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Autore: MarsLove    17/11/2013    4 recensioni
Una scoperta sensazionale in Torre Corvonero: una studentessa ha trovato una pagina del diario di Priscilla Corvonero in cui si parla di un quinto fondatore della scuola. Chi sarà mai? Per scoprirlo non vi resta che leggere!
Genere: Commedia, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Godric, Nuovo, personaggio, Priscilla, Corvonero, Salazar, Serpeverde, Tosca, Tassorosso
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Il quinto fondatore di Hogwarts
 
Fu così che perdemmo Harold, quinto fondatore della nostra scuola.
 
Mi bloccai di colpo e rilessi la prima riga di quella pagina di diario ritrovata per caso.
Già da una prima occhiata avevo capito fosse molto vecchia: la pergamena era ingiallita dal tempo e la scrittura era troppo curata per essere stata scritta ai giorni nostri. Da quella singola frase, però, mi resi conto che non solo era vecchia, ma proprio antica, molto probabilmente scritta direttamente da Priscilla Corvonero. Sorrisi pensando allo stano caso che aveva spinto la fondatrice della nostra illustre Casata a nascondere il suo diario segreto in un incavo del muro, proprio dietro al mio letto a baldacchino… o per lo meno aveva nascosto quella singola pagina, dato che il muro ora era vuoto.
Abbassai nuovamente lo sguardo sulla pagina: era stata strappata, quasi a volerla separare dal resto del racconto e, per mia sfortuna, quella era la pagina finale e conteneva solamente quell’unica frase enigmatica.
“Harold” sussurrai a mezza voce. “Chissà chi era? Dovrò fare delle ricerche!” decisi, prendendo pergamena, piuma e inchiostro e dirigendomi verso la biblioteca.
 
Qualche giorno dopo mi presentai nell’ufficio di Silente con una pergamena in mano e la promessa di una storia eccezionale sulla storia della nostra scuola. La pergamena recitava così:

 
C’erano, in un tempo passato, tre Maghi e due Streghe di grande valore che decisero di unirsi per fondare una scuola di magia lontana dagli occhi indiscreti dei Babbani, dove generazioni di giovani Maghi e Streghe avrebbero potuto imparare le arti magiche. I loro nomi erano Priscilla Corvonero, Tosca Tassorosso, Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde e Harold Hogwarts.
I cinque lavorarono a lungo sulla progettazione del castello che avrebbe ospitato a scuola. Ognuno di loro aggiunse passaggi segreti e stanze nascoste, la cui locazione era spesso ignota agli altri fondatori.
Per molto tempo la collaborazione fu proficua e pacifica tra i cinque Maghi, ma un giorno cominciarono i guai.
Harold stilò una lista dei ragazzi con poteri magici presenti in Inghilterra e la mostrò agli altri quattro. Subito Salazar sollevò le sue proteste: a detta sua non era ammissibile che dei Nati Babbani frequentassero la scuola. Solo i Purosangue o, al più, i Mezzosangue erano degni, secondo lui, di imparare la magia. Subito venne contraddetto da Godric e, se non si fosse messo in mezzo Harold, tra i due sarebbe finita davvero molto male. Ci furono discussioni tra i cinque e alla fine, sotto le pressioni degli altri quattro, Salazar accettò i Nati Babbani nella scuola. “Io, però, non ne sarò responsabile!” dichiarò. “Voglio avere un luogo in cui i Purosangue non vengano a contatto con quella feccia.” Da questa affermazione ne seguì inevitabilmente una di Godric: “Se lui ha un Dormitorio tutto per sé, ne voglio uno pure io! E ci staranno solamente i più coraggiosi e impavidi tra gli studenti!”
Priscilla e Tosca si scambiarono uno sguardo esasperato: perché quei due si comportavano sempre da bambini? Harold, invece, si illuminò. “È un’ottima idea!”
“Come, scusa?” chiese Tosca, mentre Priscilla cercava di calmare la lite tra i due.
“Ma sì,” spiegò Harold. “Scegliamo alcune caratteristiche che devono avere gli studenti e dividiamoli in Case diverse.
Ne abbiamo già due: quella dei Purosangue e quella dei Coraggiosi. Altre proposte?”
Priscilla sorrise. “Potrebbe esserci la Casa degli intelligenti!”
Tosca, invece, propose: “Mi piacerebbe una Casa dove la lealtà sia la dote più importante.”
I cinque Maghi parlarono un po’ tra loro e alla fine decisero che le Case sarebbero state quattro e, mentre due avrebbero occupato la zona alta del castello, quindi le torri, le altre due sarebbero finite nei sotterranei.
Il problema, a quel punto, era solo trovare il modo per riuscire a capire l’indole e le qualità degli studenti poiché, a parte il fatto di essere Purosangue, la distinzione in Case presupponeva la conoscenza dei ragazzi.
Si prese questo compito Harold che si chiuse nel suo ufficio e non ne uscì per giorni, se non durante i pasti. Gli altri quattro erano curiosi, ma conoscevano bene le abilità dell’amico e quindi si fidavano. Inoltre erano molto impegnati nella creazione dei Dormitori, arredati e decorati secondo le caratteristiche che avrebbero avuto gli studenti.
Erano tutti impegnati nei loro lavori quando, una sera, si sentì uno scoppio provenire dall’ufficio di Harold. Il corridoio era pieno di fumo viola e il Mago era sparito.

 
Mi fermai nella lettura e tirai fuori la pagina del diario di Priscilla. “Fu in quel giorno che venne scritto il diario e Priscilla era certa che Harold fosse morto, perso per sempre. Ma non era così, come scoprì qualche tempo dopo!”
Il preside mi guardò con aria interrogativa e io continuai.

 
Nella stanza era rimasto un cappello da Mago, con uno squarcio che faceva da bocca. Inizialmente i quattro non ci fecero caso, ma quando questo parlò con la voce dell’amico capirono che Harold non era morto, si era solamente perso all’interno del Cappello e, da lì, avrebbe potuto guardare nella testa dei ragazzi e smistarli nella Casa giusta per loro.
Diedero alla scuola il nome del quinto Fondatore e loro si intestarono ciascuno la Casa che più li rappresentava.
Priscilla strappò la pagina del diario poiché non era più vera: non avevano perso Harold, sapevano benissimo dove fosse, l’avevano riposto proprio loro sulla mensola del suo ufficio, che sarebbe poi diventato l’ufficio dei futuri presidi di Hogwarts.


Spazio autrice:
Be', che ve ne pare? E' la prima volta che scrivo sui Fondatori e devo dire che li ho trovati molto affascinanti. Non che prima li trovassi noiosi, ben inteso, però immedesimarmi in loro per cercare di renderli il più IC possibili me li ha fatti vedere sotto una nuova luce, e la cosa mi piace!
Questa storia è stata scritta per un contest del sito GiratempoWeb in cui si chiedeva proprio di parlare della scoperta di un quinto fondatore, e si è classificata seconda.
Che dite? Me lo lasciate un parere, positivo o negativo che sia? :)
   
 
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