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Autore: _itsmyworld    17/11/2013    12 recensioni
Margaret Felton era una ragazza piena d'ottimismo.
Margaret Felton era un pezzo di pane.
Margaret Felton era una povera illusa.
Margaret Felton era un'innamorata cronica.
Margaret Felton era una romanticona.
Margaret Felton cos'è adesso?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE
Le azioni, il carettere e le vite dei personaggi
sono stati cambiati per garantire loo svolgimento della storia. 
Con questo, voglio precisare che non voglio diffamare nessuno.
BUONA LETTURA
 




PROLOGO


Camminare di prima mattina per le vie deserte di Holmes Chaple mi rilassava parecchio,ormai ero cresciuta,ma anche se ero cambiata queste abitutidini della vecchia Margaret non scomparivano. Non osavo nemmeno mettere le mie adorate cuffie per paura di poter svegliare qualcuno. Erano le cinque del mattino e tutte le piccole villette avevano le persiane chiuse, i cartellini dei negozi mostravano la scritta "Chiuso" e il rumore delle marmitte scadute di molte macchine, era inesistente.
Alcune volte svegliarsi presto la mattina, era un ottimo modo per iniziare al meglio la giornata e io quel giorno avevo davvero bisogno di positività.
Mentre camminavo, mi ritrovai ad alzare gli occhi al cielo e ad intravedere il chiarore di questo, segno che stesse per arrivare l'alba. Cambiai direzione e m'incamminai verso il mio posto segreto, dove nulla al mondo poteva disturbarmi. 
Si trattava di una piccola radura, dove anche nelle ore centrali del giorno, regnava il silenzio. Appena vidi quel tronco posato sul terreno, mi sedetti e osservai l'orizzonte. Guardare dal punto più alto di Holmes Chaple l'alba o il tramonto, era la cosa più bella che potesse esistere per me. In quel momento non avevo bisogno di ascoltare musica per colmare quel silenzio dove vi era immersa la radura, adesso l'unica musica che avevo desiderio d'udire era il canto dei bellissimi passeri che si posavano sui rami degli alberi, dando l'impressione che anche loro aspettassero l'alba. 
Cercai di non far venire a galla tutti i miei ricordi, tutte le mie preoccupazioni e tutta l'ansia che avrebbe caratterizzato quella giornata di Novembre.
Aspettai l'alba e dopo essermi incantata nel vedere il sole con ancora una luce fioca, decisi di tornare in città. In quella radura si udivano solo ed esclusivamente i miei passi sul terreno ricoperto di foglie che venivano calpestate delle mie amate Dottor Martin.
Uscita dalla radura, notai che la città era sveglia e che la giornata stava iniziando per tutti. Mentre tornavo a casa, osservavo i volti della gente e cercavo di intuire il loro stato d'animo. Vi erano persone dal viso sereno, altre preoccupate e altre ancora erano con la propria mente nel loro letto, sotto le calde coperte.
Raggiunsi la mia adorata e accogliente villetta e quando entrai in casa, salutai mia mamma e mio padre mentre facevano colazione. Salì in camera e mi diressi nel mio bagno personale.
"Devi essere forte, sei cambiata e sei diversa da due anni fa" continuavo a ripetermi. Avevo paura o meglio ero agitata. Di regola non dovevo sentirmi così, ma forse io ero l'eccezione alla regola. Mi differenziavo dalla massa.

«Margaret è tardi, la colazione è a tavola. Scendi». Sbuffai, non avevo voglia di andare a scuola, no che non mi piacesse ma quel giorno non ero nello spirito giusto.
Osservai il mio riflesso e sorrisi, un sorriso quasi invisibile. Indossavo un semplice pantalone color verde petrolio, una felpa con su dei disegni strani color grigio e le mie Dottor Martin color verdone.
Amavo i miei capelli, erano di un castano chiaro ed erano lunghissimi, erano il mio punto forte. Però molta gente ammirava i miei occhi azzurri come il cielo, io invece non me ne vantavo più di tanto. Con l'entusiasmo sotto zero, scesi in cucina e m'unì ai miei che consumavano la loro colazione.
«Piccola cosa succede? Non sei molto allegra oggi». Mio papà, il mio caro papà mi conosceva e mi capiva meglio di tutti. Forse mi capiva meglio lui, di quanto mi capissi io stessa. 
Senza soffermarmi molto sull'argomento, inventai la scusa d'essere in tensione per il compito di matematica. Lui, poco convinto dal tono della mia voce, mi rassicurò ugualmente.
Avevo davvero bisogno di rassicurazioni, in fin dei conti dovevo solo far finta di niente.

Appena lasciai le calde mura della mia casa, notai la differenza di gente che camminava per le strade di Holmes Chaple. Ragazzi che uscivano dalle loro case, altri che camminavano ascoltando musica con le loro grandi cuffie e coppie di fidanzati che mano nella mano si dirigevano verso scuola.
Io, invece, camminavo a testa bassa cercando di mettere al riparo dal freddo le mie labbra e il mio naso. Improvvisamente, sentì qualcuno tirare la mia cartella, con occhi pieni di rabbia, mi voltai verso colui che aveva osato far una cosa simile e sorrisi sincera.
«Ma sei scemo?» chiesi al mio amico che rideva di gusto.
«Dovevi vedere la tua faccia - non riusciva a parlare per il troppo ridere - comunque, pronta per oggi?». Pensai che la domanda fosse sarcastica, ma guardando la sua faccia, capì che era serio.
«Zayn, secondo te? Oggi credo proprio che salterò scuola» volevo farlo con tutta me stessa.
«Non dire cavolate, non sai nemmeno se verrà a scuola oggi». Lo speravo e lo desideravo davvero. Sarebbe stato tutto più facile.
«Si infatti, sarà dura dopo un lungo viaggio». Il mio tono tagliente, fece rabbrividire il moro che mi guardò con compassione e cercai di sorridere per non farmi vedere così debole.
Eravamo arrivati davanti all'enorme edificio e con l'aiuto di Zayn, varcai il grande cancello. 
Cosa la scuola mi avrebbe riservato? Cosa sarebbe successo in quelle lunghe otto ore?



*Spazio autrice
Salve a tutte, ecco una delle mie tante storie lol
Allora se state leggendo queste stupide righe che sto scrivendo, significa che siete arrivate fino alla fine di questo piccolo prologo e che quindi potete benissimo esprimere un giudizio sulla storia.
Quindi sono pronta a leggere una vostra recensione, bella o brutta che sia. Vi sarei grata se mi scriveste cosa potrei andare a migliorare o cosa per voi va bene e vi ha colpita, ve ne sarei davvero grata. Adesso vado, un bacio e spero di vedervi nei prossimo capitoli c:

  
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