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Autore: Lachelle Winchester    18/11/2013    4 recensioni
Strawberry e la piccola Yukiko si erano occupate delle pulizie di primavera quel giorno, ma Ryan tornò a casa proprio nel momento in cui si erano concesse due minuti di riposo.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pulizie di primavera


Gli alberi di ciliegio erano ormai fioriti quando i raggi del sole all'alba annunciarono il primo giorno di primavera. Il giardino della famiglia Shirogane era quello più curato e allegro del quartiere, ma quel giorno anche lì regnò un gran disordine perché quella mattina Strawberry e la piccola Yukiko dovevano fare insieme le pulizie di primavera. Dopo aver lavorato duramente fino a mezzogiorno, le due si lasciarono cadere due minuti sul divano per un breve riposo. Senza farsi accorgere, silenzioso come sempre, Ryan rientrò in casa di ritorno dal caffè Mew Mew, tenendo in mano una piccola scatola bianca con un fiocco rosso. Aveva promesso di tornare a casa con un dolce, come ricompensa del lavoro che la moglie e la piccola avevano programmato di fare.
« Quindi è così che voi due sistemate casa, che brave. » la sua voce interruppe il silenzio rilassante che Stawberry si stava concedendo.
« Papà!» Yukiko si alzò di scatto dal divano, vitale come solo una bimba della sua età poteva essere. « Anche io lavo. » disse con una piccola vocina, facendolo sorridere.
« Ma sei ancora piccolina, tu. » le rispose lui, avviandosi in cucina per mettere la torta in frigo.
« Io ho quattro anni. » controbatté Yukiko, mostrando tutte le dita della mano destra mentre lo seguiva. Ryan le si avvicinò per chiuderle il pollice e mostrarle come si indicava il quattro.
« Quattro anni?Allora sei proprio grande e forte, non come quella pigrona di tua madre. » sussurrò, sistemandole i capelli rossi dietro le orecchie.
« Guarda che ti ho sentito. » la voce di Strawberry giunse dal salotto, ma era un leggero suono ovattato perché la donna era stesa ancora sul divano, con la testa tra i cuscini.

Quando si alzò, la piccola era di nuovo bella pimpante al contrario suo, che si sentiva le braccia cadere e non aveva la forza di starle dietro. Yukiko aveva ripreso a giocare col secchio mentre Strawberry preparava il pranzo per tutti e tre.
« Vuole lavare lei a terra, ha detto di saperlo fare. » Strawberry guardò Ryan, facendo spallucce e lui le sorrise. Si inginocchiò per arrivare all'altezza della piccolina, che continuava a girare in tondo nel salotto, reggendo a fatica il manico con lo straccio, lungo il doppio o quasi il triplo di lei.
« Ma io lo so fare! » piagnucolò, pensando che i due volessero toglierle il manico dalle mani.
« Va bene tesoro, ma più a destra hai lasciato una macchia d'acqua enorme. » Starwberry la provocò, per vedere quanto avrebbe resistito.
« E dai, lo so fare. » si lamentò lei.
« Si, certo, però quando finisci da quella parte ricordati di strofinare bene o rimarrà bagnato a terra. » la donna continuava ma Yukiko si fermò e la guardò dritta negli occhi, con aria di sfida.
« Ho detto che lo so. » gridò battendo un piede a terra, scandendo bene ogni singola parola di quella frase.
« Non vedi com'è piccola e innocente?Come fai a torturarla così? » Ryan convinse la moglie a lasciarla in pace, tanto sapeva che avrebbe vinto lei.
« Ma è una testarda incredibile, non ci posso credere. » sbuffò la donna, appoggiando le mani ai fianchi e voltandosi in direzione del marito.
« Chissà da chi ha preso. » concluse lui, ironico, prima di avvicinarsi e darle un bacio.
« Spostate i piedi. » la piccola si era avvicinata a loro e li fece separare, forse gelosa del padre.
« Innocente, eh? » grugnì Strawberry, che si staccò controvoglia dalle labbra di Ryan.

Dopo aver pranzato insieme ed aver finito il dolce, la piccola Yukiko cominciò a perdere l'equilibrio, finendo lentamente col visino sul tavolo. Cercò di domare il sonno, nonostante avesse più volte rifiutato il consiglio dei genitore di andare a dormire, e non si arrese, cocciuta come la madre, fino a quando non si addormentò con la testa sul tavolo.
« Aveva sonno, che amore. » sussurrò Starwberry dopo averla messa a dormire, tornando in salotto.
« Ci credo, con tutto il baccano che fai quando dormi. » rispose Ryan, seduto sul divano a guardare la tv, a basso volume per non svegliarla.
« Che vorresti dire?Che russo? » la donna, avviatasi in cucina per riordinare, fece alcuni passi indietro per tornare in salotto. « Ma come ti permetti? »
« Non c'è bisogno di scaldarsi tanto. Che male c'è a russare? » Ryan usava il solito tono, sapendo di farla infuriare, perché gli piaceva tanto ascoltare la sua voce quando era arrabbiata, lo metteva di buon umore.
« Io non russo. » si difese Strawberry, avviandosi al divano.
« Ma se quando dormi le tende danzano come ballerine hawaiane. » l'uomo imitò il movimento morbido delle ballerine, ondeggiando le mani a destra e a sinistra.
« Che maleducato, Ryan Shirogane. » sbottò la donna, arrivata a pochi centimetri da lui.
« Almeno io non russo. » continuò imperterrito, voltandosi per guardarla.
« Maleducato. »
« Imbranata. »
Strawberry Momomiya e Ryan Shirogane erano ormai cresciuti, diventati delle persone responsabili e degli ottimi genitori, ma tra loro non mancavano mai i momenti giusti per rimbeccarsi e prendersi in giro, anche se dietro i loro battibecchi era nascosto un grande amore, l'amore che l'uno prova per l'altra incondizionatamente dai loro difetti, l'amore che tiene unita la piccola famiglia Shirogane.
   
 
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