “io??!!!” “si, tu!” “devi stare più attenta, avevi la testa fra le nuvole, basta pensare al tuo fidanzato” “effettivamente non gli posso dire niente avevo davvero la testa tra le nuvole” pensai Allora gli feci una linguaccia “beh.. in ogni caso smettiamola di incontrarci così” dissi “ok, che ne dici se ci andiamo a prendere qualcosa da mangiare?” “è un appuntamento?” dissi ridendo Lui sorrise semplicemente “no, e comunque ora non posso devo andare a lavorare che sto facendo tardi” “dai, vieni che ti do un passaggio” “no, tranquillo vado a piedi tanto è qua vicino” “aspetta non mi dire che lavori in quel negozio di musica in fondo alla strada?” “si, perché?” “noo.. non ci credo, prima ci andavo tutti i giorni solo che ora non ho tempo, dai ti accompagno una ragione in più” “ok, va bene” dissi e Sali in macchina con lui Durante il tragitto ero un po’ imbarazzata così iniziò a parlare lui “a che ora finisci?” “alle 13:00” “dopo ti va se ti vengo a prendere così ci andiamo a mangiare quel famoso boccone di prima?ormai si sarà già raffreddato però” “ahahahaaha, mmm.. si va bene, grazie” “no, grazie a te” e mentre scesi vidi che mi fece l’occhiolino e io allora gli sorrisi “hey, conosci Mike?” “uuhh.. salve signor. Ramone, salve” “ciao bella, beh.. allora lo conosci?” rispose “beh… conoscere è una parola grossa, l'altro giorno abbiamo avuto un incontro-scontro, e lei? A quanto pare lo conosce” “si, lo conosco, anni fa veniva quasi tutti i giorni in questo negozio, si metteva sul divano e passava il tempo a leggere e ad ascoltare musica e ad incontrarsi con quegli altri suoi 2 amici, Billie e Tré” “ah.. wow, beh … UNA SPECIE di sex” dissi scherzano E lui si mise a ridere Alcune ore più tardi … “raga. Vado ci vediamo dopo” disse Mike “Dove te ne vai?” chiese Billie “oggi c’e’ stato l’ennesimo incontro-scontro con Chiara e ho scoperto che lavora in un bel vecchio posto, indovinate quale?” “nooooo!!!!!!! Non mi dire che è il vecchio negozio di musica?!” disse Tré incredulo “esatto!” “fico!” disse Billie “già … beh.. ma tu cos’hai? Oggi non hai parlato molto” “no,niente tranquillo” I due si guardarono intensamente, Billie sapeva benissimo di non riuscire a liquidare Mike così facilmente, ma ci volle provare lo stesso “va … bene … allora ci vediamo a dopo” Appena Mike uscì dalla stanza Billie e Tré iniziarono a parlare “oi, sicuro che vada tutto bene?” “si, tranquillo è solo che sto pensando …” “a cosa?” “a Mike” “cioè?” “non lo so … sento che …. È strano anche solo dirlo …” “cosa? Sei geloso del tuo ragazzo” “ahahaahahah” disse Billie e aggiunse “non lo so, penso che se non lo aiutiamo lui non combinerà niente, non fraintendermi noi 3 con le donne ci sappiamo fare, specialmente io, non per vantarmi” disse con il volto compiaciuto mentre Trè gli rispose con faccia da voler dire “ci risiamo!” “… però non so perché per questa ragazza ho questa impressione” “ma se ora sono a pranzo insieme?!” “si, lo so … però boh.. beh.. vediamo più avanti..” disse Billie mentre sorrise Intanto Mike era arrivato al negozio … “permesso” disse mentre entrò “si accomodi arrivo subito” disse una voce provenire da dietro a degli scaffali “Mike!!!” disse l’uomo Mike rimase sorpreso alla vista del suo vecchio amico “heeyyyyyy!!! Bello!! Come va?” disse abbracciandolo “bene, tu?” disse l’uomo “bene dai, che ci fai qui? Ah.. aspetta ora ci sono aspetti Chiara?!” “esatto” rispose