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Autore: Riyu87    06/11/2004    9 recensioni
che dire...Il diario quotidiano di un simpatico killer! ^_^
AVVISO: la storia fa pena!
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La giornata iniziò male,

La giornata iniziò male,e benchè io non sia un tipo superstizioso credo che in giorni del genere la cosa migliore sia non accettare incarichi, anche se la ricompensa ha sei zeri sulla destra ed è esentasse.

La giornata inziò male, dicevo, atterrai a Tokyo alle sei e trenta, faceva troppo caldo per i miei gusti e durante il tragitto fino all' Hotel dovetti sorbirmi lo sproloquio del tassista sulla coppa europea di calcio. Mi venne voglia di puntargli una quarantacinque alla nuca per fargli chiudere il becco, ma non avevo attrezzi con me e poi un professionista non se la prende mai con un cretino, nemmeno se è un tassista.

Alla recepition dell' albergo mi consegnarono le chiavi ed una busta che aprii in ascensore. Dentro c'era la foto di una persona che non mi piaque: giovane, capelli fiammeggianti, snello e di bella presenza, seduto davanti a un lungo tavolo in compagnia di altri cinque tizi. C' era anche un cartello che diceva "terzo incontro delle Organizzazioni Non Governative" Non mi sono mai piaciuti i filantropi e quel tipo puzzava di moderna filantropia.

Un minimo di etica professionale vieta di chiedere che cos' hanno combinato i tipi che uno deve liquidare, ma guardando la foto provai curiosità e la cosa mi dette fastidio. Nella busta non c'era altro e andava bene così. Dovevo prender familiarità con quel viso, osservare i dettagli che ne avrebbero rivelato la forza o la debolezza. Il volto umano non mente mai: è l' unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto.

Stavo dando la mancia all' inserviente che mi aveva portato la valigia quando squillò il telefono. Riconobbi la voce dell' uomo degli incarichi, un tizio che non ho mai visto nè voglio vedere, perchè così funzionano le cose tra professionisti, ma che, dopo averne sentito la voce, potrei riconoscere tra mille.

"Hai fatto buon viaggio Boris? Ti hanno consegnato la busta? mi dispiace rovinarti le vacanze"

dichiarò come saluto

"rispondo di sì alle prime due, ma non credo all' ultima cosa che mi hai detto"

"domani avrai parecchie cosa da fare, cerca di riposare"

"d' accordo" dissi, e riappesi.

i nostri colloqui sono sempre terribilmente formali

Verso le nove di sera decisi di uscire dall' albergo per mangiare qualcosa e bermi un pò di sana vodka. Una volta che mi fui rimpinzato a dovere, feci una lunga passeggiata in giro per la città. Non dovevo pensare al tipo della foto, ma non riuscivo a togliermelo dalla testa. Non sapevo nè il suo nome, nè la sua nazionalità, nè il suo calibro, ma qualcosa mi diceva che era una persona interessante e che, bene o male, le nostre strade stavano per incrociarsi.

"quella persona è un incarico,e nient' altro. Un incarico che appena smette di respirare, ti farà avere un bell' assegno con sei zeri sulla destra esentasse, perciò basta con le stronzate" mi dissi entrando in un bar.

Mi avvicinai al bancone, chiesi da bere, e decisi di distrarmi guradando il televisore che dominava il locale. Sullo schermo, una cicciona idiota riceveva telefonate dal altri idioti e poi faceva girare una ruota. I premi non erano abbastanza idioti da eguagliare i partecipanti al programma.

Tenni duro per due gin davanti al televisore e poi me ne andai. La cicciona della tombola non era riuscita ad allontanare i pensieri dal tipo della foto. Che diavolo mi strava succedendo? All' improvviso mi vidi chiedere all' uomo degli incarichi cosa aveva combinato l' altro "voglio sapere perchè devo ammazzarlo" ridicolo. L' unica ragione era un bell' assegno dai molteplici zeri. Ero sicuro di non averlo mai visto prima, ma anche in caso contrario non sarebbe cambiato nulla. Una volta avevo liquidato un uomo per il quale ero addirittura arrivato a nutrire una certa stima. Lui però se l 'era voluta e quando mi aveva visto aveva capito di non avere scampo.

"è giunta la mia ora, vero?" aveva chiesto

" proprio così, hai commesso un errore e lo sai"

"ci beviamo un ultimo bicchierino?" aveva proposto

"come vuoi"

Servì due whisky, unimmo i bicchieri, bevve e chiuse gli occhi. Era un uomo meritevole e mi preoccupai che il primo pezzo di pimbo lo cancellasse subito dalla lista dei vivi.

Cosa diavolo mi importava del tizio della foto? Evidentemente lavorava per qualche organizzazione non governativa, ma l' incarico non arrivava da là. Nessun O.N.G. ha abbastanza denaro da poter ricorrere ai servizi di un professionista, e poi suppongo che non sistemino così i loro problemi.

Di malumore mi avviai per tornare in albergo, arrivato in camera chiamai il bar e chiesi che mi mandassero in camera una bottiglia di Whisky.

E così passai la notte di quella brutta giornata senza aprire la bottiglia, anche se avevo una voglia terribile di ubriacarmi, parlando con la foto del tipo che avrei dovuto uccidere.

  
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