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Autore: Edmond Dantes    17/11/2013    3 recensioni
Dal testo:
"Una ragazza dagli svolazzanti capelli ricci camminava per il corridoio, testa bassa e spalle curve, noncurante degli sguardi dei suoi compagni a causa di ciò che stava accadendo nella sua mente. Perché sì, nella testa di Hermione Granger era in corso una battaglia paragonabile alla Rivoluzione Francese o alla Guerra d’Indipendenza americana, una quelle che le piaceva tanto leggere sui libri di storia ma a cui non avrebbe voluto mai partecipare."
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Partecipa al contest: "Un ragazzo per Hermione"
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Mirtilla Malcontenta, Ron Weasley | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La storia partecipa al contest: "Un ragazzo per Hermione!")

Autore:
Isobel Mary Weasley.

Titolo: Get it right.

Rating: Verde.

Genere: Sentimentale, Triste, Songfic.

Personaggi: Hermione Granger.

Pairing: Hermione/Ron, Ron/Lavanda.

Note: La canzone che fa da “base” per questa fic è “Get it right”, bellissima canzone tratta dalla colonna sonora della seconda stagione di Glee (si può trovare qui). La storia è ambientata nel sesto anno del Golden Trio, periodo Ron-Ron Lav-Lav.



Get it right

 

What can you do when your good isn't good enough

and all that you touch troumbles down?

My best intentions keep making a mess of thing

Just wanna fix it somehow.”

-Glee; Get it right

 

Era una fredda giornata invernale, di quelle da berretto di lana e cappotto pesante. Fuori dal castello, l’erbetta verde era spazzata dal vento gelido e su di essa si posava una specie di condensa bianca, troppo solida per essere rugiada e troppo liquida per essere neve.
Una ragazza dagli svolazzanti capelli ricci camminava per il corridoio, testa bassa e spalle curve, noncurante degli sguardi dei suoi compagni a causa di ciò che stava accadendo nella sua mente. Perché sì, nella testa di Hermione Granger era in corso una battaglia paragonabile alla Rivoluzione Francese o alla Guerra d’Indipendenza americana, una quelle che le piaceva tanto leggere sui libri di storia ma a cui non avrebbe voluto mai partecipare.
Se in quel momento, nel corridoio, ci fosse stato un potente Legilimens si sarebbe sorpreso dal fatto che pensieri del genere stanziassero anche nel cervello della ragazza. Insomma, chi avrebbe mai immaginato che Hermione Granger potesse innamorarsi e, soprattutto, che potesse essere gelosa di quell’oca giuliva di Lavanda Brown?!
Non era solo quello, però, il peso che gravava sulle spalle della ragazza: se fosse sopravvissuta a quel periodo, pensava, avrebbe potuto sorreggere il mondo! Perchè il suo non era solo uno stupido problemino sentimentale, nossignore. Il Signore Oscuro era risorto, e i suoi attacchi erano diventati pubblici, come lo erano diventati i suoi scopi. La ragazza si sentiva colpevole di ciò che era accaduto, e continuava a sentirsi impropria, fuori luogo, come se stesse deludendo tutte le persone che aveva intorno.

-Vorrei poter scappare da questa stupida barca che sta affondando- sussurrò, più che ai suoi libri che a se stessa.

Svoltò l'angolo, e una chioma rosso fuoco occupò la sua visuale. Alzò gli occhi, e due grandi iridi zaffiree catturarono il suo sguardo.

-Ronald- bisbigliò.

-Ciao Hermione- mormorò lui.

La ragazza si chiese perché l'onnipresente Lavanda Brown non fosse lì in quel momento, ma la mano di Ron che lentamente saliva su per il suo braccio cancellò ogni dubbio.

-Va tutto bene?- domandò il rosso mentre abbassava la testa e calciava una piccola pietruzza.

Hermione stava per rispondere, per scusarsi del suo comportamento e chiedere perdono al ragazzo, quando una bionda formosa uscii da un'aula adiacente.

-Bravo Ron! Quando non ci sono io te la spassi con le altre!- gridò, un'espressione folle stampata sul viso. Dopodiché corse lungo il corridoio, lasciandosi dietro una scia di profumo.

Prima di partire alla rincorsa della sua ragazza, il rosso si voltò per lanciare uno sguardo d'ira alla ragazza. Perché tutto ciò che tocco crolla?!, pensò Hermione, perché il bene che cerco di fare mi si ritorce contro?!
Hermione perse la cognizione del tempo, e si ritrovo nel bagno di Mirtilla Malcontenta a inveire contro la tavoletta del water, la cui unica colpa era quella di trovarsi nel gabinetto in cui la ragazza era entrata.

-Perché, perché, perché!- urlava, inconsapevole del fatto che la fantasmina occhialuta la ascoltava da dietro la porta del bagno. -Perché diamine non posso risolvere tutto e continuare a vivere in pace!? Quanto ci vorrà per aggiustare tutto?-.

-Per quanto possa essere divertente sentire le tue lagne, non riesco a formulare le mie se continui a urlare!- le comunicò Mirtilla, facendo sbucare la testa dalla porta di legno scuro.

-Tu non puoi capire- le disse la ragazza abbassando gli occhi, mentre le lacrime iniziavano a scivolare copiose sul viso.

Se fosse stato qualcun'altro a dirle quella frase probabilmente si sarebbe offesa come solo lei sapeva fare, ma nel tono della ragazza aveva captato tanta di quella malinconia e depressione che decise di stare zitta. Intanto Hermione aveva chiuso gli occhi, e continuava imperterrita a parlare.

-Perché non posso ricominciare da capo? Perché non posso tornare indietro nel tempo e cancellare tutti gli errori commessi? Continuo a ripetermi che devo restare e affrontarli, ma se fossi più forte e saggia sarebbe tutto più facile- bisbigliava.

La ragazza alzò la testa e al posto del viso brufoloso e grigio del fantasma trovò il volto amato di Ron. La proiezione fece per toccarle il braccio, ma lei si scosse, decisa a porre fine a quella ridicola situazione.

-Nessun desiderio e nessuna preghiera mi aiuterà a convivere con la realtà, ma esprimerò desideri finché ci saranno stelle in cielo e pregherò fino a consumarmi la stoffa dei pantaloni-.

Raccolta la borsa e raccattato quel poco di amor proprio che le rimaneva Hermione uscì dal bagno, diretta alla sala comune dei Grifondoro. Disse decisa la parola d'ordine alla Signora Grassa, ed entrò decisa nella stanza rossa e oro. Peccato che una coppia di fidanzatini avesse scelto di pomiciare proprio sulla poltrona vicino all'ingresso, così avvinghiati che l'unica cosa riconoscibile erano i capelli rosso fuoco del ragazzo e l'appariscente maglione fuxia della ragazza.

Oh, quanto tempo mi ci vorrà per aggiustare tutto?

   
 
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