sorridendo “signor. Ramone per oggi ho finito,mi sono messa un po’ avanti con il lavoro di domani” dissi mentre mi avvicinai a lui e aggiunsi “hey, ciao Mike” Lui mi sorrise “ah.. brava, beh.. domani allora puoi arrivare un ora dopo visto quanto sei stata brava oggi”disse dandomi delle pacche sulla spalla “ma lo sa che per me non è un problema, mi piace lavorare qui” “sisi, lo so, però insisto beh.. ci vediamo domani, Mike, è stato un piacere bello, beh.. sono contento ora che ti sei messo con Chiara verrai più spesso qui” disse ridendo “mah.. noi…” non feci in tempo a finire la frase che Mike mi interruppe “si, tranquillo” disse ridendo e mi tirò fuori per un braccio “hey!” dissi quasi arrabbiata Lui mi guardo come per dire “cosa?” “perché gli hai lasciato credere che stiamo insieme?” Lui girò intorno la macchina, e venne vicino a me e mi sussurrò “forse perché così mi illudo anche io che stiamo insieme o … forse perché vorrei che stessimo insieme” dopo quelle parole tra i due ci fu un silenzio pesante, ma pieno di sguardi “dai, andiamo” disse mettendomi un braccio intorno al collo Così salimmo in macchina e dopo poche ore ci ritrovammo seduti su un muretto di un parco a parlare “ti piace la tua vita?” gli chiesi “si molto, penso di fare il lavoro più bello del mondo, la mia vita all’inizio è stata difficile ma grazie ad alcune persone,beh.. specialmente una è migliorata, e la tua?” “si anche la mia, anche se…” “anche se cosa?” chiese “anche se sento di non starmi esprimendo al 100%, penso che il mondo andrebbe meglio se tutti si impegnassero al massimo” “hai ragione, beh.. come mai tu pensi questo?” “perché vorrei essere una musicista” Lui mi iniziò a fissare come se stesse cercando qualcosa, come se mi stesse immaginando in quei panni “hey, cosa hai?” chiesi sistemandomi una ciocca dietro i capelli “no, niente, scusa, penso che sia una bella cosa, un ottimo obbiettivo, scrivi o canti o sai suonare qualcosa? “emh.. si, cioè ho una band, io scrivo canzoni e suono la chitarra” “un po’ come billie?!” “già” e ci mettemmo a ridere A un certo punto gli suonò il telefono “era billie, devo andare purtroppo, ti riaccompagno a casa” “no, ma tranquillo se devi andare posso fare anche 2 passi a piedi” dissi alzandomi “no, assolutamente” disse sfiorandomi leggermente la schiena con la mano Per tutto il tragitto, fino alla macchina mi tenne la mano sulla schiena e anche in macchina con le dita mi sfiorava la cosca, era una sensazione bellissima, quelle mani che sapevano comporre melodie così stupende, quelle dita così veloci ed esperte che da anni suonavano il basso, erano stupende su di me.. “grazie del passaggio” dissi scendendo dalla macchina “di niente grazie a te, mi raccomando teniamoci in contatto” Io gli feci un occhiolino e lui mi rispose “ciao splendore” e mi fece l’occhiolino Io arrossì un po’ Anche se era da quasi 10 minuti che mike se ne era andato, io rimasi lì, in piedi davanti al vialetto, immobile, paralizzata . . . D’un tratto mi chiamò Jakob, allora mi dovetti risvegliare da quel coma e andare alle prove Dopo 2 ore intense di strimpellamenti vari, tornai a casa e mi buttai sopra al letto Ero ancora sotto choc, ma c’era qualcosa che mi piaceva, c’era qualcosa che mi attraeva in lui . .. Quella sera dormì poco e niente, ma alla fine dopo 4 ore riuscì ad addormentarmi
  
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