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Autore: The queen of darkness    16/11/2013    6 recensioni
"Lei...ha figli, cowboy?"
Gideon ci pensò un po' su. "Sì, si può dire che ne abbia uno".
"Come si chiama?" insistette la donna.
"Spencer".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Gideon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Buongiorno, cowboy" disse la signora alla cassa, con il tipico tono di voce di chi usa la stessa frase con qualsiasi avventore. 
Gideon sorrise e basta, prendendo il portafoglio dalla tasca dei jeans.
Suo malgrado, quella colazione si era rivelata più lunga del previsto ma, fortunatamente, la leggenda dei pancake di quel 'diner' in particolare non era affatto infondata.
"Fanno dodici dollari e cinquantatré pence, tesoro" lo informò la donna. Aveva un voluminoso caschetto color platino a contornare un viso rotondo ed esageratemente truccato.
Inoltre, la posa che assumeva indicava che svolgeva quel lavoro insoddisfacente da tutta la vita, e aveva fatto dello sfamare camionisti e altri forestieri di passaggio una sorta di missione personale. Leggendo la targhetta dorata che portava appuntata sul petto, fasciato dall'uniforme gialla tipica del ristorante, si poteva capire che era, fra le altre cose, addetta alla qualità dei prodotti.
Gideon contò le banconote sbrigativamente, prima di darle più del necessario. Da quando era arrivato in Kansas era un po' distratto, forse a causa del caldo.
Oppure perché quel posto gli ricordava tremendamente lo stesso dove aveva incontrato Frank, la prima volta.
"E così è lei la proprietaria, Doreen?" chiese, sorridendo senza scoprire i denti.
L'espressione della donna si fece da annoiata a stupita. Rizzò la schiena nel comportamento tipico di chi si mette in allerta ma, al tempo stesso, mantiene la curiosità di scoprire il trucco.
"Sì..." rispose cautamente, "...e lei come lo sa?".
Per Gideon non era stata un'impresa particolarmente ardua. In tutta l'ora in cui era stato seduto nel suo angolo isolato, aveva visto solo giovani cameriere, probabilmente universitarie, che si aggiravano in cucina oppure fra i tavoli. L'unica persona che poteva veramente avere la gestione, trattandosi di un posto tanto caratteristico, doveva lavorarvi all'interno, a contatto con i clienti, e avere un'età superiore alla quarantina. In poche parole, qualcuno come Doreen.
"Oh, semplice intuizione" si schernì, giusto per non interessare troppo quella donna, nubile e sicuramente sola. Magari vedova.
"Beh, cowboy, sarei pronta a scommetterci la testa, ma il suo è più che istinto. Dopo trent'anni in questa bettola, comincio ad intendermene di uomini che si affidano all'intuizione!" esclamò, marcando significativamente l'ultima parola.
"Comunque non le chiederò niente" si affrettò a rincuorarlo, agitando la mano con noncuranza, "le lascerò i suoi misteri, dolcezza, visto che probabilmente non la rivedrò mai più in vita mia".
Era una donna saggia, tutto sommato. A furia di passare il proprio tempo a contatto con i clienti, doveva avere una certa esperienza in quanto a desideri di riservatezza.
"Mi dica solo una cosa, cowboy" iniziò a dire, sistemando le banconote nella cassa, "lei sta andando a nord?".
Gideon annuì. "Per il momento, sì".
Doreen scosse la testa. "Le consiglio di cambiare direzione; da quel che ho sentito, c'è un maledetto figlio di puttana che va in giro ad ammazzare la gente, là intorno".
"Un serial killer?" domandò l'uomo, gentilmente.
"Proprio così" confermò lei.
"Allora sono diretto nel posto giusto" commentò, prendendo il resto e lo scontrino, che non aveva immaginato potesse essere stampato da quel vecchio modello di registratore di incassi.
Doreen non commentò, ma non poté impedirsi dal fare un'ultima domanda al nostalgico nuovo arrivato.
"Lei...ha figli, cowboy?".
Gideon ci pensò un po' su. "Sì...si può dire che ne abbia uno".
"Come si chiama?" insistette la donna.
"Spencer" rispose Gideon, con amarezza.
"Beh, cowboy...dica a Spencer che suo padre è la persona più misteriosa che io abbia mai incontrato".
Lui si ritrovò a sorridere con tristezza. Era da tempo che non parlava più con un essere umano; in fondo, sapevano essere simpatici.
Sotto lo sguardo attento di Doreen, posò un paio di banconote sul tavolo.
"Lo farò" promise. Le fece un cenno di saluto e uscì dal locale.
La donna guardò la mancia: erano trecento dollari.



NOTA DELL'AUTRICE:
Buongiorno, cari lettori; questa cosuccia giaceva da tempo immemorabile nei meandri del mio computer senza che mi decidessi a prendere l'iniziativa o per cancellarla, o per pubblicarla. Essendo amante dell'universo "Criminal Minds", non mi sono potuta trattenere, e penso ormai abbiate capito qual è stata la mia scelta definitiva.
Spero abbiate gradito,
Alla prossima. 
Dark kisses.
  
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